cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

ECCOLA L'ITALIA DEI RECORD BY GIORGIA MELONI: I SALARI REALI NEGLI ULTIMI CINQUE ANNI (DUE E MEZZO CON LA DUCETTA A PALAZZO CHIGI) HANNO PERSO IL 10,5% DEL POTERE D’ACQUISTO – IL 23% DELLA POPOLAZIONE È A RISCHIO POVERTÀ O ESCLUSIONE SOCIALE – LA PRODUZIONE INDUSTRIALE NEL 2024 È DIMINUITA DEL 4% RISPETTO AL 2023, QUANDO GIÀ ERA CALATA DEL 2 (IN SPAGNA CRESCE DELLO 0,5) – L’OCCUPAZIONE CRESCE, MA SOLO IN SETTORI A BASSA PRODUTTIVITÀ E BASSO CONTENUTO TECNOLOGICO: IL PIL PER OCCUPATO È SCESO DEL 5,8% IN VENT’ANNI (IN FRANCIA, GERMANIA E SPAGNA CRESCE DELL’11.12%)

 

giorgia meloni a porta a porta 14

Istat, tra 2019 e 2024 salari reali hanno perso il 10,5%

(ANSA) - Le retribuzioni contrattuali hanno perso tra il 2019 e il 2024 il 10,5% del potere d'acquisto a causa della forte crescita dei prezzi.

 

E' quanto emerge dal Rapporto annuale dell'Istat che chiarisce però che per le retribuzioni lorde di fatto per dipendente (quelli che tengono conto degli accordi aziendali e individuali e dei cambiamenti della composizione dell'occupazione) la perdita del potere d'acquisto "è stata più contenuta e pari al 4,4% in Italia", superiore al 2,6% della Spagna e all'1,3% della Germania. Nel 2024 nel settore privato dell'economia la produttività del lavoro si è ridotta del 2% (-0,2% quella del capitale).

 

meme su giorgia meloni

L'Istat sottolinea che la produttività del lavoro per occupato nel 2024 si è ridotta dello 0,9% e dell1,4% per ora lavorata "come risultato dell'espansione dell'occupazione maggiore rispetto a quella del valore aggiunto".

 

Nell'anno l'occupazione è cresciuta dell'1,5% con 352mila unità in più. In disoccupati si sono ridotti di 283mila unità mentre il tasso di disoccupazione è calato al 6,5%. Il dato sulla produttività, hanno spiegato i ricercatori, è legato alla composizione dell'occupazione che ha visto la crescita del lavoro ni settori ad alta intensità di lavoro e a bassa produttività come il turismo e la ristorazione.

 

ITALIANI PIU' POVERI

La perdita del potere d'acquisto per le retribuzioni contrattuale è stata rilevante soprattutto a fine 2022 quando ha raggiunto il 15% mentre è scesa nel periodo successivo toccando a febbraio l'8,7%.

 

E' risalita al 10% a marzo 2025. Guardando al reddito reale da lavoro per occupato (compresa quindi l'occupazione indipendente) l'Istat segnala che nel 2024 "è più elevato rispetto al 2014, anno di minimo dopo la grande recessione degli anni precedenti, ma più basso del 7,3% rispetto al 2004 (-5,8% per i dipendenti) per la perdita di potere d'acquisto dovuta all'inflazione con riduzioni per tutte le classi di età".

 

GIORGIA MELONI UNFIT - MEME

Nonostante il calo del reddito da lavoro, precisa l'Istituto, tra il 2004 e il 2024 il reddito familiare equivalente "è aumentato del 6,3%, grazie ai cambiamenti demografici (in particolare la riduzione della quota delle famiglie con figli), all'aumento del numero di componenti occupati e alla maggior diffusione della proprietà della casa di abitazione". In pratica il reddito reale da lavoro per occupato si è ridotto ma quello delle famiglie è cresciuto grazie al fatto che in molti casi è entrato in casa un secondo stipendio e che la famiglia è meno numerosa.

 

 

In Italia 23,1% popolazione a rischio povertà o esclusione

(ANSA) -  In Italia quasi un quarto della popolazione, il 23,1%, è a rischio povertà o esclusione sociale (+0,3 punti sul 2023) ma al Sud la percentuale sale di un punto e tocca il 39,8%.

 

Lo si legge nel Rapporto annuale dell'Istat. l'indicatore riguarda le persone che hanno almeno un fattore di rischio tra la povertà (un reddito inferiore al 60% di quello mediano), la grave deprivazione materiale e la bassa intensità di lavoro. L'Istat sottolinea che il rischio di povertà ed esclusione sociale cresce per gli individui che vivono in famiglie il cui principale percettore di reddito ha meno di 35 anni (dal 28,4% al 30,5% del totale).

 

GIORGIA MANI DI FORBICE - MEME

Guardando alle caratteristiche familiari, spiega l'Istat, nel 2024 l'incidenza del rischio di povertà o esclusione sociale si conferma più bassa per chi vive in coppia senza figli, soprattutto se la persona di riferimento della famiglia ha almeno 65 anni (15,6%). Al contrario, l'incidenza è quasi doppia (30,5, in aumento dal 28,4% osservato nel 2023) per gli individui che vivono in famiglie in cui il principale percettore di reddito ha meno di 35 anni.

 

 

IL FUMANTINA PASCAL - MEME SU GIORGIA MELONI BY EMILIANO CARLI

Rispetto al 2023, l'indicatore aumenta anche per chi vive in coppia con almeno tre figli (+2,8 punti percentuali), per i monogenitori (+2,9 punti), e per gli individui con almeno 65 anni che vivono da soli (+2,3 punti).

 

Per le coppie con uno o due figli, il rischio di povertà o esclusione sociale resta intorno al 19%, al di sotto della media nazionale (23,1%). La grave deprivazione materiale e sociale presenta forti disuguaglianze territoriali: nel 2024, colpisce l'1,3 per cento della popolazione nel Nord-est e il 12,1 per cento nel Sud, a fronte del 4,6 della media nazionale.

 

Anche le caratteristiche familiari influiscono molto: la quota sale al 7,9 per cento tra chi vive in coppie con tre o più figli e raggiunge l'11,4 nelle famiglie in cui il principale percettore di reddito è straniero, rispetto al 4,0 registrato tra le famiglie con percettore italiano.

 

I più diffusi segnali di deprivazione sono: l'impossibilità di permettersi una settimana di vacanza all'anno (31,4% nel 2024), la mancanza di risorse per affrontare una spesa imprevista (29,9%), l'incapacità di sostituire mobili danneggiati (15,8%) e, a livello individuale, la rinuncia ad attività a pagamento nel tempo libero (9,6%).

 

GIORGIA MELONI COME AMBRA ANGIOLINI - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

Le difficoltà economiche a sostenere spese impreviste sono particolarmente frequenti tra le famiglie monogenitore (36,2%), tra quelle con percettore giovane con meno di 35 anni (38,7%) o con cittadinanza straniera (54,7%). Va considerato inoltre - spiega l'Istat - "che eventi quali lo scioglimento di un'unione o il decesso di un componente familiare possono esporre le famiglie a un maggiore rischio di ritrovarsi in condizioni di disagio economico".

 

Istat, nel 2024 -4% produzione industria,peggio solo la Germania

(ANSA) - Nel 2024 la produzione industriale in volume (corretta per i giorni lavorativi) in Italia è diminuita del 4% rispetto al 2023, quando già era calata del 2%.

 

Lo scrive l'Istat nel Rapporto annuale 2025, spiegando che per l'Ue a 27 si è avuta una riduzione del 2,4% e che, fra le maggiori economie europee, la contrazione della produzione industriale nel 2024 ha riguardato soprattutto l'Italia e la Germania, dove il calo ha raggiunto il 4,6%, e solo marginalmente la Francia (-0,1%), mentre in Spagna si è avuto un aumento dello 0,5%.

 

LE PROMESSE DI GIORGIA MELONI - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

Il raggruppamento di industrie più colpito in Italia - spiega Istat - è stato quello dei beni strumentali, componente ciclica legata agli investimenti, con una contrazione rispetto all'anno precedente pari al 5,7% in Italia e al 5,5 in Germania. La contrazione in termini congiunturali in Italia è andata rallentando, da -2% nel primo trimestre 2024 a -0,5 nell'ultimo, mentre nel primo trimestre del 2025 la produzione è cresciuta dello 0,4%, per la prima volta dal secondo trimestre del 2022.

 

Istat,produttività in calo,-5,8% Pil per occupato in 20 anni

(ANSA) - L'occupazione in Italia, nel 2024, è cresciuta "a un ritmo sostenuto" con un +1,6%, ma soprattutto in settori a bassa produttività, basso contenuto tecnologico e alto impiego di forza lavoro, come costruzioni, ricettività, servizi alla persona. Una dinamica che si riflette in un calo di ben il 5,8% del Pil per occupato in Italia fra il 2000 e il 2024, contro una crescita dell'11-12% in Francia, Germania e Spagna.

 

giorgia meloni alla camera

Lo rileva l'Istat nel Rapporto annuale 2025, notando anche un Pil per ora lavorata aumentato fra il 2000 e il 2024 "di appena lo 0,7%, condizionando negativamente la dinamica salariale": un incremento "molto modesto sia rispetto all'esperienza storica sia a confronto con le altre maggiori economie dell'Ue", su cui pesano caratteristiche del sistema produttivo italiano come le ridotte dimensioni d'impresa, la specializzazione, il contenuto innovativo relativamente modesto delle produzioni. Secondo l'Istat nel 2024 nel settore privato la produttività del lavoro si è ridotta del 2%, quella del capitale dello 0,2% e la produttività totale dei fattori, indicativa del contributo degli elementi immateriali all'incremento dell'efficienza, dell'1,3%.

 

Istat, Pil frena nel 2025, da geopolitica alta incertezza

(ANSA) - "Le previsioni più recenti per il 2025 sono di un rallentamento della crescita rispetto all'andamento già moderato del 2024, come conseguenza principalmente degli effetti dell'evoluzione delle politiche commerciali globale".

 

CHIARA FERRAGNI - GIORGIA MELONI - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

Lo scrive Istat nel rapporto 2025 facendo riferimento alle stime di crescita fra cui quelle del Fmi (+0,4%) e Banca d'Italia e Mef (+0,6%) contro lo 0,7% registrato nel 2024.

 

Le prospettive per il 2025 - spiega l'istituto statistico - sono condizionate "dalle possibili evoluzioni delle tensioni geopolitiche internazionali che rendono ogni previsione soggetta ad ampi margini di incertezza". Istat nota anche il "netto miglioramento" dei conti pubblici con la discesa dell'indebitamento netto dal 7,2% al 3,4% del Pil e un debito cresciuto di sette decimi al 135,3%, meno di quanto stimato da Psb e Commissione europea, per la spesa per interessi (2 decimi) e la ridotta crescita del Pil.

ITALIANI PIU' POVERI GIORGIA MELONI SENZA DENTIMAPPA DISOCCUPAZIONE NORD SUD

 

Ultimi Dagoreport

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…