opera

CAFONALINO – FINO A IERI ERA IL TEATRO PIU’ TETRO, OGGI L’OPERA DI ROMA, CON LA GUIDA SAPIENTE DI CARLO FUORTES, E’ TRAVOLGENTE: DOPO IL “MAHAGONNY” DI BRECHT-WEILL, IERI A TRAVOLGERE GLI ANIMI CI HA PENSATO MARIO MARTONE CON LA SUA VERSIONE DI ‘’THE BASSARIDS’’

carlo fuortes e francesco paolo  troncacarlo fuortes e francesco paolo tronca

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

1. OPERA ROMA: THE BASSARIDS, TRAGEDIA DEI CONTRASTI - MARTONE APRE STAGIONE E VINCE LA SFIDA DEL DEBUTTO

Marzia Apice per l'ANSA

 

La folla ciarliera ma composta ed elegante che ieri sera è accorsa al Teatro dell'Opera di Roma per l'apertura ufficiale della stagione 2015-2016 quasi sembrava in contrasto, nel suo incedere ordinato e un po' formale, con la potenza perturbante di ciò che è accaduto allo spegnersi delle luci in platea: a travolgere gli animi ci ha pensato Mario Martone con la sua versione di The Bassarids, un nuovo allestimento del capolavoro di Hans Werner Henze, su testo dei poeti W.H. Auden e C. Kallman, tratto da Le Baccanti di Euripide, che resterà in scena fino al 10 dicembre.

locandinalocandina

 

Fuori e dentro il Costanzi l'atmosfera è stata del tutto tranquilla dal punto di vista della minaccia del terrorismo, nonostante una Roma blindata: nessuna misura straordinaria di sicurezza è stata infatti adottata per salutare un debutto atteso e importante, che ha visto partecipare accanto al padrone di casa, il sovrintendente Carlo Fuortes, anche il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan e il Commissario straordinario di Roma Capitale Francesco Paolo Tronca.

 

Sensuale e ambigua nella sua mortifera ebbrezza, quest'opera seria condensata in un atto unico, ha messo il regista napoletano ancora una volta faccia a faccia (e senza dubbio a suo agio) con la tragedia greca, dopo averla indagata già con Edipo Re ed Edipo a Colono.

 

claudio de vincenti con la moglie paolaclaudio de vincenti con la moglie paola

In The Bassarids, che vede alla direzione dell'orchestra il Maestro Stefan Soltesz, lo scontro tra il dio Dioniso e il re di Tebe Penteo diviene lo strumento per rappresentare l'eterna dialettica tra ragione e irrazionalità, tra regola e sentimento. Elemento chiave è lo specchio che riflette ogni cosa, in una continua fusione tra due visioni, una reale e l'altra mediata, sia per lo spettatore che per il protagonista Penteo. Il dio che arriva a liberare gli istinti dà prova di una crudeltà inaudita e senza revoca, mentre il re che con le sue leggi limita ogni libertà sarà destinato a soccombere sotto il peso di un destino violento e atroce proprio perché ha scelto di "vedere".

maddalena e gianni lettamaddalena e gianni letta

 

giuliano ferraragiuliano ferrara

Ed è sul contrasto tra l'impulso e la volontà che si gioca tutta l'efficacia drammatica di questa tragedia, un'opera visivamente efficace, ricca di suggestioni e conflitti emotivi, tra fumo e fiaccole accese. The Bassarids infatti non può risolversi offrendo la consolazione di una catarsi perché al contrario può dare solo la certezza del dubbio e della complessità. La complessità, di cui lo specchio diviene emblema sulla scena, si ritrova anche nella partitura, difficilissima sia per l'orchestra che per il coro, perché "presenta grandi differenziazioni, passando da una grande forza sonora a sonorità quasi cameristiche", ha spiegato Soltesz.

marina cicogna e eliascmarina cicogna e eliasc

 

Per la Fondazione lirica capitolina la partita stasera si è giocata su più fronti: quello della scelta di un'opera novecentesca non di repertorio, quello dell'alto impegno produttivo e quello infine della difficoltà artistica. A giudicare dall'entusiasmo del pubblico la sfida è stata vinta: le due ore di attenzione da parte degli spettatori si sono sciolte in un lungo applauso caloroso, per tutti i protagonisti, l'orchestra e il direttore, gli interpreti e il Coro, e ovviamente per Martone stesso. A riprova che la nuova impronta data da Fuortes al teatro è ormai molto più di una giusta intuizione.

 

2. MARTONE VA ALLA RADICE DELL' ORRORE

Dino Villatico per ''la Repubblica''

carlo fuortes francesco  paolo troncacarlo fuortes francesco paolo tronca

 

Il grande specchio che riflette il palcoscenico, la voragine del Citerone (una gola - l' abisso dell' inconscio? -), ma anche parte della buca dell' orchestra e talora le prime file di platea, sembra che voglia dirci: ciò che vedete vi riguarda.

corrado augias e la moglie daniela pasticorrado augias e la moglie daniela pasti

 

Ieri sera all' Opera di Roma ha debuttato l' opera di Hans Werner Henze The Bassarids messa in scena da Mario Martone per il quale il pubblico deve sentirsi parte della vicenda. Auden e Kallman trasformando il mito quasi in una regolazione di conti in famiglia. Il dio Dioniso è cugino del re Penteo. Semele, sua madre, e Agave, la madre del re, sono sorelle. Incenerita una da Zeus, resa folle l' altra, per vendetta, dal dio, al punto di sbranare con le proprie mani il figlio.

 

cena all operacena all opera

L' orrore rientra, tutto intero, con la musica di Henze. Il pubblico assiste esterrefatto e in silenzio. Riconosce ciò che accade oggi nel mondo, a Parigi, in medio Oriente. Ciò che vediamo sulla scena realizza in maniera sconvolgente questa violenza. Martone muove assai bene le masse, aiutato anche dalle coreografie di Raffaella Giordano. Lo smembramento di Penteo e delle altre vittime è insieme allucinato e terrificante. Di una rara compattezza anche il cast sulla scena. Spicca l' intensissima Agave di Veronica Simeoni. Ladislav Elgr, Dioniso, che si rivela alla fine nella nudità eroica (slip e mantello) appare terribile, ed è bravissimo.

marilu gaetani d aragonamarilu gaetani d aragona

 

Splendidamente reagiscono alla struggente, intensa e lucidissima concertazione di Stefan Soltesz sia l' Orchestra che il Coro e il Corpo di Ballo dell' Opera. Il pubblico applaude: anche il nudo integrale di Semele accolta tra gli dei, che insieme al figlio Dioniso sale in cielo.

 

Ultimi Dagoreport

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)