“IL PD È ORMAI TROPPO BUTTATO A SINISTRA E SCHIACCIATO SUI 5 STELLE” – I RIFORMISTI DEM INCALZANO ELLY SCHLEIN DOPO IL VOTO IN TOSCANA - PINA PICIERNO DEMOLISCE I PENTASTELLATI: “I RISULTATI DI LEGA E M5S IN TOSCANA, COME NELLE ALTRE REGIONI, DIMOSTRANO L’INCONSISTENZA DELLA DERIVA BI-POPULISTA. ORMAI PARLIAMO DI DUE MINORANZE SEMPRE PIÙ MARGINALI” – ELLY FA I CONTI CON IL DELUDENTE RISULTATO DEL PD A FIRENZE (DOVE "CASA RIFORMISTA" BY RENZI HA FATTO IL PIENO) – BEPPE SALA CHIEDE UNA “COSTITUENTE DEI MODERATI E DEI RIFORMISTI”
Maria Teresa Meli per il "Corriere della Sera" - Estratti
ELLY SCHLEIN - GIUSEPPE CONTE - IL SORPASSO - MEME BY IL GIORNALONE - LA STAMPA
Sara Funaro non si nasconde dietro giri di parole: «Il risultato di Firenze ci porta ad avviare una riflessione approfondita». La sindaca del capoluogo toscano non nega che nella sua città il Pd non sia andato bene.
Nella circoscrizione Firenze 1, cioè nel comune, il Partito democratico è nettamente sotto la media regionale: 27,6%. Casa riformista, cioè il contenitore in cui Matteo Renzi ha messo dentro tutti i moderati della coalizione e la lista del presidente Giani, ha invece ottenuto il 15,25.
fratoianni schlein conte bonelli al monk
Ci sono ragioni locali, ovviamente. Qualche dem insinua che l’ex sindaco di Firenze Dario Nardella per portare i «suoi» abbia fatto fuori dalla lista chi nel Pd aveva i consensi necessari per aiutare il partito.
(...)
Ma quei dati di Firenze 1 secondo i riformisti dem mettono in evidenza il problema che ha il Pd, ormai troppo «buttato a sinistra» e «schiacciato sui 5 stelle».
«Renzi e Casa riformista? Sto lavorando a costruire questa coalizione progressista», risponde la segretaria Elly Schlein a diMartedì , su La7, «siamo unitari, non mettiamo veti».
Effettivamente che i dem sembrino aver rinunciato al partito a vocazione maggioritaria emerge dalle parole di un fedelissimo di Schlein come Peppe Provenzano: «La gamba moderata di centro di un’alleanza di centrosinistra è fondamentale». Insomma, il lavoro di raccolta dei voti moderati, contestano i riformisti, viene delegato dai vertici dem ad altre forze. A questo si riferisce Walter Verini nel messaggio di auguri al Pd, che ieri ha compiuto 18 anni: «Serve ancora un partito radicato e aperto, incontro di culture diverse, che parla a tutto il Paese».
Pina Picierno che ama parlare pane al pane e vino al vino la dice così: «I risultati deludenti di Lega e M5S in Toscana, come nelle altre regioni, dimostrano nettamente l’inconsistenza della deriva bipopulista. Ormai parliamo di due minoranze sempre più marginali nel dibattito pubblico e se la destra non può farne a meno per ragioni costitutive, il campo progressista è ancora in tempo per riportare sul giusto binario la sua politica estera e il confronto democratico».
Intanto, però, al di fuori del Pd c’è chi pensa che il centrosinistra abbia bisogno di una componente riformista. Oltre Renzi, anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala ritiene che questa sia la soluzione. A suo giudizio dal voto della Toscana emerge un dato: che «in un’epoca di apparente dominio degli estremismi c’è spazio per proposte moderate e riformiste».
Certo, aggiunge, «bisogna ambire ad avvicinarsi al 10% a livello nazionale. Crediamo che sia impossibile per una forza riformista e moderata, laica e cattolica democratica? Secondo me no». E Sala si spinge oltre immaginando «una vera e propria costituente dei moderati e dei riformisti, una Convenzione repubblicana».
Ma i riformisti dem preferiscono fare in proprio e cercare di spostare l’asse del partito.
Per questo hanno preparato una loro grande iniziativa per il 24 di questo mese a Milano.
renzi conte schlein
pina picierno
PINA PICIERNO PRO UCRAINA
PAOLO GENTILONI - PINA PICIERNO - CARLO CALENDA
sara funaro
giorgio gori lorenzo guerini filippo sensi marianna madia pina picierno lia quartapelle
(...)


