winston churchill keir starmer

LE STRANE ALTALENE DELLA STORIA: DA GRIGIO PREMIER SENZA CARISMA A POSSIBILE CAPO DELL’OCCIDENTE, KEIR STARMER VIVE IL SUO “MOMENTO CHURCHILL” – HA CONVINTO TRUMP A NON COLPIRE LA GRAN BRETAGNA CON I DAZI CON LA PROMESSA DI AUMENTARE LE SPESE MILITARI, HA ACCOLTO ZELENSKY PROMETTENDO “SOSTEGNO INCROLLABILE FINO ALLA FINE”, HA CONVOCATO I LEADER EUROPEI, RIAVVICINANDOSI ALL’UE, PER DISCUTERE DEL FUTURO DI KIEV – “LA STAMPA”: “STARMER SI POTREBBE RITROVARE TRA LE MANI LA GUIDA DEL MONDO OCCIDENTALE, O DI QUELLO CHE NE RIMARRÀ DOPO LA CURA TRUMP.  È IL LEADER CHE, NEL CRATERE DIPLOMATICO E MILITARE LASCIATO DAGLI AMERICANI, POTREBBE RIVITALIZZARE LO SPIRITO BRITISH CHE FA CAPOLINO NELLE ORE PIÙ BUIE DELLA STORIA” – MA C’E’ GIA’ CHI GLI RICORDA DI NON “TRADIRE LA BREXIT”

Estratto dell’articolo di Ilario Lombardo per “la Stampa”

 

keir starmer donald trump

[…] Trump che prima provoca poi licenzia Zelensky in diretta come fosse una puntata di The Apprentice, vecchio programma tv del tycoon. Il tizio dietro il bancone del pub non si scompone. A Londra in questi giorni si parla di inflazione (più 3,9%), della vittoria del West Ham e degli effetti sull’economia del nuovo e meno favorevole regime fiscale sui cosiddetti “Non-doms”, i residenti non domiciliati.

 

Ma si discute anche di cosa abbia in mente Keir Starmer, il premier laburista che dopo il secolo americano potrebbe riportare il Regno Unito alla testa delle democrazie liberali in difesa dell’Ucraina. Un’operazione che in qualche modo riavvicinerebbe Londra all’Unione, dopo Brexit.

 

donald trump keir starmer

[…] Qui non hanno dimenticato che la resistenza ucraina è la resistenza del diritto e della libertà. Pochi chilometri più in su bandiere e bracciali spuntano nel viavai di fedeli che entrano nella Cattedrale cattolica ucraina della Sacra famiglia in esilio, che è stato ritrovo della comunità subito dopo l’invasione russa del febbraio 2022.

 

Il cuore di tanti, raccontano, si è spezzato guardando l’umiliazione a cui Trump ha sottoposto Zelensky. […] Al termine di una giornata assurda, dopo aver chiamato sia Trump sia Zelensky, Starmer ha precisato: «Manterremo un sostegno incrollabile all’Ucraina». Da Washington, il presidente ucraino è atterrato a Londra e al numero 10 di Downing Street è stato accolto da un abbraccio: «Resteremo al vostro fianco fino alla fine», ha detto Starmer […]

KEIR STARMER ABBRACCIA VOLODYMYR ZELENSKY

 

Starmer sta per vivere il suo “momento Churchill”. E forse, senza volerlo, Trump ha trasformato un gesto di cortesia in una eredità simbolica, quando ha ricordato al primo ministro di aver ricollocato nello Studio Ovale il busto dell’eroe inglese della Seconda guerra mondiale, che Joe Biden aveva fatto rimuovere. […]

 

Qualcuno ci scherza su, in radio e in tv, perché il clima non è certo quello di attesa vibrante, terrore e euforia che più di 85 anni fa coinvolse un’intera Nazione nella missione di fermare il Nazismo. Altri invece evocano solennemente lo spirito del vecchio Winston, come ha fatto Neil Hudson, parlamentare Tory, rivolto al premier alla Camera dei comuni, alla vigilia del viaggio a Washington.

 

donald trump keir starmer 1

Trump e Starmer sono due leader che più diversi non si potrebbe. Tanto imprevedibile e violento il primo, quanto composto e riflessivo il secondo. Eppure, seduti accanto, nello Studio Ovale, sembravano vecchi amici di confraternita. Tornato a Londra, il premier è stato salutato dal sollievo che trasuda dalle prime pagine dei quotidiani. “What an unlikely bromance!” ha titolato il Daily Mail: una fratellanza improbabile che dissipa le paure inglesi sulla fine del mito della “special relationship”.

 

La convergenza delle analisi, da destra a sinistra, conferma che ci sono pilastri attorno ai quali il Regno si abbraccia e si muove come un sol uomo. C’è un’eterna e malcelata diffidenza verso Mosca: è un’indole che resiste nonostante il nazionalista cavaliere della Brexit, Nigel Farage, che con il suo partito veleggia al primo posto con il 25%, abbia importato anche qui la fascinazione per Vladimir Putin delle ultradestre europee.

macron starmer

 

C’è una frase di Trump che Starmer porta con sé da Washington e che risuonerà ancora a lungo nella sua testa: «Allora, siete in grado di sistemare la Russia da soli, no?». Starmer si potrebbe ritrovare tra le mani la guida del mondo occidentale, o di quello che ne rimarrà dopo la cura Trump.

 

È il leader che, nel cratere diplomatico e militare lasciato dagli americani, potrebbe rivitalizzare lo spirito british che fa capolino nelle ore più buie della storia. Nei suoi occhialoni che gli danno un po’ l’aspetto di Clark Kent ha guardato fisso al disfacimento dell’Europa, ha intravisto un’opportunità, e con l’astuzia del procuratore della Corona e una buona dose di acrobazie ha affrontato i rischi: è andato da Trump con piglio collaborativo, sapendo che al presidente interessa spaccare l’Europa, ha incassato disponibilità sui dazi, per garantirsi all’interno del Regno con chi non vuole condividere più nulla con l’Unione, e ha promesso che porterà la spesa militare al 2,5% dal 2027, oltre la soglia dei Paesi Nato, ottenendo un primo via libera anche dalla leader dei conservatori Kemi Badenoch che però ha chiesto lumi su dove troverà i fondi.

 

donald trump keir starmer

Starmer ha detto che li prenderà dagli aiuti internazionali e la ministra competente, Annaliese Dodds si è dimessa. Ha aumentato gli attacchi contro Farage, accusandolo di adulare Putin, dopo i sondaggi che descrivono gli inglesi ancora dalla parte dell’Ucraina.

 

Ha organizzato il vertice, invitando la Turchia, escludendo e facendo infuriare i baltici, mentre promette di inviare truppe sotto risoluzione Onu, nella speranza che altri all’Europa lo seguano. Kiev è il fronte dove si misura la sua capacità di riavvicinarsi all’Ue, con la certezza di avere gli occhi addosso di chi – come fa The Sun ogni giorno con un logo in pagina – gli ricorda: «Non tradire la Brexit». […]

emmanuel macron keir starmer vertice europeo sull ucraina foto lapresse

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