claudio lippi

“LA 'DOMENICA IN' DI BONOLIS? ERA ORRENDA, PAOLO TENDE A PREVARICARE, MOLLAI PURE LA ‘BUONA DOMENICA’ CON PAOLA PEREGO. QUANDO C’È DI MEZZO LUCIO PRESTA...” – CLAUDIO LIPPI NO LIMITS: "NEMICI? PIÙ DI QUANTI CREDESSI. HANNO FESTEGGIATO I MIEI QUATTRO BYPASS. I NOMI? MEGLIO TACERE” - "ALLA PRIMA PUNTATA DE 'IL PRANZO È SERVITO' RESTAI MUTO. È L’EFFETTO CHE MI FA IL PUBBLICO, ANCORA OGGI. PER 10 ANNI DI 'BUONA DOMENICA' SU CANALE 5 PRENDEVO LO XANAX" - BERLUSCONI CHE CONDIVIDEVA IL PIED-À-TERRE CON IL FRATELLO, LA SEPARAZIONE “NON INDOLORE” DA LUANA RAVEGNINI, CUCCARINI E ESTRADA AMORI MANCATI E NEL 2023 L’ALLONTANAMENTO DALLA RAI PER...

Giovanna Cavalli per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

Con i guanti bianchi

CLAUDIO LIPPI

«Fino al quinto liceo. Una fissazione di mia madre Franca. Ci teneva a mostrare una certa aria di nobiltà che non ho mai verificato. Quando si presentava, precisava sempre: “De Donato, con la d minuscola” e io mi vergognavo a morte».

 

Andava a scuola così agghindato?

«Per forza. Mi accompagnava l’autista, chiedevo che mi lasciasse a seicento metri dall’ingresso, così me li toglievo prima di entrare. Mi è capitato di scordarmene, i compagni credevano che mi fossi fatto male alle mani».

 

Claudio Lippi, 79 anni, racconta il bello e il brutto della vita con la stessa placida ironia, a volte incompresa.

 

(...)

 

claudio lippi luana ravegnini

Suo padre Vittorio aveva avuto un tracollo economico, sarà stato per questo.

«Papà era un consulente finanziario, si era stancato di tagliare teste. Un vecchio amico lo chiamò: “A Masnago c’è un burrificio che potremmo rilevare, ci mettiamo in società”. Lui si fidò. E quello un bel giorno scappò con i soldi».

 

Da ricchi a poveri .

«Dalla sera alla mattina. Vennero a prendermi a scuola con il pulmino per le consegne del burro: “Claudio, è finita, siamo a pezzi”».

Così diventò cantante.

«Non ho fatto nemmeno l’esame di maturità. Avevo un contratto pronto con la casa discografica Bluebell, lo tenevo nel cassetto. Richiamai. Sembra cinico, ma è grazie a questa sventura familiare che ho cominciato il mio percorso».

claudio lippi luana ravegnini

 

Ed è andata.

«Non sono Morandi, però del mio primo disco, una cover di Dean Martin, vendetti un milione di copie. Sono riuscito a pagare il miliardo di lire di debiti lasciati da papà. Potevo rinunciare all’eredità, invece la accettai, per senso del dovere. La vita ti dà molto e molto ti toglie».

 

(...)

 

Girò il musicarello «Piange il telefono» .

«Domenico Modugno era il mio idolo. Al primo ciak, per l’emozione, ci misi 40 minuti per emettere un suono. Lo stesso mi accadde alla prima puntata de Il pranzo è servito , programma che mi aveva lasciato Corrado. Restai muto, come un ebete, non mi si apriva la bocca».

 

Si agita parecchio .

claudio lippi foto di bacco (3)

«È l’effetto che mi fa il pubblico, ancora oggi. Per dieci anni di Buona Domenica su Canale 5 prendevo lo Xanax. Avevo attacchi di panico, mi girava la testa e mi aggrappavo al braccio di Laurenti o di Paola Barale. Poi, appena sciolta la lingua a moquette, andavo bene».

Ha scritto (con Alessandro Battaglia) il libro «Teleracconto», sui 70 anni della tv. Scelga un suo aneddoto.

«A Buona Domenica , Fiorello era il prediletto di Costanzo, Maurizio l’ha amato a dismisura. A mezzogiorno lo convocava a pranzo in camerino. Dal secondo anno — Rosario era andato via — quel privilegio toccò a me».

 

Bene, no?

«Per cinque anni, ogni giorno, ho mangiato pollo lesso e pomodori. Al quinto ebbi la sensazione che mi stessero spuntando le piume. “Maurizio, spero di non fare anche l’uovo”».

claudio maurizio costanzo

 

Cambiò menu?

«Per altri quattro anni mangiammo bresaola condita con olio e limone, “il pepe no perché fa male alle corde vocali”. Però fu un’esperienza incredibile. Costanzo non era burbero come sembrava, aveva un cuore enorme, era generoso. Durante il pranzo gli arrivavano telefonate dal Vaticano, dal Colle, dalle banche. Mi alzavo per uscire, mi faceva cenno di restare. Mi è rimasto nel cuore, ancora non ci credo che non ci sia più».

 

Davvero Berlusconi condivideva il pied-à-terre con suo fratello Franco?

«Oh sì, in centro a Milano. Erano, come dire, coinquilini. Facevano i turni. Quando a uno dei due serviva libero, avvisava l’altro».

 

E lei non ne approfittava?

«Non ci ho mai messo piede, mi faceva impressione. Ero prevalentemente un romantico, mi innamoravo subito. Poi mi passava».

 

In compenso le arrivò una proposta .

claudio lippi 89

«Franco mi disse: “Ho parlato con Silvio, pensa a una tv, vuole vederti”. Ero restio, visti i miei precedenti. Invece fu molto convincente, le capacità economiche poi c’erano tutte. A Mike Bongiorno consegnò un assegno in bianco per convincerlo a lasciare la Rai. A me lo diede già compilato. Lessi la cifra. Generosissima. “Ma questo è fuori di testa”?».

 

A «Mai dire Gol» fu preso per caso .

«Ero nell’ufficio di Lele Mora. Mi chiese di accompagnarlo da Simona Ventura. “Così ti presento quelli della Gialappa’s”. Ero pazzo di loro. In studio c’era il caos. Teo Teocoli se n’era andato sbattendo la porta, a pochi minuti dalla registrazione. Marco Santin mi disse: “La puntata la fai tu”. “Io? Ma sono qui col gessato”. “Non importa, buttati”. “Non so niente, sembrerò un deficiente”. “Benissimo”. Per l’ansia ho rischiato l’infarto, che poi mi è venuto anni dopo».

 

Raccontò che la «Domenica In» fatta con Bonolis fu «orrenda».

«Lo fu. Paolo è un Gemelli, tende a prevaricare, l’ultima parola è sempre la sua. Con Magalli dovevamo presentare un gioco. Forse una volta saremmo riusciti a dire una frase intera, prima che intervenisse lui. Eppure mi diceva: “Sei il mio maestro”. Non andai all’ultima puntata, mi diedi malato. Bonolis se la legò al dito. Ci siamo incontrati la settimana scorsa, in treno. È stato cordiale. Nessun rancore».

CLAUDIO L'HIPPY - MEME BY EMILIANO CARLI

 

Mollò pure la «Buona Domenica» con Paola Perego, dopo sole cinque puntate.

«Eh, quando c’è di mezzo Lucio Presta... Non condividevo i contenuti del programma, volgarissimi. Anche Paola era imbarazzata durante il ring tra Sgarbi e Alessandra Mussolini».

 

Cos’ha imparato dalla (e sulla) vita?

«Che tante volte sono caduto e altrettante mi sono rialzato, magari depresso ma sorridente».

Ha detto: «Il mio unico amico in questo ambiente è stato Fabrizio Frizzi».

«Ho buoni rapporti con tanti, ma se penso all’amicizia con la A maiuscola, per me sacra, quella per cui si può stare a guardarsi negli occhi per ore senza parlare, c’è solo Fabrizio. Abbiamo condiviso periodi difficili sul lavoro. Era innamorato della vita, se n’è andato nel momento più bello. Dovevamo vederci a cena, mi è rimasta la convinzione che un giorno mi chiamerà».

 

fiorello paola barale lippi costanzo

Nemici ne ha?

«Più di quanti credessi. Hanno festeggiato i miei quattro bypass. I nomi? Non ne vale la pena, meglio tacere».

 

In amore come le è andata?

«Nel complesso bene. A parte quando mi sono separato da mia moglie Kerima. Già fuori dal tribunale, la guardavo andarsene e pensai: “Mi sa che ho fatto una cazzata”. Oggi vivo con lei, da fratello e sorella, data l’età. Faccio mia la frase di Costanzo su Maria De Filippi: “Vorrei morire con la mia mano nella sua”».

 

In mezzo c’è stata Luana Ravegnini .

«Abbiamo verificato che la crisi arriva davvero al settimo anno. Ci siamo lasciati e non è stato indolore, però meglio che sforzarsi a stare insieme. Sono contento che abbia realizzato il sogno di diventare mamma e che sia serena».

 

Mai preso una sbandata sul lavoro?

«Una sola, non dichiarata, perché ero sposato con Laura Belli. Per l’attrice argentina che girava con me lo spot della birra Peroni».

 

Colleghe celebri. Simona Ventura .

claudio lippi luana ravegnini

«Una simpatica pazza che sa di esserlo».

Lorella Cuccarini.

«Un amore impossibile, quindi un’amica. La professionalità fatta persona».

Antonella Clerici.

«Ha un unico difetto: in trasmissione mangia troppo e poi cerca le diete. Ora la vedo felice».

 

Natalia Estrada.

«Altro mio amore mancato, espresso in grande amicizia. Una compagna che ha reso il lavoro divertente e sereno. Le ho fatto scoprire io la passione per i cavalli».

Michelle Hunziker.

«Ride sempre, non c’è verso, vive ridendo, nonostante tutti i casini che ha passato».

 

Elisa Isoardi.

«Mi faceva tanta tenerezza. Ha pagato il legame con Salvini, si è ritrovata con quasi tutti contro. Sensibile, mi chiamava di notte: “Stammi vicino”. Il mattino dopo era tutto passato».

Nel 2023 è stato allontanato dalla Rai per certe frasi sconvenienti su un dirigente .

«Mai dette. C’è una mia querela al tribunale di Roma. Una brutta storia. Nessuno ha voluto ascoltarmi per sentire la mia versione, non mi ha chiamato nemmeno un usciere».

 

C’è ancora il veto su di lei?

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«No, è caduto da un anno. Potrei rientrare, sto qui buono, aspettando che mi chiamino. Intanto ho girato un servizio per Le Iene sulle Rsa».

Ecco, a quasi 80 anni qualcuno dirà che dovrebbe andare in pensione.

«A fare che? Neanche per idea. Ho le facoltà intellettive e motorie intatte, sto meglio che a 40, come Morandi, la Zanicchi, Al Bano. Ho scritto la storia della tv, ho fatto sorridere tante persone, posso riuscirci ancora».

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