sette minuti placido

LA ROMA DEI GIUSTI - SETTE MINUTI DELLA TUA VITA VALGONO IL TUO POSTO DI LAVORO? NEL FILM CHE HA PORTATO SULLO SCHERMO MICHELE PLACIDO CI PARLA DI PADRONI, MA SOPRATTUTTO DI OPERAIE - NON SARA' KEN LOACH MA RIESCE A COSTRUIRE UN BELLISSIMO CAST CREDIBILE DI RAGAZZE: DA UNA STREPITOSA OTTAVIA PICCOLO ALLA SORPRESA FIORELLA MANNOIA

SETTE MINUTISETTE MINUTI

Marco Giusti per Dagospia

 

La tua fabbrica è a rischio chiusura. I vecchi padroni vendono ai francesi diventando minoritari. Tutto può rimanere come è, posti e contratti, a patto che il consiglio di fabbrica accetti una diminuizione di sette minuti sull’orario della pausa mensa. Sette minuti della tua vita valgono il tuo posto di lavoro?

 

OTTAVIA PICCOLOOTTAVIA PICCOLO

Questa la trama della commedia di Stefano Massini che Michele Placido ha portato sullo schermo con lo stesso titolo, 7 minuti, con una sceneggiatura scritta da Placido con lo stesso Massini e con un grande cast quasi tutto femminile che va da Ambra a Fiorella Mannoia, da Ottavia Piccolo a Cristiana Capotondi.

 

La storia è stata spostata dalla Francia, dove la vera storia ebbe luogo nel 2012, e dove la lotta per i sette minuti assunse un significato profondo nella difesa della dignità delle operaie, all’Italia centro-meridionale di Sabaudia.

 

I padroni, fenomenali, sono i tre fratelli Placido, con tanto di sorelle e zie, vera sorpresa stracult, fintamente simpatici come tutti i padroni, mentre il nuovo potere francese, impersonato qui da Anne Consigny, è solo esteriormente più simpatico, rivelando presto il suo volto di capitalismo che non ha neanche tempo per trattare.

 

FIORELLA MANNOIAFIORELLA MANNOIA

Le operaie, incarnate dalle undici ragazze del consiglio di fabbrica, rappresentano ciò che rimane della classe operaia nel centro-sud dopo vent’anni di berlusconismo e di crisi economica. C’è la rumena, l’albanese, l’africana musulmana, la napoletana, ecc. Placido ha voglia e coraggio di parlarci di padroni, ma soprattutto di operai, anzi operaie, in anni difficili come quelli reniani di oggi. Benissimo. Sappiamo bene che non è Ken Loach e che qualche scivolata retorica la potrà avere. Gliela perdoniamo ancor prima che avvenga (avviene, certo…).

 

Ma riesce a costruire un bellissimo cast credibile di ragazze, a farle recitare come si deve rispettando i valori di ciascuna di loro senza cadere nello stereotipo che di solito si trascina dietro il cinema italiano.

 

MICHELE PLACIDOMICHELE PLACIDO

Così di tutto il cast, è vero, preferiamo le certezze, come la strepitosa Ottavia Piccolo che aveva interpretato il personaggio di Bianca già a teatro con la regia di Alessandro Gassman, o le sorprese come Fiorella Mannoia, che non vedevamo al cinema dal tempo dei suoi primissimi western da attrice o stuntman, e che si lancia in un personaggio magnificamente coatto, o come Maria Nazionale, cantante neomelodica qui resa cattiva e aggressiva dalla vita, ma sono bravissime anche Ambra alle prese con un personaggio difficile (finalmente!), Blakissa Maiga, l’unica assieme alla Piccolo che riprenda il suo ruolo teatrale, Violante Placido, Cristiana Capotondi, Clémence Poisy, Sabine Timoteo e le tante ragazze che brillano sulla scena.

 

Alla fine, ammettiamolo, il gran cast femminile ruba un po’ la scena al soggetto stesso, ma il film di Placido e Massini ha una base solida e ben chiara che non perdiamo mai di vista e che Placido regista riesce a portare fino al termine. Scivoloni retorici a parte. Bellissima fotografia di Arnaldo Catinari. Finora, uno dei migliori film italiani della stagione. In sala dal 4 novembre.  

SETTE MINUTISETTE MINUTI

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…