mara maionchi

A-MARA MAIONCHI: “SFERA? USA UN LINGUAGGIO SCURRILE MA IO L’HO ANTICIPATO DI 50 ANNI! QUESTI RAGAZZI SONO COSÌ, FORTEMENTE EGOCENTRICI. ORECCHINI, CATENE D’ORO, BRILLANTI…" - E POI LA VANONI (“NON RISULTAVA SIMPATICA E SOFFRIVA IL FULGORE DI MINA”) - IL RAPPORTO CON BATTISTI E JANNACCI, LA CREAZIONE DI ARTISTI COME TIZIANO FERRO E GIANNA NANNINI ("SI PRESENTO" CON GLI STIVALI DA D’ARTAGNAN”)

Edoardo Vigna per “Sette - Corriere della sera”

xfactor 2017 mara maionchi

 

Mara, 60 anni di lavoro in questi giorni. Quota 138, altro che 100. «E sono anche pigra! La mattina mi alzo e penso: devo fare ginnastica. Poi mi guardo e dico: ma a 78 anni che c… te ne frega!». Eppure non sembra che abbia intenzione di smettere. A X Factor li ha fatti fuori tutti, i giudici dell’anno scorso. Maionchi “Highlander” anche del talent di Sky. «Mi è sempre piaciuto lavorare, sono felice di farlo in vecchiaia. Bisognerebbe restare in attività sempre e da giovani non fare niente!».

mara maionchi x factor

 

Lei ha cominciato prestissimo. «A scuola ero pessima, mio padre mi disse: non puoi stare senza far niente. Mi presero alla Saima, società di spedizioni internazionali, a Bologna. Facevo i bollettini con i contenuti nelle casse per caricare le navi a Genova. Vedevo gente, parlavo… Poi decisi di venire a Milano: entrai alla Sipcam, settore anticrittogamici, quindi passai in un’azienda che faceva macchine per i pompieri: era di un tedesco, il signor Müller. Tenevo i conti. Ma ebbi un diverbio col direttore generale».

 

MARA MAIONCHI

Già allora fumina. «Mi ero accorta che “allargava” i costi, segnalai al titolare che qualcosa non funzionava. Müller, dopo averlo licenziato, mi ha richiamata. Ma ormai ero passata alla Ariston». Finalmente nel mondo discografico. Cosa ha imparato allora? «L’edizione, che è la base di tutto. La struttura della canzone. E a conoscere gli artisti. Umberto Bindi, Ornella Vanoni, Mino Reitano, i Corvi. Cominciai a fare la promozione: sui giornali, in tv.

 

mara maionchi

Sa che Ornella non la volevano mai? Era forte ma non risultava simpatica: adesso finalmente è venuta fuori com’è, pazza e divertente. Allora era il periodo del fulgore di Mina. Lei ne soffriva. Voleva una copertina sul settimanale Oggi. Ho fatto la posta al direttore, Vittorio Buttafava: tre giorni fuori dalla porta, dalla mattina alla sera senza chiedere niente. A un certo punto è uscito: “Basta, la mettiamo in copertina ma lei vada via!”». Tenace. «La tenacia è fondamentale nella vita. Poi Mogol mi chiamò alla Numero Uno: c’erano Lucio Battisti, la Pfm… Fu il momento più elegante della mia vita. Ornella metteva i vestiti per andare in tv, io li ereditavo. Avevamo la stessa struttura fisica».

 

sfera ebbasta

È allora che ha cominciato a dire parolacce? «Ma c’era gente peggiore di me! Prenda gli Squallor (i padri del rock demenziale, ndr)! Io, finché non mi girano i santissimi, sono una che si contiene. Quando però devo sottolineare una cosa che mi dà fastidio, esplodo. Sono come Sgarbi: è carino, lo conosco bene, ma se qualcuno gli va addosso diventa una belva. Se mi pento? Tutte le volte».

 

 A X Factor siede in giuria con Sfera Ebbasta: un ragazzino. «Oddio, ha 26 anni! Oggi a quell’età sono ragazzini, mio marito aveva già una figlia! Però Sfera è intelligente. Fa un tipo di musica che non è la mia, ma mi piace».

In che cosa?

federica pellegrini mara maionchi

«Denuncia la sua difficoltà di vita a 27-30 anni. Usa un linguaggio scurrile, certo: ma io l’ho anticipato di 50 anni! Un tempo c’era un’estetica diversa. Forse avrebbero voluto usare questa volgarità anche allora. Penso a De André quando nel Giudice dice che (il nano) ha “il cuore troppo vicino al buco del culo”. Ma aveva un aspetto più culturale. Questi ragazzi raccontano l’oggi come i cantautori negli Anni 70. Sfera, quando è morto il padre e aveva 12 anni, non vivendo in via del Gesù, ha conosciuto situazioni ben diverse da quelle dei coetanei». Colpisce come si presentano. «Sono così, fortemente egocentrici. Orecchini, catene d’oro, brillanti… Che poi, scusi, la modella novantenne Iris Apfel piena di gioielli? È anziana e fa meno impressione, ma non vedo differenze».

sfera ebbastafederica pellegrini mara maionchi

 

Si diverte, fra questi giovani? «Sì, anche se a X Factor sento la responsabilità per gli artisti. Se gli ho dato il brano giusto, se l’ho portato a fare il percorso giusto… In una casa discografica dopo un pezzo sbagliato puoi recuperare, qui una volta eliminati è finita». Anni di talent: cosa ha capito? «Che al centro di tutto c’è sempre la canzone. Le collane fanno parte della loro epoca, ma alla fine contano il brano e l’interpretazione». Diceva: un tempo la discografia coltivava gli artisti. «Era diverso. Anastasio (vincitore di X Factor 2018, nella squadra di Mara, ndr) è arrivato già impostato. Dovevi stare solo attenta a non snaturarlo. Lo stesso fu con Marco Mengoni. Oggi le case discografiche devono solo distribuirli. Ciò che si faceva non si fa più».

 

MARA MAIONCHI, SFERA EBBASTA, SAMUEL E MALIKA AYANE - I GIUDICI DI X-FACTOR 13

Mi fa un esempio? «Tiziano Ferro. L’abbiamo trovato io e mio marito all’accademia di Sanremo. Cantò una canzone sua: orrenda. Però ci diede una sensazione bellissima. Lo rincorremmo – era scappato emozionato – per fargli un’offerta. Dopo però abbiamo lavorato insieme due anni. Veniva una volta alla settimana, in treno, da Latina con ciò che aveva scritto e noi gli dicevamo “non va bene”. Finché fece Perdono. Poi Gianna Nannini. Arrivò con un paio di stivali da D’Artagnan, si mise al piano e mi fece sentire due canzoni una più brutta dell’altra. Però aveva questo impeto nel cantare… Cominciammo a lavorare. Non riusciva a capire. Butta via e riprendi, correggi e disfa, alla fine arrivò America».

 

MARA MAIONCHI, SFERA EBBASTA, SAMUEL E MALIKA AYANE - I GIUDICI DI X-FACTOR 13 – 1

Cosa fa funzionare una canzone? «Non deve lasciare mai spazio». A cosa? «A che tu ti rompa le balle! Ecco perché dico le parolacce! Se dico solo “che non stanchi” non è sufficiente! Se, ascoltandola, uno si alza e va a prendere l’acqua, è finita! È come quando parlava Montanelli: non riuscivo a staccarmi. O quando Morgan parlava di musica…». Ecco, i giudici di X Factor...

 

«Fedez è stato bravo… Sfera porta una ventata di novità, mi dà la sensazione di poter sempre imparare qualcosa: finché non muori ti tocca imparare, una rottura di balle!». L’ho interrotta. Morgan? «Il miglior giudice di X Factor. Poi non sapevi se ciò che raccontava era vero. Ma era così bello!». Due anni e mezzo sono tanti per formare un artista. «I Tenco, i Paoli sono nati così. Anche Battisti. Puoi essere personaggio finché vuoi, ma se non hai di che raccontare, non dura». Chi l’ha colpita a prima vista? «Jannacci. Micidiale. Anche Battisti, fra i primi a rivoluzionare la canzone italiana: strofa-ritornello-strofa, che veniva dalla romanza. Quando si esibiva nei locali se qualcuno chiacchierava, si arrabbiava. Rinunciò, anche a tanti soldi.

mara maionchi

 

Una volta andammo a fare la spesa: tre ragazze gli hanno detto “Sei Battisti?”. “Magari!”, ed è andato via». I giovani sanno sacrificarsi? «Sfera era barista di giorno, le notti andava in sala d’incisione e dopo due ore di sonno si alzava per fare il barista. Certo, se uno non capisce che per fare una buona canzone ne devi buttarne via centomila, e che dopo, per restare allo stesso livello, devi farne altre centomila…». Chi altro le piace oggi? «Salmo, Achille Lauro, Mahmood». Fra le donne? «Miss Keta. E Chadia Rodriguez. Però fra i rapper sono venuti più fuori i maschi. Forse perché la donna è più accomodante. Attenzione, per me è un valore in più: sono per la parità, ovvio, ma penso che la donna non debba abbandonare i suoi principi. Ha una potenza ancora da mettere in atto. Nel canto, in particolare, sono più statiche».

mara maionchi

 

Ma vede miglioramenti? «Sì, quando le donne affrontano i problemi come gli uomini. Non mi piace quando si lamentano, sempre con questi amori abbandonati. Una leggera malinconia ci sta, per il resto... su, ne trovi un altro! Quelli della romanza erano altri tempi! Se pensi che Verdi, che era un galantuomo, non ha mai sposato la Strepponi. Io l’avrei preso per la collottola! No, è ora che le donne abbiano più fiducia in sé stesse».

mara maionchiMARA MAIONCHI A MASTERCHEF MARA MAIONCHI A MASTERCHEFOrnella VanonivanoniMARA MAIONCHI A MASTERCHEF Ornella VanoniMARA MAIONCHIMARA MAIONCHItiziano ferroMARA MAIONCHIsfera ebbastaMARA MAIONCHIMARA MAIONCHIdalla chiesa maionchi paragone e valentina nuzzidaniela santanche' mara venier nec mara maionchirita dalla chiesa mara maionchiimgp3612 mara maionchi e la sua dollmara venier mara maionchi e nicola carraroMAIONCHI PROCESSOMARA MAIONCHIMARA MAIONCHI

Ultimi Dagoreport

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...

donald trump benjamin netanyahu iran israele stati uniti khamenei fordow

DAGOREPORT – COME MAI TRUMP HA PERSO LA PAZIENZA, IMPRECANDO IN DIRETTA TV, SULLE "VIOLAZIONI" DELLA TREGUA IN MEDIO ORIENTE DA PARTE DI NETANYAHU? "NON SANNO COSA CAZZO STANNO FACENDO. DOBBIAMO FAR CALMARE ISRAELE, PERCHÉ STAMATTINA SONO ANDATI IN MISSIONE"? - È EVIDENTE IL FATTO CHE IL “CESSATE IL FUOCO” CON L’IRAN NON RIENTRAVA NEI PIANI DI BIBI NETANYAHU. ANZI, IL PREMIER ISRAELIANO PUNTAVA A PORTARE A TERMINE GLI OBIETTIVI DELL’OPERAZIONE “RISING LION” (DOVE SONO FINITI 400 CHILOGRAMMI DI URANIO?), MA È STATO COSTRETTO AD ACCETTARLO DA UN TRUMP IN VENA DI PREMIO NOBEL PER LA PACE. D’ALTRO CANTO, ANCHE A TEHERAN LA TREGUA TRUMPIANA NON È STATA PRESA BENE DALL’ALA OLTRANZISTA DEI PASDARAN… – VIDEO

elly schlein gaetano manfredi giorgio gori stefano bonaccini pina picierno vincenzo de luca matteo ricci

DAGOREPORT - MENTRE ASSISTIAMO A UNO SPAVENTOSO SVALVOLAMENTO GLOBALE, IN ITALIA C’È CHI SI CHIEDE: ‘’COME SI FA A MANDARE A CASA LA SPERICOLATA ELLY SCHLEIN?’’ - ANCHE SE HA UN IMPATTO MEDIATICO PIÙ TRISTE DI UN PIATTO DI VERDURE LESSE, LA FANCIULLA COL NASO AD APRISCATOLE HA DIMOSTRATO ALTE CAPACITÀ DI TESSERE STRATEGIE DI POTERE, PRONTA A FAR FUORI IL DISSENSO DELL’ALA CATTO-DEM DEL PD - SE IL CENTRO RIFORMISTA HA LA MAGGIORANZA DEGLI ISCRITTI DEL PD, HA PERMESSO DI AVERE UN RISULTATO IMPORTANTE ALLE EUROPEE E FA VINCERE CON I SUOI CANDIDATI LE PROSSIME REGIONALI, PERCHÉ NON TIRA FUORI UN LEADER ALTERNATIVO AL SINISTRISMO FALCE & MART-ELLY? -  LIQUIDATO BONACCINI, ORMAI APPIATTITO SULLA SCHLEIN, SCARTATO DECARO PRIVO DEL CORAGGIO PER SPICCARE IL VOLO, SULLA RAMPA DI LANCIO CI SONO IL SINDACO DI NAPOLI, GAETANO MANFREDI, MA SOPRATTUTTO GIORGIO GORI. L’EUROPARLAMENTARE ED EX SINDACO DI BERGAMO È IN POSSESSO DEL FISICO DEL RUOLO PER BUCARE LO SCHERMO E IL MELONISMO PAROLAIO. A PARTE LE GELOSIE INTERNE DEI RIFORMISTI, LA BASE, CON LA GRUPPETTARA ELLY AL COMANDO, OGGI È TALMENTE RADICALIZZATA CHE RIUSCIRÀ AD INGOIARE UN EX MANAGER DI MEDIASET SULLA PRIMA POLTRONA DEL NAZARENO?

alessandro giuli

DAGOREPORT - MA COME SCEGLIE I COMPONENTI DELLE COMMISSIONI L’INFOSFERICO MINISTRO DELLA CULTURA, ALESSANDRO GIULI? I DIRETTORI DI CINQUE MUSEI STATALI (MUSEI REALI DI TORINO, GALLERIA DELL’ACCADEMIA E BARGELLO DI FIRENZE, COLOSSEO, MUSEO NAZIONALE ROMANO E MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI) SARANNO SELEZIONATI DA UNA COMMISSIONE FORMATA DALLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DA GIURISTI - PEGGIO CI SI SENTE SE SI PENSA CHE I TRE CANDIDATI PER CIASCUN MUSEO SCELTI DA QUESTA COMMISSIONE GIURISPRUDENZIALE SARANNO POI SOTTOPOSTI AL VAGLIO FINALE DEL LAUREANDO MINISTRO…

FLASH! – SE URBANO CAIRO NON CONFERMA MENTANA ALLA DIREZIONE DEL TGLA7 ENTRO IL PROSSIMO 30 GIUGNO, CHICCO ALZA I TACCHI E SE NE VA – IL CONTRATTO SCADE A FINE 2026 MA A LUGLIO C’E’ LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI – PARE CHE QUESTA VOLTA NON CI SIA DI MEZZO IL DIO QUATTRINO, BENSI’ QUESTIONI DI LINEA POLITICA (GIA' NEL 2004 MENTANA FU PRATICAMENTE “CACCIATO” DAL TG5 DOPO UN VIOLENTISSIMO SCAZZO CON SILVIO BERLUSCONI E I SUOI “DESIDERATA”, E FU SOSTITUITO DAL SUO VICE MIMUN…)

meloni macron merz starmer trump iran usa attacco bombardamento

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI STA SCOPRENDO CHE VUOL DIRE ESSERE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI UN PAESE CHE NON HA MAI CONTATO UN TUBO: PRIMA DI PROCEDERE AL BOMBARDAMENTO DEI SITI IRANIANI, TRUMP HA CHIAMATO IL PREMIER BRITANNICO, KEIR STARMER, E POI, AD ATTACCO IN CORSO, HA TELEFONATO AL TEDESCO MERZ. MACRON È ATTIVISSIMO COME MEDIATORE CON I PAESI ARABI: FRANCIA, REGNO UNITO E GERMANIA FANNO ASSE NEL GRUPPO "E3", CHE TIENE IL PALLINO DEI NEGOZIATI CON L'IRAN  – L’AFFONDO DI RENZI: “LA POLITICA ESTERA ITALIANA NON ESISTE, MELONI E TAJANI NON TOCCANO PALLA”. HA RAGIONE, MA VA FATTA UN’INTEGRAZIONE: L’ITALIA È IRRILEVANTE SULLO SCACCHIERE GLOBALE, INDIPENDENTEMENTE DA CHI GOVERNA...