fedez enrico letta

ABBIATE FEDEZ! LETTA SI INGINOCCHIA DAVANTI AL RAPPER E CONTE SI ACCODA. PD E IL M5S CHIEDONO LE DIMISSIONI DEI VERTICI RAI. ENRICHETTO: "LA TV PUBBLICA SI SCUSI". DI MAIO: "NESSUNA CENSURA IN UN PAESE DEMOCRATICO" - LA DIREZIONE DI RAI3 CONFERMA DI "NON AVER MAI CHIESTO PREVENTIVAMENTE I TESTI DEGLI ARTISTI" E ACCUSA FEDEZ DI AVER MANIPOLATO IL VIDEO. MA L’ITALIA SI MERITA IN PIENA PANDEMIA DI STARE A DIBATTERE SU FEDEZ?

 

Da repubblica.it

 

fedez

Neppure il Covid intacca uno dei 'must' del concerto del Primo maggio, la polemica politica, con il duello a distanza tra il leader della Lega, Matteo Salvini, e il rapper Fedez. Già prima dell'esibizione si erano venuti a sapere i contenuti al vetriolo contro il Carroccio, il tutto condito dalle accuse del marito di Chiara Ferragni di aver subito un tentativo di censura dalla Rai. Nel suo discorso che, annunciato, nel pomeriggio aveva suscitato la reazione preventiva del leader leghista su Twitter, il rapper e influencer milanese ha attaccato le posizioni della Lega sul ddl Zan e ne ha criticato alcuni esponenti elencando le loro frasi e definendole omofobe.

 

 

enrico letta a in mezzora in piu 2

Salvini in serata ha risposto con un post su Facebook in cui, tra le altre cose, ha scritto: "Chi aggredisce un omosessuale o un eterosessuale, un bianco o un nero, un cristiano o un buddhista, un giovane o un anziano, rischia fino a 16 anni di carcere. È già così. Reinvito Fedez a bere un caffè, tranquilli, per parlare di libertà e di diritti".

 

 

 

"Le banalità dette da Fedez fanno parlare. Le proteste della gente da più di un anno senza lavoro no. L'Italia si merita Fedez?". Così su Facebook il senatore Fdi e presidente di Asi Claudio Barbaro.

 

fedez

 

Pd e M5S difedono Fedez

Ma oggi  Pd e M5S intervengono a difenderlo. Con Letta e Di Maio in prima linea. "Condividiamo le parole di Fedez e ci aspettiamo che la tv pubblica si scusi" afferma il segretario dem Enrico Letta a Radio 24. "Un paese democratico non può accettare alcuna forma di censura", aggiunge su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

 

 

Sulla stessa linea anche il presidente del Lazio Nicola Zingaretti e la sindaca di Roma Virginia Raggi. "Fedez ha citato frasi ed espressioni di alcuni politici della Lega. Forse ora se ne vergognano, ma certo la soluzione non può essere la censura di un artista" scrive Zingaretti su Instagram. "Ricordiamoci che ci sono esseri umani - prosegue - picchiati e offesi solo per quello che sono. Dovrebbe essere naturale approvare una legge che li tuteli. Questa è la legge Zan e va approvata".

 

 

ilaria capitani

"Fedez è stato un grande e ha ragione. Bisogna ripartire dal lavoro, dal sostegno a chi è rimasto indietro e dai diritti di tutti" è il tweet di Raggi.

 

 

"Parole di una semplice verità quelle di Fedez sul palco del concertone- scrive su Twitter il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni - inutile che ora la Lega si agiti, fra loro ci sono i campioni dell'omofobia e dell'odio. C'è voluto il coraggio di un giovane artista per smontare la loro ipocrisia. Grazie Fedez".

 

Pd e M5S chiedono dimissioni vertici Rai

conte di maio

Pd e M5S sono compatti anche nel chiedere le dimissioni dei vertici Rai responsabili della censura. "C'è poco da discutere, si colga questa occasione per fare ciò che finora non si è stati capaci di fare: siano rimossi i responsabili di questo scempio e si dia al servizio pubblico la dignità necessaria all'informazione di un Paese civile! Un sincero grazie a Fedez per aver denunciato, non è da tutti", afferma sui suoi canali social Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera e deputato del MoVimento 5 Stelle, postando la telefonata dei vertici Rai al cantante.

 

 

Primo maggio, la Rai nega le accuse di censura: Fedez pubblica il video della telefonata

salvini

Sulla stessa linea anche i dem Bordo e Provenzano. "Dopo quanto avvenuto ieri, non c'è un attimo da perdere: è opportuno che i vertici dell'azienda coinvolti in questa vicenda rassegnino immediatamente le dimissioni. La libertà di espressione in Rai dovrebbe essere tutelata sempre. A nessuno può essere consentito di minare questo valore", dichiara il deputato dem Michele Bordo, membro della commissione di Vigilanza Rai. "Mettere le cose in ordine. 1 Grazie Fedez. 2 Ma dov'è la sinistra? se discutiamo di #ddlzan è grazie al pd. 3 E i diritti sociali? i diritti si tengono e il #primomaggio i lavoratori lottano per la libertà di tutti. 4 Lo scandalo è nella rai. I nuovi vertici vi pongano fine, aggiunge su Twitter Giuseppe Provenzano, vicesegretario Pd.

 

 

"A prescindere dal merito di quello che Poi ha detto Fedez, che io condivido, oggi qualcuno dovrebbe chiedere scusa a nome della Rai. E qualcuno dovrebbe dimettersi. Perchè non è accettabile in democrazia e nella nostra tv pubblica censurare le libere opinioni di un artista" dice Emanuele Fiano, deputato Pd. "Il Paese ha bisogno della legge Zan ed ha bisogno di voci indipendenti pronte a battersi per la libertà di espressione e i diritti" aggiunge l'ex presidente della Camera Laura Boldrini.

 

La nota di Rai3: "Nessuna censura"

fedez

Da parte sua la direzione di Rai3 in una nota conferma di "non aver mai chiesto preventivamente i testi degli artisti intervenuti al concerto del Primo maggio - richiesta invece avanzata dalla società che organizza il concerto - e di non aver mai operato forme di censura preventiva nei confronti di alcun artista. In riferimento al video pubblicato sul suo profilo Twitter da Fedez, notiamo che l'intervento relativo alla vicedirettrice di Rai3 Ilaria Capitani (l'unica persona dell'azienda Rai tra quelle che intervengono nella conversazione pubblicata da Fedez) non corrisponde integralmente a quanto riportato, essendo stati operati dei tagli. Le parole realmente dette sono:

 

'Mi scusi Fedez, sono Ilaria Capitani, vicedirettrice di Rai3, la Rai non ha proprio alcuna censura da fare. Nel senso che... La Rai fa un acquisto di diritti e ripresa, quindi la Rai non è responsabile né della sua presenza, ci mancherebbe altro, né di quello che lei dirà [...] Ci tengo a sottolinearle che la Rai non ha assolutamente una censura, ok? Non è questo [...] Dopodiché io ritengo inopportuno il contesto, ma questa  una cosa sua".

 

fedez 6

Usigrai ai partiti: "Lasciate libera la Rai"

fedez 1

"Nella Rai Servizio Pubblico non può esistere alcun "sistema" cui adeguarsi. Nella Rai Servizio Pubblico ci si deve adeguare esclusivamente ai valori del Contratto di Servizio, quindi a quelli della Costituzione. Detto questo, vedere i partiti che si accapigliano sulla vicenda Fedez è il trionfo dell'ipocrisia" scrive l'Esecutivo Usigrai in un comunicato. "Perché noi un "sistema" in Rai lo denunciamo da anni: ed è esattamente quello della partitocrazia, che - a partiti alterni - occupa il Servizio Pubblico. Come del resto accadrà ancora una volta nelle prossime settimane con il rinnovo del CdA. Lasciate libera la Rai, lasciate libere le idee, lasciate libere l'informazione e l'arte.  Gli unici limiti che si possono legittimamente porre sono quelli imposti dalle leggi e dalla nostra Costituzione".

fedez 17fedez 2

 

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE...