scrittricibig

GLU-GLU, AL-COL NON SI COMANDA! - GLI SCRITTORI SONO NOTI UBRIACONI. MA LE DONNE? PEGGIO: SI ATTACCANO PURE ALL’ACQUA DI COLONIA! - JEAN RHYS, MARGUERITE DURAS, PATRICIA HIGHSMITH, AVEVANO QUALCHE TRACCIA DI SANGUE NELLA LORO CIRCOLAZIONE ALCOLICA

Carlo Antonio Biscotto per “il Fatto Quotidiano

 

   Dopo il successo di The trip to Echo Spring: on writers and drinking; why writers drink, Olivia Laing, pur senza scriverci un libro (per ora) ha deciso di dedicarsi alle scrittrici. La domanda che tutti le facevano era: e le scrittrici? Anche tra loro ci sono delle alcoliste? Sì, certamente. Un elenco? Ecco solamente le più famose: Jean Rhys, Jean Stafford, Marguerite Duras, Patricia Highsmith, Elizabeth Bishop, Jane Bowles, Anne Sexton, Carson McCullers, Dorothy Parker e Shirley Jackson. Mica male! C’è una buona parte del gotha della letteratura al femminile.

patricia highsmith patricia highsmith

 

Certo l’alcolismo prevale tra gli uomini, ma almeno nel mondo dell’arte, le donne se la cavano a meraviglia tanto che le scrittrici che hanno ceduto all’attrazione fatale della bottiglia spesso non sono riuscite a evitare il genere di guai dei loro colleghi maschi: le risse, gli arresti, la pubblicità negativa, il deterioramento delle loro vite private, la perdita degli amici.

 

Jean Rhys ha conosciuto l’umiliazione della prigione. Elizabeth Bishop si era ridotta a bere acqua di Colonia. Ma la domanda più interessante è: le donne bevono per ragioni diverse? E come reagiva la società del XX° secolo, il secolo d’oro per il connubio letteratura-bottiglia?

 

   A rispondere è una delle più grandi e amate scrittrici del secolo scorso, Marguerite Duras, nel suo La vita materiale dove spiega con spietata franchezza cosa significa essere scrittrice e donna. “Quando una donna beve – scrive la Duras – è come se bevessero un animale o un bambino. In una donna l’alcolismo è scandaloso, socialmente inaccettabile. È una offesa a Dio. Ogni volta che bevevo mi rendevo dolorosamente conto dello scandalo che creavo intorno a me”.

olivia smith perche gli scrittori bevonoolivia smith perche gli scrittori bevono

 

   Marguerite Duras diceva sempre di essere stata alcolizzata sin dalla prima volta che aveva assaggiato l’alcol. Era riuscita a volte a smettere per anni, ma nei suoi momenti peggiori iniziava a bere appena alzata, faceva una pausa, vomitava i primi due bicchieri e prima di perdere i sensi era capace di scolarsi 8 bottiglie di Bordeaux.

 

In una intervista rilasciata nel 1991 al New York Times disse con enorme coraggio: “Bevevo perché ero una alcolizzata. Ero una vera alcolizzata così come sono una vera scrittrice. Bevevo vino rosso per addormentarmi e cognac quando mi svegliavo. Ogni ora un bicchiere di vino e la mattina, dopo il caffè, mi attaccavo alla bottiglia di cognac. Poi cominciavo a scrivere. Mi stupisce che sia riuscita a scrivere... e nemmeno tanto male”.

 

Marguerite Duras è stata una scrittrice non solo grandissima, ma estremamente prolifica. Quasi certamente avrebbe bevuto in ogni caso dopo una giovinezza segnata dalla paura, dalla violenza e dalla vergogna. Nata da genitori francesi, entrambi insegnanti nella Saigon sotto il dominio coloniale francese, perse il padre a sette anni e trascorse alcuni anni nella più assoluta povertà. A scuola ebbe una tempestosa relazione sessuale – forse incoraggiata dalla madre per ragioni economiche – con un cinese molto più grande di lei e di famiglia ricchissima.

 

marguerite duras marguerite duras

Tornata in Francia si sposò, ebbe un figlio da un altro uomo e visse sempre al limite conducendo quella che veniva definita una “esistenza scandalosa” . A 68 anni fu ricoverata in ospedale e le venne diagnosticata una grave forma di cirrosi epatica. Fu costretta a smettere tra inaudite sofferenze. Spesso la vena degli artisti si esaurisce quando si liberano da una dipendenza. Non fu così per la Duras che due anni dopo scrisse quello che da molti è considerato il suo capolavoro: “L’amante”.

 

La vita delle scrittrici alcoliste è sempre segnata da infanzie e adolescenze difficili. Ne è un eccellente esempio Elizabeth Bishop. Molti suoi familiari, compreso suo padre, erano alcolizzati. Quando aveva 5anni e suo padre era già morto, la madre venne ricoverata in un istituto psichiatrico. Non la vide mai più. In una sua poesia tratteggia mirabilmente il ritratto ironico di una ubriacona attingendo a episodi della sua vita: “Avevo cominciato a bere e a bere; non ne avevo mai abbastanza”.

 

jean rhys jean rhys

   La chiave di volta dell’alcolismo di Patricia Highsmith è invece la vergogna. Nata nel 1921, nove giorni dopo che sua madre aveva deciso di divorziare da suo padre, non fu propriamente una bambina desiderata e amata. Al quarto mese di gravidanza la madre aveva tentato di abortire bevendo della trementina. I sentimenti di Patricia nei confronti della madre furono sempre tormentati e complessi.

 

In compenso era coraggiosa, ma al tempo stesso ansiosa e facile alle lacrime, a volte lugubre. A otto anni fantasticava di assassinare il patrigno. Qualche anno dopo la madre la abbandonò senza una parola di spiegazione. Aveva cominciato a bere all’università, sostenendo nel suo diario che una artista aveva bisogno di bere “per vedere la verità, la semplicità e l’essenzialità delle emozioni”.

 

   Ma la scrittrice che più di ogni altra esprime le pressioni sociali e le ipocrisie cui erano sottoposte le donne è senza dubbio Jean Rhys che scrisse delle donne cose talmente amare e crude da risultare “sgradevoli” ancora oggi. La Rhys era nata a Dominica nel 1890 da padre gallese e madre creola. Come Scott Fitzgerald era stata messa al mondo per sostituire la sorellina appena morta. E come Fitzgerald visse sempre senza sentirsi né voluta né amata.

 

jane bowles 001jane bowles 001

A 16 anni arrivò a Londra, povera e ignorante, e fu accolta dal freddo pungente e dalla crudeltà della gente. Ebbe una vita sciagurata di divorzi, aborti, lutti. L’alcol divenne presto il suo modo per affrontare le durezze della vita. Jean Rhys in un certo senso non si arrese mai al conformismo, alla cattiveria, all’insolenza. Continuò a bere fino alla morte e continuando a battersi per la libertà e l’autonomia divenne una femminista senza esserlo.

elizabeth bishop elizabeth bishop Shirley JacksonShirley JacksonDorothy Parker e DottieDorothy Parker e DottieCarson McCullenCarson McCullendorothy parker  dorothy parker

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?