de botton amore

DI COSA PARLIAMO QUANDO PARLIAMO D’AMORE - IL FILOSOFO ALAIN DE BOTTON: “LA NARRATIVA SUI SENTIMENTI SI MUOVE TRA LA MERAVIGLIA E IL DISASTRO: INVECE L’AMORE VA PENSATO COME UNA COSA NORMALE”- “LA PERSONA GIUSTA? NON ESISTE. OGNI PERSONA È SBAGLIATA E SARÀ PARECCHIO DIFFICILE VIVERE CON LEI”

ROMEO E GIULIETTA DICKSEE - 1ROMEO E GIULIETTA DICKSEE - 1

Serena Danna per il “Corriere della Sera”

 

«Perché si possa cominciare ad ammirare il gambo di una rosa o i petali di una primula, bisogna che certe cose siano andate irrimediabilmente male». Ventitrè anni dopo Esercizi d' amore , Alain de Botton - il filosofo prestato al self-help - torna con un romanzo che vale più di dieci sedute di terapia di coppia. Il corso dell' amore (in uscita per Guanda a settembre) è la storia di Rabih e Kirsten, entrambi architetti: lui di origini libanesi, lei scozzese.

 

Da un lato, un passato di guerra, paura della miseria e idealizzazione della madre; dall' altro, padre assente, determinazione nello studio, cuore chiuso in cassaforte.

Con una formula che incrocia i frammenti amorosi di Roland Barthes e i casi clinici di Sigmund Freud, de Botton esplora la loro relazione per restituire verità sui meccanismi che legano gli amanti. Perché il presupposto - confessa il filosofo al telefono da Londra - è che quando si tratta di amore ci riempiono la testa di bugie.

 

ALAIN DE BOTTONALAIN DE BOTTON

«La narrativa sui sentimenti si muove tra due estremi: la meraviglia e il disastro», spiega l' intellettuale, 46 anni, un matrimonio, due figli e 13 best seller all' attivo. Si racconta troppo l' inizio e la fine, tralasciando tutto il resto. Lui invece vuole «esplorare la via di mezzo tra le giornate di sole e il tutto-grigio».

 

Nella chirurgia sentimentale di de Botton la costruzione dei personaggi rispecchia l' odierna confusione dei ruoli. Rachel - sicura di sé, centrata - è la «breadwinner», il pilastro economico e organizzativo della famiglia; Rahid è insicuro, spesso insoddisfatto, irrisolto.

 

«È difficile definire chi detiene il potere nella coppia. Di certo la mascolinità è molto più fragile di quello che impone la società e questo si rivela principalmente nella coppia». Un presagio? Non proprio, piuttosto un segnale di libertà: «Solo in amore possiamo esplorare la nostra complessità mostrandoci per quello che siamo, molto più di quanto faremmo con colleghi o amici».

 

bacio 3bacio 3

Peccato che la principale eguaglianza raggiunta nelle coppie contemporanee riguardi la sofferenza: «Gli uomini credono di fare per la famiglia cose che mai i loro padri avrebbero fatto. Così anche le donne, che a differenza delle loro madri hanno enormi responsabilità fuori dalla famiglia». Rabih e Rachel sono segretamente convinti di fare più dell' altro e di essere molto trascurati dal partner.

 

Rabih e Rachel non comunicano. Rabih e Rachel siamo noi: «Non sappiamo dialogare né tanto meno spiegare noi stessi in un modo che non faccia arrabbiare il partner - illustra de Botton- , un po' perché siamo pigri ma anche perché non capiamo noi stessi innanzitutto».

Nessuno pretende perfezione dall' amato: «Chi ama vuole solo che l' altro sappia dire cosa sente davvero».

BACIO BANKSYBACIO BANKSY

De Botton è una specialista degli esempi: «Lui/lei torna a casa dopo una giornata di lavoro orribile. Invece di fare ciò che è giusto, ovvero dire "ho avuto una giornata terribile, ti amo ma ho bisogno di stare solo/a", si nasconde nel giornale o nel cellulare. A quel punto, lei/lui comincerà a chiedere cosa succede». Quei silenzi possono avere effetti devastanti sulla psiche degli innamorati: sta male? Mi ama di meno? Ha un altro?

 

Patemi che derivano, secondo il filosofo, dalla grande truffa dell' amore romantico. Quella che all' apparenza sembra una conquista della società è in realtà una condanna: «Per secoli le ragioni che hanno guidato la scelta del partner sono state pratiche e razionali: un' ascesa economica o sociale, ad esempio. Solo negli ultimi decenni hanno preso il sopravvento l' istinto e i sentimenti, un passaggio pericoloso».

 

BACIO MARINAIO TIMES SQUAREBACIO MARINAIO TIMES SQUARE

Il batticuore, l' sms notturno, la sintonia perfetta dei primi tempi hanno fatto un grande caos: «La cultura del dating fa sì che saltelliamo da una relazione all' altra alla ricerca della persona giusta, e quando l' abbiamo trovata pretendiamo che tutto funzioni alla perfezione spaventandoci davanti agli ostacoli». Tocca rassegnarsi, avverte il filosofo, la persona giusta non esiste: «Ogni persona è sbagliata e sarà parecchio difficile vivere con lei».

 

Internet ha aggravato la situazione moltiplicando all' infinito il bacino delle false speranze: «Fa credere che il segreto stia nella ricerca mentre io suggerisco di convivere bene con la scelta che hai fatto». Anche sul tradimento il filosofo sfodera un brutale pragmatismo: l' istinto ci porta naturalmente a desiderare altre persone, ma la paura di restare soli ci tiene legati alla monogamia. «L' amore libero non funziona: è distruttivo per la famiglia e per almeno uno dei due. Allo stesso modo il rischio della fedeltà è la noia». Quindi? «Bisogna scegliere la sofferenza più adatta a noi e imparare a gestirla».

 

BACIO DI CAPRIOBACIO DI CAPRIO

De Botton è consapevole di sembrare pessimista: «Ma il pessimismo - assicura - è il migliore amico dell' amore: dobbiamo sapere che il dolore e il conflitto sono la normalità, non l' eccezione».

 

Dopo le batoste, arrivano i consigli. Il primo: «Recuperare la visione cristiana dell' amore. Se accetti davvero l' amore, puoi amare chiunque, anche prostitute e ladri. Il vero obiettivo della coppia è dunque trovare continuamente nel partner cose da amare».

 

L' altra lezione proviene dal nostro rapporto con i bambini: «Siamo capaci di grande generosità con loro, disposti a perdonare qualsiasi cosa, sempre alla ricerca di una giustificazione: un dentino che duole, mancanza di sonno. Quando si tratta di adulti tutta la nostra tolleranza svanisce».

 

BACIO URGOBACIO URGO

Che poi non vale solo con i figli. Siamo pronti a grandi mediazioni per tutte le sfere dell' esistenza - geopolitica, finanza, crimini - ma incapaci di applicare una briciola di compromesso alle nostre relazioni. A complicare le cose si mette il sesso. Soprattutto quando si diventa genitori: «È molto difficile coniugare l' identità genitoriale con quella sessuale», avverte.

 

In un passaggio del libro, Rabih è a disagio nel pretendere performance animalesche dalla stessa donna che la mattina dopo dovrà portare a scuola i bimbi, fare la spesa e rassicurarlo per un progetto. «L' eccitazione sessuale - spiega il filosofo - è un viaggio dalla condizione di sconosciuto a quella di conosciuto. Per questo è importante ricreare sempre con il partner condizioni che ci ricordino distanza e mistero». Che il vuoto resti sempre un po' vuoto insomma, senza colmarlo con liste della spesa e promesse di amore eterno .

ALAIN DE BOTTONALAIN DE BOTTON

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - LE MANOVRE DA "DOTTOR STRANAMORE" DI ELLY SCHLEIN: SFANGARLA AI REFERENDUM, VINCERE IN AUTUNNO IN TUTTE E 6 LE REGIONI CHE ANDRANNO AL VOTO, QUINDI ANDARE AL CONGRESSO ANTICIPATO DEL PD A GENNAIO 2026 PER POI FARSI INCORONARE LEADER DEL CENTROSINISTRA ALLE POLITICHE DEL 2027 (CONTE PERMETTENDO) – A FAVORE DI ELLY GIOCA IL FATTO CHE LA MINORANZA DEM E' FRANTUMATA CON BONACCINI E LO RUSSO TRATTATI DA TRADITORI DELLA CAUSA DEI RIFORMISTI E PICIERNO E GORI GIUDICATI TROPPO EX RENZIANI – NEL CENTRODESTRA GIRA GIÀ LA BATTUTA: “LUNGA VITA AD ELLY SCHLEIN”, CHE RESTA PER "LA STATISTA DELLA GARBATELLA" LA SUA MIGLIORE POLIZZA PER FARSI ALTRI 5 ANNI A PALAZZO CHIGI...

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…