LA BATTAGLIA DELLA CONSOLLE – LE NOTTI DI IBIZA TRA LO STORICO PACHA E IL NUOVO CLUB DI CIPRIANI (GUETTA, SINCLAIR E GLI ALTRI DJ GODONO)

Massimo De Angelis per "Libero"
Gli storici habitué la chiamano semplicemente Isla, senza specificare altro. Per loro non esiste altra patria vacanziera al di fuori di Ibiza, dove con un po' di volontà e perspicacia è possibile trovate tutto e il contrario di tutto. Giorno e notte, spiagge e discoteche, billionaire e hippie, silenzio assoluto e assordanti decibel. Dopo un periodo di appannamento la regina delle Baleari è tornata in auge, richiamando una moltitudine eterogenea di turisti in cerca di emozioni forti. Ogni giorno d'estate arrivano valigie cariche di rubli, dollari, yuan cinesi, dirham arabi e mazzette da cinquecento euro.

Un colorato luna park, un gigantesco business notturno, quest'anno, però, con una grande novità. Ibiza da sempre ha avuto due sindaci. Il primo eletto dai cittadini e il secondo virtuale, rappresentato dal potentissimo proprietario del club Pacha, che con il passar degli anni ha incrementato il suo enorme giro d'affari aprendo ristoranti, costruendo alberghi e inaugurando negozi di abbigliamento e merchandising. I ben informati sostengono che nessuna foglia si muove sul Paseo Maritimo senza che la famiglia spagnola Urgell voglia.

Almeno fino a qualche mese fa, quando, a rompere le uova nel paniere, è arrivato un ambizioso italiano, Giuseppe Cipriani, figlio del mitico Arrigo e forgiato nella fumosa New York by night. Ebbene non ha avuto il minimo scrupolo a sfidare, nella tana del nemico, il re indiscusso della zona, il patron del Pacha. Dopo aver progettato un lussuoso ristorante all'interno del Grand Hotel, ora il colpo basso, decidendo di avventurarsi nell'opening di una pretenziosa discoteca, denominata prima Bomba e poi Boom, proprio a due passi dalla acerrima concorrenza. In quel fazzoletto di terra che si chiama Marina di Botafogo.

Apriti cielo, reato di lesa maestà, o meglio non rispetto di precisi codici d'onore tra navigati gestori di locali. Anche perché il veneziano Cipriani ha deciso di fare le cose in grande, portando via al Pacha non solo i due manager storici, Mark Netto e Danny Whittle, ma anche i protagonisti di serate celebri, quali il cileno Luciano, il colombiano Erik Morillo e l'americano David Morales.

Un «deejay mercato» dai risvolti impensabili fino a poco tempo fa. Doveva aprire a maggio il super club, targato Harry's Bar, ma di rinvio in rinvio la licenza è stata rilasciata solo a metà luglio. Anche a Ibiza, patria indiscussa della fiesta, può accadere di aver problemi nel ricevere i permessi, soprattutto quando hai fatto arrabbiare il rivale magnate, che secondo i rumors avrebbe messo i bastoni tra le ruote. I gestori del Pacha sono dovuti correre ai ripari, rivoluzionando completamente la ormai classica programmazione settimanale.

Ogni martedì l'inossidabile e pirotecnico Flower Power, il giovedì la milionaria serata F*** me I'm Famous inventata dal furbo David Guetta e al sabato sera grande ritorno in pedana del veterano francese Bob Sinclair, a dire il vero assai snobbato le stagioni scorse perché oramai «out».

Fuori, o meglio ingaggiati da altri, i mostri sacri Tiesto, Luciano, Pete Tong, Sebastian Ingrosso o Defected, dentro nuovi concept più underground e dalle sonorità ricercate come l'emergente israeliano Guy Gerber e il tedesco Solomun, precursore della deep house. Siamo solo agli inizi. La battaglia della consolle imperverserà nelle calli ibizenche, ma in molti giurano che non durerà a lungo. Perché prima o poi, in un modo o nell'altro, lo storico Pacha tornerà a regnare in solitudine sul territorio iberico. Si potrebbe parafrasare il detto «Mai rubare in casa del ladro».

 

DAVID GUETTABOB SINCLAIR E ISABELLA FERRARI A VENEZIA jpeggiuseppe ciprianiPACHA DI IBIZA PACHA DI IBIZA

Ultimi Dagoreport

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…