'E PIÙ IN ALTO E PIÙ IN LÀ': MOGOL SVELA IL SEGRETO DELLE SUE POESIE IN FORMA DI CANZONE: "NON HO MAI FATTO FICTION. HO CERCATO DI OSSERVARE COSA MI STAVA ACCADENDO INTORNO, TENENDO GLI OCCHI FISSI SUL "SENSO" DELLA MUSICA - BATTISTI? ORMAI MI SONO ABITUATO AL FATTO CHE MI MANCHI - E POI 'X FACTOR', DANTE, LEOPARDI E IL NOBEL A DYLAN…- VIDEO

 

Alberto Fraccacreta per Avvenire

 

mogol lucio battisti

È forse il destino precipuo della poesia l' essere collocata a mezza altezza, fra cielo e terra. Esiste una parola greca che esprime alla perfezione questo stato in luogo intimamente lirico, metaxù, "a metà" tra il sensibile e il sovrasensibile. È il luogo intermedio occupato da Diotima nel Simposio. E non è un caso che la canzone d' autore, da sempre allineata ai maggiori temi della poesia, riprenda spesso tale fisica: si pensi a The Rising di Bruce Springsteen, tradotto come la "resurrezione" o, in modo più letterale, il "sollevarsi".

 

MOGOL

Cioè, non semplicemente risalire la china, ma essere risospinti alla luce, innalzarsi, guadagnare il punto ibrido del qui e dell' oltre. Uno dei più bei pezzi della musica leggera italiana non è altro che un' esortazione a raggiungere quel luogo privilegiato, capace di elevare l' intera esistenza, La collina dei ciliegi: «Ma perché tu non ti vuoi azzurra e lucente?», «e più in alto e più in là / ora figli dell' immensità».

 

Per riprendere solo alcune preziose espressioni della canzone. La geolocalizzazione della donna, in accordo con la più fragrante tradizione poetica del nostro Paese è lì, in quello spazio sopraelevato.

 

L' uomo che ha dato parola ai modernissimi arrangiamenti di Battisti è stato da poco premiato, dal rettore Vilberto Stocchi, con il Sigillo d' Ateneo dell' Università di Urbino. Giulio Rapetti Mogol, celebre paroliere e discografico, nella sua briosa lectio magistralis sul pop e i suoi derivati, aveva evidenziato come «a differenza della musica classica, la canzone popolare cammini verso la vita. L' obiettivo di Elvis Presley era di far innamorare le donne.

 

MOGOL PAOLI GILETTI

Faceva leva sulla loro percezione materna. Le commuoveva. E così rendeva credibili le emozioni messe in campo nella performance. Anche Sinatra ha chiuso il fraseggio nella gabbia di un dire più fluido, meno manieristico. Il cantato si è avvicinato, in questo modo, al parlato».

 

Maestro Mogol, le canzoni sue e di Battisti sembrano non invecchiare mai.

MOGOL

«Guardi, Battisti cantava come si canta nel mondo d' oggi. È la sua assoluta contemporaneità. Eppure a X Factor vincono ancora tenori che, con un urlo, spaccano le lampadine. Ma la misura è fondamentale nell' arte. Da parte mia ho cercato, sin dagli inizi, di capire dove stesse andando il pop, quali vie percorresse. E ho iniziato a seguire, poeticamente, quella strada.

 

Mi sono relazionato sempre alla vita quotidiana della gente, alle sensazioni soggettive, alle mie esperienze. Non ho mai fatto fiction. Ho cercato di osservare cosa mi stava accadendo intorno, tenendo gli occhi fissi sul "senso" della musica. Se una frase può dire certe cose, non può dirne di altre. Allora, è necessario essere precisi. Bisogna trovare la maniera giusta di esprimere i sentimenti».

 

Qual è la poetica di Mogol?

BATTISTI MOGOL

«Il mio modo di scrivere è cambiato dagli esordi. Ora mi dirigo sempre di più verso la vita, verso le sue contraddizioni, verso il significato delle cose. E scrivo in maniera estremamente sintetica. Ecco perché mi piace comporre aforismi: la sintesi è forse la base della poesia. Nella sintesi si riconosce, per così dire, l' afflato lirico. L' ultimo testo che ho scritto, per una ragazza di sedici anni, è brevissimo. Lo manderò a Sanremo, perché lei è straordinaria. Le poesie lunghe perdono sempre qualcosa, si sfilacciano per strada. Non sono taglienti, non restano nella mente. La lunghezza non è la forma della poesia. A quest' analisi resiste solo Dante».

MOGOL

 

E quali sono state le sue letture? Quali autori l' hanno influenzata di più?

«Sono un lettore onnivoro. In giovinezza ho avuto una lunga infatuazione per Steinbeck. Hemingway è stato un vero maestro. E ho letto a lungo i poeti americani del primo Novecento, Edgar Lee Masters in primis, da cui ho appreso l' immediatezza espressiva. Della nostra tradizione mi hanno influenzato le rime di Dante, gli idilli di Leopardi e alcune liriche di Montale».

 

MOGOL DYLAN

In Rinascimento, uno dei suoi ultimi testi, vuole "cercare qualche cosa di puro". È ancora possibile nella società di oggi?

«È sicuramente possibile per gli adulti. La purezza, il legame con la spiritualità, sono cose che appartengono all' essere umano di ogni tempo. In ogni caso, bisogna crederci. E certamente dovremmo fare in modo che ai giovani sia fornito questo esempio, affinché possano immergersi ancora nella bellezza e nello splendore di ciò che è puro».

 

Vede un suo successore in giro?

«Non esistono successori. Il mio non è un trono che, un giorno, dovrò lasciare. Ovviamente ci sono in circolazione bravi autori che sono arrivati o arriveranno meritatamente al successo. Nel CET (Centro Europeo di Toscolano, ndr) che ho fondato in Umbria oltre venticinque anni fa ci sono corsi altamente qualificati per autori, compositori e interpreti. Dalla nostra scuola sono usciti ottimi autori, già affermati. E continueremo a farlo».

 

MOGOL 1

E ora la fatidica domanda: la canzone è poesia?

«Se Dylan non avesse cambiato il modo di cantare, forse non avrebbe meritato il Nobel per la letteratura. Con lui entrò in atto una vera e propria frattura tra ciò che è stata la canzone e ciò che è ora. Lui ha avvicinato il pop alla coscienza vera della poesia. In Like a rolling stone, ad esempio, è cinico, arrabbiato. Parla. Interpreta. Sputa sentenze. Chiude le frasi, contro lo strascico che apparteneva ai suoi predecessori. È decisamente sulla via della recitazione, della parola "detta". E in più mette in gioco un sentire che è personale, ma nel quale tutti possono immedesimarsi ».

 

Le manca Battisti?

«In settembre saranno vent' anni da quando Lucio ci ha lasciati. E, può immaginare, ormai mi sono abituato al fatto che mi manchi. Ma lo ricordo sempre con immenso affetto».

celentano bella mogol

 

Qual è il suo rapporto con la spiritualità?

«Io prego, ho la fortuna di accedere a una relazione quotidiana con il Signore».

bob dylan whisky 4

 

BATTISTI MOGOLBATTISTI MOGOL 1GILETTI MOGOL 2BATTISTI E MOGOL mogolMOGOLMOGOL MOGOL GILETTI GINO PAOLIMOGOLgianni morandi mogol pupo

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."