“BRIGITTE BARDOT NON RICONOSCEVA PIÙ IL SUO PAESE” – ALDO CAZZULLO RICORDA L’ATTRICE SIMBOLO DELLA FRANCIA: "PARLAVA DI SOSTITUZIONE ETNICA E APPOGGIAVA APERTAMENTE JEAN-MARIE LE PEN, COSA CHE NELL’AMBIENTE ARTISTICO FACEVA SOLO ALAIN DELON. TROVAVO E TROVO QUEI TONI ECCESSIVI, MA IL TEMA ESISTE, SE IN TUTTI QUESTI ANNI LA DESTRA TRADIZIONALE, GAULLISTA, REPUBBLICANA NON È RIUSCITA AD ASSORBIRE IL FENOMENO LEPENISTA, ANZI ADESSO UNA PARTE LO SOSTIENE…"- LE INTERVISTE NEGLI ANNI 90: "ANCORA CONSERVO I FAX CON LE SUE CORREZIONI A MANO"
Dalla rubrica delle lettere del “Corriere della Sera”
le figaro - prima pagina sulla morte di brigitte bardot
Caro Aldo, il suo nome è stato sinonimo di bellezza estrema: sei mica Brigitte Bardot! Simbolo di una Francia e di un cinema che non esiste più, era più famosa dei suoi film, amori, registi e scoop.
Massimo Moletti
Brigitte Bardot fu un varco nella modernità, una presenza che incrinò convenzioni e sguardi. Non recitava: esisteva, e quell’esistenza divenne scandalo, libertà, mutamento.
Nika Davanzvic
Dopo decenni dalla sua coraggiosa e volontaria scelta di allontanarsi dai riflettori, era rimasta «Marianna» di Francia. Lei l’ha mai conosciuta?
Mario Taliani
Risposta di Aldo Cazzullo
Cari lettori, ho intervistato diverse volte Brigitte Bardot, ma mai di persona, sempre via fax. Erano gli anni 90, lei si era da tempo ritirata nella sua villa in Provenza.
Non incontrava i giornalisti, ma apparteneva a una generazione che considerava i giornali importanti; ed era una persona educata, quindi se le si facevano delle domande rispondeva, dettando alla sua segretaria; ancora conservo i fax arrivati alla redazione di Parigi della Stampa, con le sue correzioni a mano.
liberation - prima pagina sulla morte di brigitte bardot
Teneva moltissimo al proprio pensiero e, anche se quasi mai permetteva che venisse fotografato lo sfiorire della sua bellezza, intendeva partecipare ancora alla vita pubblica.
Aveva due passioni al limite dell’ossessione. La prima erano, com’è noto, gli animali. La seconda era la Francia. Da tempo non riconosceva più il suo Paese. Sosteneva che nessuna nazione potesse sopravvivere a un’immigrazione così massiccia. Parlava di sostituzione etnica già decenni prima che il termine si affacciasse nelle discussioni. E appoggiava apertamente Jean-Marie Le Pen, cosa che nell’ambiente artistico e culturale faceva soltanto Alain Delon.
Trovavo e trovo quei toni eccessivi, ma il tema esiste, se in tutti questi anni la destra tradizionale, gaullista, repubblicana non è riuscita ad assorbire il fenomeno lepenista, anzi adesso una parte lo sostiene.
Ma ovviamente Brigitte Bardot non può essere ridotta soltanto alla politica. È stata la francese per eccellenza per molti anni, ed è stata soprattutto una donna libera.
Pareva impossibile che una creatura così bella fosse anche così sensuale, aperta agli uomini, alle esperienze , generosa anche solo con il fotografo che le piombava in camera per fotografarla a Cortina e lei rispondeva: almeno mi lasci fare colazione, e poi si faceva fotografare struccata e bellissima. La sua immagine, i suoi film, la sua arte, anche i suoi pensieri meritano di essere custoditi e meditati .
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marine jean marie le pen
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