campo orto

CAMPO DALL’ORTO AL FORNO! NOVE MESI BUTTATI, IL PD PRONTO A RINNEGARE IL SUO DG: “RISCHIAMO UN NUOVO CASO MARINO” - GIACOMELLI BASTONA DI NUOVO SULL’INFORMAZIONE: “GUBITOSI CI AVEVA PRESENTATO UN PIANO. LE IDEE DEL NUOVO DG ANCORA NON LE CONOSCIAMO”

campo dall orto alla leopoldacampo dall orto alla leopolda

1 - “CAMPO DALL`ORTO? NON HO ANCORA CAPITO LE SUE IDEE"

Carlo Tecce per “Il Fatto quotidiano”

 

Antonello Giacomelli, sottosegretario alle Comunicazione, è un renziano atipico. Anche perché fa politica da quasi vent`anni, sempre al centro, fra i discendenti della Democrazia Cristiana. Qualche giorno fa, in commissione parlamentare di Vigilanza Rai, non ha risparmiato appunti all`amministratore delegato Antonio Campo Dall`Oro, che proprio Matteo Renzi ha indicato al vertice di Viale Mazzini.

 

campo dall orto monica maggioni rosy bindicampo dall orto monica maggioni rosy bindi

"Giacomelli bacchetta Campo Dall`Orto", è un titolo apparso ovunque.

E non è corretto: le mie erano riflessioni, non bacchettate.

 

Allora lo promuove.

[...] Le intenzioni egli obiettivi di Campo Dall`Orto mi sembrano condivisibili, ma faccio notare che occorre una maggiore velocità. Capisco non sia facile. [...] Luigi Gubitosi aveva elaborato un progetto interessante. [...] Ora l`azienda ha legittimamente accantonato il progetto dell`ex direttore generale, che di certo non era scolpito nella pietra, ma il tema resta di primaria importanza. Aspettiamo di scoprire l`idea di Campo Dall`Orto.

 

[...]

 

 

antonello giacomelliantonello giacomelli

I parlamentari dem contestano le troppe assunzioni esterne di Campo Dall`Orto, aderisce alla protesta?

Mi attengo alle regole. Con la riforma di questo governo, entro due mesi sapremo i criteri che ha utilizzato l`amministratore delegato, i le esperienze, i compensi. Non mi esercito in valutazioni premature. Ma sono convinto che ci siano i margini per valorizzare le potenzialità interne all`azienda.

 

A proposito di riforma, i consiglieri d`amministrazione si ritengono depotenziati o, peggio, inutili.

E curioso: gli atti fondamentali, nomine a parte, sono demandati al Cda che, tuttavia, fino a oggi, ha sempre votato compatto quello che propone Campo Dall`Orto. Forse i consiglieri non hanno ancora contezza del ruolo che ricoprono.

 

[...]

 

CAMPO DALL ORTOCAMPO DALL ORTO

Tagliare, tagliare, tagliare.

Gubitosi l`ha fatto a fondo, spero si prosegua per abbattere gli sprechi. Tutti i Cda Rai hanno sempre chiesto più soldi dal canone e che non si toccasse la quota di pubblicità. Se si intendeva lasciare tutto come prima non serviva la riforma che ha trasformato Rai in una vera azienda: contano anche i ricavi, per esempio la capacità di vendere all`estero i propri prodotti, e i risparmi nei centri di costo.

 

[...]

 

Come risponde a chi - come La7 - rivendica un`offerta da servizio pubblico?

[...] Ai tempi della Rai Giovanni Floris non era così appassionato di canone, ora che lavora per La7 ha dedicato alla nostra riforma quindici puntate.

 

[...]

 

2 - RAI, IL PD HA GIÀ RINNEGATO CAMPO DALL'ORTO. IL DG SCARICATO DAI DEM: "È IL NUOVO MARINO". SCOPPIA IL CASO CALIFORNIA

Paolo Bracalini per “Il Giornale”

ANZALDIANZALDI

 

«Campo Dall'Orto? Rischia di diventare il nuovo Ignazio Marino del Pd». A meno di un anno dall'insediamento del direttore generale Rai, nel Partito democratico e nel governo serpeggiano dubbi, preoccupazioni, ansie. «Il primo anno lo ha già buttato, gli altri due che gli restano rischiano di essere anche peggio - commenta Michele Anzaldi, numero uno del Pd in Vigilanza Rai - Gli ascolti sono calati, il Tg3 è crollato, l'unica cosa di cui si sta occupando Campo Dall'Orto è tagliare l'informazione Rai. La sera del voto sa che programma è previsto in Rai? Gazebo».

 

CAMPO DALL ORTO CANTONECAMPO DALL ORTO CANTONE

Che un renziano doc come Anzaldi citi la scadenza del mandato del dg (renziano) Dall'Orto, nominato nove mesi fa, è una spia indicativa. La nuova legge assegna al dg Rai i poteri di un amministratore delegato, ma ne accorcia la durata a tre anni (dunque al 2018 per Campo Dall'Orto).

 

Sempre che, visto il basso gradimento che registra tra i suoi grandi elettori renziani, l'avventura di Cdo a Viale Mazzini non possa finire anche prima, come sembra suggerire Luigi Bisignani sul Tempo. In commissione di Vigilanza Rai, chi ha demolito nel modo più duro il nuovo piano della Rai non è stato un grillino o un parlamentare dell'opposizione, ma il sottosegretario alla Comunicazioni Antonello Giacomelli, l'uomo del governo che cura il dossier Rai.

 

CANTONE RENZICANTONE RENZI

«Serve una trasformazione profonda, non cosmetica dell'azienda» bacchetta il sottosegretario, che non vede un «vero piano industriale, ma solo un'indicazione di obiettivi». Detto in termini meno istituzionali: fuffa. Altra spia d'allarme. L'apertura di un fascicolo sulle assunzioni esterne all'Anticorruzione. Un'iniziativa presa personalmente da Raffaele Cantone (anche lui uomo di fiducia di Renzi) e che, fa notare chi lo ha sentito, non era affatto un atto dovuto, ma una decisione assunta dopo aver analizzato le carte. E si rischiano sanzioni dall'Anac, per questo nei vertici Rai c'è il terrore.

 

LUIGI DE SIERVOLUIGI DE SIERVO

Poi si aggiungono le figuracce, non poche negli ultimi mesi (dalla bestemmia a Capodanno in poi), il ruolo fumoso di nuove figure apicali (che sta facendo Verdelli, capo unico dell'Informazione Rai?), gli episodi poco compatibli con l'idea di una «nuova tv pubblica».

 

Come i 14 dirigenti spediti in California per una convention televisiva, dove però Sky e Mediaset mandano 4 e 3 dirigenti, non una dozzina. Mentre si fanno fuori i giornalisti non allineati, e si trattano gli incentivi (a colpi di mezzo milione di euro) per i manager fatti fuori, compreso l'(ex?) renziano Luigi De Siervo, uscito «consensualmente» dalla Rai. Che il 2 giugno, per la Festa della Repubblica, non ha trovato di meglio che mandare in onda una replica (Benigni) di quattro anni fa. Le grandi idee arriveranno, più avanti, forse.

 

3 - ANZALDI: "CHE SCIATTERIA IN AZIENDA IL 2 GIUGNO IN ONDA UNA REPLICA"

P.D.L. per “Il Tempo”

 

ANZALDIANZALDI

«Credo che in Rai, purtroppo, ci sia molta sciatteria. E soprattutto una visione errata, o peggio che non tiene conto dell’impegno previsto dal rispetto del contratto di servizio». È lapidario Michele Anzaldi, deputato Pd e Segretario della Commissione di Vigilanza Rai. Illustra il concetto con un riferimento molto chiaro.

 

«Cito un fatto: la Repubblica, oggi (ieri per chi legge ndr ) dedica ben cinque pagine al 2 giugno, a 70 anni dal referendum Monarchia-Repubblica. La Rai, invece, ad oggi prevede semplicemente di mandare in onda la replica dello spettacolo di Roberto Benigni La più bella del mondo, sulla Costituzione. Ecco, questo per me è inconcepibile».

 

RaiRai

E prosegue: «Uno dei due fa un cattivo lavoro. E mi pare chiaro che non è Repubblica, perché sta sulla notizia dell’evento. Al contrario, la Rai servizio pubblico, sostenuta da un grandissimo finanziamento e dalla raccolta di pubblicità, ha ritenuto di dedicare all’evento una semplice replica».

 

Anzaldi argomenta: «È un obbligo del servizio pubblico far capire il significato storico del 2 giugno anche per consentire a tutti noi di arrivare con maggiori consapevolezze a votare al referendum del prossimo ottobre. Che, a prescindere da come la si pensi, è un passaggio decisivo. Invece la tv pubblica sta sprecando un’ occasione e, peggio ancora, sta compiendo un disservizio.

 

andrea camilleri (4)andrea camilleri (4)

E pensare che ha uno sterminato patrimonio d’archivio». Dunque «si potevano utilizzare immagini d’epoca, e magari coinvolgere le generazioni che si sono succedute dal ’46 ad oggi. Da chi, penso ad un personaggio come Andrea Camilleri, votò al referendum su Monarchia e Repubblica fino ad un giovane che voterà ad ottobre per il cambiamento della Costituzione.

 

Invece niente. E poi - prosegue - lo spettacolo di Benigni fece il botto di ascolti già alla prima messa in onda, perciò la gente lo ha già visto. Per non parlare poi del fatto che risale al 2012: da allora sono cambiati due governi e un Presidente della Repubblica. Un quadro sconfortante. O addirittura peggio, se non vi fossero giornali come Repubblica e come il Tempo, che a spese loro e con il lavoro dei giornalisti fanno un’informazione diffusa corretta». 

Ultimi Dagoreport

claudia conte

DAGOREPORT - CHI È, CHI NON È E CHI SI CREDE DI ESSERE CLAUDIA CONTE, LA “GIORNALISTA, SCRITTRICE, "EVENT PRODUCER", OPINIONISTA” CHE IMPERVERSA TRA TV, EVENTI PUBBLICI E ISTITUZIONALI - COME MAI HA PRESENTATO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DI UN LIBRO DI GABRIEL GARKO?!?! - PERCHÉ LA 33ENNE DI CASSINO È STATA SCELTA PER “RIFLETTERE” SULL’EREDITÀ DI ALDO MORO NEL MAGGIO 2023, ALLA PRESENZA DEL MINISTRO DELL’INTERNO, MATTEO PIANTEDOSI, E DEL PREZZEMOLONE MOLLICONE? - SUI SOCIAL DILAGANO LE SUE FOTO CON MINISTRI, ALTE GERARCHIE MILITARI, CONDUTTORI TV E PERFINO PAPA FRANCESCO – PRESENZA FISSA A PRESENTAZIONI DI LIBRI, CENE E GALA, LA BELLA CLAUDIA HA INIZIATO COME ATTRICE, POI HA TROVATO UNA MINIERA D’ORO NEL SOTTOBOSCO DELLA ''BENEFICENZA'', DELLA ''SOLIDARIETÀ'' E DELLE "LEGALITÀ" – TRA LIBRI, LE OSPITATE, I PREMI DI OGNI TIPO, E' ARRIVATO L’INCARICO PIÙ PRESTIGIOSO: LA PRESENTATRICE DEL TOUR DELLA NAVE AMERIGO VESPUCCI, IN GIRO PER IL MONDO. A QUALE TITOLO LE È STATO AFFIDATO? E PERCHÉ PROPRIO A LEI? AH, SAPERLO...

giuseppe conte elly schlein matteo ricci giorgia meloni francesco acquaroli

DAGOREPORT - COME E' RIUSCITO CONTE, DALL’ALTO DEL MISERO 5% DEI 5STELLE NELLE MARCHE, A TENERE IN OSTAGGIO IL PD-ELLY? - L'EX ''AVVOCATO DEL POPOLO'' È RIUSCITO A OTTENERE DALLA "GRUPPETTARA CON L'ESKIMO" LE CANDIDATURE DI ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA, E SENZA SPENDERSI GRANCHE' PER MATTEO RICCI. ANZI, RIEMPIENDO I MEDIA DI DISTINGUO E SUPERCAZZOLE SULL’ALLEANZA (“NON SIAMO UN CESPUGLIO DEL PD”) – IL PIU' MADORNALE ERRORE DEL RIFORMISTA RICCI E' STATO DI FAR SALIRE SUL PALCO L'"ATTIVISTA" DEL NAZARENO, AGITANDOSI PER GAZA ANZICHE' PER UNA REGIONE DOVE LA GLOBALIZZAZIONE HA IMPOVERITO LE INDUSTRIE (SCAVOLINI, TOD'S, ETC.), LA DISOCCUPAZIONE E' ARRIVATA E I MARCHIGIANI SI SONO SENTITI ABBANDONATI - VISTO IL RISCHIO-RICCI, E' ARRIVATA LA MOSSA DA CAVALLO DELLA DUCETTA: ''ZONA ECONOMICA SPECIALE'' E UNA PIOGGIA DI 70 MILIONI DI AIUTI...

al-thani netanyahu trump papa leone bin salman hamas

DAGOREPORT – STASERA INIZIA LA RICORRENZA DI YOM KIPPUR E NETANYAHU PREGA CHE HAMAS RIFIUTI IL PIANO DI PACE PER GAZA (ASSEDIATO IN CASA DALLE PROTESTE E DAI PROCESSI, PIÙ DURA LA GUERRA, MEGLIO È). NON A CASO HA FATTO MODIFICARE LAST MINUTE IL TESTO RENDENDOLO PIÙ DIFFICILE DA ACCETTARE PER I TERRORISTI CHE, A LORO VOLTA, INSISTONO SU TRE PUNTI: UN SALVACONDOTTO PER I CAPI; UN IMPEGNO A CREARE LO STATO DI PALESTINA; IL RITIRO DELL’ESERCITO ISRAELIANO, ANCHE DALLA ZONA CUSCINETTO – PRESSING FORTISSIMO DI VATICANO, ONU E PAESI ARABI PER CHIUDERE L'ACCORDO – EMIRI E SCEICCHI INFURIATI PER IL RUOLO DI TONY BLAIR, CHE BOMBARDÒ L’IRAQ SENZA MAI PENTIRSI – L’UMILIAZIONE DI “BIBI” CON LA TELEFONATA AL QATAR: L’EMIRO AL THANI NON HA VOLUTO PARLARE CON LUI E HA DELEGATO IL PRIMO MINISTRO – L’OBIETTIVO DEI “FLOTILLEROS” E L’ANTISEMITISMO CHE DILAGA IN EUROPA

luca zaia matteo salvini roberto vannacci

IL CORAGGIO SE UNO NON CE L'HA, MICA SE LO PUO' DARE! LUCA ZAIA, ETERNO CACADUBBI, NICCHIA SULLA CANDIDATURA ALLE SUPPLETIVE PER LA CAMERA: ORA CHE HA FINALMENTE LA CHANCE DI TORNARE A ROMA E INCIDERE SULLA LEGA, DUELLANDO CON VANNACCI E SALVINI CONTRO LA SVOLTA A DESTRA DEL CARROCCIO, PREFERISCE RESTARE NEL SUO VENETO A PIAZZARE QUALCHE FEDELISSIMO – SONO ANNI CHE MUGUGNANO I “MODERATI” LEGHISTI COME ZAIA, FEDRIGA, GIORGETTI, FONTANA MA AL MOMENTO DI SFIDARE SALVINI, SE LA FANNO SOTTO...

elly schlein tafazzi

DAGOREPORT: IL “NUOVO PD” DI ELLY NON ESISTE - ALIMENTATA DA UN'AMBIZIONE SFRENATA, INFARCITA SOLO DI TATTICISMI E DISPETTI, NON POSSIEDE L'ABILITÀ DI GUIDARE LA NOMENKLATURA DEL PARTITO, ISPIRANDOLA E MOTIVANDOLA - IL FATIDICO "CAMPOLARGO" NON BASTA PER RISPEDIRE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO L'ARMATA BRANCA-MELONI. NELLE MARCHE IL PD-ELLY SUBISCE IL SORPASSO DELLE SORELLE D'ITALIA - QUELLO CHE INQUIETA È LO SQUILIBRIO DELLA DUCETTA DEL NAZARENO NELLA COSTRUZIONE DELLE ALLEANZE, TUTTO IN FAVORE DI UN'AREA DI SINISTRA (M5S E AVS) IN CUI LEI STESSA SI È FORMATA E A CUI SENTE DI APPARTENERE, A SCAPITO DI QUELLA MODERATA, SPAZIO SUBITO OCCUPATO DALLA SCALTRISSIMA DUCETTA DI VIA DELLA SCROFA, CHE HA LANCIATO AMI A CUI HANNO ABBOCCATO LA CISL E COMUNIONE E LIBERAZIONE - CHE ELLY NON POSSIEDA VISIONE STRATEGICA, CAPACITÀ DI COMUNICAZIONE, INTELLIGENZA EMOTIVA, PER FRONTEGGIARE IL FENOMENO MELONI, E' LAMPANTE - OCCORRE URGENTEMENTE, IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, RISPEDIRE ELLY SUI CARRI DEI GAY-PRIDE, PUNTANDO, DOPO LE REGIONALI D'AUTUNNO, SU UNA NUOVA LEADERSHIP IN SINTONIA COI TEMPI TUMULTUOSI DI OGGI

raoul bova beatrice arnera

DAGOREPORT: RAOUL, UN TRIVELLONE ''SPACCANTE''! - DAGOSPIA PIZZICA IL 54ENNE BOVA ATTOVAGLIATO ALL'ORA DI PRANZO AL RISTORANTE “QUINTO”, A ROMA, IN COMPAGNIA DELLA FASCINOSA TRENTENNE BEATRICE ARNERA, CON CUI RECITA NELLA FICTION “BUONGIORNO, MAMMA”, ATTUALMENTE IN ONDA SU CANALE5 – GLI AVVENTORI DEL RISTORANTE NON HANNO POTUTO FARE A MENO DI NOTARE L'AFFETTUOSA INTIMITÀ TRA I DUE ATTORI: BACI GALEOTTI, ABBRACCI E CAREZZE FURTIVE FINO A UN INASPETTATO E IMPROVVISO PIANTO DI BOVA – DOPO LO SCANDALO DEGLI AUDIO PICCANTI INVIATI A MARTINA CERETTI, DIFFUSI DA FABRIZIO CORONA, CHE HANNO TENUTO BANCO TUTTA L’ESTATE, ORA QUEL MANZO DI BOVA SI RIMETTE AL CENTRO DELLA STALLA…