ODIOGRAFIA DI SUPERMARIO - DA DOVE VIENE IL BOCCONIANO SALVA-ITALIA? QUALI SONO STATI I SUOI MAESTRI DI VITA? È SOLO UN RAPPRESENTANTE DEI POTERI FORTI? È UN MASSONE? UN BANCHIERE COMPLOTTISTA? UN SUPER LIBERISTA? UN EROE FORGIATO NELLE SCUOLE DEI GESUITI CHE HA POI SCHIACCIATO A BRUXELLES BILL GATES? - ESTRATTO DEL LIBRO “IL SACRO MONTI”…

1- IL SACRO MONTI, PRIMO EBOOK CHE SBARCA IN LIBRERIA
www.affaritaliani.libero.it - Ecco che la prima biografia di Mario Monti, nata principalmente per il mercato digitale e già pubblicata in formato ebook da Affari Italiani Editore, ora è presente anche in tutte le librerie con Mind Edizioni. Si conferma così, ancora una volta, la forte attenzione sul Premier e il desiderio dell'opinione pubblica di conoscere e comprendere non solo l'operato ma anche la storia dell'uomo alla guida del Paese.

"Abbiamo accettato volentieri la proposta di Francesco Bogliari, già nostro apprezzato e consolidato partner, cedendogli i diritti per la libreria dove noi non andiamo, coerenti con il nostro modello di editori digitali che dopo aver rinnovato la forma giornale ora rinnovano la forma libro attraverso modelli sostenibili e low cost di ebook e print on demand", afferma il direttore ed editore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino.

"Siamo soddisfatti della straordinaria risposta giunta dalle prenotazioni delle librerie. Ci conforta e stimola alla vigilia dell'uscita di "Torni a Bordo, Cazzo - Le carte segrete del naufragio Concordia", il primo libro che ripercorre quanto avvenuto davanti alle coste del Giglio in maniera puntuale ed esaustiva attraverso carte processuali inedite, e ci conferma ancora una volta come un laboratorio di idee e progetti esplosivo e devastante".

Il libro in formato ebook è acquistabile al seguente indirizzo:
http://www.ilovebooks.it/sacro-monti-p-2003.html

Da dove viene il bocconiano Mario Monti, tutto numeri e ironia? Qual è stata la sua formazione scientifica? Quali sono stati i suoi maestri di vita? Quando è scattata la scintilla tra Supermario e "King George"? E' veramente il salvatore dell'Italia? Oppure è solo un rappresentante dei poteri forti? È un massone? Un banchiere complottista? Un super liberista? Un eroe forgiato nelle scuole dei gesuiti che ha poi schiacciato a Bruxelles Bill Gates? O, come lo definisce il Financial Times, un leader a tempo? O tutto sommato un povero cristo magari solo un po' narciso che ci ha messo la faccia proiettandosi senza gradini intermedi direttamente a Palazzo Chigi? Prima biografia non autorizzata di Mario Monti, nata da un progetto di Affaritaliani.it, il primo quotidiano on line italiano e scritta dal giornalista Claudio Bernieri,

IL SACRO MONTI (Mind edizioni, 304 pagine, 18 euro, acquistabile anche in libreria) è un ritratto di Mario Monti inedito, dagli anni del liceo dei gesuiti a Milano ai suoi studi alla Bocconi e a Yale, dal periodo della contestazione come docente a Trento e Torino, fino al suo impegno come rettore in Bocconi, membro del Consiglio di Amministrazione della Fiat e commissario europeo a Bruxelles, attraverso i racconti di compagni di scuola, politici, docenti, studenti, economisti e giornalisti in un «io lo conoscevo bene» e un «come eravamo» che spiega il cosiddetto "montismo" oggi.

Una narrazione puntuale, a tratti anche dissacrante, del Monti anticasta e antipolitico: il suo"Tabernacolo" in Bocconi, il suo stile di vita, la dialettica ad effetto che buca lo schermo, scala gli indici d'ascolto, ipnotizza i giornalisti, un certo coraggio anticonformista con il quale riformerà l'articolo 18.

E ancora: il suo loden molto milanese, diventato subito un trend, le prime alla Scala, la moglie crocerossina Donna Elsa, le sue cene a Palazzo Chigi, il fuoco amico della stampa dei partiti tradizionali cui Supermario sta succhiando voti e simpatie. Un Monti già santo subito e che molto probabilmente ascenderà al monte Quirinale, prossimo Presidente della Repubblica.

2 - ESTRATTO DEL LIBRO "IL SACRO MONTI"
Claudio Bernieri, "IL SACRO MONTI. Il bocconiano in loden al comando"

Mind Edizioni, pagine 304, € 18,00

Austero, preciso, riservato, sicuro di sé, mistico, taumaturgo di moralità irreprensibile, gesuita mancato, così l'hanno descritto i suoi compagni di liceo. Qualità che lo hanno accompagnato negli anni del suo insegnamento alla Bocconi e durante la sua permanenza a Bruxelles.

Quasi un ideale candidato a diventare, già da oggi, venerabile, beato e santo. Il primo santo banchiere. Forse per alcuni Mario Monti, che sì è definito in diverse occasioni fedele seguace degli insegnamenti della Chiesa, avrebbe già tutte le possibilità ad ascendere al nobel dei mistici: gli altari. Ma come nasce allora un santo? Qual è l'iter burocratico-pastorale cui un determinato mortale viene sottoposto? Una risposta a questa domanda si può trovare nel Manuale per istruire i processi di canonizzazione scritto da Romualdo Rodrigo, avvocato della Sacra Rota e delle cause dei santi. Prima della Riforma, un processo di beatificazione poteva essere avviato solo dopo 30 anni dalla morte del futuro probabile santo.

Ora questo termine è stato ridotto a cinque anni, spiega il Rodrigo. Tecnicamente, il processo di santificazione ha due momenti, quello diocesano, con la costituzione del tribunale locale su iniziativa del vescovo nella diocesi dove il candidato alla santità è salito alla casa del padre; e quello vaticano, nella Congregazione delle cause dei santi. Il processo diocesano, che tra i protagonisti del dibattimento vede il postulatore (il prelato incaricato di raccogliere tutte le prove sulla santità del soggetto preso in esame), decolla definitivamente solo dopo che dal Vaticano è stato emesso il Nihil Obstat. Questo primissimo grado di giudizio permette di chiamare il futuro beato con il titolo di Servo di Dio.

La vita dell'aspirante santo finisce così al vaglio della Congregazione delle cause dei santi per stabilire l'esistenza o meno delle virtù eroiche del candidato.

Certo, il processo di beatificazione di Mario Monti sul Corriere è in pieno svolgimento sin dall'11 novembre del 2011, data in cui si verificò la sua elevazione al soglio senatorio da parte del presidente Napolitano. Per diventare santo mancano però i miracoli: sarà l'abbassamento dello spread? La firma di un nuovo accordo con la Camusso?

Ma da quando Monti ha ricordato le radici cristiane dell'Europa, molti nel Pdl, Pd, Lega e Udc gli hanno spalancato le porte della beatitudine. Tra le carte che si stanno raccogliendo prima di celebrare solennemente il Pandit Monti, un posto di assoluto rilievo dovrà essere dedicato alla sua futura negoziazione con Bagnasco sull'Ici che verrà, perché Bagnasco con la sua aria innocente e disinteressata alle cose materiali sostiene da sempre che gli enti ecclesiastici pagano l'imposta sugli immobili.

Il beato bocconiano Primo Ministro dovrà forse evocare il fascino del bene comune, un tema che da metà dell'Ottocento attraversa la storia della Chiesa. Nel faldone che al ministero della Congregazione delle Cause dei Santi si sta raccogliendo in vista della beatificazione di Monti, è già stato inserito anche l'annuncio che il Premier, per celebrare il clima di austerità, ha rinunciato al suo stipendio.

Indossiamo quindi gli abiti di un immaginario postulatore medievale alla ricerca di tali virtù eroiche. Santo?Ma quanto santo? Perché i peccati di cui viene accusato il Pandit Monti dai suoi critici No Loden e dalla Santa Inquisizione della Rete sono assai gravi: complottista, goldmaniano, anti-italiano, paramassone... Rogo o altare, quindi? Un'eresia nel panorama politico italiano? E che cosa rappresenta il montismo?

 

MARIO MONTIMario MontiMARIO MONTI IN CONFERENZA STAMPAMARIO MONTI A PALAZZO CHIGIMARIO MONTI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…

silvia toffanin francesca fialdini giorgia cardinaletti tommaso zorzi alessandro giuli pietro tatafiore barbara castorina

A LUME DI CANDELA - TOMMASINO ZORZI NON SARÀ OPINIONISTA AL “GRANDE FRATELLO”: NONOSTANTE LE SPINTE DI CASCHETTO, IL SUO NOME È STATO BOCCIATO – CI MANCAVA IL MINISTRO GIULI-VO IN VERSIONE OFFICIANTE: HA CELEBRATO IL MATRIMONIO DEL SUO CAPO UFFICIO STAMPA, PIERO TATAFIORE, CON BARBARA CASTORINA, TITOLARE DELL'AGENZIA VISVERBI CHE HA ASSISTITO IN PASSATO PROFESSIONALMENTE GIULI (AVRÀ RIFILATO UN ALTRO PIPPOZZO SUL “PENSIERO SOLARE”?) - BIANCA BERLINGUER E ILARIA D'AMICO (CHE LASCIA CASCHETTO) NELL'AGENZIA DI PRESTA - GIORGIA CARDINALETTI AL POSTO DI FRANCESCA FIALDINI - DOPO LA CHIUSURA DI TANGO, COSTAMAGNA OSPITE SU RETE 4 (NEL PROGRAMMA DOVE LAVORA IL SUO COMPAGNO) - LUI È UN POLITICO DI PRIMO PIANO, LEI È UNA BELLA GIORNALISTA. I DUE SONO STATI AMANTI E LUI HA FAVORITO LA SUA ASCESA. DURANTE UNA RECENTE INTERVISTA HANNO FATTO FINTA DI NON CONOSCERSI DANDOSI DEL LEI. DI CHI STIAMO PARLANDO?

luca zaia matteo salvini francesco acquaroli conte bonelli schlein fratoianni matteo ricci

DAGOREPORT - DALLA RIFORMA ELETTORALE AL RIMPASTO DI GOVERNO, IL FUTURO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È APPESO COME UN CACIOCAVALLO AL SUO PRIMO TEST CRUCIALE: LE REGIONALI – SCATENEREBBE UNO SCONQUASSO NELLA LITIGIOSA COALIZIONE DI GOVERNO SE FRATELLI D'ITALIA DOVESSE PERDERE LE MARCHE, DOVE LA RICONFERMA DEL MELONIANO ACQUAROLI E' INCERTA - A QUEL PUNTO, A NOVEMBRE, LA MELONA VORRÀ ASSOLUTAMENTE IMPORRE UN CANDIDATO ALLA FIAMMA NEL VENETO LEGHISTA - LA DUCETTA HA BEN RAGIONE DI PRETENDERLO: MALGRADO IL SUO 28-29%, ATTUALMENTE FDI GOVERNA SOLO IN TRE REGIONI: MARCHE, ABRUZZO E LAZIO - PER FARCELA, LA DUCETTA DOVRA' CONVINCERE LUCA ZAIA AD APPOGGIARE, COL 40% DI CONSENSI DI CUI GODE LA SUA LISTA, IL SUO CANDIDATO ALLA PRESIDENZA - NEL CASO IN CUI IL "DOGE" NON ACCETTI LA PROPOSTA, A QUEL PUNTO, GIÀ TAGLIATO FUORI DA SALVINI, LE AMBIZIONI DI ZAIA DI RICOPRIRE UN DOMANI LA PRESIDENZA DELL'ENI O MAGARI LA CARICA DI MINISTRO DOVRA' RIPORLE NEL CASSETTO DEI SOGNI...

stefano belingardi clusoni belen rodriguez

DAGOREPORT - LA ''FARFALLINA'' DI BELEN È TORNATA A BATTERE. DOPO UN’ESTATE TURBOLENTA DI SCAZZI E POLEMICHE, PER LA "SCIO-GIRL" ARGENTINA È ARRIVATO UN NUOVO E AITANTE  BELLIMBUSTO - LUI È STEFANO BELINGARDI CLUSONI, ARCHITETTO MILANESE CHE, CON IL SUO STUDIO "BE.ST", NEGLI ULTIMI ANNI HA RIDISEGNATO LO SKYLINE DELLA CITTÀ MENEGHINA - GALEOTTO UN LOCALE IN SARDEGNA, DOVE I DUE SONO STATI PIZZICATI A BACIARSI CON PASSIONE, INCURANTI DEGLI SGUARDI INDISCRETI - A CONFERMARE LA LIASON È LA STESSA BELEN CON UN CAROSELLO DI FOTO SU INSTAGRAM SULLE SUE "HERMOSAS VACACIONES” -DALLO SCAZZO CON IL BENZINAIO ALLE PATATINE LANCIATE IN UN LOCALE: L’ESTATE IRREQUIETA DELL'EX DI CORONA E DE MARTINO - VIDEO

stefano de martino striscia la notizia antonio ricci gerry scotti la ruota della fortuna pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - PIER SILVIO, QUESTA VOLTA, HA VINTO. PIAZZARE LA “RUOTA DELLA FORTUNA” NEL VUOTO PNEUMATICO DELLA PROGRAMMAZIONE ESTIVA, È STATA UNA MOSSA SCALTRA ALL’INSEGNA DI UN SOLO IMPERATIVO: FIDELIZZARE IL PUBBLICO DEI TELE-MORENTI - L’OPERAZIONE È RIUSCITA, IL PAZIENTE È ANCORA IN VITA, MA È SOLO IL PRIMO ROUND DI UNA GUERRA ANCORA MOLTO LUNGA: GIÀ IN SOVRAPPOSIZIONE, IERI SERA, “AFFARI TUOI” ERA LEGGERMENTE IN VANTAGGIO SUL PROGRAMMA DI GERRY SCOTTI, E LA SCELTA DI FAR RIPARTIRE LA TRASMISSIONE DI DE MARTINO DI MARTEDÌ, ANZICHE' DI LUNEDI', HA LASCIATO INTERDETTI GLI ADDETTI AI PALINSESTI - COMUNQUE VADA IL DUELLO NEI PROSSIMI DUE MESI, “PIER DUDI”, ALLA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, ERA STATO CATEGORICO: "'STRISCIA LA NOTIZIA' INIZIERÀ A NOVEMBRE. ANCHE SE CIÒ CHE VA IN ONDA, E NON SARÀ COSÌ, DOVESSE FARE UN TRILIONE DI ASCOLTI" - GLI ESORDI CON MARIA DE FILIPPI, IL FLOP ALL'''ISOLA DEI FAMOSI'' CONDOTTA DALLA MARCUZZI, PRESTA CHE LO SBOLOGNA E LA RISCOSSA CON CASCHETTO (E TANTI ''PACCHI'' A MO' DI CULO): L'IRRESISTIBILE ASCESA DI STEFANO DE MARTINO, ALFIERE DI RAI-MELONI, CHE SOGNA IL FESTIVAL DI SANREMO - VIDEO