freddie mercury aldo busi

POSTA! - HO VISTO IL FILM “BOHEMIAN RHAPSODY” E HO CAPITO A CHI SI ISPIRAVA FREDDIE MERCURY PER LE SUE COREOGRAFIE: AD ALDO BUSI! GUARDATE QUESTO VIDEO… - LA MANOVRA È STATA, ALLA FINE, UN'INVERSIONE A UE - PER IL PD E’ UN GIORNO TRISTISSIMO PERCHE’ E’ “LA PRIMA VOLTA LA MANOVRA VIENE SCRITTA DA BRUXELLES”. MANNAGGIA, LORO ERANO ABITUATI A FARSELA SCRIVERE DALLA MERKEL...

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

Caro Dago, ho visto il film “Bohemian Rhapsody” e ho capito a chi si ispirava Freddie Mercury per le sue coreografie: ad Aldo Busi. Ricordo i balletti in tv del grande scrittore di cui questo video è rara testimonianza

Ps: a proposito, ma che fine ha fatto Aldo Busi?

Conte Agenore

 

 

Lettera 2

Caro Dago, la manovra è stata, alla fine, un'inversione a UE.

BarbaPeru

 

Lettera 3

MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE

Caro Dago, Salvini: "Se fossimo partiti già in ritirata non avremmo ottenuto nulla". Invece con lo spread sopra i 300 punti per mesi, abbiamo potuto spendere in interessi molto più di quanto verrà redistribuito agli italiani con la Manovra...

Giacò

 

Lettera 4

Caro Dago, Di Maio: "Non ci sarà alcun aumento dell'Iva". Prendiamo atto che anche l'Iva "non si sposterà di un millimetro".

Gripp

 

Lettera 5

Caro Dago, altro che parrucconi! I coiffeurs di Bruxelles hanno dato alla manovra italiana un taglio europeo. 

di maio conte

Jantra

 

Lettera 6

Caro Dago, dopo l'approvazione del Dl Anticorruzione un gruppetto di grillini festeggia in piazza con la convinzione di aver sconfitto la corruzione. Un'ingenuità che fa tenerezza.

Max A.

 

Lettera 7

Caro D(r)ago, il Mario Draghi che riceve il Phd in Economics alla Sant’Anna di Pisa affermando che “l’unione monetaria è stata un successo(…)” è per caso lo stesso che alla tesi di laurea nel ’70 col grande Federico Caffè sostenne che “la moneta unica (europea) è una follia, una cosa assolutamente da non fare” o c’è qualcun altro che si spaccia per lui?

Giorgio Colomba

 

mario draghi

Lettera 8

Caro Dago, Der Spiegel ha cacciato uno dei suoi giornalisti di punta, Class Relotius, perché inventava notizie. Verrà assunto dal New York Times?

Piero Nuzzo

Lettera 9

Caro Dago, "È inaccettabile che Roma sia tenuta sotto scacco dai bus turistici", strilla la Raggi. Ma che cosa sta a dire? I 5 Stelle governano Roma, governano l'Italia, di chi è la colpa se le cose non vanno come dovrebbero?

P.F.V.

 

Lettera 10

la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 14

Caro Dago, Putin: "Il mondo sta sottovalutando il pericolo di una guerra nucleare". Finalmente uno che parla di cose serie. Lo vada a dire a quelli che stanno discutendo se la temperatura media della Terra a fine secolo debba aumentare di 1,5 o di 2 gradi.

Daniele Krumitz

 

Lettera 11

Caro Dago, quand'era in Parlamento Di Battista presentava proposte di legge per inasprire i reati societari e tributari tra i quali anche la mancata presentazione dei bilanci, caso che ora riguarda l'azienda di famiglia. Il Dibba deve essersi formato studiando avidamente le comiche tv di "Stanlio e Ollio".

Mario Canale

 

CRISTIANO RONALDO SILVIO BERLUSCONI

Lettera 12

Caro Dago, come mai quando Cristiano Ronaldo andava in spiaggia con la ex fidanzata, la top model russa Irina Shayk, gli addominali sparivano? Li lasciava su Instagram?

Marella

 

Lettera 13

Caro Dago, ricevimento al Quirinale, Conte prova a salutare Berlusconi ma lui lo ignora. Che pivello il Premier: le trattative si fanno a quattr'occhi e non in pubblico.

Soset

 

Lettera 14

Caro Dago, con la manovra scritta da Bruxelles il deficit scende al 2,04% nel 2019, con una previsione dell'1,8% per il 2020 e dell'1,5% nel 2021. E meno male che Di Maio e Salvini dicevano che non si sarebbero spostati di un millimetro dal deficit al 2,4% per 3 anni. Che buffoni!

Pat O'Brian

 

Lettera 15

GENTILONI E MERKEL

Caro Dago, Tria: "La manovra avrà un effetto espansivo". Sì, farà aumentare le incazzature degli italiani. 

Claudio Coretti

 

Lettera 16

Caro Dago, con la manovra italiani salvi sì o salvi no? Salvi...ni.

Primo Terzi

 

Lettera 17

Caro Dago, il Pd: "Un giorno tristissimo per l'Italia: per la prima volta la manovra viene scritta da Bruxelles" Mannaggia, loro erano abituati a farsela scrivere dalla Merkel...

Nino

 

Lettera 18

reddito di cittadinanza

Caro Dago, secondo le previsioni il 30% del reddito di cittadinanza è destinato a finire in Campania. Quindi affinché Di Maio possa accontentare i suoi corregionali che lo hanno strappato allo stadio San Paolo di Napoli per mandarlo a (s)governare, alla tempia degli italiani è stata puntata una pistola con una mostruosa clausola di salvaguardia: l'aumento dell'IVA al 26,5% (dal 22%). Ma è proprio necessario che noi si debba sopportare tutto ciò solo perché gli amici di Giggino possano stare sul divano a grattarsi la pancia guardando la TV?

A.B.

 

Lettera 19

salvini luca lucci

Gentil Dago, dopo la polemica sul saluto tra il ministro dell’Interno e uno degli ultras del Milan, con un passato...turbolento, la prossima volta, Salvini, prima di stringere la mano a qualcuno, si informerà sulla sua fedina penale...

 

Ma, forse, pochi hanno capito che il leader della Lega, anche da vice del premier, Conte, continua a cercare, nella società e sui social, non i consensi dei settori politically correct e garantiti, ma degli italiani in difficoltà, siano tifosi o giovani disoccupati o commercianti, tormentati dai furti. E, asceso al Viminale, Matteo non ha messo in soffitta la felpa, indossando il doppiopetto o il pullover di cashmere...

 

Il problema degli ultras facinorosi e dei loro rapporti con i dirigenti calcistici, peraltro, non può essere sollevato, adesso, dai tanti avversari del successore di Bossi. Esiste, da tempo, e riguarda non solo il Milan, ma anche-come documentò “Report”, su Rai3-Signore più vecchie, prestigiose e titolate del club rossonero....

Ossequi.

Pietro Mancini

EMMANUEL MACRON IN PREGHIERA

 

Lettera 20

Caro Dago, è partito il soccorso rosso per Macron-Micron che sta al 17% dei consensi. Per riequilibrare la protesta dei gilet gialli in Francia, Rai News 24 parla in continuazione delle blande proteste nell'Ungheria di Orban contro l'altisonante "legge schiavitù (sic!)". Si continua a fare propaganda coi soldi del canone.

U.Novecento

 

Lettera 21

Dago darling, come cambiamo i tempi! Una volta si diceva "Scherza coi fanti, ma lascia stare i santi". Ora al posto di santi bisogna mettere inserzionisti pubblicitari. Intoccabili e adorati da tutti. Karl Marx aveva ragione sull'oppio dei popoli. Il nuovo oppio dei popoli é quindi la Pub, anche se ai tempi del grande Marx non era ancora inclusa tra le grandi religioni. Pace e bene 

Natalie Paav  

 

Lettera 22

discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo

Caro Dago, dopo oltre un secolo di tentativi, il Senato degli Stati Uniti ha approvato una legge che rende il linciaggio - quelle esecuzioni sommarie che sono diventate simbolo del passato razzista americano - un crimine federale. Incredibile che in otto anni di Casa Bianca Barack Obama non abbia avuto interesse a far approvare un simile provvedimento. Si è fatto con Donald Trump, il presidente che "non garantisce i diritti civili e umani".

Jonas Pardi

 

Lettera 23

Caro Dago, sono passate quasi due settimane dai fatti di Corinaldo e non ho sentito nessuno dei commentatori dell'evento che abbia fatto notare che le stelline che il personaggio al centro della vicenda si è fatto tatuare sulla tempia sinistra, sono proprio sopra al tatuaggio che il medesimo ha prima dell'orecchio e che rappresenta, grosso modo, un AK 47.

 

discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo

Personalmente non avrei mai permesso ai miei figli di ascoltare una nullità simile e men che meno gli avrei permesso di andare ad un suo evento, nè li avrei mai accompagnati (specie a 11 anni!). Al massimo mi sarei messo con loro a leggere e commentare le frasi che questo "essere" recita cantando (?) cercando di spiegar loro l'atrocità di quei versi. Qualora, poi, a 18 anni avessero deciso di andarci loro sponte, mi sarei chiuso a riflettere su dove avessi sbagliato nella loro educazione, specialmente quella culturale.

 

Per il resto, i miei figli di "no" ne hanno presi e se c'è una cosa che non mi è mai interessata è stata quella di diventare loro amico, per non creare in loro confusione sui ruoli naturali. Scrivo questo dopo aver passato un sabato tristissimo a causa del funerale di una delle vittime, avvenuto sabato scorso in quel di Fano, dove al funerale c'erano tantissimi giovani che, mi auguro, possano riflettere su quanto accaduto e, soprattutto, perchè sia stato possibile che accadesse. 

discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo

Mario Orlando

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”