CASSANO, CHE SCASSAMENTO DE COJONI - OVUNQUE VADA, IL RAGAZZINO DI BARI VECCHIA FINISCE PER RECITARE LA STESSA PARTE: QUELLA DEL CAZZONE CHE DOPO UN EXPLOIT INIZIALE SBROCCA NEGLI SPOGLIATOI, LITIGA CON I COMPAGNI DI SQUADRA E FA A BOTTE CON L’ALLENATORE - ORA L’INTER (COME FU PER IL MILAN), NON LO VUOLE PIÙ - CASSANO SI SENTE UN PALLONE D’ORO, PECCATO CHE QUANDO NON C’È LA SUA SQUADRA VINCA...

Gabriele Romagnoli per "La Repubblica"

All'indomani del divorzio da Angelina Jolie l'attore Billy Bob Thornton disse questa frase: «Se vuoi dormire la notte, non sposare una bella donna». Esistono, in effetti, alcune cose che portano guai sicuri. Un'altra di queste è Antonio Cassano, che con Angelina condivide la stratosferica concezione di sé, la propensione al diverbio e una sorta di bulimia esistenziale che ingloba gli altri e poi li sputa fuori.

Differenze (sorvolando sul fattore estetico): non ha ancora trovato il Brad Pitt che ne limiti le pulsioni autodistruttive. Solo dei Billy Bob impersonati di volta in volta da Capello, Garrone e ora Stramaccioni. Inevitabile che il film finisca con un litigio e una separazione.

Dopodiché Cassano si ricostruisce altrove, "più bello che pria" non saprei, "più superbo", di sicuro. È il suo destino, la sua autoprofezia che si avvera. A ogni primo ciak la storia d'amore appare meno convincente: il Milan era il cielo e l'Inter tre metri sopra. I media fan finta di crederci e regolano il timer.

Con la serenità dei napoletani che osservano il mondo fare la rivoluzione intorno al Vesuvio e il linguaggio da verbalizzante della Storia, Enrico Varriale si rivolge a Stramaccioni come Walter Chiari ad Achille Campanini e gli dice: «Visto? Cassano reitera». E nella scelta di quel verbo da codice penale c'è tutta la prevedibilità dell'evento. Cassano non sorprende, non devia, non esplode: reitera. Visto?

In quella domanda retorica, invece, c'è l'atteggiamento di tutti (tifosi di stagione inclusi) verso di lui: non si aspettano la stecca, ma la caduta, non il sorpasso ma l'incidente. Visto? Te l'avevo detto io che reiterava. La cosa meravigliosa è che, come in un paradosso filosofico, i fatti gli danno torto, ma gli danno ragione.

Bisogna quindi, per giudicare, equipaggiarsi di un armamentario logico che comprenda l'iperbole, la dimostrazione a contrario e l'annullamento della poetica della sliding door. Ovvero, Cassano reitera, ma pure gli altri, dal canto loro, non ci capiscono una mazza. I fatti, signori della corte. Parola all'accusa. Cassano spezza il gruppo e non fa la differenza.

Esce immusonito contro il Milan. In settimana irride i compagni e l'allenatore, venendo alle mani con quest'ultimo. Resta fuori. Risultato? L'Inter vince in rimonta a Catania, dando prova di essere un gruppo, specie se libero dal fardello di chi non se ne sente parte. Palacio prende in mano l'attacco e la squadra.

Stramaccioni azzecca i cambi. Chi non ne ha azzeccato uno è Moratti, che per avere Cassano ha ceduto Pazzini: due gol nell'anticipo, dodici fin qui, mai una parola in fuorigioco. «Ma Cassano è un artista un po' così», dice.

Sì, aspetta che ti faccia lui il ritratto. La giuria popolare ha già deciso. Sondaggio on line della Gazzetta dello Sport. "Che cosa dovrebbe fare l'Inter con Cassano?". Risposta a maggioranza del 60%: "Sbarazzarsene. Non andava neanche preso". Via, prima che reiteri ancora.

Parola alla difesa. Che cosa ha fatto imbestialire Cassano? Essere venuto all'Inter per dialogare con i grandi e trovarsi Schelotto al posto di Sneijder. È vero che da due domeniche rimonta, ma Stramaccioni sbaglia la formazione di partenza e gli allenatori che sanno correggersi sono anzitutto quelli che hanno fatto errori. La miccia che ha scatenato le ire in allenamento è stata la decisione di schierare titolare Rocchi.

Dalla pagella di Massimo Norrito su Repubblica: «Lasciare Palacio in panchina per questo Rocchi rasenta l'autolesionismo, voto 4,5». Al sostituto, voto 8. Chi aveva ragione? Cassano o Stramaccioni? Quanto alla giuria popolare, stessa fonte, sondaggio di inizio stagione: Cassano-Pazzini, chi ci ha guadagnato nello scambio? Risposta a maggioranza, seppur di misura: l'Inter. Che a Catania ha vinto, ma ha rischiato il naufragio a causa di scelte iniziali masochiste, che ha un allenatore ondivago come il suo presidente, tornato agli splendori di mercato di quando comprava Centofanti.

Cassano ha un temperamento da curva e come i suoi occupanti pensa: "A loro Balotelli, a me Rocchi?". È lì che va in autocombustione e si fa del male da solo. Se Prandelli non lo chiama più dev'essere, a occhio, perché gli ha detto quel che pensa dell'aver come compagno di nazionale Giaccherini.

È sempre stato così: lo infastidisce l'inferiorità. Riesce a concepirla solo se è netta e dichiarata. Allora gli scattano compassione e generosità. Ma in serie A non ne ha per nessuno. E reitera. Il verdetto? Fosse per me, mi terrei la moglie bella e darei Cassano ai Red Bulls di New York, la città che, tanto, non dorme mai.

 

ANTONIO CASSANOCASSANOantonio cassano antonio cassano esce da sololapre19 antonio cassano tifoso fidaMORATTI SVENTOLA L INTERSTRAMACCIONIEnrico Varriale

Ultimi Dagoreport

donald trump

FLASH – COME STA IN SALUTE DONALD TRUMP? DOPO LE FOTO HORROR DELLE CAVIGLIE FORMATO ZAMPOGNA DEL PRESIDENTE, ANCHE NEGLI STATES INIZIANO A FARSI DELLE DOMANDE - C’È UNA CORRENTE DEL PARTITO DEMOCRATICO, VICINA A BERNIE SANDERS, CONVINTA CHE LA SALUTE DI TRUMP SIA PIÙ TRABALLANTE DI QUANTO I MEDICI DELLA CASA BIANCA NON VOGLIANO AMMETTERE. I PUGNACI DEPUTATI DEM STAREBBERO VALUTANDO DI CHIEDERE L’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE MEDICA INDIPENDENTE PER VALUTARE LE REALI CONDIZIONI DEL PRESIDENTE…

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’