celati

CELATI SENZA CONFINI – ‘’TUTTO QUELLO CHE SCRIVO LO FACCIO CON LA VOGLIA DI CORRER DIETRO O PREPARARE LA BAGARRE: NIENTE MI INTERESSA COME LA BAGARRE, QUANDO TUTTI SI PICCHIANO, TUTTO SCOPPIA, CROLLA, I RUOLI SI CONFONDONO, IL MONDO SI MOSTRA PER QUELLO CHE È, CIOÈ ISTERICO E PARANOICO” – BELPOLITI: ‘’IN QUESTA LETTERA A CALVINO C'È TUTTA LA PERSONALITÀ DI CELATI: LA BIZZARRIA, L'INSOFFERENZA PER LE ACCADEMIE LETTERARIE, LA NECESSITÀ D'AUTENTICITÀ...’’

Marco Belpoliti per la “Repubblica”

 

gianni celati

In un breve testo intitolato ‘’Esercizio autobiografico in 2000 battute’’ Gianni Celati scrive: «Nato nel 1937, a Sondrio, due passi dalla Svizzera. Sei mesi di vita a Sondrio. Padre usciere di banca, litiga col proprio direttore. Padre condannato per punizione a trasferimenti da un capo all'altro della penisola a proprie spese. Famiglia viaggiante. Tre anni a Trapani. Sette anni a Belluno. Tre anni a Ferrara. Liceo a Bologna. 

 

Fine della vita in famiglia. Viaggio in Germania e quasi matrimonio. Ritorno a Bologna, studi di linguistica. Passa il tempo. Servizio militare. Grazie a un amico psichiatra si concentra a studiare le scritture dei matti. Nevrosi da naja, ospedale militare. Tesi di laurea su Joyce. Epatite virale, isolamento. Raptus di scrivere come un certo matto che lo appassiona. Calvino legge il testo su una rivista, propone di farne un libro. Passa il tempo». 

 

gianni celati

In queste righe, e nelle seguenti dell'autobiografia, c'è tutto Gianni Celati: il carattere imprevedibile, l'attitudine al viaggiare, la vocazione letteraria imprevista, e poi il suo modo di sentire il tempo: il tempo che passa: a volte in modo vorticoso come nei suoi primi libri, Comiche del 1971 e Le avventure di Guizzardi del 1972, e a volte in modo lento, come in quel capolavoro che è Narratori delle pianure . 

 

Pubblicato nel 1985 lo impose all'attenzione di un pubblico più vasto, per quanto già alla fine degli anni Settanta Gianni Celati era una leggenda presso i lettori, come tra i critici e i giovani scrittori. Era stato Italo Calvino, affascinato da quel giovanotto di famiglia ferrarese, a pubblicarlo nella collana sperimentale di Einaudi diretta da Manganelli e Sanguineti con una sua postfazione, che subito Celati gli aveva contestato: 

 

Gianni Celati calvino

«Tutto quello che scrivo lo faccio con la voglia di correr dietro o preparare la bagarre: niente mi interessa come la bagarre, quando tutti si picchiano, tutto scoppia, crolla, i ruoli si confondono, il mondo si mostra per quello che è, cioè isterico e paranoico, e insomma si ha l'effetto dell'impazzimento generale». 

 

In quella lettera al suo mentore c'è tutta la personalità di Celati - la bizzarria, l'insofferenza per le accademie letterarie, la necessità d'autenticità - e la sua poetica - l'amore per l'eccentrico e il diverso, per tutto ciò che è letteratura senza apparire mai come tale. Le ragioni per cui Gianni Celati è uno degli scrittori più importanti della seconda metà del XX secolo, e anche del XXI, sono diverse. 

 

gianni celati 2

La sua ricerca presenta una originalità e una serie di cambi di passo davvero unici pur in una encomiabile coerenza di fondo. L'esordio con i romanzi della comicità - dopo Comiche, Le avventure di Guizzardi e La banda dei sospiri - presentano una messa in scacco del linguaggio normato, l'irruzione della follia, del parlato di dementi e bambini, il trionfo d'una slapstick padana. 

 

Poi segue quello che è il vero inizio della narrativa giovanile in Italia, Lunario del paradiso (1978), dove un narratore quarantenne si traveste da giovanotto e racconta le sue avventure nell'Amburgo del Beatles in mezzo a bambine- fatine, truffatori e tedeschi ex nazisti. Un libro da cui discendono i romanzi di Enrico Palandri, Claudio Piersanti e Pier Vittorio Tondelli, suoi ascoltatori al Dams di Bologna, dove Celati realizza anche un libro collettivo con gli studenti, Alice disambientata: il Settantasette post-politico. 

gianni celati 5

 

Poi seguono sette anni di silenzio, in cui se ne va dall'Università, si trasferisce in Normandia e si mette a cercare una forma espressiva diversa: fotografia e cinema. Conosce Luigi Ghirri, che lo chiama a partecipare a Viaggio in Italia con i fotografi della nuova generazione. Ne usciranno tre libri: Narratori delle pianure, Quattro novelle sulle apparenze (1987) e Verso la foce (1988).

 

Con il primo rinasce il genere narrativo italiano della novella: storie raccolte in giro per la valle del Po, un canzoniere letterario dotato di una grazia straordinaria; mentre con Verso la foce, racconto di vagabondaggi, inventa il viaggio anti-esotico per le zone deserte delle Valli di Comacchio, l'estremo lembo della provincia di Ferrara e il Veneto al di là del Po. 

 

Gianni Celati

Già questo basterebbe a fare di lui un autore unico nel nostro panorama letterario. Eppure l'inquietudine che lo abita lo spinge negli anni Novanta ad andare in Africa, dove ci racconta le sue avventure di viaggiatore postcoloniale; quindi imbraccia la macchina da presa e passa al cinema con un genere anche in questo caso inclassificabile: un po' documentario, un po' novella e un po' inchiesta, da Strada provinciale delle anime del 1991 a Visioni di case che crollano del 2002, e Diol Kadd del 2010, quest' ultimo ambientato in un villaggio del Senegal tra la gente di quei luoghi. 

 

Forse solo Pasolini aveva sperimentato questo passaggio dalla letteratura al cinema seppure in modo diverso. L'ultima parte della sua avventura letteraria consiste nella reinvenzione di un paese di fantasia, quasi un ritorno al passato, una serie di racconti raccolti sotto il titolo di Costumi degli italiani, con una lingua e uno stile ancora differente. 

 

gianni celati.

E poi ci sono altre facce di questo autore che ha tradotto l'ultimo Céline e ci ha dato una nuova versione italiana dell'Ulisse di Joyce, e testi teatrali, fino alle poesie attribuite a personaggi di fantasia come il Badalucco. Senza parlare della produzione saggistica, che è di livello pari a quella di Pasolini e Calvino stesso, l'unico autore a cui in qualche modo può somigliare, un'opera che attende ancora di essere raccolta nel suo insieme. 

 

luigi ghirri Gianni Celati

Eppure tutto questo non basta a dire chi sia stato Gianni Celati e quanto abbia contato per molti lettori e scrittori. Per la sua personalità così straordinaria è stato insieme un punto d'incrocio e una stella polare. Il suo modo di respingere il culto narcisistico dell'autore, la sua capacità d'ascolto, la spiccata attitudine a mettersi in dialogo con chiunque, fino alla scelta di essere un personaggio solitario. 

 

Si è traferito fuori dai nostri confini linguistici a Brighton, creando tuttavia intorno a sé piccole comunità di amici e di lettori. Tutto questo lo rende diverso da ogni altro autore della nostra letteratura degli ultimi cinquant' anni. Una grande perdita per tutti.

 

gianni celati 3

 

ESERCIZIO AUTOBIOGRAFICO IN 2000 BATTUTE

Raptus di scrivere come un matto che lo appassiona

Fonte: Wikipedia

GIANNI CELATI

Questo testo è tratto da Riga 40. Gianni Celati, a cura di Marco Belpoliti, Marco Sironi e Anna Stefi, Quodlibet, 2019.

 

Nato nel 1937, a Sondrio, due passi dalla Svizzera. – Sei mesi di vita a Sondrio. – Padre usciere di banca, litiga col proprio direttore. – Padre condannato per punizione a trasferimenti da un capo all’altro della penisola a proprie spese. – Famiglia viaggiante. – Tre anni a Trapani. – Sette anni a Belluno. – Tre anni a Ferrara. – Liceo a Bologna. – Fine della vita in famiglia. – Viaggio in Germania e quasi matrimonio. 

Gianni Celati

 

– Ritorno a Bologna, studi di linguistica. – Passa il tempo. – Servizio militare. – Grazie a un amico psichiatra si concentra a studiare le scritture dei matti. – Nevrosi da naja, ospedale militare. – Tesi di laurea su Joyce. – Epatite virale, isolamento. – Raptus di scrivere come un certo matto che lo appassiona. – Italo Calvino legge il testo su una rivista, propone di farne un libro. – Passa il tempo. – Vita in Tunisia. – Matrimonio. –

 

Prime traduzioni. – Bologna, impiegato in una ditta di dischi. – Studia logica con Enzo Melandri ma risulta incapace. – Borsa di studio a Londra 1968-70. – Pubblica libro. – Parte per gli u.s.a. – Due anni alla Cornell University. – Vita nel falso, tutto per darla da bere agli altri. – Passa il tempo. – Insegna all’università di Bologna. – Conosce un certo Alberto Sironi che lo mette a scrivere film falliti in partenza. – Altro libro. – Traduzioni. – Passa il tempo. – Quattro mesi tra California, Kansas e Queens. – 

 

gianni celati.

Senso di non aver più la terra sotto i piedi, come uno partito in orbita. – Passa il tempo. – Parigi, rue Simon-le-Franc, un anno di convalescenza. – Torna a Bologna, di nuovo all’università. – Conosce Luigi Ghirri, fotografo. – Lavoro rasserenante con i fotografi. – Esplorazioni della Valle Padana. – Periodi a scrivere in giro. – Si trasferisce in Normandia. – Traduzioni. – Altro libro. – Con Daniele Benati, Ermanno Cavazzoni, Ugo Cornia, Marianne Schneider, Jean Talon fonda “Il semplice, Almanacco delle prose”. – 

 

Gianni Celati

Stati Uniti, Rhode Island, insegna sei mesi. – Passa il tempo. – Trasferimento in Inghilterra. – Comincia a fare documentari. – Viaggio in Africa occidentale con J. Talon. – Passa il tempo. – Altri documentari. – Tutto a monte, nessuna speranza, nessun timore. – Borsa Fulbright a Chicago. – In Africa, Senegal, a curarsi la testa. – Un anno a Berlino, borsa daad. – Film in Senegal, incapace di finirlo. – L’Italia invivibile. – Campa facendo conferenze. – È andata così. – Dal 1990 a Brighton, Inghilterra, con la moglie Gillian Haley. –

Gianni CelatibelpolitiGianni CelatiGianni CelatiGianni CelatiGianni Celati

 

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...