james bond daniel craig roma

007 CHE PALLE! - DOPO 4 SETTIMANE, PARTE L'EFFETTO 'MARZIANO A ROMA' PER LE RIPRESE DI JAMES BOND: "AHO, 'STICAZZI DELL'ASTON MARTIN, IO DEVO TORNA' A CASA"

Cecilia Cirenei e Mauro Favale per “la Repubblica - Roma

 

james bond daniel craig girato a roma 9james bond daniel craig girato a roma 9

Il rombo dei motori si sente da lontano. Uno, due, tre, quattro secondi: salgono i giri, il rumore si avvicina. L’Aston Martin grigia Db10 sfreccia sulla discesa di via Panisperna a 150 all’ora. Cinque, sei, sette: all’incrocio con via dei Serpenti, passa su un tombino traballante, supera un avvallamento. Otto, nove: la Jaguar C-X75 color ruggine, targa ROMA 860K, ha due secondi di ritardo. Nemmeno stavolta riuscirà a raggiungere l’auto di 007. Dieci, undici, dodici: ora l’Aston Martin procede in salita e già rallenta.

james bond daniel craig girato a roma 4james bond daniel craig girato a roma 4

 

La ripresa è finita. All’altezza di via Milano, le due macchine sportive fanno lentamente manovra. Si torna indietro. Si ricomincia da capo. A Roma è la mezzanotte di una sera qualsiasi, una delle ultime dallo sbarco in città, il 18 febbraio, della megaproduzione Eon per MGM e Sony: si gira “Spectre”, ventiquattresima pellicola della saga dell’agente segreto al servizio di sua Maestà.

 

james bond daniel craig girato a roma 3james bond daniel craig girato a roma 3

Quattro settimane di riprese (ultimo ciak previsto domenica 15), per lo più notturne. Anche perché, come dice appoggiato a una transenna uno dei 400 addetti alla sicurezza che controllano gli accessi al set, «se giravamo di giorno, non è che ci arrestavano: peggio, ci fucilavano direttamente ». Tutto attorno, ogni volta, c’è un quartiere bloccato: posti auto sottratti ai romani e dedicati alla troupe o alle auto di scena, negozi e ristoranti chiusi, residenti blindati in casa. Stavolta tocca a Monti, la vecchia Suburra, il rione dove abita l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Casa sua è a due passi da via Panisperna, la strada scelta lunedì scorso per girare i pochi secondi dell’inseguimento. Sul grande schermo, però, sapientemente montato, darà l’impressione di aver coinvolto tutta Roma.

james bond daniel craig girato a roma 2james bond daniel craig girato a roma 2

 

Dall’Eur al Lungotevere, (all’altezza di Ponte Sisto, mercoledì notte l’Aston Martin è stata lanciata nel Tevere), dalla Nomentana ai Fori Imperiali, da Corso Vittorio Emanuele II a via della Conciliazione, con il Cupolone sullo sfondo, fino a Monti il regista Sam Mendes ha scelto tra gli scorci più caratteristici della città. Tantissime le comparse coinvolte, selezionate dalla Movie Bros, tutte con il voto del silenzio sui blindatissimi set. Uno spot per la capitale che frutterà alCampidoglio tra i 600.000 e un milione di euro tra occupazioni di suolo pubblico e autorizzazioni. Il calcolo è del sindaco Ignazio Marino che un mese fa ha accolto nel suo ufficio con affaccio sui Fori, le due star del film, Daniel Craig e Monica Bellucci.

james bond daniel craig girato a roma 11james bond daniel craig girato a roma 11

 

Ma le riprese che coinvolgono mezza città, secondo il primo cittadino, metteranno in moto economie per 16 milioni di euro. Per ora hanno prodotto sentimenti contrastanti: enorme sorpresa tra i turisti («So exciting», esclamava l’altra sera una turista mentre scattava foto al set), mugugni tra i romani. «È mezz’ora che giro, devo tornare a casa, che me frega de 007», si lamenta un uomo con un cane al guinzaglio verso le 23. «Se la prenda col sindaco — il consiglio di un ragazzo della security — ma intanto, se aspetta un quarto d’ora, appena finiscono la scena la faccio passare».

 

james bond daniel craig girato a roma 1james bond daniel craig girato a roma 1

Succede così a ogni varco, nel reticolo di strade che si affacciano su via Panisperna. Ed è un copione che si ripete tutte le sere. E non sempre bastano gli “indennizzi” che la produzione elargisce ai residenti: 500 euro a condominio, risarcimenti variabili fino a 5.000 euro per bar, pub e ristoranti. A Monti, il fruttivendolo, per aver chiuso due ore prima, ha intascato 300 euro. «Tutto con regolare contratto», precisa. Passata la notte, la mattina dopo ci sono commercianti entusiasti («Ci vorrebbe un set così al giorno», esclama la titolare de «La Carbonara ») e altri che abbozzano: «Mi hanno offerto 100 euro. Ho rifiutato», racconta l’architetto Massimo Lucarini, dell’Atelier Monti.

james bond daniel craig girato a roma 6james bond daniel craig girato a roma 6

 

«L’organizzazione non mi ha convinto — dice — ma almeno, stanno ridipingendo la segnaletica orizzontale». Lì davanti si passa lo spray sulle strisce bianche e sui passaggi pedonali. È uno dei tanti “miracoli” di James Bond, l’agente segreto che, nelle chiacchiere da bar, è riuscito dove altri hanno fallito: dalla scomparsa dei parcheggiatori abusivi e delle auto in doppia fila sul lungotevere all’altezza di Trastevere, alla pulizia delle strade, la mattina dopo le riprese, al lavoro notturno dei vigili urbani. Dopo le assenze con polemiche la notte di Capodanno, ora fanno a gara per presenziare le riprese: il Campidoglio ha destinato 250.000 euro versati dalla produzione per i loro straordinari. Un “miracolo”, appunto, in tempi di bilanci da vacche magre.

SCENA DEL FILM DI JAMES BOND GIRATO A ROMA SCENA DEL FILM DI JAMES BOND GIRATO A ROMA

 

Ma con 007 è così: sfilata di auto di super lusso, manovre al limite della gravità, in corsa sulle mura delle banchine del Tevere, elicotteri che volteggiano a pelo d’acqua per le riprese, motoscafi e, contemporaneamente, coperte e pasti caldi offerti ai clochard la notte del set in Vaticano. L’unica missione impossibile che non è riuscita a Bond è quella di riparare il manto stradale di Roma, con l’attore che è rimasto “vittima” di un sampietrino, sembra infatti che abbia sbattuto la testa al tettuccio dell’Aston Martin nelle riprese a Corso Vittorio.

SCENA DEL FILM DI JAMES BOND GIRATO A ROMA 4SCENA DEL FILM DI JAMES BOND GIRATO A ROMA 4

 

Ogni tre ciak le supercar vengono controllate accuratamente: l’altra sera, oltre alle strisciate sulla carrozzeria della Jaguar, i meccanici facevano molta attenzione a ruote e sospensioni per controllare eventuali danni. «Non sarebbero i primi», fa uno dei ragazzi sul set. «Certo, stanotte con quell’avvallamento si rischia», aggiunge un altro. «Eh, l’avvallamento c’è e se l’accollano, che devi fa’?».

IL FILM DI JAMES BOND GIRATO A ROMA IL FILM DI JAMES BOND GIRATO A ROMA

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…