IL CINEMA DEI GIUSTI - RYAN GOSLING, UNA COATTITUDINE DA PAURA

Marco Giusti per Dagospia

"E' dal tempo di Hall&Oates che non c'è una coppia così", dice fiero Ryan Gosling stringendo a sé la bellissima Eva Mendes (sua donna anche nella vita) e il loro pupetto appoggiati alla moto da corsa del nostro eroe, con la quale rischia la vita al circo come Ghost Rider nella ruota della morte. Le cose non andranno affatto come pensa Ryan Gosling, malgrado la sua esplosione di coattitudine e la sua esibizione di ogni tipo di tatuaggio sul corpo, compreso un pugnale e una lacrima che gli scendono dall'occhio.

Un pugnale e una lacrima, appunto, perché come nel precedente e bellissimo film di Derek Cianfrance, "Blue Valentine", sempre interpretato da Ryan Gosling, non siamo in un allegro film di motociclisti o in un thriller, ma in un puro mélo ambientato nel mondo del white trash, i poveri bianchi, dell'America a Nord di New York. Non a caso "Come un tuono" suona in originale "The Place Beyond The Pines", riferendosi a un bosco irochese che avrà un ruolo importante nel finale del film, dove confluiranno le tre storie del trittico che, in maniera molto originale, Cianfrance e i suoi sceneggiatori, Ben Cocco e Darius Marder, hanno messo insieme.

Perché oltre a essere un white trash mélo, il film può vantare anche questa costruzione a trittico, Cianfrance dice di essersi addirittura ispirato al vecchio "Napoleon" di Abel Gance, e di aver voluto provare (SPOILER! Attenzione!) l'effetto della prima parte di "Psycho" col personaggio del motociclista Luke Glanton interpretato da Ryan Gosling.

In pratica, ma qui è impossibile non spoilerare se si vuole far capire qualcosa del film, il motociclista Luke torna col suo circo nella ridente cittadina di Schenectady e lì scopre che una sua bella conquista di un anno prima, Romina, Eva Mendes, appunto, ha avuto un figlio proprio da lui, ma vive ormai con un brav'uomo nero, interpretato dall'impronunciabile Mahershalalhashbaz Ali. Orfanello con problemi di paternità, Luke decide di riprendersi la ragazza, che ancora lo ama, e il pupetto, ma l'unico modo di far soldi in fretta è quello di rapinar banche in moto assieme al suo amico Robin, il grande Ben Mendelshon di "Killing Them Softly".

Per un po' funziona, ma come lui diventa più avido e se l'arrischia, rovina tutto, sia con la ragazza sia col socio. Mena l'uomo di lei mandandolo all'ospedale e lascia per sempre Robin che gli ha distrutto la moto per fermarlo nella corsa al suicidio. Dove un altro film avrebbe portato avanti la storia con questi personaggi, qui si assiste all'effetto "Psycho", cioè la fine brutale e prematura del personaggio che abbiamo seguito e amato di più per quasi un'ora e l'apertura di una storia totalmente diversa con altri personaggi.

La seconda parte del film è infatti tutta dedicata al poliziotto Avery Cross, interpretato da una nuova star oggi forte come Ryan Gosling, cioè il Bradley Cooper de "Il lato positivo", che lo ha affrontato in una sparatoria. Mentre Luke è finito all'obitorio, Avery è diventato suo malgrado un eroe. Anche lui ha da poco avuto un figlio, ha una moglie, Rose Byrne, e ha dei problemi di paternità, visto che è figlio di un potente giudice locale, l'Harris Yulin di "Doc" di Frank Perry, dal quale vorrebbe staccarsi per trovare una vita propria. Ma la polizia del posto, capitanata da un luciferino Ray Liotta, non è proprio pulita e cerca di metterlo in mezzo in ogni modo.

Se Luke era un eroe romantico e ci aveva scaldato tutta la prima, notevole parte del film, Avery è l'opposto, un personaggio ombroso e complesso che non riesce a risolvere le sue contraddizioni e le sue ambizioni né a liberarsi dai troppi sensi di colpa, tra cui l'aver ucciso Luke uccidendo la sua storia d'amore. All'inizio della terza e ultima parte del film, che dura ben 140 minuti, sono passati 15 anni, Avery è diventato un procuratore potente, è divorziato, e si ritrova a ospitare a casa il figlio teen ager AJ, Emory Cohen, ancora più turbato e complessato di lui. Il caso vuole che il ragazzo diventi il miglior amico di un altro ragazzo complessato della scuola, Jason, interpretato dalla già piccola star Dane DeHaan, figlio di Luke e Romina.

E qui le cose si complicano. Meno forte di "Blue Valentine", che concentrava in due personaggi una tragica storia d'amore, "Come un tuono" adotta però lo stesso meccanismo drammatico che aveva utilizzato Cianfrance per il suo primo film, ottenendo dagli attori un coinvolgimento totale e di grande effetto drammatico che fa esplodere il dramma come un evento naturale.

L'idea del trittico può essere macchinosa e, comunque, c'è una disparità tra il bellissimo primo episodio del film e il resto, ma ogni parte successiva è come costruita sulla forza della prima che è difficile isolare i singoli episodi e ritrova nella terza parte qualcosa di antico che sembra provenire da certi film sul fato e sui rapporti padri-figli di Nicholas Ray. Bello, più bello del previsto. In uscita il 4 aprile da noi. Ryan Gosling da paura.

 

come un tuono ryan gosling con eva mendes come un tuono ryan gosling con eva mendes in moto come un tuono ryan gosling come un tuono ryan gosling con eva mendes come un tuono ryan gosling come un tuono come un tuono the place beyond the pines

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…