LA VILLE BOUDOIR - MOLTO SESSO, SIAMO FRANCESI: DALLA MOSTRA "SEX IN THE CITY" ALL’ELOGIO DEL CULO DI KAUFMANN: PARIGI VIVE UNA RIVOLUZIONE SESSUALE PERMANENTE

Anais Ginori per "La Repubblica"

Le indicazioni stradali propongono tre direzioni: " Eterosessualità", "Omosessualità", "Bisessualità". Si entra in un salone con luce soffusa, finto camino acceso e una "ruota dei piaceri". Continuando il percorso, ci sono i "tarocchi del sesso", un televisore sul quale è possibile vedere il backstage di un film pornografico, un quiz per indovinare quali sono le zone erogene: che banalità pensare che esista solo il "punto G".

Dopo tanto esplorare, c'è ovviamente un negozio di sex toys che non pone limiti a fantasia e forme. In place de la Bastille è comparsa la gigantesca mostra Sex in the City.

Organizzata da un'associazione che lotta contro l'Aids, Solidarité Sida, invita a scoprire «il sesso come non lo avete mai visto». A pochi chilometri, sulle rive della Senna, il museo d'Orsay fa scandalo inaugurando Masculin/Masculin, una collezione di nudi maschili in abbondante quantità e riuniti eccezionalmente in un unico, prestigioso tempio dell'arte. Al cinema, gli spettatori scoprono gli amplessi di due ragazzine con piani sequenza ravvicinatissimi, in La Vita di Adèle, mentre è difficile entrare in libreria senza arrossire. Non per il porno soft delle Cinquanta Sfumature, roba da educanda, ma per la serissima
Guerra dei Sederi del sociologo Jean-Claude Kaufmann che fa l'elogio del fondoschiena come gesto sovversivo, guadagnandosi dotte recensioni su tutti i giornali.

Molto sesso, siamo francesi. Una liberazione erotico-culturale, l'ennesima, che assume toni sempre più sofisticati, osé, goderecci anche in tempi cupi e difficili, o forse proprio per questo. «Non c'è più niente di cui vergognarsi» commenta un editorialista del
Parisien, che qualche giorno fa ha dedicato la sua copertina a quest'orgia mediatica. Un'esplosione di sensi dal cinema alla letteratura. Un inno al "Bel Sesso" in una città che, sosteneva con orgoglio Libération mesi fa, ha rubato a New York il podio di frenetica attività, non tanto in forma privata, ma nel dominio pubblico, come raffinata speculazione intellettuale.

«I francesi hanno molta facilità nel parlare di sesso in generale, ma quando poi si entra nel personale si rivela ancora una certa inibizione» racconta Emilie, volontaria di Solidarité Sida che ha organizzato la mostra Sex in the City. C'è una forma di ostentazione a cui non sempre seguono i fatti, ma pazienza. Vero è che qui l'estate si annuncia di solito con le rituali copertine dei settimanali dedicati al sesso, e anche le altre stagioni non sembrano meno torride. Ce n'è per tutti i gusti. «Parigi è al tempo stesso Ville Lumière e città dei piaceri» racconta Emmanuel Pierrat, noto avvocato che ha sentito il bisogno di pubblicare
una guida erotica della capitale francese.

«Qui - dice - in qualche minuto si può passare dal rosso fuoco al rosa melenso, dal salace al romantico, dal bordello alla meditativa passeggiata sulla Senna». Ci sono diversi quartieri a luci rosse, il più famoso dei quali è Pigalle, tornato ultimamente molto di moda, al centro di un'omonima serie televisiva. Uno dei più grandi marchi dell'industria del porno, Dorcel, è a Parigi. Il più grande sito per incontri online, Meetic, è francese. La più fornita libreria erotica online si chiama Clearpassion. fr: propone oltre duemila titoli in formato digitale e ogni mese ha centomila lettori.


È la filosofia del boudoir. Non c'è bisogno di scomodare Sade, di cui fra l'altro esce in questi giorni una monumentale biografia firmata da Jean-Jacques Pauvert, l'editore che sessant'anni fa rischiò la prigione per aver pubblicato i testi vietati del "divino marchese".

Nel 1954 Pauvert stampò anche Histoire d'O oggi rimandato in libreria perché ha anticipato il filone letterario Bdsm, ben prima della casalinga britannica E. L. James. I francesi saranno anche campioni del pessimismo, brontoloni e perennemente scontenti, ma adorano gli scandali erotico-culturali: dal film Emmanuelle, censurato e poi autorizzato nel 1974, a La vita sessuale di Catherine Millet,il racconto di amplessi compulsi firmato nel 2001 dall'apparente costumata fondatrice della rivista Art Press.

Il nuovo, atteso scandalo di questa rentrée è stato provocato dal direttore del museo d'Orsay, Guy Cogeval, con Masculin/Masculin, una collezione di dipinti, fotografie, sculture di ostentata virilità. Una mostra simile aveva fatto scalpore anche a Vienna, l'anno scorso, dov'era stata addirittura censurata. Cogeval immaginava che Parigi fosse un po' più liberale, o quantomeno libertina.

Nel museo è esposto L'Origine del mondo, il famoso quadro di Gustave Courbet, tra i tentativi artistici più audaci di rappresentare un nudo femminile. E invece Cogeval ha dovuto subire non solo ironie e doppi sensi - inevitabili - ma anche la furia dei bacchettoni. Il nudo maschile, chissà perché, è ancora tabù, aveva bisogno di una polemica molto accademica tra esperti per essere definitivamente sdoganato. A giudicare dal successo di visitatori in fila per Masculin/Masculin è ormai cosa fatta.

La rivoluzione sessuale, con testi e immagini, è permanente. «La mia missione è portare il benessere a tutti: è l'unica cosa che manca davvero in questo mondo ». L'americana Betony Vernon ha appena mandato alle stampe la sua Bibbia del boudoir.

La conturbante quarantenne dalla chioma rossa vende "gioielli erotici". Collane, anelli, braccialetti da indossare ma che, all'occorrenza, possono servire anche ad altro. Aveva provato a venderli a New York e Londra: non ha funzionato. A Parigi, invece, è stata accolta con sincera curiosità. Nel suo libro promette di dare risposte a domande che nessuno oserebbe chiedere. Il suo boudoir è vicino a place des Vosges. Sulla
sua reale professione circolano leggende piuttosto ovvie. Lei si presenta come sacerdotessa non del sesso ma della jouissance, il godimento.

I francesi amano di più questa parola che sarebbe poi uno stato mentale, oltre che fisico. «Internet ha fatto entrare la pornografia in tutte le case - spiega Vernon - è un business enorme che condiziona troppo la vita sessuale delle persone, proponendo un unico modello».

Con grande maestria di citazioni e riferimenti storici, il sociologo Jean-Claude Kaufmann discetta invece dell'attrazione, in questo totalmente bisex, per il fondoschiena. Si tratta di un raffinato volume che prende molto sul serio il lato B. «È una magia che appartiene solo agli esseri umani - argomenta Kaufmann. Gli animali, comprese le scimmie, non hanno muscoli sul posteriore, quel gluteus maximus che da sempre è associato al bipede ». Nell'evoluzione della specie, continua lo studioso, il fondoschiena si sviluppa insieme al cervello, quando l'uomo assume una posizione eretta. E per chi non è convinto, Kaufmann si lancia in una sorta di manifesto anticapitalista. «La nostra società occidentale soffre dei diktat di un modello dominante, quello della prestanza, del controllo e dell'ultra-magrezza». A suo dire, oggi c'è finalmente il giusto revival dei fondoschiena abbondanti. «È il segnale che il desiderio si sta affrancando da un modello troppo esigente: adesso si va alla ricerca della dolcezza, del ritmo, del soffice». Inutile fare battute. Almeno a parole, qui non c'è nulla di sessualmente scorretto.

 

Dorcelle com porno jpegleopold museum nackte maenner gal uomini nudi vienna pierre et gilles vive la france emmanuelle sylvia kristel Emmanuelle sylvia kristel and radiah frye sexy scene in goodbye emmanuelle

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)