DALLA TRANS-AVANGUARDIA ALLA TRASH-RETROGUARDIA, DA CUCCHI E CHIA ALLE “CROSTE”! - BONITO OLIVA CHIAMATO A VALUTARE CHI PUÒ DIPINGERE A PIAZZA NAVONA - MA VI PARE CHE UN ARTISTA TRASLOCA CON I PENNELLI E CAVALLETTO IN PIAZZA TRA I TURISTI?

achille bonito olivaachille bonito oliva

Flavia Scicchitano per Corriere della Sera

 

Non basteranno più un paio di pennelli, tavolozze consumate o cavalletti di rappresentanza. Non sarà più ammessa neanche l’improvvisazione, con schizzi di città irriconoscibili o ritratti di turisti sfigurati. A piazza Navona cambiano le regole: adesso per dipingere bisognerà essere dei veri artisti. Via i venditori di «croste» quindi. I posti d’onore nell’antico salotto romano saranno riservati esclusivamente a chi sa fare il mestiere, a chi lo ha studiato o ha fatto esperienza. Ma soprattutto a chi dimostrerà di avere i requisiti per farlo, ad alti livelli.

 

Gli aspiranti pittori, ritrattisti e caricaturisti saranno, infatti, sottoposti a un test: una prova pratica di disegno in cui esibirsi dal vivo, ciascuno nel proprio settore e con la propria tecnica.

 

Achille Bonito Oliva Achille Bonito Oliva

I dettagli sono ancora da definire ma, per la prima volta nella tradizione di piazza Navona — lo prevede il nuovo regolamento per i pittori approvato a fine luglio dalla commissione Commercio del Comune di Roma — a giudicarli sarà una giuria d’eccezione. Una commissione tecnica composta da esperti, non più da semplici impiegati dell’amministrazione comunale. E al vertice si vorrebbe un critico d’arte illustre, possibilmente romano.

 

PIAZZA NAVONA PITTORI PIAZZA NAVONA PITTORI

Un nome che gira già c’è: si parla — piacerebbe moltissimo ai redattori del piano — di Achille Bonito Oliva, lo scopritore della Transavanguardia, romano d’adozione e residente in via Giulia, nel centro storico della Capitale. Un matrimonio forse difficile, ma che il celebre critico, come si evince dalle sue parole, è tentato di accettare: «Ho molti impegni internazionali — ha risposto — e non so se potrò farmi carico anche di questo. Ma non appena mi saranno mostrate le carte certamente valuterò».

 

PIAZZA NAVONA PITTORI PIAZZA NAVONA PITTORI

D’altronde l’interesse per il progetto di riqualificazione di una delle più importanti piazze italiane è alto. «Auspico una regolamentazione che ripristini la bellezza di piazza Navona, lasciata da troppo tempo in mano non ad artisti ma ad artieri che l’hanno ridotta a un suk — ha sottolineato Bonito Oliva —. È una situazione insostenibile che deve essere regolamentata senza tergiversare, nel rispetto della storia, dell’archeologia e dell’arte, evitando scivoloni osceni.

 

Con la collaborazione di tutti, cittadini e non, ognuno con le proprie responsabilità». In ogni caso la competizione sarà molto dura: solo 25 i posti disponibili — prima erano 44, tagliati a fine mese dalla giunta capitolina d’accordo con Mibact e Soprintendenza per salvaguardare il valore dell’area — per centinaia di candidati pronti a contendersi la bottega più ambita del mondo. Insomma questa volta vinceranno davvero l’arte, il merito e la qualità.

PIAZZA NAVONA PIAZZA NAVONA

 

E si metteranno a tacere una volta per tutte polemiche che infiammano da oltre dieci anni. Scaduta (e mai rinnovata) l’autorizzazione a stare in piazza nel 2004, i pittori ad aprile scorso vennero sfrattati dalle forze dell’ordine. Da lì una battaglia legale e non solo (alcuni di loro si erano inferti tagli sul corpo in segno di protesta) da cui uscirono indenni in sei. Gli unici sei che ancora oggi continuano a fare ritratti. Ma con il nuovo regolamento non ce ne sarà per nessuno: a chi subaffitterà o occuperà uno spazio non suo sarà revocata la concessione con subentro del primo escluso. 

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