giulio base tiziana rocca

“PER LA DESTRA AL POTERE LA CULTURA È UNA DEPENDANCE DI PARTITO, LA CLAQUE È DI FAMIGLIA” – A TORINO SCOPPIA IL PANDEMONIO PER L’INCARICO A TIZIANA ROCCA PER IL TORINO FILM FESTIVAL, DIRETTO DAL MARITO, GIULIO BASE (REGISTA DI RIFERIMENTO DELLA DESTRA MELONIANA). IL DEPUTATO M5S, GAETANO AMATO: “ROCCA, GIÀ DIRETTRICE-MULTIFESTIVAL (TAORMINA, FILMING ITALY SARDEGNA, FILMING ITALY LOS ANGELES), È STATA NOMINATA CONSULENTE PER LA SELEZIONE DEGLI OSPITI DEL TORINO FILM FESTIVAL, GUIDATO DAL MARITO. LO STESSO CHE HA FATTO LIEVITARE I COSTI DEL FESTIVAL IN MANIERA ESORBITANTE E CHE SI SAREBBE AUMENTATO LO STIPENDIO DI QUASI 20 MILA EURO. PRESENTEREMO UNA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE A GIULI…”

 

 

M5s contro Giulio Base "Incarico alla moglie per il Torino Film Festival"

Estratto dell’articolo di Miriam Massone per “La Stampa”

 

tiziana rocca giulio base

Nella sarabanda di veleni, scaramucce, nemici, amici e "amichettismi" che arroventa la già bollente estate del ministro della Cultura Alessandro Giuli, si inserisce anche Torino.

 

L'onda lunga delle polemiche arriva a lambire il suo Film Festival, investendo il direttore, l'attore e regista Giulio Base, e sua moglie Tiziana Rocca, produttrice, organizzatrice di eventi, manager, scrittrice, "la regina delle star" come viene soprannominata nel mondo del cinema per le relazioni con i divi e le stelle di Hollywood.

 

gaetano amato

Nel mirino c'è il contratto di consulenza per la prossima edizione del Torino Film Festival, annunciato da Enzo Ghigo, presidente del Museo del Cinema, ente che organizza l'evento: «Rocca lavorerà con noi».

 

È il deputato M5S in commissione cultura alla Camera, Gaetano Amato, a vedere un conflitto di interesse e a gridare a «un nuovo capitolo di Parentopoli»: «Non passa giorno senza che dal ministero della Cultura spunti un nuovo episodio da soap opera, gossip, faide interne, colpi di scena degni di un B-movie»: dice il deputato, che ha in curriculum anche una serie di partecipazioni in fiction e commedie, tra cui, ironia della sorte, pure una nel film diretto proprio da Base, Un cane per due, del 2010. Vecchie ruggini legate al passato dietro la macchina da presa?

 

UN CANE PER DUE GIULIO BASE

No. I due, dopo il ciak, sono rimasti in civili rapporti, condividendo anche qualche partita di calcetto.

 

Posati i panni da attore e vestiti quelli del politico d'opposizione, Amato però adesso lo attacca: dal ministero incriminato «al set parallelo dei festival cinematografici, la sceneggiatura è la stessa: poltrone e tanta aria di casa: Rocca, già direttrice-multifestival (Taormina, Filming Italy Sardegna, Filming Italy Los Angeles), è stata nominata consulente per la selezione degli ospiti del Torino Film Festival, guidato dal marito.

 

giulio base angelina jolie tiziana rocca

Lo stesso che ha fatto lievitare i costi del festival in maniera esorbitante e che si sarebbe aumentato lo stipendio di quasi 20 mila euro. Presenteremo una interrogazione parlamentare a Giuli».

[…]

 

Il Festival 2024, il primo diretto da Base, ha registrato 400 mila euro di extra budget su un'edizione costata complessivamente 3 milioni di euro.

 

Costi motivati, tra l'altro, dall'arrivo di stelle del cinema mondiale, da Sharon Stone a Sarah Jessica Parker, da Angelina Jolie a Ron Howard […]: «È il festival che volevamo e che piace al pubblico – ribadisce Ghigo –: Rocca ci ha aiutato a raggiungere i nostri obiettivi».

 

L'anno scorso lavorò dietro le quinte, collaborando a titolo gratuito, senza mai apparire ma non passando inosservata al punto da far storcere il naso a molti detrattori che chiedevano di chiarire il suo ruolo.

 

tiziana rocca giulio base foto di bacco

Anche per questo «abbiamo scelto di ufficializzare la sua consulenza» dice Ghigo. Stupore nel comitato di gestione che non è stato informato e quindi non ne ha discusso: tuttavia restando sotto il tetto dei 40 mila euro (si parla di 30 mila, ma il contratto è ancora in bozza), spiegano dal Museo, non è necessario il suo consenso.

 

Nessun aumento di stipendio, invece, per Base, come ribadisce lui stesso: «Non me lo sono aumentato, anche volendo, non potrei certo farlo da solo e mia moglie non l'ho imposta io (non ne ha bisogno): è stata voluta dal Museo solo per meriti suoi, come dovrebbe sempre accadere».

 

albatross di giulio base 8

Il compenso di Base è di 75 mila euro: «Non c'è stato alcun aumento» conferma Ghigo, già presidente della Regione e parlamentare di Forza Italia, che sull'opportunità di ingaggiare la coppia Base-Rocca, sollevata dall'opposizione pentastellata, è tranchant: «Rispedisco al mittente le lezioni di etica».

 

Amato incalza il direttore anche sul suo nuovo film, Albatross, storia del reporter di guerra e militante di destra Almerigo Grilz, che arriverà a Torino martedì ma che ha debuttato a Roma tre giorni fa, con Giuli e parlamentari FdI: «Per la destra al potere la cultura è una dependance di partito, la claque è di famiglia e le competenze contano meno della tessera di FdI o dell'amicizia con Arianna Meloni.

alessandro giuli con arianna meloni alla presentazione di gramsci e vivo

 

Mentre il MiC rimanda nomine chiave nei musei, litiga su Cinecittà, sullo Strega e sulle poltrone dei teatri, Giorgia Meloni costringe il Paese a vedere un film di serie B pagato dai contribuenti mentre i loro amici e parenti continuano a intascare soldi».

tiziana rocca giulio base foto di bacconaike rivelli con la banana sulla schiena al torino film festival 3tiziana rocca giulio basegiulio base tiziana rocca

GIULIO BASE SUL SET DI ALBATROSS

 

tiziana rocca giulio base

.

tiziana rocca sharon stone

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?