IL DIVANO DEI GIUSTI/2 – E IN CHIARO CHE VEDIAMO? IL FILM DELLA SERATA È “AGENTE 007. AL SERVIZIO SEGRETO DI SUA MAESTÀ”, SECONDO MOLTI FAN DI JAMES BOND È IL MIGLIOR FILM IN ASSOLUTO DELLA SERIE – AVETE ANCHE L’OTTIMO, MA STRAVISTO, “THE BOURNE IDENTITY” – IN SECONDA SERATA TORNA EDWIGE FENECH IN “L’INSEGNANTE VIENE A CASA”. PASSA ANCHE “AUSTIN POWERS: LA SPIA CHE CI PROVAVA”, MA LA VERA SCOPERTA È “GREEN BORDER”, UN FILM POTENTE, BELLO E CIVILISSIMO, SULLE COLPE E LE CONTRADDIZIONI DELL'UE IN TEMA DI MIGRANTI E ACCOGLIENZA DEI PROFUGHI… - VIDEO
guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo 4
Marco Giusti per Dagospia
E in chiaro stasera che vediamo? Rai Storia alle 21, 10 propone il sempre divertente “Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo” diretto da Mauro Bolognini, scritto da Scola e Maccari, con Alberto Sordi, Peppino De Filippo, Aldo Fabrizi, Gino Cervi, Valeria Moriconi, Tiberio Mitri, Nino Manfredi, Edoardo Nevola, Alessandra Panaro, Riccardo Garrone, Memmo Carotenuto.
La struttura a episodi non aiuta la commedia e il grande cast di comici popolari. Sordi è straripante, celebre il suo esame di francese, "le giarden de ma zii..", che deve superare per far carriera. Cine 34 alle 21 ripropone “L’insegnante balla… con tutta la classe” di Giuliano Carnimeo con Nadia Cassini, Lino Banfi, Alvaro Vitali, Mario Carotenuto, Renzo Montagnani.
l’insegnante balla con tutta la classe
Fu il clamoroso esordio di Nadia Cassini nella commedia scorreggiona nel ruolo dell’insegnante di dance music nella solita classe dei ripetenti fra le occhiate di Lino Banfi e di Mario Carotenuto, anche se non siamo in una produzione di Luciano Martino. E’ anzi l’unico film con insegnante prodotto da Gianfranco Couyoumdjian. I primi piani sono tutti per il celebre fondoschiena della Cassini, strizzata in body attilatissimi.
l’insegnante balla con tutta la classe
Ma nella sua nudità, il sedere verrà mostrato, come una reliquia, solo nella geniale sequenza, verso la fine del film, a un Lino Banfi travestito da massaggiatrice. Pur occupando solo la sinistra dello schermo, mentre a destra compare Banfi scioccato, il sedere della Cassini en plein air sembra qualcosa di enorme e di mistico.
A parte il finalone alla Travolta, le scene più calde riguardano anche le lezioni private che la Cassini dà ai maturi colleghi per imparare a ballare la “raccolta del melone”. In pratica lei si china come per raccogliere un melone dandosi il tempo col motivetto “Lo prendo… non lo prendo, lo prendo… non lo prendo”.
Banfi, professore che sogna di diventare preside come Carotenuto (ce la farà, ce la farà) è un fan assoluto di Travolta tanto che tiene in camera sua il poster del divo e si presenterà nella scena finale vestito di bianco proprio come parente carnale del suo eroe. Pasquale Travolta. E’ un fumettone “San Andreas”, diretto da Brad Peyton, tratto dal videogioco omonimo con Dwayne Johnson, Alexandra Daddario, Carla Gugino, Paul Giamatti, Art Parkinson, Canale 20 alle 21, 10.
Su Rai Movie alle 21, 10 il film sulla Guerra di Indipendenza americana “Il patriota” diretto da Roland Emmerich con Mel Gibson pacifista che va in guerra solo per ritrovare il figlio, Heath Ledger. Ci sono anche Joely Richardson, Jason Isaacs, Chris Cooper e Tchéky Karyo, da poco scomparso.
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La7Cinema alle 21, 15 propone il film della serata, “Agente 007. Al servizio segreto di Sua Maestà” diretto da Peter R. Hunt, già celebre montatore della serie al suo esordio da regista, interpretato da George Lazenby al suo esordio come attore, Diana Rigg, Telly Savalas come BLofeld, Gabriele Ferzetti che venne doppiato in inglese da David de Keyser, Ilse Steppat, Lois Maxwell.
Secondo molti fan di 007, compresi Steven Soderbergh e Christopher Nolan, è il miglior film in assoluto della serie, anche se George Lazenby al tempo non piacque e la sua carriera come James Bond sia come attore finì lì. Connery aveva chiesto troppo, 1.250.000 dollari, per questo venne chiamato l’australianoi George Lazenby, che non era proprio un attore. Era stato venditore di macchine e modello. In Inghilterra era noto per una serie di pubblicità come "The Big Fry man".
agente 007. al servizio segreto di sua maesta 1
Venne massacrato dai tabloid inglesi che volevano Sean Connery. Come lo voleva il pubblico. Vennero scritte le cose più assurde, che Diana Rigg mangiava aglio solo per far dispetto a Lazenby nelle scene d’amore. Pur firmando un contratto per sette film, l’anno dopo venne richiamato Sean Connery.
Iris alle 21, 15 passa il remkae di un capolavoro di Hitchcock, “Delitto perfetto” di Andrew Davis con Michael Douglas nel ruolo che fu di Ray Millan, Gwyneth Paltrow in quello di Grace Kelly, Viggo Mortensen in quello di Robert Cummings e David Suchet. Non era male, ammetto, ma come si fa a giare il remake di un film che era perfetto?
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Mediaset Italia 2 alle 21, 15 passa “Halloween II”, che qui venne ribattezzato “Il signore della morte” diretto da Rick Rosenthal con Donald Pleasence, Jamie Lee Curtis, Charles Cyphers. E’ il sequel del primo Halloween, anche se qui John Carpenter è solo sceneggiatore e produttore, mentre la regia passa a Rick Rosenthal, che non vale Carpenter. Nel cast Donald Pleasence, Jamie Lee Curtis, Charles Cyphers. L’idea era di finire la saga col numero Due. Non è affatto male.
Rai4 alle 21, 20 ci porta nel mondo delle arti marziali femminili con “Lady Bloodfight” di Chris Nahon con Amy Johnston, Jenny Wu, Muriel Hofmann, Kathy Wu, Sharon Zhang. Grandi botte. Nessun consenso critico significativo. Rete 4 alle 21, 35 passa l’ottimo, ma stravisto, “The Bourne Identity” diretto da Doug Liman con Matt Damon, Franka Potente, Chris Cooper, Clive Owen, Brian Cox.
adesso vinco io documentario su marcello lippi
Passiamo alla seconda serata con il documentario “Adesso vinco io” di Herbert Simon Paragnani e Paolo Geremei dedicato all’allenatore Marcello Lippi, Rai Storia alle 22, 40. Per i più cinefili trovate su Tv2000 alle 22, 55 l’ottimo “Still Life” diretto da Uberto Pasolini con Eddie Marsan, Joanne Froggatt, Karen Drury, Andrew Buchan, Neil D'Souza, passato a Venezia nell’ormai lontano 2013. Vediamo cosa ne scrissi.
Bello, rigoroso, civile, assolutamente perfetto. Incredibile che sia diretto da un regista italiano. E invece è così, anche se Uberto Pasolini vive da oltre quarant’anni in Inghilterra, dove si è fatto un nome soprattutto come produttore di piccoli film intelligenti. In "Still Life" seguiamo le giornate di John May, cioè lo strepitoso Eddie Marson, piccolo funzionario londinese incaricato di rintracciare i parenti delle persone morte in solitudine e organizzare per loro dei funerali decenti. Lo fa col massimo scrupolo.
Scegliendo brani musicali, bare, fotografia, frasi sulle lapidi. Orgoglioso del proprio compito di essere l’ultimo accompagnatore di persone che non ha mai conosciuto da vive, ma delle quali sembra così intimo amico. Fino a quando, è la crisi, il suo capo decide che il suo lavoro è inutile e costoso e John May riversa così sul suo ultimo caso, quello di un ubriacone, tutta la sua meticolosità e la sua passione.
Ma rivelando in questo quanto la sua stessa vita sia cosi simile a quella dei cari estinti da lui accompagnati per l'ultimo viaggio. Grande film per un pubblico colto, racconta anche la nostra più recente e dolorosa storia, con una borghesia divisa fra l’amore per il proprio lavoro e la crisi economica e politica che non ci permette, sempre più spesso, di farlo fino in fondo come avremmo voluto. Nello sguardo di Eddie Marson c’è tutto questo, la scomparsa di una classe media e tutto il suo orgoglio.
Su Cine 34 alle 23, 05 torna Edwige Fenech in “L’insegnante viene a casa” di Michele Massimo Tarantini con Renzo Montagnani, Alvaro Vitali, Lino Banfi, Marco Gelardini. Canale 27 alle 23, 05 propone “La febbre del sabato sera”, quello originale diretto da John Badham con John Travolta, Karen Lynn Gorney, Barry Miller, Joseph Cali, Paul Pape, Donna Pescow.
Italia 1 alle 23, 25 propone “It: Capitolo 2” di Andy Muschietti con Bill Skarsgård, James McAvoy, Jessica Chastain, Bill Hader, Isaiah Mustafa, Jay Ryan. La7 Cinema alle 23, 55 propone “Austin Powers: La spia che ci provava”, secondo film della serie, diretto da Jay Roach con Mike Myers, Heather Graham, Elizabeth Hurley, Michael York, Robert Wagner, Rob Lowe.
Rai Movie a mezzanotte ci propone un bellissimo film di John Milius come “Il vento e il leone” con Sean Connery come capo dei Berberi, Candice Bergen come la bella vedova americana rapita, Brian Keith come Teddy Roosevelt, John Huston, Geoffrey Lewis. Sorta di film manifesto del cinema indipendente e agguerrito di John Milius.
Basato su un vero rapimento, ma non di una donna, bensì di un uomo. Sean Connery, che interpreta il Raisuli, in uno dei migliori film della sua carriera, chiese a John Milius di aiutarlo a riscrivere le sue battute in “Caccia a Ottobre Rosso”. Tutta la battaglia finale fra tedeschi e americani è un’invenzione di Milius, ma fa molto colpo. Il vento del titolo, secondo il capo berbero, è Roosevelt, il leone è lui, il Raisuli.
Ammise Milius: "Considero Il vento e il leone’ il mio primo vero film. L'ho affrontato come un film di David Lean, per farlo in quello stile, una grande storia epica, per vedere se potevo realizzare grandi movimenti di truppe. Anche la sceneggiatura è scritta in quel modo. Due ragazzi, il Raisuli e Teddy Roosevelt, che si urlano addosso attraverso gli oceani."
Il ruolo di Eden era stato scritto da Milius con Julie Christie in testa, offerto a Faye Dunaway, che accettò, si ammalò, e venne sostituita da Candice Bergen. Interamente girato in Almeria. Una vera scoperta la presenza su Rai Tre alle 0, 35 di “Green Border” di Agnieszka Holland con Jalal Altawil, Maja Ostaszewska, Behi Djanati Atai, Agata Kulesza, Tomasz Wlosok.
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Salutato dal pubblico del Festival di Venezia con il Premio Speciale della giuria, è un film potente, bello e civilissimo, diretto da Agniezska Holland, attivissima regista polacca che da anni si muove tra Europa e America e ci porta nel vivo delle colpe e delle contraddizioni dell'Unione Europea in tema di migranti e accoglienza dei profughi siriani, afgani e di mezzo mondo che cercano di arrivare come possono in Europa, seguendo una famiglia di profughi stremati in un paesino di confine polacco sotto il logo della UE.
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Un simbolo che dovrebbe unire e accogliere. Il film ci mostra il dramma di migliaia di profughi arrivati nel 2020, in pieno covid, nella Bielorussia del putiniano Lukashenko da ogni parte del mondo e bloccati in uno stallo impossibile nella cosiddetta zona verde, al confine tra la Bielorussia e la Polonia allora retta dal leader di estrema destra Mateusz Morawiecki. Rimpallati da un paese all’altro perché non voluti, non graditi da nessuno.
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La stessa cosa non capiterà, ovviamente con i profughi ucraini, accolti fraternamente dal governo polacco. Strutturato a capitoli, prima il tragitto dei profughi, che cercano attraverso la Polonia di arrivare in Svezia o in altre parti d’Europa, e la scoperta del confine da incubo, poi la storia di un giovane soldato, mandato dagli ufficiali a scacciare i profughi e a ricacciarli in Bielorussia.
Poi gli attivisti, che poco possono fare per salvare le vite dei profughi. E infine la presa di posizione di una psicologa, rimasta vedova, che prende la decisione non solo di salvare delle vite, ma di fare passare quanta più gente è possibile. Su Rai 4 alle 0, 45 appare “Predator 2” di Stephen Hopkins con Danny Glover, Gary Busey, Rubén Blades, Maria Conchita Alonso, Bill Paxton. Piuttosto buono.
Iris all’1, 45 propone la commedia “Il lato positivo” di David O. Russell con Jennifer Lawrence, Bradley Cooper, Robert De Niro, Julia Stiles, Chris Tucker. Americanissima, ambientata e girata in quel di Philadelphia, dove si parla quasi sempre degli Eagles, gli aquilotti della locale squadra di rugby, quindi non degli aquilotti laziali, e dove per quasi due ore siamo di fronte a una sceneggiatura geniale che rilancia sempre l’interesse dello spettatori, niente è ovvio, banale e già visto e il tutto è condito da una serie di attori meravigliosi.
jennifer lawrence bradley cooper il lato positivo
E come se non bastasse ci ridà pure un Robert De Niro in gran forma come padre talmente fissato con gli Eagles, che muove tutta la sua vita e le sue giornate in base a quel lui pensa segni scaramantici per ripetere vittorie e successi della squadra. Il film è abilmente costruito a blocchi diversi che ci permettono di entrare nei personaggi e di seguirne da subito gli strampalati sviluppi.
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Sappiamo, però, che il nostro percorso è segnato da un lieto fine, visto che il protagonista, il Pat di Bradley Cooper appena uscito da otto mesi di ospedale perché, per il suo bipolarismo, ha menato a sangue l’amante della moglie Nicky, che ha sorpreso insieme a lei nella doccia, pensa di potere uscire dal suo stato di malato solo puntando al lato positivo delle cose. Così non gli va assolutamente giù che i romanzi, soprattutto “Addio alle armi” di Ernest Hemingway vadano a finire male.
Per mezzora di film seguiamo il pazzo Pat nel suo ritorno a casa, da un padre, De Niro, che si chiama Pat Senior, che è pazzo almeno quanto lui e non schioda dalla tv per seguire gli Eagles e vive puntando sulla sua squadra. La mamma Dolores, la notevole Jacki Weaver, è una specie di martire della famiglia di maschi fuori di testa. Il piano di Pat Junior è quello di comportarsi bene per riconquistare la moglie che non ne vuole più sapere di lui.
E a questo punto, dopo mezzora, entra in scena un altro personaggio fuori di testa, la Tiffany di Jennifer Lawrence, vedova di un poliziotto e diventata troia compulsiva per superare lo shock. Tiffany ha capito, e noi con lei, che Pat sarà il suo uomo, e insieme, unendo le reciproche stravaganze, riusciranno a sopravvivere a Philadelphia, alle famiglie e agli Eagles, ma ci dovremo arrivare. Da vedere.
Rai Movie alle 2, 05 propone il fantascientifico così così “Autómata” di Gabe Ibáñez con Antonio Banderas, Birgitte Hjort Sørensen, Melanie Griffith, Dylan McDermott e Rai4 alle 2, 35 l’horror demenziale “Veneciafrenia” di Alex de la Iglesia con Ingrid García Jonsson, Silvia Alonso, Caterina Murino, Cosimo Fusco, Enrico Lo Verso, dove i veneziani, giustamente, non ne possono più dei turisti stranieri.
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Vi leggo una critica spagnola non proprio positiva: “Pero que porqueria de pelicula. Yo he sigo fanaticos de Las peliculas del director pero Este es una mierda”. Deve essere imperdibile. O quasi. Cine 34 alle 2, 35 riporta alla luce lo sfortunato “Satyricon” prodotto da Alfredo Bini e diretto da Gian Luigi Polidoro con Don Backy, Ugo Tognazzi, Tina Aumont, Mario Carotenuto.
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AL di là dei processi che subì il film, dei tagli, il vero problema è che era assurdo competere con Fellini e con un altro Satyricon. Inoltre il Satyricon di Fellini, che uscirà pochi mesi dopo, si rivelerà un capolavoro e allora del film di Polidoro, malgrado la censura che lo porterà via dalle sale per quasi un anno, non importerà più niente a nessuno. Il film viene finanziato, malamente, da Angelo Rizzoli, che “non aveva mai perdonato a Federico di averlo tradito dopo Giulietta”.
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Ma tira fuori solo 380 milioni. E Alfredo Bini rispose, nei ricordi di Sonego, “Ma, Commendatore, non bastano neanche per i costumi”. Il film “ancor più sbrindellato di quanto avessi proposto io”, spiega Roldo Sonego, il suo sceneggiatore, “uscì sei mesi prima di quello di Fellini. Incassò 270 milioni in soli tre giorni riuscendo quasi a rientrare nei costi. La guerra legale fra Rizzoli e gli avvocati degli americani che avevano i diritti mondiali del film di Fellini fu spietata.
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Dopo tre settimane il nostro film, già denunciato per oscenità e sequestrato per pornografia, si beccò addirittura un’accusa di pedofilia. Sbucò un testimone a dichiarare che aveva visto Franco Fabrizi importunare un bambino. Poi gli americani diedero 300 mila dollari sull’unghia a Rizzoli e chiusero il negativo del film in un frigorifero di Los Angeles”. Al di là del racconto di Sonego, è vero che il film rimase bloccato un anno.
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E il bambino del racconto è in realtà il minore Francesco Pau, di 14 anni, nei panni di Gitone, che viene adescato dall’Ascilto di Franco Fabrizi. Più o meno come da copione, però. Il processo, e qui siamo d’accordo con Sonego e il suo biografo, Tatti Sanguineti, stroncò la carriera di Franco Fabrizi “attore ambiguo e capovolto a cui si sarebbe potuta tagliare la battuta più censurata dal copione: Ma non vedi che è frocio?”.
Attenti a Tiffany Hoyveld, modella e attrice giamaicana, nel ruolo di Prudentilla, che nello stesso anno appare senza veli sulla copertina di “Playmen” di aprile 1969. Verrà poi trovata uccisa il 17 dicembre 1971 assieme al playboy Giuliano Carabai vicino al lago di Martignana. Chiudo col vecchio Buster, cioè “La palla numero 13” o “Sherlock Junior” diretto e interpretato da Buster Keaton, Rai Tre alle 3, 15. Un capolavoro.
guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo 2
satyricon di gian luigi polidoro 3
LENNY S PIZZA IN LA FEBBRE DEL SABATO SERA
la febbre del sabato sera
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ugo tognazzi nel satyricon di gian luigi polidoro
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JOHN TRAVOLTA CON IL COMPLETO BIANCO IN LA FEBBRE DEL SABATO SERA
guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo 3
green border di agnieszka holland 4
green border di agnieszka holland 10
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il lato positivo Bradley Cooper e Robert DeNiro
IL LATO POSITIVO
IL LATO POSITIVO
il vestito di john travolta in la febbre del sabato sera
IL LATO POSITIVO
IL LATO POSITIVO
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lady bloodfight
predator 2
austin power – la spia che ci provava
austin power – la spia che ci provava
heather graham austin power – la spia che ci provava
lady bloodfight
it capitolo 2
it capitolo 2
it capitolo 2
it capitolo 2
lady bloodfight
l’insegnante balla con tutta la classe
edwige fenech l'insegnante viene a casa
l'insegnante viene a casa
edwige fenech l'insegnante viene a casa
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halloween 2 il signore della morte 5
l’insegnante balla con tutta la classe 3
san andreas 1
halloween 2 il signore della morte 3
adesso vinco io documentario su marcello lippi 4
STILL LIFE DI UBERTO PASOLINI
still life
STILL LIFE DI UBERTO PASOLINI
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adesso vinco io documentario su marcello lippi 5
adesso vinco io documentario su marcello lippi 9
adesso vinco io documentario su marcello lippi 8
san andreas 2
l’insegnante balla con tutta la classe 2
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the bourne identity 3
the bourne identity 5
delitto perfetto
delitto perfetto
agente 007. al servizio segreto di sua maesta 3
guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo 1










