IL DIVANO DEI GIUSTI/2 – CHE VEDIAMO IN CHIARO STASERA? SU CINE 34 ALLE 21 TROVATE IL DIVERTENTE “DA GRANDE”, CON UN BAMBINO DI 8 ANNI CHE DIVENTA IMPROVVISAMENTE QUARANTENNE, INTERPRETATO DA RENATO POZZETTO – TV2000 ALLE 21,10 PASSA UN FILM CHE FORSE DAGO DOVREBBE VEDERE, ANCHE SE 212 MINUTI SONO UNA BELLA MATTONATA, “EXODUS”, CON PAUL NEWMAN – LA7 CINEMA ALLE 21,15 PASSA IL NOTEVOLISSIMO “INTERVISTA COL VAMPIRO” CON TOM CRUISE E BRAD PITT, GIOVANI E BELLI, CHE ATTRAVERSANO SECOLI DI STORIA SUCCHIANDO SANGUE QUA E LÀ – IL FILM PIÙ STRACULT DELLA NOTTATA È “ALEX L’ARIETE” CON ALBERTO TOMBA E MICHELLE HUNZIKER... – VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo in chiaro stasera? In prima serata ci sarebbe, su Rai Uno alle 21,30 l’inedito “La ragazza del mare”, biopic su una campionessa di nuoto americana che partecipò alle Olimpiadi del 1924, diretto un anno fa da Joachim Rønning, il regista del recente “Tron: Ares” con Daisy Ridley come la campionessa di nuoto Gertrude Ederle, Tilda Cobham-Hervey, Stephen Graham, Kim Bodnia, Jeanette Hain. Sembra sia abbastanza buono. Ottime critiche.
Su Cine 34 alle 21 trovate il divertente “Da grande” diretto da Franco Amurri con un bambino di otto anni che diventa improvvisamente quarantenne, interpretato da Renato Pozzetto in uno dei suoi ruoli migliori, Giulia Boschi, Ottavia Piccolo, Alessandro Haber, Joska Versari. Ne venne fatto un fortunato remake in America, “Big” di penny Marshall con Tom Hanks.
Rai Movie alle 21,10 passa il sentimentale, un po’ melenso, ma ottimo in queste serate autunnali, “Mona Lisa Smile” diretto da Mike Newell con una Julia Roberts credibile come insegnante d’arte nel college per ragazze americane ricche, interpretate da una serie di giovani attrici che faranno fortuna, Kirsten Dunst, Julia Stiles, Maggie Gyllenhaal, Ginnifer Goodwin.
Tv2000 alle 21,10 passa un film che forse Dago dovrebbe vedere, anche se 212 minuti sono una bella mattonata, “Exodus” diretto e prodotto da Otto Preminger, scritto dal blackilsted Dalton Trumbo, tratto dal romanzo di Leon Uris con Paul Newman, Eva Marie Saint, Ralph Richardson, Lee J. Cobb, Peter Lawford, Sal Mineo, John Derek, Hugh Griffith, Alexandra Stewart, che solo due giorni fa ho visto con Carmelo bene in “Umano non umano” di Schifano, che ci racconta lo sbarco di una nave piena di 600 profughi israeliani reduci dai campi di concentramento nazisti in Palestina dove essere rimasti fermi a Cipro.
La nave si chiamerà, appunto Exodus. Capisco che in questo periodo con tutti i morti di Gaza, è forse un film che può dare non pochi problemi, ma quando lo vedemmo da ragazzi ci sembrò un filmone di Preminger con un megacast. Preminger disse che se il libro di Uris, un best seller, era molto di propaganda, lui aveva invece cercato di raccontare la realtà. E di fare soprattutto un film americano, in Panavision 65 mm.
Ma il film divise il pubblico, in Israele. Uris, che aveva fatto un libro decisamente sionista, lo denunciò. Trumbo scrisse il copione in quattro mesi, chiamato con urgenza da Preminger per sostituire un altro sceneggiatore blacklisted, Albert Maltz, che aveva scritto un copione di 400 pagine e col quale aveva rotto.
Nemmeno Paul Newman si trovò bene con Preminger, che rifiutò tutte le sue proposte sul personaggio che interpretava. Alla prima del film, dopo tre ore, e mancavano ancora 28 minuti il comico Mort Sahl esplose in un geniale “Otto Preminger, lascia andare il mio popolo!”.
Canale 20 alle 21,10 passa “Batman v Superman: Dawn of Justice” di Zack Snyder con Ben Affleck, Henry Cavill, Gal Gadot, Amy Adams, Diane Lane, Jeremy Irons, Holly Hunter. Vediamo cosa ne scrissi… Botte da orbi fra Batman e Superman. Come si prevedeva. Perché poi a Batman, l’umano, gli roda così tanto di Superman, nessuno ce lo spiega in questo Batman v Superman: Dawn of Justice diretto da Zack Snyder, giocattolone da 250 milioni di dollari, più i 150 di promozione.
Eppure Alfred gliela aveva detto che non c’era bisogno di tutte queste scene. Magari è un conflitto di classe perché uno sta a Metropolis e l’altro a Gotham City, che poi sembrano in pratica la stessa città, tipo uno sta a Flaminio e l’altro a Prati. E per questo si vogliono menare.
Comunque questo Batman di Ben Affleck è troppo coatto e troppo irrisolto, almeno il Superman di Henry Cavill ha una certa eleganza, che non perde nemmeno quando entra vestito nella vasca da bagno della Lois Lane di Amy Adams.
E non si capisce perché stiano così a sentire il Lex Luthor svitato di Jesse Eisenberg, costruito come un figlio di papà problematico che li manovra in un delirio da nerd giocattolaio. Così dopo due ore e mezzo di film, in mezzo a molte scene anche riuscite, come la battaglia centrale tra i due super-eroi, il grande inizio apocalittico alla 11 settembre.
L’entrata di personaggi forti come Diane Lane mamma di Superman o la Wonder Woman della stra-bona Gal Gadot, ti chiedi quale sia la storia di questo film. Senza spoilerare nulla, anche perché non c’è granché da spoilerare, mi dispiace per Zack Snyder, il film sembra davvero costruito per la sequenza delle botte da orbi fra i due e per i continui rimandi ai film successivi con Wonder Woman e i nuovi eroi che fanno capolino qui, cioè The Flash di Ezra Miller, l’Aquaman coattissimo di Jason Mamoa, il Cyborg di Ray Fisher.
Con questo, per carità, anche se il film non è così divertente, rimane un polpettone che ti vedi con piacere, grazie alla regia di Zack Snyder e alle musiche fenomenali di Hans Zimmer e Junkie XL, ma capisco perché i critici americani lo abbiano massacrato. “Sembra il remake farlocco della Strana coppia con Oscar e Felix che vogliono uccidersi l’uno con l’altro”. “Qualcuno fermi Zack Snyder, qualcuno salvi il mondo”.
Iris alle 21,15 rispolvera uno dei migliori tardi western con John Wayne già vecchio e malato, cioè “Il pistolero” di Don Siegel con John Wayne, Lauren Bacall, Bill McKinney, James Stewart, Sheree North, John Carradine, Scatman Crothers. Nella scena tra James Stewart e John Wayne c’erano parecchi problemi.
Anche perché Stewart sentiva pochissimo e parlava pianissimo. Stewart, che si era ritirato cinque anni prima, lo fece come piacere personale a Wayne. Ma anche Richard Boone, John Carradine e Lauren Bacall fecero il film come piacere a Wayne. Fu invece Dino De Laurentiis che volle a tutti i costi John Wayne. Il personaggio della storia aveva solo 50 anni.
La7 Cinema alle 21,15 passa il notevolissimo “Intervista col vampiro” di Neil Jordan, tratto dal romanzo di Anne Rice con Tom Cruise e Brad Pitt nei panni di Louis e Lestat, giovani, belli e vampiri che attraversano secoli di storia succhiando in qua e là, Kirsten Dunst bambina, Stephen Rea, Antonio Banderas e la nostra Domiziana Giordano.
Leggo che Christian Slater subentrò nel ruolo di Malloy al povero River Phoenix e dette in beneficenza i 250 mila dollari del compenso. Il ruolo di Lestat, pensato dalla Rice per Rutger Hauer, venne offerto a Daniel Day Lewis, poi a Johnny Depp e solo alla fine venne assegnato a Tom Cruise, con dispiacere della Rice, che vide il film solo anni dopo, in vhs e rimase impressionata dalla sua interpretazione al punto che scrisse una lettera di scuse.
La5 alle 21,15 propone la commedia piuttosto divertente “Tutto può succedere” di Nancy Meyers con Jack Nicholson scapolone che frequenta solo ragazze e un giorno gli prende un coccolone nella casa della madre di una delle sue fidanzate, Diane Keaton, che inizia a curarlo. Ci sono anche Frances McDormand, Keanu Reeves, Amanda Peet, Jon Favreau.
Su Canale 27 alle 21,15 passa “Polar Express”, primo film interamente costruito con la motion capture, diretto da Robert Zemeckis, tratto dal libro illustrato di Chris Van Allsburg con Tom Hanks in molte parti diverse, Michael Jeter, Nona Gaye, Harter Zemeckis, Eddie Deezen.
Rai4 alle 21,20 propone il thriller australiano “La casa del padre” di Neil Burger con Daisy Ridley, Ben Mendelsohn, Garrett Hedlund, Gil Birmingham, Brooklynn Prince. Così così. Cielo alle 21,20 passa un film di botte, botte e ancora botte, “Kickboxer – Il nuovo guerriero” di Mark DiSalle, David Worth con Jean-Claude Van Damme, Dennis Alexio, Rochelle Ashana.
Rai5 alle 21,20 propone il film che lanciò Emanuele Crialese a Cannes, “Respiro”, prodotto da Domenico Procacci con una strepitosa Valeria Golino, Vincenzo Amato, Francesco Casisa, Veronica D'Agostino, Filippo Pucillo.
Passiamo alla seconda serata con “Doppio passo”, storia di calcio diretta da Lorenzo Borghini con Giulio Beranek, Giordano De Plano, Valeria Bilello, Fabrizio Ferracane, Bebo Storti, Rai5 alle 22, 50.
Iris alle 23,10 ripropone “Il pistolero di Dio” di Lee H. Katzin con Glenn Ford, Carolyn Jones, Barbara Hershey, David Carradine. Firmata da certo Richard Carr, è in realtà una vecchia sceneggiatura non firmata dal blacklisted Dalton Trumbo e doveva vedere come protagonista Gregory Peck e non un Glenn Ford già bollitissimo. Ma la coppia Barbara Hershey & David Carradine, giovani e innamorati, era fantastica. Li ritroveremo nel primo film di Martin Scorsese da protagonisti, “Boxcar Bertha”.
LA7Cinema alle 23, 30 propone un gran bel film carcerario di Jacques Audiard, “Il profeta” con Tahar Rahim, Niels Arestrup, Adel Bencherif, Hichem Yacoubi, Reda Kateb. Molto carino “La guerra del Tiburtino Terzo” diretto da Luna Gualano, prodotto dai Manetti bros, con Antonio Bannò, Sveva Mariani, Paolo Calabresi, Paola Minaccioni, Francesca Stagni.
Iris alle 0,55 passa il più raro “The Invention of Lying – Il primo dei bugiardi”, diretto dal comico Ricky Gervais e Matthew Robinson con Ricky Gervais, Jennifer Garner, Jonah Hill, Louis C.K., Jeffrey Tambor. Rai Movie all’1,05 propone “Storia di vita e malavita”, film sulla prostituzione minorile a Milano diretto da Carlo Lizzani con Cinzia Mambretti, Cristina Moranzoni, Annarita Grapputo, Anna Curti, Daniela Grassini, Walter Valdi e Mimmo Craig “”La pancia non c’è più”). Indeciso tra realismo e soft-porno. Duro, sudicio, pesante. Leggo su Internet che “non passerà mai in versione integrale in tv”. Chissà…
Rai Due alle 1,14 propone il drammatico “Non odiare”, storia di razzismo e fascismo diretto da Mauro Mancini con Alessandro Gassman medico ebreo che non salva un ferito che ha tatuaggi nazisti, Sara Serraiocco, Luka Zunic, Lorenzo Buonora, Lorenzo Acquaviva.
Bellissimo “Un mercoledì da leoni” di John Milius con Gary Busey, Jan-Michael Vincent, William Katt, Patti D'Arbanville, La7 Cinema alle 2, 20. Molto raro, leggo che sarebbe una prima tv, “Top Crack", commedia stravagante diretta da Mario Russo con il comico inglese Terry-Thomas e Gastone Moschin criminali da strapazzo, Oreste Lionello, Didier Haudepin, Stella Interlenghi. Visto tanti anni fa. Ferrari. Così così.
Cine 34 alle 4, 05 passa il film più stracult della nottata, “Alex l’ariete” di Damiano Damiani con Alberto Tomba, Michelle Hunziker, Ramona Badescu, Orso Maria Guerrini. Terrificante ma molto divertente. Quanto a stracult non scherza nemmeno “The Black Cobra 2” di Edoardo Margheriti con il mitico Fred Williamson, Nicholas Hammond, Emma Hoagland, Najid Jadali, Ned Hourani, Iris alle 4, 10.
Chiudo con “L’uomo che uccideva a sangue freddo”, thriller ospedaliero diretto da Alain Jessua con Annie Girardot, Alain Delon, Michel Duchaussoy, Robert Hirsch. Lo ricordo piuttosto buono. Lo trovate su Rete 4 alle 4,20.
ricky gervais the invention of lying
the invention of lying
alex l ariete 1
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alex l ariete 3
un mercoledi da leoni













