1. DOBBIAMO ANCORA METABOLIZZARE LA SBORNIA MONDIALE CHE ARRIVA LA PURGA EUROPEA 2. SULLE ALI DEL CONFLITTO SUL DEBITO PUBBLICO E SULLA FLESSIBILITÀ DI BILANCIO, LA SOLITA EUROPA DELLA MERKEL RIPARTE CON COMPROMESSI DI BASSO PROFILO E NOI, PER DISPETTO, DOPO AVERGLI MANDATO PER ANNI I FRATTINI E I TAJANI, STIAMO PER SPEDIRE A BRUXELLES UN’ALTRA FORTE PERSONALITÀ POLITICA DEL PESO DI FEDERICA MOGHERINI, MINISTRA DEGLI ESTERI PER MANCANZA DI PROVE. POI DICONO CHE SIAMO EUROPEISTI 2. IL TEMA È SEMPRE LO STESSO, PER LA MERKEL: CONVIENE GOVERNARE DIRETTAMENTE (TIPO CON MONTI) OPPURE LASCIARE UN PO’ DI MARGINI AI MAGGIORENTI LOCALI? ALMENO CI RISPARMIASSERO LA RETORICA EUROPEISTA DELLA COMUNE FRATELLANZA. QUESTI HANNO SOLO PAURA DEI DISORDINI IN PIAZZA MODELLO GRECIA. E DEI LORO CAZZO DI SONDAGGI BAVARESI

A cura di Minimo Riserbo (Special Guest: Pippo il Patriota)

 

1 - L’EUROPA DEI MIGLIORI

federica mogherini federica mogherini

Un democristiano del Lussemburgo con il cognome tedesco e il nome francese alla guida della Commissione, al quale si oppone veramente solo il povero Cameron, che a sua volta in Gran Bretagna si prepara a perdere le elezioni per mano di Farage. La solita Europa della Merkel riparte con compromessi di basso profilo e noi, per dispetto, dopo avergli mandato per anni i Frattini e i Tajani, stiamo per spedire a Bruxelles anche un’altra forte personalità politica del peso della Federica Mogherini, ministra degli Esteri per mancanza di prove. Poi dicono che siamo europeisti.

 

renzi grillini incontro 4renzi grillini incontro 4

Sullo sfondo, il solito conflitto sul debito e sulla flessibilità di bilancio. Due parole sulle quali si ragiona il meno possibile. Il debito è il babau della Grande Germania, ma non è il male assoluto. A ogni debito corrisponde un credito e, come sanno le banche che in Europa comandano, il suo problema non è mai lo stock, ma la sostenibilità. Il debito pubblico italiano è assai elevato, ma è sostenibile. Lo garantiscono cose che si toccano e lo garantisce Bella Napoli dal Colle dei colli, sfornando a richiesta qualunque governo serva o piaccia alle cancellerie occidentali e alla Troika. Se il prossimo dovrà essere l’esecutivo di Topo Gigio, che Topo Gigio sia. Per dire.

 

renzi grillini incontro 3renzi grillini incontro 3

La flessibilità è parola che i lavoratori italiani, meno flessibili dei “fratelli” serbi, polacchi e brasiliani, conoscono bene e della quale hanno imparato a diffidare in assenza dell’Internazionale dei lavoratori. Flessibilità significa prenderla in quel posto con sorriso grato (al padroncino delocalizzatore di turno). Ora la invocano i governi francesi e gli italiani per non far la fine di greci e portoghesi.

renzi di maiorenzi di maio

 

Ed è davvero cosa buona e giusta. Il tema è sempre lo stesso, per la Merkel e per Francoforte: conviene governare direttamente (tipo con Monti) oppure lasciare un po’ di margini ai maggiorenti locali? Almeno ci risparmiassero la retorica europeista della comune fratellanza. Questi hanno solo paura dei disordini in piazza modello Syntagma. E dei loro cazzo di sondaggi bavaresi.

 

2 - CHE LA SCAMORZA SIA CON VOI!

“Un patto debole per la nuova Europa. Juncker a maggioranza verso la guida della commissione Ue. L’opposizione solitaria di Cameron. Telefonata tra Casa Bianca e Palazzo Chigi”, titola in prima il Corriere delle banche, che dentro parla, per Juncker, di “consenso debole che già lo indebolisce” (p. 2). Mentre “l’Italia lega il suo ‘sì’ alla maggiore flessibilità sul debito pubblico. Ieri Matteo Renzi è salito al Colle, anticipando a Napolitano gli argomenti e i temi che stasera verranno discussi al vertice” (p. 3).

 

tajani foto mezzelani gmt tajani foto mezzelani gmt

La Stampa titola a tutta prima: “Ue, Renzi chiede garanzie. ‘Flessibilità dei conti, vogliamo certezze’”. Dentro intervista – si fa per dire – Manfred Weber, capogruppo dei popolari all’Europarlamento (“L’elasticità è un errore, col debito non si crea lavoro”, p. 2), che dice cose così: “La Commissione Barroso ha dato alla Francia due anni in più per il rispetto del criterio del 3% e cosa è successo? Hanno usato bene il tempo? Questo è il mio problema. Senza contare che non ho fiducia nelle promesse dei socialisti quando dicono che, in cambio di una maggiore flessibilità, saranno fatte le riforme. E che quando il Portogallo e la Grecia erano in difficoltà nessuno ha chiesto di essere flessibili con loro”.

FRANCO FRATTINI FRANCO FRATTINI

GRILLO E FARAGEGRILLO E FARAGE

 

Non male, come ammissione sul rigore a intermittenza. L’intervistatore chiede poi della contrarietà di Forza Italia al Fiscal compact, sbandierata in campagna elettorale: “Nell’incontro del gruppo popolare hanno sostenuto le loro idee. Non c’era però alcun sostegno. Il documento finale è passato all’unanimità”. Unanimità?

Per il Messaggero, sulle nomine rispunta anche Lettanipote (p. 5). Per Libero, “D’Alema rottamato pure in Europa. Napolitano ‘vota’ per la Mogherini. Berlino finge di stare con Renzi” (p. 6). Che spettacolo, cari euroscettici. 

 

3 - ERA MEGLIO RUBARE CHE GIOCARSI LA COSTITUZIONE

renzi con merkel cameron van rompuy harperrenzi con merkel cameron van rompuy harper

Non va male il dialogo Renzie-grillini sulle riforme e Repubblica ne è lo specchio. “Il dialogo Renzi e M5S: ‘Si torna alla preferenze se c’è il ballottaggio’. Il triplo forno del premier: ‘Ora Forza Italia decida cosa fare’. Modifiche su premio e sbarramento” (p. 6). “Matteo e i Cinquestelle, ironie in streaming. ‘E’ il Grande fratellum’. Il premier battezza la legge elettorale illustrata dal M5S, ma questa volta il dialogo tra Pd e grillini è partito” (p. 9). Riferisce la Stampa, “L’assemblea grillina: decidiamo on line” (p. 4). Il Messaggero la riassume così: “Renzi vede M5S: sì alle preferenze se c’è governabilità” (p. 2). Impietoso Libero: “Beppe non c’è e Matteo si mangia i grillini” (p. 9).

 

Preoccupato l’altro fronte dei gran costituenti: “Forza Italia non vuole sorprese: votiamo presto sull’Italicum. Romani sente Berlusconi (estikazzi?, ndr), poi avverte i dem: il patto regge, le riforme si fanno con noi” (Corriere, p. 6). Le faranno tutti insieme, perché se lo meritano e perché si meritano.

 

4 - CALCIO SERVO IN SERVA TELEVISIONE

berlusconi a cesano boscone   foto da chi 3berlusconi a cesano boscone foto da chi 3

Calcio e diritti tv: la farsa compie passi avanti. “Calcio, Lega in pressing. ‘Ora Sky e Mediaset firmino una tregua’. Oggi la decisione finale sull’asta. E la pay-tv di Murdoch cambia il decoder: visione facilitata del digitale terrestre” (Repubblica, p. 13). Per la Stampa, “Bando da rifare’. I club si spaccano nella guerra delle tv. Oggi si decide. L’emiro di Al Jazeera tifa Mediaset” (p. 11). Onesto il riassunto di Libero di Belpietro: “La Lega calcio molla tutto in mano a Mediaset e Sky” (p. 23).

 

Il Sole 24 Ore fa due conti e alza le mutande: “Serie A giù dal podio in Europa. In 15 anni scesa al quarto posto. La perdita di appeal del torneo si riflette in stadi vuoti e minori ricavi commerciali” (p. 31). E ora vediamo se Alfanayev completa il capolavoro vietando le trasferte a tutti quanti con la scusa della morte del tifoso.

 

5 - TOGHE STRAPPATE, TOGHE PENSIONATE, TOGHE CHE ASCOLTANO TROPPO

Ipocrisia senza fine nella vicenda dello scontro ai vertici della procura di Milano, decisa d’imperio da Re Giorgio a mezzo lettera segreta: “Rischio pensione anticipata per Bruti e Canzio. La proroga del decreto statali ‘esclude’ i capi dei pm milanesi e della corte d’appello. Tutto dipende da come si legge una clausola nel rapporto tra due commi dell’articolo 1” (Corriere, p. 11). Intanto il Cetriolo Quotidiano scopre che Robledo ha presentato un secondo esposto contro Bruti al Csm (p. 11) sulla propria esclusione dagli interrogatori relativi a Expo 2015.

a sinistra il procuratore aggiunto di milano alfredo robledo, a destra il procuratore capo edmondo bruti liberatia sinistra il procuratore aggiunto di milano alfredo robledo, a destra il procuratore capo edmondo bruti liberati

 

Sulla giustizia in generale, Repubblica (p.2) e Messaggero (p. 3) sostengono oggi che il governo ha un piano sulla giustizia, che prevede una “stretta sulle intercettazioni e il ritorno del falso in bilancio”. Dopo l’estate, prevede il quotidiano di Calta-riccone e della sua avvocatona Paola Severino, si parlerà di sezione disciplinare del Csm. Speriamo sia la volta buona.

 

Mentre Gamberale l’intoccabile va all’attacco e dice che sull’inchiesta Sea lui è solo “vittima dello scontro in Procura” (Repubblica, p. 28). Che mito, il Gamberale. Innocente fin dai tempi della Sip.

 

6 - QUOTE ROSA SEMPRE!

Meditiamo insieme su questa notizia che arriva dalla Liguria fu dipietrista: “Vestiti e manicure a carico della Regione per Fusco e Piredda. Domiciliari alle due ex dipietriste. Il gip: “hanno tenuto una condotta dissipatrice” (Corriere, p. 23). Le due belle ragazze fustigatrici, dei costumi altrui, avrebbero messo in nota spese biancheria e biglietti aerei già rimborsati una volta. Anche da indagate (Repubblica, p. 23). 

MARCELLO DELLUTRI MARCELLO DELLUTRI

 

7 - ITALIA, IL PAESE MIGLIORE. ANZI DEI MIGLIORI

Ritagliare e incorniciare pagina 26 del Corriere di oggi: vi si trova una collezione di pizzini di stima per l’ex latitante Dell’Utri Marcello, raccolti tra gli amici del fondatore di Publitalia. Il titolo è “Al tuo fianco, Marcello”. Potevano farlo con incunaboli in stile biblioteca dei Girolamini.

 

8 - GIORNALISMI DIVERSAMENTE UTILI

selfie berlusconi e vespa selfie berlusconi e vespa

Pagina un po’ autoreferenziale sul Cetriolo Quotidiano, ma pur sempre istruttiva: “La Rai non cambia: milioni per Vespa e Floris in bilico. Porta a porta è per sempre, il giornalista celebra il nuovo palinsesto con Berlusconi alla festa per il Giornale. La prossima stagione c’è Ballarò, ma non è ancora chiaro chi lo farà” (estikazzi?). Sotto, “Agli editori regali, ai giovani precarietà. Firmati il decreto Lotti che sblocca il fondo per l’editoria e il contratto, contestato dai giornalisti” (p. 8). I co.co.co. avranno minimi mensili fissati a 250 euro. Godi popolo!

floris a palazzo chigi da renzi floris a palazzo chigi da renzi

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...