1. DOMANI, CON LE DIMISSIONI DI RE GIORGIO PARTE UFFICIALMENTE LA LOTTERIA DEL QUIRINALE 2. A RENZI BASTEREBBE TENERE UNITA LA PROPRIA MAGGIORANZA DI GOVERNO PER AVERE LA POSSIBILITÀ DI ELEGGERE UN CAPO DELLO STATO AL QUARTO SCRUTINIO. MA PITTIBIMBO NON VUOLE RISCHIARE E MIRA AD AVERE L’ACCORDO ANCHE DI FORZA ITALIA (ALTRI 150 VOTI) 3. SE MINORANZA PD, FITTIANI, GRILLINI E VENDOLIANI VOLESSERO METTERE IN SERIA DIFFICOLTÀ IL PATTO RENZI-BERLUSCONI DOVREBBERO METTERSI D’ACCORDO PER VOTARE ROMANO PRODI 4. CON IL PROF BOLOGNESE IN PISTA, RENZIE FAREBBE MOLTA FATICA, DAL QUARTO SCRUTINIO, A FAR FINTA DI NULLA E A TIRARE DRITTO SU UN NOME CHE PIACCIA ANCHE AL CAVALIERE

Colin Ward (Special Guest: Pippo il Patriota) per Dagospia

 

1. AVVISI AI NAVIGATI

MATTEO RENZIMATTEO RENZI

Con le dimissioni di Re Giorgio, che arriveranno domani mattina, parte ufficialmente la corsa al Quirinale. I numeri dicono che a Renzie basterebbe tenere unita la propria maggioranza di governo per avere la possibilità di eleggere un capo dello Stato al quarto scrutinio. Ma Pittibimbo non vuole rischiare e mira ad avere l’accordo anche di Forza Italia (altri 150 voti) su una figura “di garanzia”.

 

Se minoranza Pd, dissidenti fittiani, grillini e vendoliani volessero mettere in seria difficoltà il patto Renzi-Berlusconi dovrebbero mettersi d’accordo per votare Romano Prodi fin dal primo scrutinio. Con il Professore bolognese in pista, Renzie farebbe molta fatica, dal quarto scrutinio, a far finta di nulla e a tirare dritto su un nome che piaccia anche al Cavaliere. Non è un caso che sia proprio questo lo scenario più temuto da Renzie. Prodi al Quirinale sarebbe un presidente forte, autonomo, con i suoi rapporti internazionali privilegiati (Cina, Russia, Francia e Bruxelles su tutti) e in grado di fare ombra al premier spaccone. Per Renzi, meglio puntare su una mezza figura che vada bene anche a Berlusconi. Una debolezza figlia di due debolezze.  

romano prodi (2)romano prodi (2)

 

 

2. CONVIVERE CON LA PAURA

La paura di altri attacchi è il filo rosso che unisce le varie notizie sul fronte del terrorismo jihadista. “La ‘cyberjihad’ nei siti militari americani. Resi pubblici numeri di telefono e mappe. Violati da presunti simpatizzanti dell’Isis i profili Twitter e You Tube del Comando centrale Usa. Obama su Twitter: ‘Se ci dobbiamo connettere a Internet dobbiamo essere protetti” (Corriere, p. 5). “Francia, caccia a sei terroristi, nuove minacce di Al Qaeda. 10 mila soldati nelle strade. ‘Sono pronti a colpire, hanno compiuto attacchi prima delle stragi’” (Repubblica, p. 2).

 

silvio berlusconi (9)silvio berlusconi (9)

Paura anche a Roma: “Gli 007: allerta massima in Italia. Rischio attentati. Controlli potenziati in Vaticano e accessi limitati al ghetto di Roma. Il pericolo di ‘lupi solitari’ in azione per vendicare la morte dei jihadisti di Parigi” (Corriere, p. 6). Il Messaggero è più circostanziato: “Allerta degli 007. ‘Jihadisti italiani in contatto con la Francia’. Le cellule dormienti europee tornano attive. Alcune possono scegliere il nostro Paese per sfuggire ai controlli in patria” (p. 4). “I timori del Vaticano: il rischio c’è. Ma il Papa non vuole blindature” (p. 5). Per il Giornale, “Il Papa chiede di battersi contro l’Islam estremista. ‘E’ una cultura di morte’” (p. 4). Poi l’affondo sulle vere ragioni della relativa tranquillità in Italia: “Mezzo Paese al sicuro (sotto la mafia)” (p. 5).

 

 

3. LA FAMOSA LIBERTÀ DI SATIRA

Siamo tutti Charlie, ma lo decide sempre l’autorità giudiziaria. “Frase choc di Dieudonnè: indagato per apologia di terrorismo. Il comico antisemita ha scritto su Facebook: ‘Je suis Charlie Coulibaly’. Poi la pagina è stata rimossa” (Corriere, p. 8). L’apertura di un’inchiesta su un comico è un bell’esempio di coerenza, dopo i proclami di questi giorni.

papa francesco ghyblj lombardi e il pappagallo amore 1papa francesco ghyblj lombardi e il pappagallo amore 1

 

Intanto è tutto pronto per l’uscita del nuovo numero di Charlie. Corriere: “Vignetta su Maometto in tre milioni di copie. Nasce il nuovo Charlie” (p. 8). Repubblica: “Je suis Charlie’, Maometto torna in copertina. ‘Non possiamo cedere’. Tra i superstiti del settimanale satirico decimato dall’attentato: tre milioni di copie per il prossimo numero. E sul Profeta la scritta: ‘Tutto perdonato’” (p. 6). La Stampa riporta che su Charlie vi saranno anche disegni inediti di chi è stato ucciso (p. 2).

 

Sulla marcia di domenica, bello vedere che l’America si scusa: “Alla marcia dovevamo esserci con un profilo alto” (Corriere, p. 11). Il Corriere, con un giorno di ritardo, fa notare la contraddizione di alcune presenze tra i capi di Stato: “Quegli improbabili campioni di libertà. Dal russo Lavrov all’ungherese Orbàn, dal turco Davutoglu al gaboniano Bongo a Parigi hanno sfilato rappresentanti di governi che limitano il diritto di espressione” (p. 11). Anche il Cetriolo Quotidiano mette in fila gli “intrusi” alla marcia di domenica per la libertà di stampa (p. 3).

piazza san pietro piazza san pietro

 

 

4. ROMANZO QUIRINALE

Al via la partita più impegnativa per Matteuccio nostro: “Parte la doppia sfida di Renzi. L’ultimo incontro con il capo dello Stato alla vigilia della fine del semestre Ue, oggi a Strasburgo. Il premier lo rassicura sulle riforme e prepara il voto per la successione. Con l’incognita Prodi” (Corriere, p. 17). Repubblica sulla strategia di Palazzo Chigi: “Il metodo Renzi per il Colle. ‘Farò un nome solo, senza rose e sarà uno di noi, del Pd’. Ma la sfida del premier non esclude un incontro con Berlusconi. Il primo obiettivo è compattare il partito. Venerdì la direzione” (p. 16). Il Cetriolo Quotidiano la vede dura: “Renzi in un mare di guai. Il rottamatore ha perso 13 punti percentuali da settembre, senza la copertura di Napolitano riforme in salita” (p. 1).

DIEUDONNE MBALA MBALA DIEUDONNE MBALA MBALA

 

Il Foglio racconta che il Mago Dalemix cerca di bruciare Veltroni facendo sapere che è un buon candidato, mentre si dà molto da fare Mario Monti: “Certo, Monti rappresenta dei problemi per l’impatto che il suo nome avrebbe in Italia, dove in molti si sentirono impoveriti dalla sua linea di politica economica. Ma è pur vero che fu Berlusconi a mandare Monti in Europa. E fu Monti a governare con una maggioranza composta da Pd e Forza Italia. Ipotesi velleitaria. Ma ipotesi sul campo” (p. 4).

 

Il Giornale scruta fra le lobby: “Cordate al lavoro, ecco i preferiti di lobby e pm. I giuristi puntano su Amato, Finocchiaro e Grasso. Agli economisti piacciono Draghi e Padoan” (p. 10).

Mario Monti Mario Monti

 

 

5. AGENZIA MASTIKAZZI

“Nella visione di Napolitano i conflitti interni si superano guardando a tutto il mondo” (Stampa, p. 9).

 

 

6. PD, PASTICCIO DEMOCRATICO

Boomerang totale, per il Pd, le primarie in Liguria. Corriere: “Liguria, la vittoria di Paita appesa al verdetto dei garanti pd. Non c’è ancora la proclamazione. Domani la decisione sui ricorsi”. “Voto pagato’. Il giallo del seggio di Albenga. L’ex sindaco leghista: ho visto rimborsare gli stranieri. Anche il segretario dem di Savona accusa. Raccontano di calciatori sedicenni portati a votare nelle sezioni di Albenga” (p. 18).

 

sergio cofferatisergio cofferati

Anche Repubblica denuncia: “Cinesi, marocchini e baby atleti. Albenga epicentro dell’autogol” (p. 18). Cofferati chiede chiarezza, mentre la Paita dice: “La mia vittoria è schiacciante”. Sulla Stampa la protesta del “Cinese” che chiama in causa il segretario del partito: “Cofferati: ‘Regole stravolte e Renzi se ne sta zitto” (p. 11).

 

 

7. L’ESEMPIO DI EMMA

Raffaella PaitaRaffaella Paita

Emma Bonino, eterna candidata al Quirinale, si tira fuori da possibili speculazioni e con un atto di coraggio annuncia per radio di avere un tumore a un polmone. “Voglio essere libera fino alla fine”, dice l’esponente radicale. Su Repubblica, Umberto Veronesi le rende omaggio e scrive che “il coraggio dell’outing è già una prima vittoria”  e “aiuta a far cadere i tabù sul cancro” (p. 23).

 

sergio marchionnesergio marchionne

 

8. TANGENTI SAIPEM E COMPUTER RIPULITI

Nuovo giallo nell’inchiesta sulle presunte tangenti Saipem in Algeria nella quale è indagato anche l’ex presidente Eni, Paolo Scaroni. “Saipem e il caso tangenti in Algeria. ‘Sparite le mie mail sui milioni’. L’ex manager Varone: ‘Lì c’era l’ok di Eni a pagare. Ma non so di soldi al ministro’. Ci sono stati 5 accessi al pc tra la cacciata dell’ufficio e il sequestro del pm. ‘I soldi non erano corruzione, ma una imposizione per evitare trappole nei bandi” (Corriere, p. 27).

 

 

Paolo Scaroni Paolo Scaroni

9. IL JOBS ACT DI MARPIONNE

Buone notizie, finalmente, dalla Fiat. “Fca, 1500 nuovi posti di lavoro a Melfi con i contratti del Jobs Act. Obiettivo: 5 milioni di auto. Marchionne: ‘Grazie al successo di Jeep Renegade e 500x nuove assunzioni e rientro dei dipendenti in cassa integrazione” (Repubblica, p. 20). Illustrato Fiat, alias la Stampa, va oltre e scrive: “La prossima mossa un partner industriale. ‘Passaggio dovuto’ per condividere lo sviluppo in un mercato globale” (p. 7). Sarcastico il Cetriolo Quotidiano: “Fiat punta tutto sull’America. Qualche briciola anche a Melfi” (p. 15).

EMMA BONINO EMMA BONINO

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA