IL VECCHIO PANNELLA STA MESSO MALE MA CONTINUA A DIGIUNARE. DOVE SONO QUELLI CHE TRE ANNI FA, IN PIAZZA, GLI SPUTARONO IN FACCIA?

Riceviamo e pubblichiamo:

marco pannella fumo marco pannella fumo

 

Lettera 1

Un Paese disperato popolato da disperati. Barman alla Camera, dipendente di ditta esterna e con contratto di solidarietà al 50%, rapina filiale Banco di Napoli della Camera. Bottino: 7.000 euro in contanti e 4.000 con bonifico! La cosa peggiore saranno stati gli sghignazzi.

Tiziano Longhi

 

Lettera 2

Ma come si fa a star dietro a un vecchio citrullo di 80 anni che vede come soluzione per l' Italia la sua annessione al quarto Reich ?

Alberto

 

marco pannella fumamarco pannella fuma

Lettera 3

Ciao Dago,

Bologna si, Italicus boh. Eppure sempre di treni si trattò. Erano gli anni del Boom.

Saluti ferroviari, Rob

 

Lettera 4

Buongiorno, ieri abbiamo saputo da Alessandro Piperno, tramite Dagospia, che verso il prossimo è più opportuno ricorrere alla serena e rassicurante ipocrisia piuttosto che sbattere in faccia a tutti i costi la crudele verità, perchè crudele e beffarda.

Se questa è la sua visione delle cose, dobbiamo credere veramente a ciò che ha scritto (paradosso del mentitore)? LeoSclavo

 

Lettera 5

Premio Strega ALESSANDRO PIPERNO jpegPremio Strega ALESSANDRO PIPERNO jpeg

Caro Roberto, il vecchio Pannella sta messo male ma continua a digiunare. Dove sono quelli che tre anni fa, in piazza, gli sputarono in faccia ? gli indignados de sta minkia che fine hanno fatto? e perche non coprono di sputi Renzi, che sta facendo

molto peggio? Credo di sapere la risposta: l hanno votato.

Roberto

 

Lettera 6

La foto del bimbo ferito sotto al titolo "fermi tutti". Devono essere molto irrequieti i bimbi palestinesi, se per accudirlo ci sono sette mani (in posa). Sette mani, e penso ci sia anche l'ottava da qualche parte, per tenere un bambino, quindi quattro persone: cosa e' successo, siamo a corto di feriti?

Ottavio Beccegato

 

Domenico ModugnoDomenico Modugno

Lettera 7

Dago darling, copio e incollo un pezzetto dell'articolo di Nicola Porro per "Il giornale", letto ieri su Dago: "La cosiddetta [Stazione] Centrale di Milano non è male e gode del non superabile record mondiale di lentezza delle otto scale mobili installate per salire al piano treni." Beato il bel Nicola che conosce ben 8 scale mobili (note solo ai Vip?) invece dei mozziconi di 2 che i comuni mortali trovano nel grande atrio (ex-biglietterie) a piano terra. Licenza giornalistica (cioé voleva dire "tapis roulant") la sua? O lui, come giornalista di grido, ha visto il rendering di quello che sarà il collegamento (da anni un "terrain vague" indegno di Milano) tra le Metro 2 e 3 "promesso" per l'Expo 2015?

Natalie Paav

gasparri selfiegasparri selfie

 

Lettera 8

Caro DAGO,gli ebrei ultrà-ortodossi, che ieri a Gerusalemme stavano appollaiati sui climatizzatori per osservare lo scontro del bulldozer, sono la prova che loro  professano una religione...condizionata..dalla storia,dal look,dal pettine.

Saluti, Labond

 

Lettera 9

Ah Da’

domani so 20 anni che è morto Domenico Modugno.

E de questo artista de immenza grazzia , nun essendo de avecce li titoli a scrive alcunché, che lo facessero i tanti tromboni der giornalismo, quelli co’ li coccodrilli sempre pronti alla riesumazzione,vorrei solo ricordà oltre all’ omo de spettacolo, la perzona de grande impegno civile,che è stato Modugno, soprattutto sulla disabilità, su l’ umili, l’ ultimi,li poveri&pazzi.

 

barbara d'urso e valerio staffellibarbara d'urso e valerio staffelli

Lo incontrai anni fa, nella piccola hall der cinema Rialto, me stava seduto affianco , non l’avevo riconosciuto, che nun era più quell’omo affascinante come m’aricordavo dalle immaggini della tv , era un zignore vecchio, un pochetto affranto, ma ancora vitalmente e fottutissimamente incazzatissimo. Quarche giorno prima, s’era pure fieramente menato con ‘no stronzo che aveva occupato un parcheggio destinato a l’invalidi.

 

Aricordameselo così quest’omo che mai ha arzato a bandiera bianca. Questo dovrebbe esse il messaggio, questo oltre al fatto ...e lasciateme ‘sta piaggeria, che lui diceva che li dialetti so’ la vera lingua.Era un combattente e io vorrei penzammelo sempre come quanno, bello come er sole cantava de amori e de bei sogni, portando l’Italia degli artisti veri in giro per monno, per la bellezza e la poesia delle loro canzoni e no’ pe’ fregne e fregnacce.

 

BOMBA ALLA STAZIONE DI BOLOGNA FOTO ANSA BOMBA ALLA STAZIONE DI BOLOGNA FOTO ANSA

Modugno-Pasolini -Shakespeare: ….il derubato che sorride

ruba qualcosa al ladro

ma il derubato che piange

ruba qualcosa a se stesso

perciò io vi dico

finché sorriderò

tu non sarai perduta

 

Dedicata a ‘sto Paese nostro, che sta sempre peggio, un rigalo de ‘sti grandi artisti, che cianno lasciato a tutti orfani e pure ‘ncapaci de mijorà ‘sto monno, che loro in fonno cianno provato.

Nicola Porro Nicola Porro

So’ un po’ rimembrante

Il Borgataro

 

Lettera 10

Caro Dago,

ho letto l’intervista concessa da  Roberto Giacchetti del Pd al Corriere e mi sono meravigliato che si sia appellato a Renzi dicendogli: “ Non farti tentare dalle preferenze che non fanno parte della nostra storia”. Il vice presidente della Camera ritiene che gli italiani abbiano la memoria corta. Quando la riforma elettorale, giunta su un binario

morto, era in mano a Bersani/Finocchiaro gli stessi erano contro le preferenze ed incolparono gli avversari che rallentavano il cammino della stessa volendo le preferenze.

 

All’epoca del governo di Enrico Letta si tornò a parlare di riforma e una buona parte del Pd era favorevole alle preferenze. Anche quella volta la riforma non vide la luce. Con Renzi vi sono, a fasi alterne, affermazioni dal Pd contro e pro le preferenze. Vorrei suggerire all’onorevole  Giacchetti di chiarirsi sull’argomento, prima di lanciare appelli a Renzi,  all’interno del suo partito.  Non vorrei che fosse un’altra manfrina per affossare nuovamente la legge. Il Premier, fin dall’inizio, è stato contrario alle preferenze.

Roberto Giachetti Roberto Giachetti

Distinti saluti.

Annibale Antonelli

 

Lettera 11

Agostano D'agostino, 

Lo scontro tra Gasparri e Staffelli non è una questione di torto, o ragione, ma dell'ennesimo caso di ipocrisia cronica, di PRODIco bene, MARRAZZO..lo male. Mi spiego meglio, tutti, ripeto tutti ( tranne lodevolissime e rarissime eccezioni) commettiamo errori, stupidate e persino dei reati, ma è insopportabile il luogo comunismo ( Signor Lehner, se vuole scriviamo un libro a 4 mani sul tema) secondo cui gli evasori fiscali, i ladri, i corruttori, gli sfruttatori, i mafiosi, i pedofili e chi più ne ha più ne metta, stanno solo nel Centrodestra.

 

ROBERTO GIACHETTI DURANTE LO SCIOPERO DELLA FAMEROBERTO GIACHETTI DURANTE LO SCIOPERO DELLA FAME

Poi, la storia e la cronaca si incaricano di acclarare che il male ( così come il bene) è trasversale e i Sinistrati ci rimangono male. Beccare in fallo un moralista è una goduria., pari se non superiore a quella che provano Flores D'arcais e Travaglio alla vista delle manette. Nel caso specifico, forse, Gasparri come politico di lungo corso, ha più colpe e più scheletri nell'armadio del povero Staffelli , e del ricchissimo Greggio e degli altri Striscianti, però è meno sfruculiabile perché non fa la morale agli altri, come fanno i suddetti.

 

renzi col broccato su time renzi col broccato su time

Prendiamo Travaglio : avendo per anni dato di pelato a Berlusconi, pensiamo a quale figura di merda fa,  ora che comincia ad avere meno capelli del Cavaliere alla sua stessa età. E,se tanto mi dà tanto, un giorno, scopriremo che qualcuno dei reati che imputa agli altri, magari lo commette, o lo ha commesso, anche lui.

 

Ad inizio carriera , tanto per dire, commise quello di falso ideologico perché, pur di lavorare al Giornale, falsificava la firma del suo capo redattore, un certo Fossati. Tutto questo non accadrebbe se ciascuno di noi parafrasasse un celeberrimo monito , traducendolo in "Chi è senza reato scagli il primo Di Pietro". Meditate signori moralistoni ( che, non per caso,  fa rima con Zucconi). 

 

P.S. Dago, ti scongiuro, non mettere mai nello stesso pezzo Buttafuoco e Travaglio. Non mischiare la cioccolata con quella cosa che piace tanto a Daniele Luttazzi e alla Littizzetto) . Marco, è un normale copia incollatore di mattinali di questura, e/o verbali di Tribunale (anche se millanta di essere l'erede di Montanelli, ma Indro oltre al fatto di scrivere un miliardo di volte meglio, andava contro i veri poteri, come la DC quando era la potentissima DC  e le BR quanto incutevano terrore; non sparava su bersagli facili;

 

STRETTA DI MANO TRA TRAVAGLIO E BERLUSCONI jpegSTRETTA DI MANO TRA TRAVAGLIO E BERLUSCONI jpeg

Travaglio, ad esempio, si guarda bene dall'attaccare veri potentati come la Magistratura e i Fondamentalisti Islamici, il che richiederebbe tanto coraggio); mentre mio compare Pietrangelo è ( con buona pace del suo invidioso conterraneo, Francesco Merlo) la più bella penna del reame e un vero rematore controcorrente (infatti guadagna meno ed è meno conosciuto di Travaglio, pur valendo mille e mille volte di più).

 

P.S. Non so se Crozza, Luttazzi, la Guzzanti e la Littizzetto siano dei comici del cazzo. Rilevo però, che tutti e quattro hanno due zeta nel loro cognome, mentre Zalone ne ha una sola e Albanese nemmeno una.  

Salve

Natalino Russo Seminara

 

Lettera 12

Pensioni, Con 30 ani di contributi artigiani mia madre prende 360 € al mese, le pensioni sociali sono sopra i 530 €; uno che non ha mai pagato contributi, viene in Italia come ricongiungimento di una persona con permesso di soggiorno ne prende di più. Figo.

BERLUSCONI SPOLVERA LA SEDIA SU CUI ERA SEDUTO TRAVAGLIO BERLUSCONI SPOLVERA LA SEDIA SU CUI ERA SEDUTO TRAVAGLIO

Quando toccherà a me andare in pensione dovrò certo avere 70 anni e mi dicono che avrà il 40% dello stipendio mensile (ad oggi direi circa 500 €) dopo aver pagato contributi mi sa per almeno 45 anni. Mi dicono pure che DEVO fare l'integrativa, ma se non riesco a pagare il mutuo, il condominio, i miei contributi ( e si per lavorare ho dovuto aprire una Partita IVA) con cosa me la faccio l'integrativa?

 

Non riesco a metter cibo in tavola a pranzo e cena ma i contributi se non li pago mi arriva Equitalia, ma io devo prima pensare a mangiare, poi a un tetto sulla testa, poi a riscaldarmi quando qui va a -10 e poi se ne avanzo ai miei forse (se mai li prenderò) contributi.

 

berlusconi, santoro travaglioberlusconi, santoro travaglio

Dal 2004 al 2008 sono stato socio in una piccola società di cui ero anche lavoratore a busta paga. Pagavo contributo del 15% sulla busta paga e contributi artigiani, ora mi dicono che dovrò un giorno scegliere quale gestione l'INPS mi dovrà usare per la pensione (non basta avere oggi 42 anni di contributi pagati ma devi averne almeno 20 in unica gestione o ti chiedono cifre assurde per unificali), sono nel regime contributivo al 100% ho sempre pensato che se pagavo doppi contributi avrei avuto più pensione e invece no, quelli che non scelgo sono persi, un furto dello stato a mio danno.

travaglio mascera berlusconitravaglio mascera berlusconi

 

E c'è chi è in pensione con il retributivo e prende cifre di cui non ha minimamente pagato, se li tocchi ti dicono che è un diritto acquisito e non si tocca, anche io iniziai a lavorare con il sistema retributivo di contribuzioni perchè non fu anche mio diritto mantenerlo?

Il diritto è un qualcosa di cui tutti i cittadini di uno stato godono, se lo godono solo alcuni si chiama privilegio e se è un privilegio va abbattuto.

 

Se io vado a fare serate in pizzeria come cameriere, il mio reddito da secondo lavoro viene tassato, se sono un politico, faccio più lavori e ho la pensione non ho cumoli.

Che schifo l'Italia, non avessi una casa che vale oggi il 30% meno di quella che l'ho pagata, un mutuo che non so come pagare, superiore al valore attuale dell'immobile... ebbene me ne andrei da qui a gambe levate.

 

Cari pensionati di sto passo lo stato non avrà i soldi ne per le pensioni ne per gli stipendi pubblici, a voler raschiare sempre di più la pentola prima o poi si fa il buco.

Saluti Vitto!

PENSIONI PENSIONI

Ultimi Dagoreport

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VACANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO ASSOLUTO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIM, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO + FILM

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO