elisabetta sgarbi

CHIAMATEMI "BETTY WRONG" – ELISABETTA SGARBI RACCONTA LA SUA MILANESIANA TRA BATTIATO E “LA TEMPESTA” DEL PROGRESSO: "CREDO MOLTO IN QUELLO CHE LEI CHIAMA SPIRITO AMBROSIANO. CHE VUOL DIRE SENSO DEL SACRIFICIO E DEL LAVORO E UNA CERTA SOBRIETÀ - LA NAVE DI TESEO? UNA SCOMMESSA AL BUIO. MA ERA NECESSARIO" - "NON SOPPORTO LA POLITICA CHE OCCUPA LA TV A TUTTE LE ORE. BISOGNA PORRE DEI LIMITI DI BUON GUSTO” - IL FRATELLO VITTORIO, IL FILM “EXTRALISCIO, PUNK DA BALERA”, DA LEI DIRETTO, CHE ESCE NELLE SALE – VIDEO

 

 

Giangiacomo Schiavi per il "Corriere della Sera"

 

ELISABETTA SGARBI

Torna la Milanesiana. Libri, musica, cinema: cultura che viaggia, idee per il futuro. Elisabetta Sgarbi, editrice, regista, talent scout culturale, ideatrice di eventi e, dicono di lei, alchimista della socialità pop, nostra signora delle lettere. Ripartiamo da dove?

«Ci sono parole che hanno un significato più simbolico che reale. Ripartenza è una parola feticcio, presuppone che ci siamo fermati».

 

E non è così?

«Certamente alcune categorie di lavoratori si sono fermate, ma non bisogna tralasciare il bagaglio di conoscenze che abbiamo acquisito. La conoscenza è una attività importante che, per esempio, può prevenire analoghe situazioni. Abbiamo attraversato una pandemia mondiale con oltre centomila morti in Italia; abbiamo sentito una paura profonda e ancestrale, diversa dalle preoccupazioni quotidiane che sembravano essere assolute, e più simile a quella dei nostri genitori o nonni durante la guerra; abbiamo prodotto un vaccino, anzi più d' uno, in un tempo minimo, grazie alla coesione della comunità scientifica; abbiamo capito molte cose sulla sanità: sappiamo che non bastano i grandi ospedali, ma servono anche i medici diffusi, a contatto con le persone...».

ELISABETTA SGARBI

 

...Abbiamo perso familiari, amici, certezze. Abbiamo scoperto che molto di quel che ci è dato, di colpo può non esserci più...

«Queste nuove consapevolezze non sono secondarie, sono il risultato di un anno e mezzo di sofferenze, che saranno fondamentali per il futuro. Questo per dire che non ci siamo mai fermati, la vita non si ferma. E non dobbiamo svalutare l' attività della conoscenza».

 

Elisabetta Sgarbi è abituata a sorprendere. Tu vai a destra, lei gira a sinistra. Pensi ai libri e lei parla di cinema. Ragioni di città e ti ritrovi in provincia. Riaccendi i motori e lei dice che non li ha mai spenti. Ma la sua Milanesiana oggi è un colpo di acceleratore su un Paese in stand by. Cultura itinerante, in cerca di connessioni tra saperi. Servirà a portare fuori da Milano un po' dello spirito ambrosiano o a raccogliere le energie sommerse della provincia?

«Io credo molto in quello che lei chiama spirito ambrosiano. Che vuol dire senso del sacrificio e del lavoro, salvaguardia di un tessuto umano, sociale e culturale, vuol dire curiosità e una certa sobrietà. Su questa base sono cresciute grandi le eccentricità, che hanno fatto la storia di Milano. Questo spirito ha portato una città relativamente piccola a diventare capitale economica e culturale».

ELISABETTA VITTORIO SGARBI

 

C' è un po' di nebbia su Milano dopo il Covid. O no?

«Milano deve ritrovare il suo spirito, perché - se devo essere sincera - ancora prima del Covid, vivendo e lavorando qui, avevo a volte l' impressione di scontare quei versi di Kavafis: "E se non puoi la vita che desideri/ cerca almeno questo/ per quanto sta in te: non sciuparla/ nel troppo commercio con la gente/ con troppe parole in un viavai frenetico./ Non sciuparla portandola in giro/ in balìa del quotidiano/ gioco balordo degli incontri / e degli inviti/fino a farne una stucchevole estranea"» .

 

La provincia è un luogo dell' anima. Lei ne è uscita, con il fratello Vittorio, per andare in cerca di un altro mondo. Con il lockdown c' è tornata. Ha sentito il contraccolpo?

ELISABETTA SGARBI FRANCO BATTIATO

«È stato straniante tornare a vivere per un periodo così lungo nella casa dove sono cresciuta, dove sono stata bambina e ragazza, senza avere intorno i miei genitori. E d' altra parte li vedevo, i miei genitori, anche se non c' erano, nelle cose, nelle stanze, negli alberi.

 

Fantasmi un po' ovunque. Poi, nella casa di Ro, non ci sono semplici cose, ma opere d' arte collezionate da mio fratello e mia madre e ora nella Fondazione di famiglia: e le opere d' arte parlano, ti guardano, sono tutt' altro che neutrali».

 

È difficile adattarsi a certi ritmi per chi ha sempre vissuto di corsa. Il futuro chiede di riprenderci il tempo.

vittorio sgarbi

«Io ho il terrore del tempo, nel senso che ho paura di perderlo, di mancarlo. Sa quei versi di Andrew Marvel, in Alla amante ritrosa: "Così sebbene non si possa obbligare il nostro sole/ a fermarsi/ possiamo tuttavia obbligarlo a correre".»

 

Ha sentito il peso della solitudine?

«In questo senso si, la pandemia mi ha costretto a una maggiore solitudine, a pensare di più a quello che andava fatto e che stavo facendo. Ho paradossalmente lavorato di più, ma in modo più ragionato».

 

Si parla molto di contaminazione e lei è sempre più multitasking: dai libri ai film alla musica. Che cos' è «Extraliscio, punk da balera», che debutta oggi nelle sale ?

«È un film che considero, nello stesso tempo, il più mio, per la passione che ci ho messo e per quello che ha generato, ma anche il più diverso da me, come fossi stata eterodiretta.

C' è una energia, una positività, una vena ironica e umoristica che non appartiene al mio cinema, ma che è degli Extraliscio. È come se mi fossi abbandonata al loro flusso. E questa sensazione è aumentata con la voce narrante di Ermanno Cavazzoni, un equilibrio inarrivabile di leggerezza e profondità, di ironia e gravità».

elisabetta sgarbi

 

Chi è Betty Wrong, lo pseudonimo con il quale si firma e significa Elisabetta Sbagliata. Vuol dire che nelle sue scelte c' è una strada sbagliata?

«C' è una inquietudine di fondo, che mi porta a seguire strade che mi si aprono, senza sapere dove vanno a finire. Ma inizio a percorrerle. Sono strade divergenti dalla rotta principale, ma poi si ritrovano i collegamenti, le convergenze. A volte le strade "sbagliate", cioè diverse e nuove, si rivelano più ricche di opportunità delle strade maestre. E anche quando sembrano non portare da nessuna parte, in realtà hanno un significato».

 

Che cosa ha imparato lasciando la Bompiani e lanciando la Nave di Teseo in un momento difficile per le aziende editoriali?

elisabetta sgarbi con i genitori

«È stato un grande rischio, una scommessa al buio. Ma era necessario farla. E i temi che La nave di Teseo ha posto al sistema editoriale, allora, al momento della sua Fondazione, sono tutti ancora vivi e andrebbero affrontati. Bisognava avere molta fiducia nei libri e negli autori e in se stessi. E credere poco alle frasi fatte che nutrono l' editoria da sempre: tipo che l' editoria è in crisi, che non si legge più, che gli editori indipendenti sono destinati a fallire e che sopravviveranno solo i grandi gruppi...».

 

La parola chiave della Milanesiana quest' anno l' ha scelta Claudio Magris: progresso. Una parola antica che rimanda a una speranza ottocentesca. Che cos' è oggi il progresso?

elisabetta sgarbi extraliscio

«Il progresso è una parola scivolosa, "sempre più stabilmente e desolatamente inattuale", scrive Aldo Schiavone nel suo libro dedicato al progresso».

 

Forse ci aiuterà capire in che direzione va il mondo...

«L' immagine da cui è partito Magris, che si è ispirato a un libro di Schiavone, è il quadro di Klee: Angelus novus. Un angelo volta le spalle al futuro verso cui il vento lo sospinge via, mentre guarda le macerie della storia, che vorrebbe salvare. "Questa tempesta è ciò che chiamiamo progresso." scrive Benjamin. Ed è difficile trovare parole più potenti per indicare la parola progresso».

elisabetta sgarbi

 

Libri e film nutrono speranza e memoria, ma questo sembra un tempo senza storia. Lo pensa anche lei?

«Io non penso che la cultura sia qualcosa di separato dalle altre attività umane, produttive, che so, la medicina, la legge, l' economia, la politica. La cultura dovrebbe entrare dentro queste attività, creare consapevolezza e conoscenza del mondo e della storia. I testi, siano essi film, canzoni, libri, sono - per dirla con Eco - la nostra enciclopedia, il codice segreto delle nostre azioni, dei nostri pensieri».

 

C' è un altro punto critico: la scuola, la formazione.

«La formazione scolastica è decisiva per il futuro di una comunità: io spero - con la montagna di soldi che arriveranno dall' Europa - che la formazione dei ragazzi sia al centro delle preoccupazioni dei legislatori. Non solo formazione al lavoro, ma formazione alla cultura del ragionamento, della argomentazione, del discorso».

 

È arrivato il momento di cercare vie nuove per la cultura del futuro? Fuori dal conformismo, dall' omologazione?

BENE DOTTO ELISABETTA SGARBI

«Non sopporto tutta questa politica che occupa la televisione sette giorni su sette, a tutte le ore, per dire poco più del nulla. Bisognerebbe ribellarsi. Bisognerebbe porre dei limiti estetici, di buon gusto».

 

Crede nella green generation?

«Credo nel senso del prendersi cura delle cose, delle persone, della natura e anche delle parole. Il tema dell' ambiente va posto insieme al tema del paesaggio, come ha scritto recentemente il Presidente Mattarella ed è la battaglia storica di mio fratello Vittorio».

elisabetta sgarbi

 

Sceglie sempre un look da rockstar. Ieri il rosso e il nero. Oggi il verde e il giallo...

L'abbigliamento non è casuale.

«Ho rivisto da poco un video clip di Franco Battiato del Duemila, "Bist du bei mir", in cui sono vestita interamente di nero: calze, minigonna, anfibi, molto rock. Ora amo molto i colori, e in particolare il verde. Ho una formazione estetica importante, ho visto molta pittura, sto attenta agli accostamenti cromatici».

 

A chi dedica la rosa simbolo della Milanesiana ?

elisabetta sgarbi umberto Eco

«Inevitabilmente a Franco Battiato, il suo autore. Mi manca molto».

 

Torneremo a riveder le stelle?

«Basta alzare lo sguardo, in una notte chiara. Se ne vedono tantissime. E bisognerebbe essere in grado di chiamarle per nome».

 

Saranno le donne a salvare il mondo?

«Bisogna prima salvare le donne. Troppe violenze domestiche, ancora. Quando avremo costruito una concreta parità di opportunità, ci lasceremo salvare volentieri».

elisabetta sgarbiveronica e andrea bocelli elisabetta sgarbieugenio lio elisabetta sgarbi foto di baccoelisabetta sgarbi editrice la nave di teseovittorio sgarbi con elisabetta sgarbielisabetta sgarbielisabetta sgarbi milanesianaelisabetta sgarbielisabetta sgarbi 3elisabetta sgarbi 2Rimini: elisabetta sgarbi tondelli - moreno neri - barillielisabetta e vittorio sgarbielisabetta sgarbi 1

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...