giallini schiavone

“SONO CRESCIUTO IN BORGATA PERÒ HO LAVORATO COI SOGNI. LO SO CHE MOSTRO UNA FISIONOMIA RUGOSA, MA DIETRO C' È UN PENSIERO” – MARCO GIALLINI RACCONTA LE SUE EMOZIONI ROMANE: "CHE ADRENALINA DA GIOVANOTTO MI SALIVA SU A CORSO FRANCIA NELLE GARE DI MOTO NOTTURNE A CHI SGASSAVA DI PIÙ" – E POI GLI AMICI MORTI PER EROINA, I CLASH, IL DUETTO CON DE GREGORI E MARCO RISI, CHE NEL ’96 AL LOCALE…

 

Rodolfo di Giammarco per “la Repubblica - Edizione Roma”

 

giallini

«Ce n' ho un sacco, di emozioni romane - parte in quarta Marco Giallini - Mi ricordo che ero piccolo, e con papà, che era un operaio d' una fornace bello come Clint Eastwood, ex bersagliere prigioniero di guerra a Marsiglia, passammo per piazza san Cosimato, sfiorando alcune signore schierate su sedie di paglia, e queste in coro tirarono fuori un "Salute! Buon fresco!", un' esclamazione che suonò tra il popolare e l' affettuoso, da accoglienza paesana, allora, che oggi te la sogni.

 

E la poesia notturna delle marane di Roma? E dove lo metti quell' odore da impazzire della vernice quando per anni ho fatto l' imbianchino? E la stranezza della città alle cinque della mattina quando mi svegliavo presto per distribuire casse di bibite? Tutta un' altra cosa, certo, dell' adrenalina che da giovanotto mi saliva su a Corso Francia nelle impennate e nelle gare di moto notturne a chi sgassava di più, io con la Yamaha, fino a che non arrivava la polizia e tutti a scappare.

 

MARCO GIALLINI

Ma il colpo che m' ha steso me l' ha dato una sera del 1996 Marco Risi, che mi vide recitare con Mastandrea al Locale a vicolo del Fico, e m' ha aperto le porte del cinema ne "L' ultimo capodanno"». Giallo, al secolo Marco Giallini, classe 1963, prototipo dell' artista romano periferico sorretto da talento e cultura, è stato prima di tutto un attore di teatro con Tiezzi, Lombardi e Foà (per "Adelchi"), con Coltorti, con Panici (tra l' altro per "Romeo e Giulietta"), e con Angelo Orlando, poi è diventato un volto di riferimento del cinema, e dal 2016 è protagonista di culto in tv nella serie "Rocco Schiavone".

 

Ora è tra le mura di casa sua, come tutti. Quante Rome ha conosciuto, fino ad oggi?

«Sono stato in famiglia fino a trent' anni, zona Salario-Monterotondo, con papà che fabbricava mattoni sulla Tiberina, e che per tirare fuori il latte dalle formiche e non farci mancare niente correva anche a occuparsi di mezzadria da un avvocato.

 

marco giallini

Omone in canottiera, due pacchetti di Marlboro morbide al giorno, profumo carismatico, papà girava soltanto in motocicletta e io ne ho ereditato la passione con le mie tre Triumph (con una delle quali ho avuto un incidente da 50 fratture), era socialista, leggeva "Paese Sera" o "L' Unità", ed era un mito perché quantunque di mentalità semplice, guardava i film francesi e si commuoveva con Godard (lo chiamava Godarde), col "Ragazzo selvaggio" di Truffaut, con Gabin, alla stessa maniera che col "Ferroviere" di Germi. Mamma, donna affascinante pure lei, s' è sacrificata sempre, finché ha vissuto, per noi quattro fratelli».

 

Poi lei s' è reso indipendente...

«Continuando a preferire un posto lontano dal centro. Quando ho sposato Loredana mi sono trasferito tra Talenti e Tor Lupara. Com' è cambiato il mondo, le due volte che è rimasta incinta. E i piaceri che provavo accanto a lei, quando come Conrad potevo dire "Guardo fuori dalla finestra e sto lavorando". Dio con lei s' è sbagliato, quando me l' ha tolta di colpo nel 2011.

MARCO GIALLINI

 

Ma ho la fortuna d' avere due figli che sono i miei più grandi amici, Rocco di 21 anni e Diego di 14. Con noi abitano mio cognato e la moglie. La cosiddetta notorietà m' aiuta a non muovermi troppo di casa. Quindi gli obblighi per il coronavirus mi tengono lontano dal lavoro ma non mi cambiano l' esistenza, mentre sono preoccupato per le perdite, le sofferenze, il campare male di molti».

 

L' improntitudine, la caratterialità da 'soliti ignoti' di Rocco Schiavone & C a cosa si devono?

«I miei genitori non avevano frustrazioni, m' hanno trasmesso dignità. Io non mi sono mai drogato ma molti miei coetanei si sono rovinati con gli acidi, ho perso una quarantina di amici per l' eroina. Io partivo di testa per le discoteche, per "London Calling" dei Clash, per gli Who, i Sex Pistols, e suonavo con la mia band Sandy Banana & The Monitors.

 

giallini

Tuttora ho una collezione di 3800 vinili, strimpello batteria, chitarra e basso. Ho cantato con Francesco De Gregori, sa? Forte, quel critico musicale che disse: mi alzo la mattina, mi vorrei suicidare, ma non mi perderei l' ultimo degli Stones. Sono cresciuto in borgata però ho lavorato coi sogni. Lo so che mostro una fisionomia rugosa, ma dietro c' è un pensiero. Va bene se lo dico così?».

 

Va bene. E se sintetizzassimo un curriculum?

«Istituto tecnico con diploma dopo il militare (turbolento) ad Alessandria. Attività edile.

Trasportatore. Scuola teatrale La Scaletta. Teatro. Cinema. Televisione. Sono fortunato: mi adatto a commedie e a film impegnati, a comicità e a drammaticità, e ho all' attivo una strana carriera. Una carriera in cui a casaccio citerei un noir fuori dal comune come "Tre punto sei" di Nicola Rondolino purtroppo scomparso nel 2013. Gratitudine?

Per Valerio Mastandrea, Angelo Orlando, Marco Risi, Carlo Verdone, Paolo Genovese, Stefano Sollima, e non solo».

 

A chi somiglia? Chi apprezza?

giallini mastandrea

«M' attribuiscono spesso, gli altri (sottolineo: gli altri), qualcosa in comune con Vittorio Gassman, Alberto Sordi, Aldo Fabrizi. Ma io che ne so?! Se dovessi dire chi stimo, nominerei Toni Servillo, Mickey Rourke, Pierfrancesco Favino, e l' elenco sarebbe lungo, senza comprendere Valerio che è padrino di uno dei miei figli».

 

Impersonando sei figure, lei ha fatto una carriera come uomo dell' ordine. Commissario di polizia Sarrina, agente di polizia Saverio Ceccarelli detto Agamennone, capo squadra anti-mostro Ruggero Perugini, vicequestore Andrea Lopez, poliziotto celerino in "ACAB", e ora vicequestore Rocco Schiavone...

 

«Stava per partire, ad Aosta, la quarta serie di "Rocco Schiavone" con la regia di Michele Soavi, dalla fusione di due storie di Antonio Manzini, col ricovero per asportazione d' un rene del mio personaggio raccontato in "Ah l' amore l' amore" a seguito della sparatoria con cui si concludeva "Rien ne va plus". Ci siamo interrotti. Siamo in attesa.

marco giallini saluta andrea delogu

 

Dovevano uscire nel frattempo due film, "È per il tuo bene" di Rolando Ravello cui ho preso parte insieme a Giuseppe Battiston, Vincenzo Salemme e Isabella Ferrari, e "Ritorno al crimine" di Massimiliano Bruno in cui sono accanto ad Alessandro Gassmann, Edoardo Leo e Gianmarco Tognazzi».

 

Sappiamo che lei dipinge, legge, cucina, suona, vede dvd. Che sta leggendo, ora?

marco giallini (2)

«Questi libri. "La vera storia del pirata Long John Silver" dello svedese Bjorn Larsson. La biografia "Limonov" di Emmanuel Carrère. Il romanzo drammatico "Marinai perduti" di Jean-Claude Izzo, del quale ci fu un film nel 2003. Le lezioni di recitazione e regia "Sono stato interrotto" di Nicholas Ray: lui è il regista di "Johnny Guitar" e "Gioventù bruciata". E "L' inverno di Frankie Machine" di Don Winslow, di cui Hollywood ha affidato la trasposizione a William Friedkin».

marco giallini (1)rimetti a noi i nostri debiti claudio santamaria marco giallini 3marco giallini (2)

Ultimi Dagoreport

benjamin netanyahu giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – CORRI A CASA IN TUTTA FRETTA, C’È UN CAMALEONTE CHE TI ASPETTA: QUELLA SIGNORINA ALLA FIAMMA CHE VUOLE MANTENERE UN RAPPORTO CON L’EUROPA MA NELLO STESSO TEMPO, TEMENDO DI ESSERE SCAVALCATA A DESTRA DA SALVINI, SBATTE GLI OCCHIONI A TRUMP. LA STESSA CHE IMPLORA LA FINE DELLA TRAGEDIA DI GAZA MA L’ITALIA CONTINUA A FORNIRE ARMI A ISRAELE (SECONDO PAESE DOPO GLI USA DOPO LA DECISIONE DI MERZ DI FERMARE L’INVIO DI ARMI A NETANYAHU) - A UNA DOMANDA SULL'EXPORT MILITARE ITALIANO VERSO ISRAELE, CROSETTO IN PARLAMENTO HA DETTO: "ABBIAMO ADOTTATO UN APPROCCIO CAUTO, EQUILIBRATO E PARTICOLARMENTE RESTRITTIVO". RISULTATO? NESSUNO È PIÙ IN GRADO DI SAPERE CON ESATTEZZA COSA L’ITALIA VENDE O ACQUISTA DA ISRAELE – TRA LA DISCORDANZA DELLE DICHIARAZIONI UFFICIALI E LA TRACCIABILITÀ REALE DELLE FORNITURE BELLICHE A NETANYAHU, C’È DI MEZZO LO SPORT PREFERITO DEL GOVERNO MELONI: IL SALTO TRIPLO DELLA VERITÀ… - VIDEO

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)

beppe grillo marco travaglio giuseppe conte elly schlein eugenio giani

DAGOREPORT: IL CONTE TRAVAGLIATO - DI BOTTO, SIAMO RITORNATI AI TEMPI DI BEPPE GRILLO: SULL’OK ALLA CANDIDATURA IN TOSCANA DEL DEM EUGENIO GIANI, CONTE NON TROVA IL CORAGGIO DI METTERCI LA FACCIA E RICICCIA IL ''REFERENDUM'' ONLINE TRA GLI ISCRITTI, L’UNO VALE UNO, LA “BASE” DA ASCOLTARE - MA L'EX "AVVOCATO DEL POPOLO" NON DOVEVA ESSERE IL LEADER CHE I 5STELLE NON HANNO MAI AVUTO, QUELLO CHE SI IMPONE E TRACCIA LA VIA AL SUO PARTITO? - DATO CHE GIANI, PER VINCERE, PUO' FARE A MENO DEI VOTI 5STELLE, NEL PD S'INCAZZANO CON LA SUBALTERNITÀ A CONTE DI ELLY SCHLEIN CHE HA ACCETTATO E PROMOSSO LA CANDIDATURA DEL 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA: "QUESTI INGRATI È MEGLIO LASCIARLI CHE PRENDERLI" - MA TRA ELLY E PEPPINIELLO, C’È DI MEZZO LA COLONNA DI PIOMBO DI MARCO TRAVAGLIO, CHE DETTA OGNI MATTINA I DIECI COMANDAMENTI DELL'IDEOLOGIA M5S, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" PD-M5S SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL''ARMATA BRANCA-MELONI...

netflix disney plus streaming

DAGOREPORT - “TOPOLINO” HA FAME - DISNEY SCUCE 3 MILIARDI DI DOLLARI PER COMPRARSI LE ATTIVITÀ MEDIA DELLA NFL, LA LEGA DEL FOOTBALL AMERICANO. QUALE SARÀ IL PROSSIMO PASSO? UN CONSOLIDAMENTO NELLO STREAMING È INEVITABILE (IL MERCATO È SATURO DI SERVIZI E CONTENUTI) E C’È CHI SI SPINGE A UN’ACQUISIZIONE DI PESO, COME NETFLIX - LA PIATTAFORMA CAPITALIZZA IL DOPPIO MA FATTURA UN TERZO DELLA DISNEY  – RUMORS ANCHE SU UN INTERESSE DI AMAZON PER SPOTIFY: LÌ I SOLDI NON SAREBBERO UN PROBLEMA (IL SERVIZIO DI E-COMMERCE DI BEZOS CAPITALIZZA 2MILA MILIARDI CONTRO I 130 DELLO STREAMING MUSICALE)...

matteo piantedosi giorgia meloni carlo nordio giusi bartolozzi alfredo mantovano almasri

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI RISCHIA DI BRUTTO SUL CASO ALMASRI: PRENDERSI LA RESPONSABILITÀ DELLA SCARCERAZIONE E DEL RIMPATRIO (CON VOLO DI STATO) DEL TORTURATORE LIBICO EQUIVALE A UNA PUBBLICA SCONFESSIONE DEI MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI, CHE IN AULA HANNO MINIMIZZATO CON BUGIE LA QUESTIONE ATTACCANDO I GIUDICI – IL TRIBUNALE DEI MINISTRI, SCAGIONANDO LA STATISTA DELLA GARBATELLA E RINVIANDO A GIUDIZIO I DUE MINISTRI E IL SOTTOSEGRETARIO ADDETTO AI SERVIZI SEGRETI, HA APERTO UNA BOTOLA DOVE, DALL'ALTO DEL SUO DILENTATTISMO, MELONI È CLAMOROSAMENTE CADUTA - LO "SCUDO" PER SALVARE GIUSI BARTOLOZZI NON ESISTE: NON ESSENDO STATA RINVIATA A GIUDIZIO, IL GOVERNO NON PUÒ  ESTENDERE "IL CONCORSO" NEL REATO COL MINISTRO NORDIO. COSI', IL PARLAMENTO PUO' NEGARE L'AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE CONTRO PIANTEDOSI, NORDIO E MANTOVANO, MA LA PROCURA DI ROMA NON AVRÀ ALCUNO OSTACOLO A RINVIARE A GIUDIZIO LA BARTOLOZZI, CON CONSEGUENTI ''RICADUTE POLITICHE'' SU MELONI - PERCHE' NON HANNO MESSO IL SEGRETO DI STATO...