salvi grillo

“I ROMANI GENTE DI FOGNA? VENGONO TUTTI A ROMA 'A MAGNÀ E A BEVE, POI DENIGRANO LA NOSTRA BELLISSIMA CITTÀ E CI PRENDONO IN GIRO: BASTA! E’ STATO SUPERATO IL LIMITE” - ENZO SALVI FA A PEZZI GRILLO E GLI DEDICA IL SUO BRANO 'VA VA VA': “NOI ROMANI SIAMO UN POPOLO DI CUORE, MI ASPETTO DELLE SCUSE” – POI PARLA DEL PAPPAGALLO FLY USCITO DALLA CLINICA VETERINARIA DOPO ESSERE STATO FERITO A COLPI DI PIETRA DA UN FOLLE: “E’ STATO MIRACOLATO” – VIDEO

 

Enrico Chillè per leggo.it

 

enzo salvi foto di bacco

Un clamoroso errore di comunicazione, ma anche un'offesa agli abitanti di quella città che, quattro anni fa, al ballottaggio avevano dato i due terzi delle preferenze a Virginia Raggi. Il post di Beppe Grillo, con la lettera in romanesco scritta da un attivista M5S che ha fatto indignare tantissimi romani definiti "gente de fogna" (e poco conta se poi è arrivata la correzione in "gente da niente"), continua a generare polemiche ed ora è arrivata anche la replica piccata, sui social, di Enzo Salvi.

 

 

enzo salvi

L'attore e comico romano, infatti, ha 'dedicato' al fondatore del Movimento 5 Stelle un suo brano di sei anni fa, intitolato 'Va va va' (ed il resto del ritornello è anche fin troppo facile da immaginare). Si tratta di una libera reinterpretazione del celebre brano 'Da da da (I Don't Love You You Don't Love Me Aha Aha Aha)' della band tedesca Trio, che in questo caso è diretta a Beppe Grillo. «Vorrei scriverti tante cose, ma sarò breve. Perché io sò romano e me ne vanto!», ha scritto Enzo Salvi sulla sua pagina Facebook ufficiale.

grillo

 

enzo salvi

 

Pubblicare un post del genere, con un evidente insulto ai cittadini romani, è un clamoroso errore comunicativo. Possibile che un grande comunicatore come Beppe Grillo abbia potuto commettere un simile 'autogol'?

«Chiariamo innanzitutto che preferisco, per rispetto, non esprimere un'opinione sull'operato della giunta di Virginia Raggi, ma parlo esclusivamente da cittadino romano: non posso che sentirmi offeso.

 

Volendo, quel "gente di fogna" potrebbe essere un riferimento alla cloaca maxima inventata dagli antichi Romani, che avevano ideato un metodo avanzatissimo di smaltimento delle acque, ma sinceramente non credo che quel post volesse elogiare la tradizione architettonica millenaria di Roma».

enzo salvi

 

Beppe Grillo dovrebbe chiedere scusa pubblicamente ai cittadini di Roma per aver pubblicato quel post?

«Me lo aspetto, sinceramente. Oltre a dei chiarimenti, ci vorrebbe un passo indietro dopo una simile caduta di stile, assolutamente di cattivo gusto. Vengono tutti a Roma 'a magnà e a beve', poi denigrano la nostra bellissima città e ci prendono in giro: basta, è stato superato il limite.

 

Nella storia moderna, Roma ha fatto da culla a generazioni e generazioni di politici e il ringraziamento è l'accostamento alle fogne? Noi romani siamo un popolo di cuore, goliardico e simpatico, ma non è un difetto. La mia romanità è un vanto e l'ho sempre portata anche nei film, facendo ridere tutta Italia. Nel mio piccolo, questo dimostra come Roma e i romani siano assolutamente internazionali. Senza dimenticare che, con gli spettacoli a Roma, Beppe Grillo si è arricchito e dovrebbe mostrare un minimo di riconoscenza».

 

enzo salvi (1)

Un fatto incontrovertibile è che l'uscita di Beppe Grillo non è il primo attacco a Roma e ai romani da parte della politica. La capitale di un paese (e i suoi abitanti) possono essere soggetti a offese provenienti da ogni parte d'Italia?

«La verità è che noi romani siamo gente di cuore e forse qualcuno ci invidia la città. Ci vuole coraggio ad offendere i romani, siamo persone dal cuore d'oro. Noi cittadini viviamo disagi quotidiani che nessuno riesce a risolvere, eppure abbiamo sempre ospitato persone da tutta Italia e non solo, per poi essere anche insultati. Alla fine, purtroppo, chi paga il maggior prezzo sono le persone perbene, ma noi romani, alla fine, siamo "tutti precisi, tutti carucci, tutti pettinati"».

 

 

enzo salvi

 

Pochi giorni fa il pappagallo Fly è uscito dalla clinica veterinaria dopo essere stato ferito a colpi di pietra. Come sta ora?

«Non ha ancora ricominciato a volare, deve affrontare una lunga riabilitazione ma posso dire che è stato miracolato. La pietra lanciatagli da quello squilibrato lo ha colpito alla testa e non ha colpito l'occhio per meno di mezzo centimetro. Il trauma causato dal colpo è stato gravissimo, se è vivo è solo per un miracolo. Sono ancora molto scosso dal fatto, ma mi sto riprendendo anche io.

 

La cosa che mi fa più rabbia è che quell'individuo, pur essendo denunciato, è a piede libero e potrebbe tornare a fare del male a qualcuno, che sia una persona o un animale. Ai carabinieri di Ostia Antica ha detto di essersi spaventato dopo aver sentito Fly parlare, una motivazione assurda e che mi fa ancora più rabbia. Io mi sono sentito impotente, lui per ora è rimasto impunito».

 

 

 

enzo salvi

Se quell'uomo è a piede libero, la responsabilità è però anche di chi dovrebbe legiferare in merito.

«Vero, io posso solo portare come dimostrazione il caso specifico di Fly, ma serve un inasprimento delle leggi. Purtroppo oggi ci sono tutele anche nei confronti di chi uccide persone, figuriamoci chi fa male agli animali.

 

Eppure il rispetto degli animali, per me, è il principale indicatore della civiltà del paese. Intanto, nel mio piccolo, sono testimonial insieme a Maurizio Mattioli per il Comune di Roma in una campagna contro l'abbandono degli animali: nella locandina ufficiale ci siamo io, lui e i miei due cani, Peggy e il pinscher Tyson».

enzo salvigrilloenzo salvi

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…