ESPRESSO RISERVATO - CICCHITTO IMMERSO NEI MANOSCRITTI CIFRATI VATICANI - ALEDANNO VS ZINGARETTI SUL BLOG - LA SCORTA DI FINI CETRIOLO PER TRUZZI? - 730MILA EURO DALLA REGIONE PIEMONTE PER UNA MONGOLFIERA CHE NON DECOLLA - SUPERSPRECO IN CAMPANIA PER GLI SPAZZAMARE - “GIUSTIZIA DOMESTICA” PER I PENSIONATI DEL SENATO - IL CARDINALE BETORI VS MANIAGO - MANDARA, BUFALA E SOSPETTI…

A cura di Gianluca Di Feo e Primo Di Nicola per "l'Espresso"

1 - GLI ARCANA VATICANI DI CICCHITTO...
Un po' turista, un po' pensionato. Irriconoscibile e fuori contesto. Il Fabrizio Cicchitto che non ti aspetti spunta quasi anonimo, coi suoi 72 anni e un'aria stralunata da mister Magoo, tra i visitatori della mostra sugli archivi segreti vaticani ("Lux in arcana") ai musei Capitolini.
Fuori, ed è pure sabato all'ora di pranzo, imperversano i quarantacinque gradi e il deserto.

Dentro, con tanto di bottiglietta in plastica d'acqua e camicia bianca bagnata di sudore, il capogruppo del Pdl sta, curvo e rapito, sui manoscritti cifrati dei papi, le confessioni dei Templari, gli atti del processo a Galileo. Al seguito, stile Perpetua ma in abito rosso fuoco, la fida e imponente portavoce continua a diffondere comunicati lasciando che il capo si documenti su ortodossie, scomuniche, ed eresie. Piena attualità anche quella, in fondo. E chissà che non abbia trovato ispirazione per il prossimo conclave del Pdl. A. C.

2 - ALEMANNO CONTRO TUTTI...
Commentando sulla stampa la candidatura di Nicola Zingaretti alle primarie del centrosinistra per il candidato sindaco di Roma, finora Gianni Alemanno ha usato toni politically correct: «Non è una novità». Nelle note postate sul blog Alemanno 2.0 invece, da qualche settimana il sindaco è già in piena campagna elettorale. Nell'analizzare i dati sul numero di reati a livello provinciale si domanda perché nessuno attribuisca al suo prossimo avversario, presidente della Provincia, il quinto posto di Roma.

Dopo il crollo di un muro al Pincio va oltre. Prima si scaglia contro la stampa, colpevole di metterlo sul «banco degli imputati» qualsiasi cosa accada nella Capitale. Poi attacca: «Nicola Zingaretti non esiste, non parla, non si espone, non viene mai tirato in ballo». Se gli rivolgessero il «teorema applicato a me» rincara «gli si dovrebbe chiedere conto degli omicidi nei paesi della Provincia». Si annuncia una campagna elettorale all'ultimo post. A. Ma.

3 - SCORTA DI FINI, ECCO CHI DECISE...
Le mareggiate di "Libero" (e "Giornale") sulla scorta di Fini hanno lasciato sulla spiaggia un osso di seppia eccellente: Gaudenzio Truzzi, capo dell'Ispettorato di polizia alla Camera. Dopo il gran gioco del cerino tra Montecitorio e ministero dell'Interno, infatti, si è capito alla fine che le scorte le decide lui, ufficiale di collegamento tra le due istituzioni.

E il poliziotto riminese, già questore a Gorizia, noto fra gli uomini della sua centrale operativa anche per il sussiegoso presenzialismo col quale interpreta la missione («Seguirebbe il Presidente anche in bagno, se potesse»), non ha certo lesinato sulle attenzioni alla tutela. Anche in vista di una prossima - e prima scontata - promozione a incarichi superiori (si parlava di capo della Digos o Questore di Roma). Ora, invece, gli toccherà giocare in difesa, e sperare che un contropiede della Cancellieri non lo rispedisca in serie B. Magari di nuovo in Friuli, tra grappe ed esuli. T. M.

4 - QUANTO CI COSTA LA MONGOLFIERA FERMA...
La mongolfiera allestita al Balon, nel cuore di Torino, è rimasta ferma sulla rampa di lancio per tutta l'estate. E con lei i 730 mila euro di contributo che la Regione Piemonte ha stanziato per l'attrazione. HiFlyer, un'imponente giostra volante ideata per rilanciare il turismo nel quartiere e gestita dall'associazione Enzo B, non ha ottenuto dall'Enac la licenza per il volo con passeggeri a bordo. Il mancato nulla osta estivo - l'ennesimo ritardo per il varo di HiFlyer - preoccupa i commercianti della zona, che si augurano di non perdere il treno - anzi, l'aerostato - per i prossimi appuntamenti autunnali. F. L.

5 - PARLAMENTO IN CIFRE...
110.000.000 milioni di euro saranno risparmiati in tre anni (2012 - 2014) dal Senato attraverso la riduzione delle indennità parlamentari e delle retribuzioni del personale. Complessivamente, in questo triennio, il bilancio del Senato sarà di 1.506.144.000 euro e quindi il risparmio prodotto sarà del 6,8 per cento.

6 - CHI GETTA ACQUA SUL FUOCO...
Ogni anno in Estate l'Italia è impegnata a fronteggiare l'emergenza incendi che colpisce quasi tutto il territorio nazionale. A fronte di un peggioramento continuo della situazione va segnalata la progressiva diminuzione delle risorse destinate ai Vigili del fuoco. Inoltre, la spending review ha determinato come nei prossimi quattro anni saranno sostituiti solo due vigili ogni 10 che andranno in pensione e ciò porterà ad una riduzione complessiva dell'organico di 2.500 unità. Nel dettaglio come il parlamento si è occupato di Vigili del fuoco da inizio legislatura ad oggi.

7 - SPAZZAMARE SPRECADENARI
Ventisette spazzamare furono noleggiati e poi acquistati ormai un quarto di secolo fa dall'assessorato alla Sanità della Regione Campania, che versò 20 miliardi di lire alla Ecolmare dell'armatore Mariano Pane. Obiettivo: rimuovere i rifiuti in superficie in prossimità degli stabilimenti balneari. In acqua, però, quei mezzi non sono mai entrati e giacciono tuttora inutilizzati in un deposito regionale a Salerno. Ormai arruginiti, obsoleti, inutilizzabili. Sul caso accese i riflettori la Corte dei Conti.

Nel 1996 condannò l'ex presidente della giunta, il dc Antonio Fantini, a risarcire 7 miliardi e mezzo di lire; nel 2001 lo prosciolse in secondo grado. Arriva adesso l'epilogo beffardo della vicenda. «Per smaltire quei battelli», dice Giovanni Romano, l'assessore all'Ambiente in carica della giunta regionale, «dovrò impegnare in bilancio due milioni e mezzo di euro. Sono ormai rifiuti speciali e null'altro. Impossibile rimetterli in mare ed inutile provare a venderli».F. GE.

8 - IL MESSALE DEL POLITICO...
Internet e la politica possono salvare una celebrazione eucaristica, trasformandola
in una "santa messa 2.0". Accade quando un sacerdote dimentica il messale e incontra un devoto ex sottosegretario che offre il suo tablet per trovare on line le sacre scritture. Avviene a Ferragosto a Tribogna, nel genovese. Il parroco, don Carlo Damiani, si scorda il messale per la Messa dell'Assunta alla fine di una processione. Sembrava necessario rinviare il rito, ma tra i fedeli spunta l'ex sottosegretario ai Trasporti del Governo Berlusconi Bartolomeo Giachino: il politico prende il suo tablet, cerca on line il messale e lo poggia sull'altare: e così la Messa è cominciata. B. C.

9 - PENSIONATI FAI-DA-TE...
Dopo aver perso le cause in primo grado, il Senato è uscito sconfitto anche dall'appello: così dal primo di agosto sei dipendenti sono potuti andare in pensione, nonostante il presunto ferreo blocco deliberato dal Consiglio di presidenza. Infatti, il Senato aveva deciso di fermare tutti i dipendenti che erano sull'uscio dell'ufficio per lasciare definitivamente il lavoro, con la volontà di riformare radicalmente il sistema previdenziale interno. Tra i bloccati anche tanti che la domanda l'avevano presentata addirittura lo scorso anno e con le carte a posto rispetto alle regole vigenti.

Ma non tutti hanno voluto subire il diktat e in sei (per ora) hanno presentato ricorso, compreso un direttore di servizio. Hanno vinto tutti e sei, prima davanti alla Commissione Contenzioso, presieduta da Giuseppe Valentino (Pdl), e poi - dopo il ricorso del Senato - davanti al Consiglio di Garanzia, presieduto da Roberto Centaro (Coesione nazionale). Tutto si è svolto sotto la protezione dell'autodichia: iI termine, come spiega il glossario del Senato, "significa giustizia domestica. Indica cioè la giurisdizione delle Camere sulle controversie relative allo status giuridico ed economico dei propri dipendenti". Ora la preoccupazione è che, all'ombra dell'autodichia, le cause si moltiplichino, con effetti sostanziali e di immagine pesanti. E. M.

10 - REGIONE PIEMONTE: CACCIA AL LADRO...
Un topolino si aggira tra gli scranni del Consiglio regionale del Piemonte. Di quelli che altrove svuotano gli appartamenti. E qui prendono di mira i cassetti dei consiglieri. A farne le spese è stato Alberto Goffi, dell'Udc: «Al rientro dalle vacanze mi sono accorto che alcuni importanti appunti sono stati sottratti dalla mia postazione durante l'ultima assemblea».

Note con informazioni delicate sui lavori della commissione d'indagine sugli appalti pubblici, che Goffi presiede. «Anche a luglio è successo un fatto simile. Intollerabile: se entro l'11 settembre non salterà fuori il responsabile, sarò costretto a chiedere che indaghino i carabinieri», rincara il consigliere scudocrociato. Ma forse, già in questi giorni, le immagini registrate dalla telecamera del Consiglio sveleranno l'identità dell'Arsenio Lupin di appunti.

11 - FERMATE QUEL VESCOVO...
Il cardinale di Firenze Giuseppe Betori non ha mai nascosto di ritenere scomoda la presenza come ausiliare di monsignor Claudio Maniago, legato a don Lelio Cantini, il prete fiorentino al centro dello scandalo di pedofilia che cinque anni fa scosse la chiesa toscana. Le vittime di don Cantini accusano Maniago di aver insabbiato le loro denunce.

«Ci eravamo rivolti a lui, nostro ex compagno nella parrocchia di don Cantini, ma Maniago non ci ha mai risposto», racconta Francesco Aspettati, il portavoce del gruppo delle vittime di don Cantini. E mentre Betori sarebbe sul punto di ottenere l'allontanamento di Maniago, destinato secondo indiscrezioni alla guida della diocesi di Grosseto, le vittime di don Cantini insorgono: «Maniago non è adatto a svolgere un ruolo pastorale. Non può guidare una diocesi», spiega Aspettati a "l'Espresso". M. La.

12 - BUFALA E SOSPETTI...

Per i pm di Napoli che lo hanno fatto arrestare, Giuseppe Mandara, il re della mozzarella, ha costruito il suo impero coi soldi della camorra. Per il Tribunale del Riesame, che lo ha scarcerato, non è così. Quel che sembra certo, è che dal caseificio esce mozzarella immersa in acqua ossigenata, battericida vietato come additivo alimentare. Mandara ne parla al telefono con i colleghi che preparano le bufale per gli Usa. Una «prassi usuale e comune tra gli operatori», scrive il gip che cita una consulenza disposta dai pm: «Può avere effetti dannosi sulla salute degli animali, fino a cagionare il cancro. Mancano studi esaustivi sull'uomo. Ma è certo che ha un effetto irritante su occhi e polmoni». C.P.

 

 

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