gruber maria elena boschi berruti

PURE LA COLLEGA DE LA7 GAIA TORTORA SI SCAGLIA CONTRO LILLI-BOTOX A FAVORE DI BOSCHI: ''SU UN BACIO SENZA MASCHERINA AL FIDANZATO NON SI PUO' INCALZARE UN OSPITE'' - SALE SUL RING ANCHE IL BULLO ADDORMENTATO GIULIETTO BERRUTI: ‘’CARA LILLI, IL DPCM DICE ALTRO. LA PROSSIMA VOLTA MI ASPETTO DI VEDERTI CON LA MASCHERINA INDOSSATA, SPECIE SE LA CONVIVENTE IN STUDIO, È LA MIA. UN TUO AMMIRATORE” (PIU' CUORICINO!) - SONCINI: ''ERANO ABBASSATE PERCHÉ STAVAMO POSANDO PER UNO DEI MILLE SERVIZI FINTAMENTE RUBATI CHE RIEMPIONO I ROTOCALCHI, AVREBBE DOVUTO DIRE LA BOSCHI..."

 

 

 

 

 

1. GAIA TORTORA LE SUONA ALLA GRUBER NEL DERBY A LA7 SULLA BOSCHI

Da www.iltempo.it

 

MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI

Nel derby a La7 sulla mascherina della Boschi con il suo fidanzato, Gaia Tortora si schiera contro la Gruber e lo fa con un tweet che assomiglia a un sonoro ceffone: "Una donna può criticare o essere incalzante con una altra donna. Non è una questione femminile. È una questione di contenuti sui quali incalzare. E un bacio senza mascherina al fidanzato non lo è. #ottoemezzo".

 

 

 

2. BOSCHI, GRUBER E LE ALLEGRE COMARI DEL PETTEGOLEZZO POLITICO

Guia Soncini per www.linkiesta.it

 

Possiamo dare la colpa agli adattamenti italiani dei film americani, che già negli anni Cinquanta facevano danni sulla nostra fragile psiche collettiva?

maria elena boschi a otto e mezzo

Settant’anni fa, quando “All about Eve” narrava la storia di come Eve Harrington, arrampicatrice, tentasse di rubare vita e carriera a Margo Channing, attrice teatrale di successo e donna piena di complessi, un qualche adattatore italiano su cui il catechismo aveva fatto danni irreversibili decise che il nome di Eve Harrington non era casuale, che le donne sono inaffidabili, infide, mangiatrici di mele. Intitolò quindi il film “Eva contro Eva”, e da lì andò tutto a puttane.

 

Accade infatti che, quando due uomini pubblici s’appiccicano, quella cui assistiamo possa essere sì una rissa ma anche un dibattito d’idee, e insomma a nessuno venga in mente di titolare «Sollozzo contro Brasi» (se devo spiegarvi chi siano Virgil Sollozzo e Luca Brasi, smettete subito di leggere).

 

MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI

Nel paese normale di cui ci piace fantasticare, che la Boschi e la Gruber siano due donne non farebbe alcuna differenza. Nel paese reale, ne fa tantissima. Ho molti amici che guardano la televisione: nessuno di loro sente mai il bisogno di commentare i talk show (anche perché sanno che non li guardo). Nelle ultime trentasei ore non ho ricevuto altro che messaggi riguardanti l’accapigliarsi di Boschi e Gruber. Non ho avuto la forza di controllare i siti dei quotidiani, ma scommetto il mio porcellino pieno di spicci che c’era qualche titolo «Eva contro Eva».

 

 

 

 

Lo scontro Gruber-Boschi sulle mascherine e i baci con Berruti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

gaia tortora

Per fortuna le donne nei dibattiti pubblici sono una minoranza, come lamentano sempre quelle che non riescono a pensare a carenze più serie di cui lamentarsi, perché sennò non si riuscirebbe mai a parlare d’un fatto concreto, presi come saremmo tutti dal discettare del fatto che la donna Tizia non è d’accordo con la donna Caia, e comunque hai visto che ha cambiato taglio di capelli?

 

Nessuno dei messaggi che ho ricevuto in queste trentasei ore parlava né di ciò cui premeva parlare alla Gruber – l’eventuale caduta del governo – né del Mes di cui voleva parlare la Boschi; volevano tutti ipotizzare retroscena.

 

Amicizie interrotte, fidanzati scippati, l’ultima giacca di quella taglia comprata da una mentre l’aveva già adocchiata l’altra, una guerra di frange (a Lilli sta molto meglio che a Maria Elena, questa l’unica analisi su cui siano tutte d’accordo).

 

Tutte le donne pubbliche, poi, ritenevano di esprimersi, e lì c’era un sottinsieme di pettegolezzi: come mai quelle legate a La7 da contratti lavorativi o sentimentali si schieravano pubblicamente con la Boschi e non con la conduttrice più rispettabile della rete? C’è dietro quella storia di rivalità interne che mi ha raccontato mio cugino?

MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI

Le allegre comari del pettegolezzo politico fanno i turni, naturalmente, come tutte le comari.

 

Ieri c’era lo spettacolare caso d’una semicelebrità che coglieva l’occasione per recriminare contro la Gruber che si era comportata male con lei, e subito qualcuna ipotizzava che parlasse a suocera perché nuora intendesse, ove nuora era la sua ex amica con la quale aveva rotto per, dicevano le comari, un malinteso circa il diritto di prelazione sul contenuto delle mutande d’un tizio. L’amica aveva difeso la Gruber, e quindi lei l’attaccava.

 

Se fossero state due uomini, si sarebbe detto che avevano bisticciato per un posto in consiglio d’amministrazione o – almeno – da sottosegretario. Se nasci con dei gameti femminili, persino nell’epoca in cui si finge che la biologia non esista, il liceo non finirà mai, e la dinamica sarà eternamente quella che t’incasella come un’Eva in competizione con un’altra Eva per ragioni ginnasiali: quella stronza m’ha rubato il fidanzato.

 

maria elena boschi a otto e mezzo 3

Poi, certo, è stata mezz’ora di televisione abbastanza assurda, che solo la Boschi avrebbe potuto salvare, rispondendo che certo che lei e il fidanzato avevano le mascherine abbassate (principale accusa della Gruber: la Boschi e il suo moroso sono stati fotografati con le mascherine abbassate, è un esempio gravissimo; siamo al liceo, quindi ci servono gli esempi dei personaggi pubblici; personaggi pubblici carismatici non ne abbiamo, quindi che ci faccia da esempio la Boschi).

maria elena boschi e giulio berruti foto chi 3

 

Erano abbassate perché stavamo posando per uno dei mille servizi fintamente rubati che riempiono i rotocalchi, avrebbe dovuto dire la Boschi guadagnando mille punti; aggiungendo anche, da vera statista: i poveri paparazzi devono pur mangiare, con le mascherine non si è riconoscibili e non gli comprano le foto.

 

Invece ha detto che se le erano abbassate solo un minuto per farsi un selfie, e a quel punto, giacché quella mezz’ora non voleva salvarla proprio nessuno, la Gruber non le ha detto «Ma cosa si fa i selfie, ha quarant’anni, è un’ex ministro, ma se la immagina la Iotti su Tik Tok, ma su, contegno». Ormai è un mondo così: ti cazziano per la mascherina, ma fanno finta che farsi le foto da soli sia normale.

 

IL CARMELITA SMACK DI GAIA TORTORA

Per fortuna ieri pomeriggio è arrivato il fidanzato della Boschi, a redarguire la Gruber (su Instagram, perché è importante usare sempre mezzi da adulti per il dibattito culturale): «La prossima volta mi aspetto di vederti con la mascherina indossata, specie se la convivente in studio è la mia» (la citazione non è letterale: gli ho sistemato accenti e virgole, perché al catechismo ho imparato che Eva è una comare ma anche che esiste la carità).

 

Per fortuna Berruti (il signor Boschi) non sa come funzionino le regole negli studi televisivi (né ha mai visto un programma negli ultimi mesi, sennò saprebbe che nessuno indossa mascherine in onda: forse guarda la tv solo quando c’è la morosa, che tenero).

Per fortuna, per quanto le donne siano comari, gli uomini riescono sempre a batterle in ottusità.

scazzo tra maria elena boschi e lilli gruber 12scazzo tra maria elena boschi e lilli gruber 3maria elena boschi giulio berruti da chi 2maria elena boschi giulio berruti maria elena boschi foto chi 1MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI AMOREGGIANOgiulio berruti maria elena boschi foto chi 2BOSCHI ISCHIAmaria elena boschi giulio berruti da chi 5

maria elena boschi

 

scazzo tra maria elena boschi e lilli gruber 8

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?