DA EVERSIVO A DOROTEO: LA PARABOLA DIGERENTE DI GIOVANNI FLORIS, L’INVENTORE DELLA POLVERINI

GLI SCHELETRI DENTRO IL MONOSCOPIO: VIDEOBOX DI GIOVANNI FLORIS (22 ANNI)
http://www.youtube.com/watch?v=wx-NDoBS4Vg


Fulvio Abbate per il "Fatto quotidiano"


Giovanni Floris, con la sua bella faccetta da biochimico a posto con gli esami, ha mancato un avvenire sovversivo, o per lo meno da giovane bruciato nella variante non meno giovanile del reprobo rimandato in educazione fisica a settembre, dunque pronto a vendicarsi armato di stuzzicadenti dei torti subiti durante i quadrimestri.

In certi casi, tuttavia, gli storici, fanno sempre l'esempio di Francesco Crispi, il baffuto statista di Ribera che partì garibaldino e arrivò repressore, simbolo d'ogni notabilato. Oppure, in tempi più recenti, mostrano la foto dell'attuale berlusconiano Quagliariello, proprio lui quand'era (forse) maoista, lì sul palco di chissà quale Avanguardia operaia o forse Movimento studentesco.

Il caso del giornalista televisivo Giovanni Floris, del quale sere fa Enrico Bertolino e lo stesso Floris hanno mostrato a reti unificate, un incunabolo video è un po' meno epico. La messa in onda è infatti avvenuta durante il collegamento con il programma "Glob porcellum". Un innocente e inerme filmato da gita scolastica in cui si vede un giovanissimo Floris parlare a ruota libera nel famoso programma "Videobox" di Rai3, esattamente la puntata del 19 febbraio 1989.

Un documento esemplare. E non tanto per chissà quali contenuti rivoluzionari, semmai per quel tanto di fessaggine che il tutto custodisce, e forse, pensandoci bene, l'incunabolo video del conduttore di "Ballarò" potrebbe essere affiancato alle immagini non meno paradigmatiche di Matteo Renzi ospite di Mike Bongiorno a "La ruota della fortuna". Innocenti scheletri negli armadi dei crimini televisivi commessi su se stessi, perpetrati da futuri uomini d'ordine, degni opinionisti dalla vocazione maggioritaria.

CHE FLORIS mai sia stato un incendiario era roba nota, senza bisogno di citare la sua responsabilità morale d'avere messo al mondo dei media Lady Renata Polverini, resta infatti di lui il tratto della moderazione dorotea , la sensazione di un luogo assembleare che innalza una bella sordina, perché così vuole, anzi, pretende certa socialdemocrazia cristiana, perfino quando i plinti dell'ordine politico costituito prendono a tremare sotto la spinta dell'insoddisfazione sociale.

A guardar bene l'invito di Floris ragazzino al tradimento e al "non fare studiare" i bambini sembra un passatempo da ricreazione durante un meeting di soggetto mariano, un momento di svago innocente prima di risalire in pullman per completare l'ascesa verso il santuario e la visita alla Sacra Sindone. Poco importa se della Beata Volpicelli oppure verso la villetta di Enrico Letta o Fioroni.

Dimenticavo di illustrare cos'è mai un vendicatore armato di stuzzicadenti. Si tratta della massima forma d'insurrezione che un liceale un po' nerd come Floris è in grado di donare a se stesso: pigiare il citofono e subito bloccarlo per far dispetto al prof che ti ha rimandato in educazione fisica. Quando i duri restano in panchina, ecco che i Floris giocano da titolari.

 

 

BACIO TRA BERLUSCONI E FLORIS flrs24 floris polverinijfl 26 floris scalfariSUSANNA CAMUSSO GIOVANNI FLORIS LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO

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