2025pulci1305

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI - DIVERTENTE LAPSUS LINGUAE DELLA CONDUTTRICE VERONICA VOTO, CHE SU “SKY TG24”, ALLE 23.16, DICE: “ROBERT FRANCIS PREVOST HA SCELTO IL NOME DI ‘LUIGI’ XIV”. VIVA IL PAPA RE!” – DIDASCALIA DAL “CORRIERE DELLA SERA”, DOPO L’ELEZIONE DI PAPA LEONE XIV: “I CARDINALI IN VATICANO, ARRIVATI DA TUTTO IL MONDO. IN 133 HANNO PARTECIPATO AL CONCLAVE. SONO RIMASTI FUORI QUELLI CHE HANNO GIÀ COMPIUTO GLI 80 ANNI, MA ANCHE LORO OGGI INCONTRERANNO ‘FRANCESCO’”. MIRACOLO!

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm)

 

veronica voto

Divertente lapsus linguae della conduttrice Veronica Voto, che su Sky Tg24, alle 23.16, dice: «Robert Francis Prevost ha scelto il nome di Luigi XIV». Viva il Papa re!

 

•••

Didascalia dal Corriere della Sera, dopo l’elezione di papa Leone XIV: «I cardinali in Vaticano, arrivati da tutto il mondo. In 133 hanno partecipato al Conclave, quasi tutti quelli che ne avevano diritto: qualcuno ha rinunciato per ragioni di salute.

 

Sono rimasti fuori quelli che hanno già compiuto gli 80 anni, secondo le regole della Chiesa, ma anche loro oggi incontreranno Francesco». Miracolo!

 

•••

Post della Repubblica: «Chi è stato elettro tre volte? Chi erano il pirata o il Papa figlio di un pontefice? Curiosità e stranezze su duemila anni di papato». Essere eletto papa è sempre elettrizzante.

 

•••

la repubblica elettro papa

In uno dei suoi illuminanti retroscena su Vaticano e dintorni, pubblicati dal Tempo, Luigi Bisignani incappa in una svista, là dove afferma che papa Francesco «non ha mai nascosto il fastidio per la Curia romana e, più in generale, per la Chiesa italiana e, di fatto, ha smontato sia la rete di potere, sia quella di pensiero, di cultura, di governo» e aggiunge: «Ha trattato le grandi diocesi – Milano, Venezia, Palermo, Genova – come reliquie del clericalismo, lasciandole per anni senza cardinali.

 

Solo Napoli, Firenze e Torino hanno ricevuto la porpora in extremis». In realtà, Firenze è tuttora priva della porpora, essendo Gherardo Gambelli, nominato nel 2024, soltanto arcivescovo metropolita e non cardinale.

 

•••

Incipit dell’editoriale di prima pagina del direttore della Stampa, Andrea Malaguti: «Due cose che accadono a poche ore di distanza una dall’altra, ieri pomeriggio. La prima. Alessandria, piazza Marconi.

 

andrea malaguti

Qualche centinaio di persone ad ascoltare il segretario della Cgil, Maurizio Landini, salito sul palco per spingere i referendum sul lavoro dell’8 e 9 giugno in dialogo con La Stampa». Sono alle viste referendum su un tipo di lavoro che si svolge solo l’8 e 9 giugno? No? Allora bisognava scrivere: «Per spingere i referendum dell’8 e 9 giugno sul lavoro».

 

•••

corriere della sera risuscitato francesco

Dalla pagina Facebook della Repubblica: «Pochi minuti prima della fumata bianca vicino al comignolo della Cappella Sistina era spuntato un pulcino di gabbiano. Insieme al piccolo pulcino altri 2 gabbiani più grandi quasi come si trattasse di una famiglia».

 

Nozioni di ornitologia al volo: dicesi pulcino soltanto il nato della gallina da poco uscito dall’uovo. Quel piccolo gabbiano era invece un pullo («uccello nidiaceo che necessita delle cure parentali perché incapace di camminare o volare», Lo Zingarelli 2025).

 

•••

Andrea Galli sul Corriere della Sera si occupa della riapertura delle indagini sull’uccisione dei militanti di sinistra Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci detto Iaio, avvenuta a Milano nel 1978.

 

Di uno dei tre sospettati scrive: «Claudio Bracci, altro noto neofascista come Mario “Marione” Corsi nella cui casa gli investigatori trovarono fotografie proprio dei 18enni assassinati e dei loro funerali, e che sempre in quei giorni partecipò a un raduno a Cremona poggiando come base qui in città».

 

alessandro giuli

Tutto chiaro. Invece sul sito del Corriere la versione di Galli è la seguente: «Claudio Bracci, altro noto neofascista come Mario Bracci, nella cui casa gli investigatori trovarono fotografie dei due 19enni assassinati e dei successivi funerali, e che sempre in quei giorni partecipò a un raduno a Cremona poggiando come base logistica qui in città». Ancora più chiaro.

 

•••

In un articolo sulla Repubblica, ci si mettono in due – Gabriella Cerami da Roma e Azzurra Giorgi da Firenze – a scorticare Alessandro Giuli, ministro della Cultura, rilevando come il loro collega giornalista, oggi al governo, «a Giovanni Gentile vorrebbe intitolargli una rotonda a Firenze».

 

papa leone xiv incontro con i giornalisti

È comunque sempre la cultura a cascare male. (Il gli posposto al verbo è del tutto superfluo: il pronome sostituisce infatti un complemento di termine, ma «a Giovanni Gentile» è già un complemento di termine).

 

•••

Didascalia dalla Verità: «Il murales di Nicolas Party». Ma nella foto si vede un unico dipinto. Invece murales è il plurale spagnolo di mural, quindi la parola non va usata in riferimento al singolare: o si scrive murale, in italiano, o mural, in spagnolo.

 

•••

Nel resoconto dei personaggi istituzionali presenti ai funerali di papa Francesco, firmato da Marco Cremonesi sul Corriere della Sera, si legge: «C’è anche il sindaco di Firenze Dario Nardella».

 

la repubblica pulcino di gabbiano

Ci sentiamo di escludere che fosse presente in tale veste: Nardella non è più sindaco del capoluogo toscano già dal giugno dello scorso anno, essendo stato eletto al Parlamento europeo nelle liste del Pd.

 

•••

Riferendosi al nome Leone XIV scelto da papa Prevost, Giovanni Maria Vian, direttore emerito dell’Osservatore Romano, osserva su Domani: «Ma più potente è la suggestione suscitata da Leone Magno.

 

Primo vescovo di Roma di cui si conservano le prediche in un meraviglioso latino e teologo acclamato anche dagli orientali al concilio di Calcedonia, nel 452 si incontra a Mantova con Attila, il re degli unni che aveva devastato l’Italia settentrionale.

 

Leone convince il terribile sovrano a non calare verso Roma, e la città viene risparmiata».

 

La collocazione geografica del fatto storico appare imprecisa. Sebbene il sito dell’incontro tra papa Leone Magno e Attila rimanga incerto, Mantova parrebbe esclusa.

 

papa leone xiv incontro con i giornalisti 2

Le ipotesi più accreditate riguardano invece tre località lungo il corso del fiume Mincio: Salionze (Verona), 6 chilometri a sud di Peschiera del Garda; Governolo, frazione di Roncoferraro, e Ponteventuno, frazione di Curtatone, in provincia di Mantova.

 

•••

Corriere della Sera, notizia da Mosca: «Si è subito precisato che non ci sono stati ne morti ne feriti». Né più né meno.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)