fabio fazio

'FAZIO, UN PROBLEMA DI IMMORALITA'' - DAVIDE MAGGIO: ‘CARO FABIO, PIANTALA. IL PROBLEMA SUL TUO COMPENSO L’HAI CREATO TU, QUANDO ANNUNCIASTI CHE ERI PRONTO A MOLLARE LA RAI. IN REALTÀ HAI PRESO A SCHIAFFI TUTTI GLI ITALIANI IN DIFFICOLTÀ E SEI PASSATO DA 1,8 A 2,2 MILIONI DI STIPENDIO, PIU' MOLTI ALTRI SOLDI DI CUI NON PARLI - E NON DIRE CHE RAI1 PUNTA AL 15%: LA MEDIA DOMENICALE È DEL 18%'

davide maggiodavide maggio

 

Davide Maggio per www.davidemaggio.it

 

Caro Fabio,

 

credo sia arrivato il momento di piantarla. Penso sia giunta l’ora di chiudere la bocca e concentrarsi unicamente sul tuo promosso Che Tempo Che Fa, prendendo contezza del tuo status di ‘privilegiato’, cercando anche di giustificare chi, giustamente, storce un po’ il naso per i milioni di euro che percepisci per uno show che, diciamocela tutta, è, nella sua struttura, di una banalità disarmante. Ritengo, dunque, più che legittimo che qualcuno si chieda con un certo stupore per quale motivo tu debba essere uno dei conduttori più pagati della TV pubblica, se non il più pagato.

 

FABIO FAZIO  FABIO FAZIO

Il problema, tuttavia, l’hai creato tu. E c’è una data ben precisa: il 29 marzo. Hai lanciato, sibillino, un messaggio che, fossi stato io DG della Rai, avrei accolto con fastidio. Tramite Twitter, infatti, scrivevi che In una tv che cambia, bisogna assumersi responsabilità e nuovi rischi. D’ora in poi, ovunque sarà, vorrei essere produttore di me stesso… In un sol colpo hai paventato la possibilità di andare altrove e quasi preteso di prendere in mano la produzione, salvo poi cercare di giustificare il tutto con l’assunzione di responsabilità e nuovi rischi.

 

Perché, prima non ne avevi? Ma mettendo da parte questo aspetto, ci si aspettava che saresti migrato altrove per dar sfogo alla tua creatività, producendo in prima persona nuovi show. Non ci si aspettava di sicuro un gioco al rialzo -perchè così è stato percepito- per un programma come Che Tempo Che Fa, ormai collaudato, foriero di buoni ascolti per la rete e di ottimi guadagni per te.

 

Hai voluto tirar fuori la testa la sacco, abbandonare la tua prigione dorata, doratissima, di Rai 3 (nella quale poteva essere tollerato un ingaggio come il tuo perchè portava alla rete degli ascolti di gran lunga superiori alla media di rete) per traslocare su Rai 1, mantenendo non solo lo stesso programma e gli stessi benefits, ma rilanciando con una tua nuova casa di produzione alla quale affidare il programma che, tra le altre cose, estromette il vecchio produttore (Endemol) e ti vede schierato con Magnolia. Come se il ricorso ad una casa di produzione esterna fosse necessaria per produrre Che Tempo Che Fa!

FAZIO E ORFEOFAZIO E ORFEO

 

Ma hai sbagliato i tempi. La tua mossa (poco) strategica è arrivata in un momento delicato, proprio a ridosso di una stagione in cui non s’è parlato d’altro che del tetto compensi dei lavoratori della Rai e a poche settimane dall’annunciato taglio che avrebbe riguardato i medesimi lavoratori. In un sol colpo hai preso metaforicamente a schiaffi tutti gli italiani in difficoltà e, ancor di più, tutti i colleghi della tua stessa azienda che si sono visti decurtare parte della retribuzione, senza poter beneficiare, tra l’altro, di un numero maggiore di puntate ‘a compensazione’.

 

E, bada bene, qui non c’entra nulla il patetico discorso sui cachet degli artisti. Quelli li lasciamo a chi cerca la polemica facile. Qui c’entrano ragioni di opportunità e di delicatezza che tu non hai avuto, se non di moralità. Anzi, mi sembra che in alcune situazioni pecchi persino di scarsa sincerità. Come, ad esempio, quando dichiari il tuo compenso nell’intervista che hai rilasciato a Cazzullo sul Corriere della Sera: 2 milioni e 240 mila euro all’anno. E ci sta.

 

Ma in questo compenso è compresa la format fee di Che Tempo Che Fa? E soprattutto, sono compresi i guadagni che percepirai come produttore grazie alla neonata OFFicina? Il punto è tutto qui: dei 450 mila euro a puntata che -tuo cachet a parte- percepirà l’OFFicina, quanto finirà nelle tue tasche?

fabio fazio luciana littizzettofabio fazio luciana littizzetto

 

E, attenzione, qualunque sia la cifra non c’è niente di illegittimo in ciò che hai fatto o chiesto. Al massimo qualche perplessità (sull’opportunità di una scelta del genere) la nutriamo solo sull’azienda che ha avallato le tue richieste. Ciò che, invece, è probabilmente sfuggito a te è che è altrettanto legittimo tutto il clamore mediatico che una scelta del genere porta con sè.

 

Per cui desisti dal cercare di giustificare questa ‘assunzione di responsabilità e di rischi‘ (!) perchè tra questi ultimi c’era sicuramente quello che ti avrebbero fatto i conti in tasca, lavorando tu per la tv pubblica; tra le responsabilità, invece, c’è sicuramente quella di garantire al programma e alla rete ascolti importanti che giustifichino l’investimento fatto.

 

E, ti prego, non dichiarare che Rai 1 nella prima serata della domenica totalizza circa il 15% perchè, dai dati in mio possesso, siamo al 18%. Se vuoi, sono più preciso: con l’esclusione di Sanremo e dell’estate, l’autunno 2016 e la primavera 2017 hanno totalizzato in prime time una media del 17.97% con 4.560.000 spettatori (repliche incluse!). Io credo che ti tocchi puntare al “2 davanti”. E ti auguro di farcela, d’altronde stai beneficiando di una promozione che nemmeno il Festival della Canzone Italiana.

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)