santoro ghiaccio shinning

1. FERMI TUTTI! RICICCIA PIENO DI BILE SANTORO CHE PATETICAMENTE NARRA IL SUO TRAMONTO 2. ECCOLO CHE PROPONE I SUOI DOCUMENTARI A VIALE MAZZINI MA NESSUNO LO RICHIAMA, E ALLORA S’INCAZZA CON RENZI, CAMPO DALL’ORTO, ELEONORA ANDREATTA E IMPALLINA PURE FABIO FAZIO E IL CAPODANNO RAI. LA DIASPORA DI “SERVIZIO PUBBLICO” TRA TALK E CIBO

1. MICHELE SANTORO SCATENATO CONTRO LA RAI; "MI HANNO FREGATO GLI AMERICANI"

Da “Liberoquotidiano.it

 

carlo freccero michele santorocarlo freccero michele santoro

Michele Santoro scrive una lettera di fuoco al Fatto Quotidiano in cui spara a zero contro Renzi e la sua rottamazione che, scrive, è servita per esempio a riportare Claudio Lippi in televisione a Capodanno. Attacca la Rai di Renzi e ironizza sulle nomine, sul fatto che smantellato la Rai lottizzata per delle persone da cui si sarebbe aspettato di più. Santoro confessa che dopo aver visto lo spettacolo della sera della Befana ha avvertito un forte senso di inadeguatezza.

 

michele santoro giulia innocenzimichele santoro giulia innocenzi

Definisce Travaglio gufo isolato e si chiede come farà a “malignare sul fatto che l’editto bulgaro sia diventato l’editto del Nazareno e poi editto e basta. Spiega che alcuni transfughi di Servizio Pubblico, i più realisti, sono andati altrove. "Hanno trovato posto nel più astratto e meno deperibile ‘di Martedì’ che è "appena un po' meno virtuale di Che tempo che fa". Un attacco neanche troppo nascosto a Fazio.

 

Altri sono partiti a loro spese per raccontare la Libia fatica inutile e contro producente. Altri si sono buttati sul cibo con "Buono!". Racconta che la Rai gli aveva promesso cinque anni fa che avrebbe prodotto un suo film: “Processo all’Olocausto”. Ma adesso lo faranno gli americani con la partecipazione della Bbc.

BORROMEO SANTORO BORROMEO SANTORO

 

2. ERAVAMO INADATTI ALLA RIVOLUZIONE, COSÌ ADESSO LO FACCIAMO "BUONO!"

Michele Santoro per il “Fatto Quotidiano”

 

Curiosamente, da quando siamo usciti di scena, non si parla più di crisi dei talk. Segno che i talk sono tutti uguali, ma ce n' era uno che evidentemente era più uguale degli altri. Si continua invece a parlare della necessità d' innovare; e sono mesi che ci affanniamo a proporre idee nuove e progetti che non interessano a nessuno. Meno che meno alla Rai.

 

 

silvio berlusconi e fabio faziosilvio berlusconi e fabio fazio

Siamo il Paese dove si sceglie Porta a Porta per spiegare l'importanza del merito e della competitività, si teorizza la rottamazione reclutando Claudio Lippi per lo show di Capodanno (mettendone a repentaglio la salute), si stabilisce il record mondiale della durata di un programma facendolo cominciare alle nove di sera e finire all'una del giorno successivo.

 

RENZI LIPPIRENZI LIPPI

Ma abbiamo la fortuna di avere un presidente del Consiglio talmente veloce che ha raso al suolo il servizio pubblico lottizzato dai vecchi partiti e ha nominato (con l'aiutino di Gianni Letta) un team di molto competenti per arrivare a nominarne un altro di ancora più competenti, questa volta da solo.


Se li avesse Marchionne, dei cervelli così, la Ferrari vincerebbe il campionato senza accendere i motori. Infatti corrono stando fermi, mentre studiano nuove tecnologie e prodotti multitasking.

Michele Santoro Bacchiddu by Benny Michele Santoro Bacchiddu by Benny


Si racconta che abbiano accumulato armi segrete per vincere qualunque guerra, ma si rifiutano di usarle: Netflix, alleato strategico, potrebbe entrare in depressione, gli italiani assuefatti alla televisione antiquariale, comunque milioni, entrerebbero in crisi d' identità e Grillo sarebbe costretto a trovare un' idea nuova di comunicazione diversa dalla partecipazione dei Cinque Stelle ai talk show.

Eleonora Tinni Andreatta Eleonora Tinni Andreatta


Dopo aver visto il programma della Lotteria alla Befana, che è solo un piccolo annuncio di ciò che ci aspetta, ne ho ricavato un forte senso di inadeguatezza; e, a chi mi chiede cosa farò, rispondo sinceramente: "Studia Campo Dall' Orto, studio anch'io".
Come staranno di sicuro facendo Daniele Luttazzi, Sabina Guzzanti, Adriano Celentano e, siccome non è un problema d' età, Roberto Saviano.

renzi mediaset biscionerenzi mediaset biscione


Per sottrarsi a questo tormento degli esami che non finiscono mai, Enzo Biagi ha tolto il disturbo e voglio vedere come farà quel gufo isolato di Marco Travaglio a malignare sul fatto che l' editto bulgaro sia diventato l' editto del Nazareno e poi l' editto e basta.
 

È solo impotenza e sgomento di una moltitudine di autori, giornalisti, tecnici, operatori e registi, lamentela dei soliti sfigati documentaristi che, tra tante reti, non trovano uno spazio settimanale, di fronte all' annuncio della rivoluzione copernicana del Direttore Generale della Rai Galileo Galilei. Presto proporrà un' offerta che nessuno potrà rifiutare.
 

SANTORO DELLA VALLE E ROSSELLA SULLO YACHT SANTORO DELLA VALLE E ROSSELLA SULLO YACHT

Avremo prime, seconde, terze e quarte serate, film da Oscar che oscureranno il pessimismo neorealista di Sciuscià di De Sica e di Germania Annozero di Rossellini, programmi di economia "Non è mai troppo tardi" per aiutare i disoccupati ad accorgersi del lavoro che c' è. E Severgnini rifarà Viaggio in Italia, scoprendo però che per i musei Italia batte Francia 6 a 0 e per le buche Roma batte Parigi 0 a 10, nel tressette a perdere.

berlusconi, santoroberlusconi, santoro


Il pubblico a casa, libero dai complessi d' inferiorità, dal catastrofismo e dall' ansia di prestazione, farà la ola cinguettando davanti al televisore; e brandendo l' iPhone, in preda a un orgasmo multiplo da X-Factor, invaderà la Rete per votare chi ci ha spinti a calci in culo nel futuro. Che è già cominciato, ma Campo Dall' Orto vuole che vada in onda fra qualche mese.

antonio campo dall ortoantonio campo dall orto


La redazione di Servizio Pubblico purtroppo era piena di gente inadeguata alla rivoluzione. I più realisti si sono rifugiati nelle architetture che restano precariamente in piedi: le piazze pulite, le quinte colonne, i quartieri Ballarò ritinteggiati a calce, quando non hanno trovato posto nel più astratto e meno deperibile DiMartedì che è appena un po' meno virtuale di Che tempo che fa.


I ripetenti, non accettando tagli ai reportage, sono partiti a loro spese per raccontare la Libia, fatica inutile e controproducente; o, come noi, hanno dilapidato la cassa per filmare la strage di giovani, di nessun interesse, dei quartieri napoletani o per scrivere film sulla Mafia.


La Mafia che già non c' è più e figuriamoci se ci sarà. Giulia Innocenzi, incurante dei consigli per gli acquisti, continua a occuparsi dei diritti degli animali e, a dire il vero, anche di quelli degli umani.


Infine un gruppetto di noi si è messo in testa di parlare di cibo e ha ideato Buono!. Pensano che il cibo sia diventato una vera ossessione, un' idea astratta onnipresente, un Dio uscito definitivamente dal nostro stomaco per invadere le pagine dei giornali, le Tv, la Rete. E vogliono riportare questo mangiare infinito nel finito di un tavolo per riscoprire la forza del sapore, dell' odore, del gusto e, contemporaneamente, quello dell' amicizia e dello stare bene insieme.

santoro berlusconi  santoro berlusconi

luigi gubitosi con la moglieluigi gubitosi con la moglie

 


In questa variegata classe di ripetenti alloggio io, aspettando la Rai. Andai via cinque anni fa con una lettera del Direttore Generale di allora, Lorenza Lei, che si impegnava a produrre tra l' altro un mio film, Processo all' Olocausto. Il racconto di una incredibile e affascinante vicenda giudiziaria che ha coinvolto uno storico inglese, David Irving, il quale sosteneva non ci fossero prove dell' ordine finale di Hitler di sterminare gli ebrei. Non si è mai fatto. Lo faranno gli americani con la partecipazione degli inglesi e, udite udite, della Bbc.

 

BRUNO VESPA E MICHELE SANTOROBRUNO VESPA E MICHELE SANTORO

Avevamo per lo meno tre anni di vantaggio, come sono andate le cose?
Il successore della Lei, Luigi Gubitosi, prima ha giurato sul suo onore che avrebbe mantenuto gli impegni dell' altro Direttore Generale, poi ha passato la palla alla responsabile della fiction, Eleonora Andreatta. La chiamo dopo sei mesi. "Mi scusi, non so come dirlo, ho perso il progetto". E io, coglione: "Ma che problema c' è? Glielo rimando oggi stesso". Incredibile: l' ha perso di nuovo. Così, quattro anni dopo, al produttore arriva la lettera di un sottoposto qualsiasi: "La storia è interessante, ma il nostro pubblico è abituato a vicende ambientate in Italia".

PAOLO MIELI MICHELE SANTORO PAOLO MIELI MICHELE SANTORO


Pensate: se Hitler avesse fatto il militare a Cuneo, la mia vita sarebbe cambiata.
Invece sono qui che ancora studio e sento il cannone che spara. "Ma sono le dieci!", mi dico. È un esperimento segreto al Gianicolo per la nuova Rai. Dovevo capirlo subito che è opera di Galileo. Mezzogiorno è adesso. Due ore prima.

 

 

 

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO