radio padania libera

IL FALLIMENTO DELLA PADANIA - FINISCE IL SOGNO RADIOFONICO DELLA LEGA NORD: SI SPEGNE “RADIO PADANIA LIBERA” - IL CARROCCIO AVEVA GIA’ CHIUSO LA TV NEL 2014 E IL QUOTIDIANO NEL 2015 - LA BEFFA FINALE: LA CONCESSIONE FM SARA’ CEDUTA AL CALABRESE LORENZO SURACI, PATRON DI RTL 102.5

Roberto Rizzo per il “Corriere della Sera”

 

SALVINI A RADIO PADANIA LIBERASALVINI A RADIO PADANIA LIBERA

Sono le ultime ore di trasmissione in fm per Radio Padania Libera. Poi l' emittente della Lega Nord, dopo vent' anni di vita, sparirà per sempre dall' etere. Continuerà a diffondere i suoi programmi, dieci ore di diretta al giorno dalle 7.30 alle 21, sul web, in Dab (la frequenza digitale, ancora una nicchia in Italia) e tramite applicazione per smartphone e tablet. Una «bella sfida rinunciare alla strada principale», dice fiducioso Alessandro Morelli, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Milano e direttore di Radio Padania Libera dal 2013.

 

RADIO PADANIA LIBERA 3RADIO PADANIA LIBERA 3

Un salto nel buio per una stazione il cui ascoltatore tipo (150.000 nel giorno medio secondo le rilevazioni ferme però a due anni fa), «ha dai 40-50 anni in su, se donna casalinga, se uomo piccolo imprenditore o artigiano che ci ascolta dal laboratorio o nel suo capannone», l'identikit tracciato da Giulio Cainarca, conduttore della rassegna stampa mattutina, caporedattore e memoria storica della radio.

 

RADIO PADANIA LIBERARADIO PADANIA LIBERA

Quattro giornalisti e tre registi. Nel grande edificio, ormai disabitato di via Bellerio 41 a Milano, sede della Lega Nord, è quanto resta di quella che nei piani anni Novanta di Umberto Bossi doveva essere la potente macchina mediatica del Carroccio. Chiusa, nel 2014, Tele Padania, chiuso, nel 2015, il quotidiano La Padania , rimane la radio. Eppure, solo nel 2008, l' allora amministratore unico dell' emittente Giancarlo Bossetti acquistava frequenze in tutta Italia. Radio Padania Libera si ascoltava in Sardegna, Sicilia e Puglia. Ma anche in Emilia (senza battere ciglio, la frequenza bolognese fu comprata per 1,5 milioni di euro), Toscana, Marche, Umbria. Altri tempi.

 

A fine 2016 Matteo Salvini, che di questi studi è stato non solo il direttore in pectore dal 1999 al 2013 ma il vero mattatore del microfono dando il via alla sua scalata politica ai vertici del movimento, ha dato il benestare alla cessione della concessione nazionale a Lorenzo Suraci, l' editore radiofonico proprietario del gruppo RTL 102.5.

RADIO PADANIA LIBERA RADIO PADANIA LIBERA

 

Notizia che ha scatenato non poche polemiche tra i fedeli ascoltatori padani, e tanta ironia sui soliti social network, perché Suraci, pur vivendo a Bergamo da 40 anni, è un imprenditore calabrese. Radio Padania Libera nasce ufficialmente il 17 maggio 1997 sulle ceneri di una delle prime emittenti private lombarde, Radio Varese fondata, tra gli altri, da Roberto Maroni. In due decenni di attività ha avuto tre direttori: Roberto Poletti, ex deputato oggi inviato del programma tv Quinta Colonna su Rete4, Matteo Salvini e Alessandro Morelli.

 

«Oggi la nostra dimensione è quella della piccola radio locale - dice Morelli - e la scelta di abbandonare l'fm era ormai inevitabile. Non abbiamo contributi pubblici o di partito, oltre alla pubblicità ci sosteniamo con le donazioni e gli abbonamenti degli ascoltatori. Il costo per la manutenzione degli impianti (Padania Libera è arrivata ad avere 150 frequenze!) era di un milione e mezzo di euro l'anno. Una spesa non più sostenibile».

 

GIGI DALESSIO A RADIO PADANIA LIBERA GIGI DALESSIO A RADIO PADANIA LIBERA

Da mesi i conduttori stanno preparando gli ascoltatori, i più fidelizzati d'Italia dopo quelli di Radio Maria (l'emittente cattolica vanta una media di cinque ore al giorno di permanenza continuata sulle sue frequenze, tre ore la media per la stazione lumbard) al grande salto nel digitale, ma molti di loro non se ne fanno ancora una ragione.

 

Anche i più fedeli alla linea del partito come Gabriele Zeggio leghista varesino noto come «l'uomo gazebo» per la sua instancabile attività di propaganda a favore del Carroccio ha manifestato pubblicamente la sua delusione: «La nostra piccola grande radio esce dall'fm e quindi perderà moltissimi ascoltatori. La mia amarezza è per chi avrebbe potuto e non ha fatto niente per evitarlo».

RADIO PADANIA LIBERA  RADIO PADANIA LIBERA

 

Un chiaro messaggio ai vertici della Lega. Nella nuova vita digitale di Padania Libera non cambieranno i cavalli di battaglia della radio: «l'invasione degli immigrati», il lavoro, l'economia. «Siamo organici al movimento ma possiamo permetterci di fare cose che sarebbero vietate in una radio di partito», aggiunge Morelli.

 

«Abbiamo abbandonato l' ortodossia per la trasversalità esattamente come la Lega. Il contraddittorio è sempre benvenuto nei nostri programmi, diamo spazio a voci anche opposte alla nostra linea». Mentre il segnale di Padania Libera si spegne al suo posto, sulle stesse frequenze, si accende quello di Radio Freccia, la radio rock del gruppo RTL. Rolling Stones e U2 al posto dell' invasione dei migranti.

RADIO PADANIA LIBERARADIO PADANIA LIBERA

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...