fiordaliso

“NON ME NE FREGA PIU' UN CAZZO DI NIENTE!” L’URLO DI FIORDALISO CHE DEDICA LA SUA CANZONE AL FRATELLO MORTO DI TUMORE E A DJ FABO: “LE RADIO NON TRASMETTONO I MIEI BRANI. UNA VOLTA M'INCAZZAVO, MENTRE OGGI CAPISCO CHE NOI CANTANTI DI UN TEMPO NON ANDIAMO PIU! SE NON AVESSI I CONCERTI NELLE PIAZZE MI SAREI GIA’ SPARATA" – POI PARLA DELL’ISOLA DEI FAMOSI E DEI FATTI VOSTRI E DI PAPA FRANCESCO… - VIDEO

 

Alessio Poeta per www.gay.it

 

FIORDALISOFIORDALISO

Dall’altro lato della cornetta, Marina Fiordaliso, è un vero fiume in piena. Il tono della sua voce cambia più volte durante la nostra conversazione. Passa, in pochi secondi, dalla disillusione generale, alla risata contagiosa che tutti ben conosciamo, fino alla rabbia più totale per l’indifferenza nei confronti di chi chiede aiuto per porre fine alle proprie sofferenze.

 

Ed è proprio da qui che parte la nostra chiacchierata. Domani, infatti, uscirà in tutte le piattaforme digitali Senza una lacrima, una canzone manifesto che Marina ha deciso di cantare dopo nove anni dalla morte del fratello e in onore di Dj Fabo, i cui proventi saranno dati in beneficenza. Al grido di “non me ne frega più un cazzo di niente” l’iconica Fiordaliso si confessa tra passato, presente e un futuro senza aspettative.

 

Posso dirle che Senza una lacrima è proprio una bella canzone?

 

Mi fa piacere, grazie, ma bella o meno, anche questa questa canzone passerà inosservata come tante altre belle cose fatte.

FIORDALISOFIORDALISO

 

Però, non sembra una canzone in linea con la stagione che sta arrivando, non trova?

 

Assolutamente, ma a me non frega più niente di uscire, quando sarebbe giusto farlo. Io, oggi, esco quando voglio io! Sono pienamente consapevole che “Senza una lacrima“ non è una canzone radiofonica, ma tanto, anche se lo fosse stata, non l’avrebbero trasmessa ugualmente. Pensi che stavolta non gliel’ho neanche inviata. Se vorranno se la scaricheranno da soli. Oggi non canto più canzoni d’amore, ma solo quello che mi da un’emozione.

 

La sento rassegnata, o sbaglio?

 

Non sbaglia, ma più che rassegnata direi che sono in una fase della mia vita molto zen.

 

Non ha mai pensato di presentarla a Sanremo?

 

No, sarebbe stato un commercializzare una cosa delicata e profonda. E poi, detto tra noi, a Sanremo non avrebbero mai preso in considerazione una canzone dal manifesto così forte. Così potente. Cantando questa canzone già so che mi attirerò i peggiori commenti, ma mai come questa volta non mi farò travolgere.

 

Piuttosto, cosa l’ha spinta a cantare una canzone che parla di eutanasia?

 

Mio fratello aveva un tumore al cervello e c’è stato un momento, nella sua sofferenza, dove pensai di volerlo soffocare con un cuscino, pur di salvarlo dal dolore che stava provando. Volevo porre fine alla sua sofferenza, ma non avendomelo mai espresso, non sapevo davvero cosa fare. Lo guardavo e sembrava una pianta. Pesava venti chili, non capiva più niente e non sa che dolore ogni volta. Quello che canto nella canzone è esattamente quello che sentivo in quei momenti. E posso aggiungere una cosa?

FIORDALISOFIORDALISO

 

Deve…

 

Questa canzone ce l’ho da sei anni nel cassetto. Non l’avevo mai voluta fare perché mi faceva soffrire, ma quando ho visto quanto accaduto a Dj Fabo, non ho resistito. Si rende conto? Uno ha lottato una vita per morire in dignità, e per porre fine alle sue sofferenze, e qui c’è gente che gli da del vigliacco perché ha deciso di andarsene. Che vergogna. Io, invece, di vigliacco non ci vedo proprio nulla. Ci vuole coraggio a dire: “Io, qui, non ci sto più!” Ecco, la mia canzone è un omaggio a lui.

 

Secondo lei, perché i nostri politici son così reticenti nel prendere in considerazione un tema così importante?

 

Colpa della Chiesa! Non ci dobbiamo mai dimenticare della presenza del Papa. Sono una buona cristiana, ma la Chiesa di Papa Francesco dovrebbe capire che ci sono casi e casi. L’eutanasia va vista come un aiuto e non come una minaccia. È normale che non verrà mai applicata a chi soffre di un esaurimento nervoso. Ogni caso è a sé. La Chiesa dovrebbe capire che la pietà è religiosa e sacrosanta.

FIORDALISOFIORDALISO

 

Nella canzone canta: “Non sentirti un peso per me.” Lei si è mai sentita un peso per qualcuno?

 

Grazie a Dio, non ancora. Sono da sempre una donna indipendente. Anche in amore, quando mi accorgo di essere un peso, sono la prima a sparire.

 

Oggi Fiordaliso che donna è?

 

Una donna a cui non gliene frega più un cazzo di niente. Una donna che prende a cuore solo le battaglie che la fanno stare bene.

 

Quando esce con un nuovo brano che aspettative ha?

 

Neanche una!

 

E non ha mai pensato: “Ora basta, mollo tutto?”

 

Certo, infatti faccio quel che voglio, ma senza starmi a sbattere come chissà chi. In questo momento canto un pezzo che sento mio, un pezzo che mi produco da sola e lo faccio senza cercare l’aiuto di nessuno. Faccio un sacco di concerti in giro per l’Italia e penso che se non avessi quelli, mi sarei già sparata.

fiordalisofiordaliso

 

Questo snobismo continuo nei confronti dei cantanti di un tempo, come la fa sentire?

 

Le prime volte m’incazzavo, mentre oggi penso che sia finito il nostro tempo, e via. Ci sta che i tempi cambino. Il cambiamento è inevitabile.

 

Piuttosto, molti cantanti fanno fatica a portare avanti i loro cavalli di battaglia. Lei che rapporto ha con l’evergreen Non voglio mica la luna?

 

Mi fa sorridere. Ho fatto nove Festival di Sanremo e la gente mi chiede sempre quella o, quantomeno, mi associa sempre e solo a quella. Alla fine, tra una versione e l’altra, dico: “Menomale che c’è Non voglio mica la luna”.

 

 

Partecipò alla penultima edizione dell’Isola dei Famosi. Posso chiederle, detto tra noi: ma chi diavolo glielo fece fare?

 

I soldi e la voglia di mettere in gioco me stessa. Poi non dimentichiamoci che per me, la tv, è anche  lavoro. Poi, da casa, pensavo da sempre che l’Isola fosse un qualcosa di avvincente e molto fisico e, invece, mi sbagliavo. Lì è tutta una questione psicologica ed io non ho retto.

 

fiordaliso e simona venturafiordaliso e simona ventura

Lei che è in buoni rapporti con tutte, come ha trovato lo sfogo di Rita Pavone, sui social, nei confronti di Loredana Bertè e Fiorella Mannoia?

 

Rita è una donna libera e che dice da sempre quel che pensa. Non so i rapporti tra di loro, ma se si sentiva di dirlo, ha fatto bene a farlo. I social, in fondo, servono anche a quello, no?

 

A Settembre ripartirà la nuova edizione de I fatti Vostri e pare sempre più certa la rivoluzione del cast. Le piacerebbe tornare nella piazza più famosa d’Italia?

 

fiordaliso senza e con truccofiordaliso senza e con trucco

Perché no? Ma penso che avranno già le idee più che chiare su chi chiamare.

FiordalisoFiordalisofiordalisofiordaliso

Ultimi Dagoreport

dagospia 25 anni

DAGOSPIA, 25 ANNI A FIL DI RETE - “UNA MATTINA DEL 22 MAGGIO 2000, ALL’ALBA DEL NUOVO SECOLO, SI È AFFACCIATO SUI COMPUTER QUESTO SITO SANTO E DANNATO - FINALMENTE LIBERO DA PADRONI E PADRINI, TRA MASSACRO E PROFANO, SENZA OGNI CONFORMISMO, HAI POTUTO RAGGIUNGERE IL NIRVANA DIGITALE CON LA TITOLAZIONE, BEFFARDA, IRRIDENTE A VOLTE SFACCIATA AL LIMITE DELLA TRASH. ADDIO AL “POLITICHESE”, ALLA RETORICA DEL PALAZZO VOLUTAMENTE INCOMPRENSIBILE MA ANCORA DI MODA NEGLI EX GIORNALONI - “ET VOILÀ”, OSSERVAVA IL VENERATO MAESTRO, EDMONDO BERSELLI: “IL SITO SI TRASFORMA IN UN NETWORK DOVE NEL GIOCO DURO FINISCONO MANAGER, BANCHIERI, DIRETTORI DI GIORNALI. SBOCCIANO I POTERI MARCI. D’INCANTO TUTTI I PROTAGONISTI DELLA NOSTRA SOCIETÀ CONTEMPORANEA ESISTONO IN QUANTO FIGURINE DI DAGOSPIA. UN GIOCO DI PRESTIGIO…”

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…