
“FRANCO CRISTALDI LA TENEVA IN GABBIA, QUANDO NON C’ERA LUI, LA FACEVA TENERE D’OCCHIO DA UN SUO UOMO DI FIDUCIA” – FRANCO NERO RACCONTA LE STORIE D’AMORE DI CLAUDIA CARDINALE E "LA VENDETTA" DI CRISTALDI: “NEL 1973 ABBIAMO GIRATO ‘I GUAPPI’, DOVE SI INNAMORÒ DI PASQUALE SQUITIERI CHE MI CHIESE UN FAVORE. MI DISSE CHE CRISTALDI, CHE AL CINEMA ERA UNA POTENZA, MISE I BASTONI FRA LE RUOTE A CLAUDIA DOPO AVER SAPUTO CHE SI ERA MESSA CON LUI. MI PREGÒ DI FARLA LAVORARE" – "IO E LEI ERAVAMO LA COPPIA PIU’ BELLA, ANCHE PIU’ DI SOPHIA LOREN E MARCELLO MASTROIANNI. VANESSA REDGRAVE ERA GELOSA? PER NIENTE…”
Articolo di Valerio Cappelli per corriere.it - Estratti
«È stata un’amicizia di decenni», dice Franco Nero di Claudia Cardinale. coi suoi modi da orso buono.
Vi siete conosciuti nel...
«Nel 1967, sul set de Il giorno della civetta di Damiano Damiani, dal romanzo di Sciascia. Eravamo in un piccolo paese fuori Palermo, Partinico. Improvvisamente sbucarono due occhi di brace: Claudia. I suoi primi piani erano eccezionali».
Tanti film insieme?
«Sì, cinque volte. Una compagna di lavoro perfetta. Professionale, umile. Non l’ho mai sentita parlar male di una collega».
La rivale era Sophia Loren o Brigitte Bardot?
«Della Loren, a dir la verità, non mi ha mai parlato, la Bardot era con lei in Spagna per Le pistolere, ci siamo visti lì. Me la presentò, mi sembrava che andassero abbastanza d’accordo».
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Claudia le parlava dei suoi uomini?
«Parlavamo più che altro di esperienze d vita. Insieme abbiamo girato nel 1973 I Guappi, dove si innamorò di Pasquale Squitieri che era il regista del film. Claudia mi disse: finalmente mi sento realizzata come donna».
Perché con il suo ex…
«Franco Cristaldi, il produttore, la teneva in gabbia, quando non c’era lui, la faceva tenere d’occhio da un suo uomo di fiducia».
Anche Squitieri aveva il suo caratterino.
«Era esigente e pazzoide. Nei Guappi una volta la trattò male, forse per la recitazione. Ma era un uomo presente; con lui, Claudia si sentiva una donna compiuta. Un giorno Pasquale Squitieri mi chiese un favore».
Quale?
«Mi disse che Cristaldi, che al cinema era una potenza, quando cominciò la storia tra Claudia e Pasquale, mise i bastoni fra le ruote a Claudia. Era in un momento di difficoltà. Mi pregò di farla lavorare. Così chiesi a Peter Zinner, che dirigeva La salamandra, e alla produzione, se potevano dare un ruolo alla Cardinale. Cosa che avvenne».
Claudia in un film fu sua moglie.
«Father, sul rapporto tra un padre e un figlio. Lo interpretò Andrea Facchinetti, sua madre è Ornella Muti».
Certo che voi due eravate belli come il sole.
«C’era anche la coppia Sophia Loren e Marcello Mastroianni. Ma lo scorso anno al Festival San Sebastian, dove è stato proiettato Il giorno della civetta, film che ha fatto il giro del mondo, mi hanno detto che eravamo più belli Claudia ed io».
E la sua Vanessa Redgrave non era gelosa?
Ride: «Per niente, Vanessa ci raggiunse su quel set, e poi in seguito a Taormina dove Claudia ed io prendemmo il David di Donatello».
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(...)
Il cinema non la chiamava più da tanto tempo.
«Veramente io tre anni fa la volevo nel mio film L’uomo che disegnò Dio, ma sua figlia Claudine mi disse che non stava bene, e presi Faye Dunaway».
Fu un cruccio per Claudia il mancato Oscar?
«No. Non era tipo da lamenti e rivendicazioni».
(...)
Come la ricorda?
«Come uno spirito libero e selvaggio».
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