gabriella greison

“AL ‘CORRIERE’ E A ‘REPUBBLICA’ MI DICEVANO: METTITI IN FILA, RAGAZZINA. FAI LA TUA GAVETTA. ORA MI CERCANO” - VITA, AMORI E BOSONI DI GABRIELLA GREISON, LA “ROCKSTAR DELLA FISICA”, SCRITTRICE, PERFORMER, DIVULGATRICE SOTTO OGNI SPECIE: “HO UNA MEMORIA EIDETICA. LEGGO E ASSORBO TUTTO, SOLO A GUARDARE LE IMMAGINI. DEVO STARE ATTENTA A QUELLO CHE LEGGO. DEVO SELEZIONARE. A UN CERTO PUNTO STAVO SPROFONDANDO. SOLO PORTE IN FACCIA. NON C’ERA MAI STATA UNA DIVULGATRICE DONNA. PER DI PIÙ CARINA E BEN VESTITA” - IL VINO, IL ROCK E LA PARENTESI DA GIORNALISTA SPORTIVA: L’INTERVISTA DI GIANCARLO DOTTO

 

Giancarlo Dotto per “Diva & Donna”

 

giancarlo dotto foto di bacco (2)

Non passa inosservata. Si affaccia puntuale nella hall dell’albergo in tacchi alti e completo rosa bubble-gum, la rossa con gli occhi verdi.

 

Ha trovato il tempo di cambiarsi dopo essere stata sul set del nuovo film di Giovanni Veronesi, dove fa da supporto come consulente scientifica.

 

Vive a Milano ma, essenzialmente, è una donna in continuo movimento. Origini genovesi, di sangue scozzese, dall’isola di Skye, una perla sull’Atlantico nella costa nord-ovest del Regno Unito.

 

gabriella greison 18

Antenati erratici almeno quanto lei, navigatori per lo più. (“Sono andata a cercarli in Scozia, ma non li ho trovati, si sono tutti sparpagliati nel mondo”).

 

La rockstar della fisica italiana (copyright di Ozy, il noto magazine californiano, dopo un suo monologo in lingua inglese a San Francisco) è alle prese, tra l’altro, con il suo nuovo libro per la Mondadori, uscita prevista a gennaio 2023.

 

Su Wolfgang Pauli, uno dei padri fondatori della meccanica quantistica. “Un genio che amava la vita, andava a bordelli e beveva whisky” racconta lei che, in quanto a carburante, al whisky preferisce un calice, meglio due, di vino rosso.

 

gabriella greison einstein e io

Complicato circoscrivere una come Gabriella Greison. Laureata a pieni voti in fisica nucleare, un master alla prestigiosa Ecolé Polytechnique, un bizzarro intermezzo come giornalista sportiva, attratta dall’idea di raccontare i miti sportivi aspettando di farlo con quelli della fisica, scrittrice, performer teatrale, divulgatrice scientifica sotto ogni specie, teatro, podcast, libri, articoli, radio e televisione.

 

Creatura proteiforme e un’ossessione piantata come un chiodo nella testa dove alloggia un quoziente d’intelligenza di 157, appena sotto a quello di Einstein, (per capirci la media degli umani è tra gli 80 e i 90): la fisica.

I suoi intrattenimenti fanno da anni il tutto esaurito nei teatri italiani e non solo, parlando di meccanica e sovrapposizione quantistica.  Un’opera permanente. Pura passione in continuo svolgimento. Un vortice. Greison potrebbe essere il nome di un tornado, una tempesta perfetta. Fosse nata ai tempi di Torquemada, sarebbe stata certamente legata a un palo e bruciata viva. Non per eresia, ma per eccesso di fiamma. Sarebbe stata la vittima, la fiamma e il rogo allo stesso tempo. Il fuoco di Eraclito, che tutto brucia e tutto trasforma, a partire da se stesso.

WOLFGANG PAULI

 

Donna rara, inafferrabile, come le fluttuazioni delle particelle, quando è diventato riconoscibile il tuo destino?

 “Da bambina smontavo tutto. La curiosità irrefrenabile di scoprire come erano fatte le cose. Inizia tutto così”.

 

Smontavi anche oggetti utili?

“Certamente. Televisori, radio, elettrodomestici vari. Ma poi non sapevo rimontarli. I miei mi sgridavano di brutto. In seguito ho capito che lì c’era il mio destino. Quando sei sgridato da bambino, quello è il tuo destino”.

 

 

gabriella greison 1

Che altro?

Chiedevo cos’era la relatività e mi rispondevano: “Buona piccola, lo capirai da grande”.  Ma perché dovevo aspettare di diventare grande?”. 

 

Diventi grande. La laurea in fisica nucleare. Il master alla prestigiosa Ecolé Polytechnique in Francia.

“Una scuola militare dove si forma l’eccellenza francese. Volevo fare fisica 24 ore su 24. Facevo esperimenti con il laser, nelle camere a nebbia. Francois Amiranoff, il mio docente, mi raccontava storie che non avevo mai sentito dei grandi della fisica”.

 

Da lì in poi?

“La fisica è un ponte di pace. Un mondo fuori dal mondo. Tutto questo lo voglio portare in Italia, mi dicevo. Ragazza spocchiosa, andavo a proporre le mie cose ovunque”.

 

Spocchiosa non è il termine giusto.

MARGHERITA HACK

“Diciamo sfacciata, allora. Ventenne, andavo a proporre il mio progetto di divulgare la fisica al Corriere della Sera e a Repubblica”.

 

E loro?

“Mettiti in fila in ragazzina, aspetta il tuo turno. Fai la tua gavetta. Fu Radio Popolare la prima a darmi fiducia. “Impara a usare il mixer e fatti il tuo programma di fisica. Mi facevo un culo così. Pagata zero”.

 

Qualcuno t’incoraggiava all’epoca a seguire i tuoi sogni?

“Margherita Hack. Veniva al mio programma e m’invogliava in tutti i modi. Con lei mi divertivo come una matta”.

 

gabriella greison 15

Nel frattempo, ragazza eclettica, ti sei ritrovata a scrivere anche di calcio.

“Mi assegnarono anche uno spazio sportivo. La mattina insegnavo fisica nelle scuole e facevo la guida turistica nel museo della scienza e della tecnica di Milano, il pomeriggio parlavo e scrivevo di sport”.

 

Appassionata di pallone?

“Una parentesi. Scrivere dei grandi dello sport, studiare gli agiografi di Messi e Ronaldo, mi ha preparato a raccontare i grandi della fisica del ventesimo secolo. Volevo scrivere come Hemingway. Lo emulavo. Ma, fare la guida nei musei è stata la mia grande palestra”.

 

In che modo?

“Raccontare storie a gente che aveva pochissime nozioni di fisica e vederli incantati, appesi alle mie labbra. Lì è partita la scintilla”.

 

La sfida. Parlare di “funzione d’onda” nella microfisica e farla diventare un concetto comprensibile.

“Una volta che entri nel ragionamento della fisica quantistica non ne esci più. Diventa un modo di vivere e di vedere il mondo. Bob Dylan aveva trovato la sua religione nella musica, io nella fisica”.

 

ALBERT EINSTEIN

Lo trovi a suonare, Bob Dylan, alla sua età, nelle cantine più assurde del pianeta.

“Einstein, nei suoi ultimi anni, non faceva più conferenze strapagate per migliaia di persone, ma andava nel Bronx e insegnava ai neri, davanti a una ventina di ragazzi, e parlava con ognuno di loro”.

 

Tu, “rockstar della fisica”, hai una passione per il rock.

Uno dei momenti più eccitanti è stato nel 2015, all’Auditorium di Roma, quando alla destra del mio camerino c’era quello di Patti Smith. Ti rendi conto?”.

 

Una parentesi utile, scrivere di sport.

“Mai lasciata del tutto la fisica, ma dovevo staccare. Quando arrivi a studiare certe cose ti coinvolge troppo la testa. Non vedi più quello che gli altri vedono. È successo ai più grandi. Pauli, Schrodinger, Bohr, lo stesso Einstein”.

 

 

 

gabriella greison 17

Hai chiuso con le storie dello sport?

“Ho dovuto. Ho una memoria eidetica. Leggo e assorbo tutto, solo a guardare le immagini. Leggo di come cresce l’orchidea e me lo ricordo. Devo stare attenta a quello che leggo. Devo selezionare”.

 

Non è stato tutto facile.

“A un certo punto stavo sprofondando. Solo porte in facce. Nella scienza c’è tanto maschilismo. Non c’era mai stata una divulgatrice donna. Per di più carina e ben vestita”.

erwin schrodinger

 

Donna, giovane e bella. Uguale inattendibile.

“La fisica nell’immaginario era una donna brutta, sciatta e ingobbita sui libri. Lo racconto nel mio Sei donne che hanno cambiato il mondo. Marie Curie e Rosalind Franklin dovevano autofinanziarsi ed entrare dalle porte di servizio”.

 

La Montalcini?

“Il padre voleva che stesse a casa a curare la famiglia”.

 

La tua fisica preferita?

“Lisa Randall, Bionda, bellissima. La prima donna ad avere una cattedra di fisica. Una combattente. Pensavo a lei quando mi criticavano perché mi presentavano con i tacchi alti e abiti colorati. “Cos’è, Non solo moda?”, dicevano”.

 

Tornando a quando sprofondavi?

LISA RANDALL

“Avevo lavorato per anni sul congresso di Bruxelles del 1927, il più grande ritrovo di cervelli che cambiò la storia della fisica. Ero ossessionata da quella storia. Le case editrici mi rimbalzavano”.

 

E tu?

“La tristezza infinita. Piangevo sempre. Da Roma tornavo il fine settimana nella mia tana fuori Genova. Sembrava la casa di una serial killer. Tutti i post-it alle pareti, un leggio, io che parlavo da sola”.

 

Sembrava l’antefatto della follia.

“Era, invece, l’antefatto della mia rinascita da scrittrice e performer teatrale. L’editore Salani mi pubblica L’incredibile cena dei fisici quantistici. A seguire il teatro. Più di 700 repliche del mio Monologo quantistico”.

gabriella greison 7

 

Hai avuto un sostegno formidabile in quei giorni difficili.

“Giancarlo Giannini. Avevamo scritto insieme la sua biografia. Un anno di lavoro. Mi dava tanti consigli. Senza sapere cosa mi frullava nella testa, mi spiegava come si sta su un palcoscenico. Una volta, non potendo venire a vedermi, mi fece arrivare in camerino un mazzo con 101 rose”.

 

Ti avvii a diventare l’Alberto Angela in gonnella.

“Sono laureata in fisica, ho studiato tanto per realizzare il mio progetto. La consapevolezza che mancava una persona capace di trasferire una passione come la fisica e farla capire alla gente”.

 

Teatro, televisione, radio, ti sei data anche ai podcast. Questioni di fisica si chiama.

“Parto dalla vita di tutti i giorni Spiego cos’è il tramonto dal punto di vista della fisica. Racconto quello che succede in cucina, i funzionamenti della moka o del tostapane, partendo dal primo principio della termodinamica”.

 

Riscontri?

alberto angela ulisse

“Una marea. Mi scrivono in tantissimi. Al “Teatro Carcano” di Milano, serata unica, c’erano 850 persone. Solo Saviano ha fatto più di me nella stagione”.

 

Hai fondato una tua comunità.

“Rispondo a tutti e mi fermo a parlare con tutti nei foyer dei teatri. Sono positiva, non parlo male di nessuno. Dico loro con il sorriso: non stare dove e con chi non ti fa fiorire”.

 

Ce ne sono di improvvisati che pontificano di quantistica in rete.

Youtube è pieno di cialtroni e millantatori. C’è un modo facile per stanarli. Sei un fisico? No? Allora sei solo “rubbish”, come diceva Pauli. Mondezza”.

 

gabriella greison 12

Il treno ora va. Tardi, ma è partito…

“Ero pronta da sempre e poi succede il miracolo. Gli stessi giornali che mi rimbalzavano hanno cominciato a cercarmi. Mi avevano riconosciuto. C’erano voluti quindici anni”.

 

L’inferno della pandemia?

“Se studi l’infinitamente piccolo della fisica, non può esistere alcun inferno”.

gabriella greison 2

 

In tutto questo, hai spazio e tempo per una cosiddetta vita privata?

“Sono fidanzata da più di un anno con una persona normalissima. Lui vende bellissimi oggetti vintage. È il mio gancio con la realtà. Con lui non parliamo di fisica. Se devo farlo, chiamo Roger Penrose”.

 

E ora?  

“Mi manca solo una cosa. Un programma serale su Raiuno, ma vanno bene anche Raidue o Raitre. La mia è non è ambizione, ma una necessità impellente. È il momento di raccontare la fisica quantistica a tutti. Hai la mail di Franco Di Mare?”.

 

Per finire?

“Tutto quello che abbiamo intorno è questione di fisica”.

 

 

 

FRANCO DI MARE - FRONTIERE SPECIALE UCRAINA

.

 

gabriella greison 6gabriella greison 11gabriella greison 10gabriella greison 19gabriella greison 5gabriella greison 8gabriella greison 3gabriella greison 16gabriella greison 4gabriella greison 13

Ultimi Dagoreport

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO