AFRICA TOY - CHE LA NIGERIA STIA VIVENDO IL SUO BOOM ECONOMICO, LO SI CAPISCE ANCHE DAL FATTO CHE LA SUA LAGOS, INCASINATISSIMA METROPOLI CON 20 MLN DI ABITANTI, SIA FINITA SULLA NUOVA VERSIONE AFRICANA DEL “MONOPOLI” - ALLA RICCHEZZA DI JOHANNESBURG OGGI IN DECLINO, SI STA SOSTITUENDO QUELLA DI BANANA ISLAND, UNA SORTA DI MANHATTAN AFRICANA (POTREBBE ESSERE UN BUON ESILIO PER SILVIO)…

Michele Farina per il "Corriere della Sera"

Il lotto più ambito e costoso, l'equivalente del nostro Parco della Vittoria o di Viale dei Giardini (nella versione britannica sarebbe Mayfair), si chiama Banana Island. Da questa indicazione chi non è pratico di Lagos, 20 milioni di abitanti, la megacity più popolosa e caotica del continente, potrebbe pensare che la prima edizione nigeriana del Monopoli sia un omaggio a luoghi esotici e immaginari.

In realtà l'artificiale Isola delle Banane è la piccola Manhattan di Lagos, il posto dove si concentrano le nuove case dei ricchi (appartamenti in affitto a partire da 10 mila euro al mese) nel Paese che si avvia a diventare la prima locomotiva economica dell'Africa. Tutto l'opposto di Makoko, lo slum su palafitte nella laguna che nel gioco infatti è la proprietà più a buon mercato, un po' come nell'edizione italiana Vicolo Corto o Vicolo Stretto.

Non è soltanto un gioco di società quello che ieri è stato lanciato con grande spolvero al municipio di Lagos, la prima città africana a diventare scenario immobiliare del mitico Monopoli. Per finire nel tabellone, molti dei lotti prescelti sono stati sponsorizzati da banche e centri commerciali come pure dalle stesse autorità cittadine. Privilegiati certi simboli istituzionali come la Borsa, anche a scapito di luoghi più esaltanti e popolari come il nightclub New Afrika Shrine e Tinubu Square.

D'altra parte a guidare Bestman Games, la società che ha ottenuto la licenza di produrre il gioco, c'è una donna, Nimi Akinkugbe, che ha studiato alla London School of Economics ed è banchiera di professione: dal 2010 a oggi ha diretto la sezione West Africa della Barclays Bank. Nata a Lagos, come milioni di nigeriani (scrive il giornale locale Guardian) Nimi è cresciuta consumando i cartoncini della versione britannica del Monopoly,
comprando Piccadilly o costruendo case nella più economica Bow Street.

Il passaggio dal colonialismo al boom del nuovo millennio si gioca anche (simbolicamente) sulla mappa del Monopoli. Finora esistevano due edizioni africane del gioco inventato negli anni '30 in America (in origine ambientato ad Atlantic City) ed esportato in (quasi) tutto il mondo (in Italia modellato su Milano).

L'edizione marocchina e quella sudafricana: quest'ultima ha vissuto sulla propria pianta il passaggio dal regime dell'apartheid alla nazione arcobaleno di Mandela. Il vecchio Monopoli dei bianchi, giocato su diverse città, era bilingue (afrikaans e inglese) e aveva strade come Jan Smuts Avenue mentre mancava completamente dei luoghi (e dei nomi) neri. Nella ristrutturazione democratica seguita alle prime libere elezioni del 1994 sono comparsi nomi simbolo come Soweto, l'ex quartiere ghetto di Johannesburg.

Oggi il Sudafrica vive una fase di declino (crescita economica sotto il 2%) mentre la Nigeria con i suoi 160 milioni di abitanti è diventata il simbolo del nuovo, pur caotico e sbilanciato boom africano. Se diminuisce nel continente il numero delle guerre e cresce la classe media, non è il Risiko ma il Monopoli a rappresentare questa nuova fase. Lagos con Banana Island prende il posto di Johannesburg? Non è un caso che l'uomo più ricco del continente è un nigeriano. E di mestiere produce cemento.

Nimi Akinkugbe ci tiene a sottolineare che il suo Monopoli non nasconde alcuni mali della Nigeria. I cartoncini delle probabilità», per esempio, contengono ingiunzioni come questa: «Hai cercato di corrompere un funzionario pubblico, paga la multa».

Solo una multa? Calma, è prevista anche la prigione («go directly to Kirikiri Jail», dal nome del penitenziario più famoso della città). Secondo Nimi (tre figli, una passione per il pianoforte) si tratta di un gioco «altamente patriottico»: «Il governo vuole usarlo come strumento per educare i ragazzi al rispetto della legge, ai valori dell'economia». Solo i ragazzi? Nimi forse esagera: se la Nigeria ha bisogno di migliorare la governance ha bisogno di altri strumenti. E di guardare più alle palafitte di Makoko che alle regge di Banana Island.

 

MONOPOLY LAGOS jpegMONOPOLY LAGOS jpegMONOPOLY LAGOS jpegMONOPOLY LAGOS jpeg

Ultimi Dagoreport

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…