SENZA CONCORDIA - DOMNICA AMMETTE LA RELAZIONE CON SCHETTINO (“ERO LA SUA PREFERITA”) E IN AULA RISUONA IL GRIDO: “QUA FACCIAMO LA FINE DELLE ZOCCOLE!”
Grazia Longo per LaStampa.it
Clima da pieno Love boat al processo sul naufragio della Costa Concordia. L'udienza è stata sospesa per alcuni minuti perché la ballerina moldava Domnica Cemortan rifiuta di rispondere alla domanda se aveva una relazione sentimentale con il comandante Francesco Schettino. à chiaro che l'aspetto non ha risvolti giuridici sulla vicenda ma probabilmente la ragazza non vuole creare problemi alla moglie del comandante.
L'avvocato di Domnica, Gianluca Madonna, le ha spiegato che per la legge italiana deve rispondere perché è sotto giuramento e lei alla fine risponde che «dopo l'incidente non ci siamo più visti. Prima era il mio comandante e io ero la sua preferita». L'avvocato di parte civile di 7 vittime incalza sull'esistenza di una storia d'amore lunga o breve. Domnica prende tempo, non vuole rispondere. Il presidente precisa che per la legge italiana è tenuta a rispondere, ma Domnica non vuole. Il presidente spiega che la domanda è rivolta ad accertare l'attendibilità del teste. E alla fine Domnica risponde «sì avevamo una relazione sentimentale»
Intanto, stamattina, presente in aula solo Francesco Schettino, è stata la volta di Ciro Onorato, maitre della nave, a cui, a quanto raccontato dallo stesso Onorato in aula, il comandante avrebbe detto dopo l'impatto: «Stammi vicino non mi abbandonare». Onorato, che ha anche detto di aver visto Domnica Cemortan «impegnata ad aiutare le persone», ha ricordato come dopo l'impatto Schettino gli avesse chiesto di andare sul ponte 11:
«La nave era già abbastanza inclinata», ha spiegato, raccontando di aver detto al comandante `Qua facciamo la fine dei topo´: «Gliel'ho in napoletano, `qua facimm a fine re zoccole´`. à toccato poi al primo maitre Antonello Tievoli, originario del Giglio, che in aula ha confermato di aver chiesto a comandante Schettino, durante una cena avvenuta i primi di gennaio, di passare a meno di cinque miglia dall'isola. ´
`Il 6 gennaio mi sembrava che fossimo più vicini del solito´`, ha detto, ma ´`Schettino non fu entusiasta, pensava che non fosse abbastanza ravvicinata, e disse al vice di prendere nota e studiare una rotta per il 13 gennaio 2012´`. Dopo il naufragio, pero´, Schettino gli avrebbe detto: «Ma chi ce l'ha fatto fa'...». A Tievoli in aula poi il pm inoltre ha chiesto di leggere il post pubblicato da sua sorella su Facebook alle 21.08 del 13 gennaio, 37 minuti prima dell'impatto della Concordia con gli scogli: «Tra poco passerà vicina vicina la Concordia di Costa Crociere, c'è mio fratello».




