2021divanogiusti0802

IL DIVANO DEI GIUSTI – VERSO L’UNA DI NOTTE ARRIVANO FILM INTERESSANTI, COME SEMPRE. CINE 34 PRESENTA ADDIRITTURA “LE CONSEGUENZE DELL’AMORE” DI PAOLO SORRENTINO. RAI MOVIE L’OTTIMO WESTERN PICARESCO “UN TRENO PER DURANGO” – SU RETE 4 C’È L’HORROR STRACULT DI SERGIO GARRONE “LE AMANTI DEL MOSTRO”, CON KLAUS KINSKI MEDICO IMPOTENTE MA GELOSISSIMO DELLA MOGLIE KATIA CHRISTINE, CHE, LA NOTTE, DIVENTA UN MOSTRO E UCCIDE TUTTI QUELLI CHE HANNO AVUTO CONTATTI CON LEI. UCCIDE ANCHE UN CANE… – VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

tom brady

 

Ma se per il Superbowl in America, a Tampa, hanno costruito un pubblico di 7500 infermieri e medici vaccinati invitati dalla NFL che hanno assistito al concerto pre-partita di Miley Cyrus e poi hanno riempito lo stadio per vedere la partita e i 15 minuti del concerto di The Weeknd con 25.000 spettatori distanziati e 30.000 sagome, mi domando perché, per Sanremo, che non è il Super Bowl certo, ma ce lo vedremo tutti, ma proprio tutti in Italia, non abbiamo 200- 300-500 infermieri vaccinati da invitare all’Ariston e un po’ di sagome vintage di vecchi direttori di rete, che so Del Noce quando duettava con Giletti in prima fila, Teresa De Santis quando venne in quota Lega, da mettere qua e là, anche un cartonato di Stefano Coletta dell’anno scorso.

tampa bay 5

 

Perché l'effetto del pubblico che riempiva lo stadio del Super Bowl stanotte faceva realmente la differenza. Sembrava davvero che la pandemia fosse finita, o comunque dimenticata per un paio d’ore.

 

the nest (il nido) 1

Certo, da noi non avremo gli spot miliardari che abbiamo visto al Superbowl, veri e propri film, come quello per la Cadillac con Thimothy Chamelet come figlio di Edward Scissorhands con tanto di mamma Wynona Ryder, o quello bellissimo per la Jeep con Bruce Springsteen che ci spiega perché sia importante, dopo la cacciata di Trump, recuperare The Middle, il centro dell’America. 5,5 milioni di dollari per un passaggio di 30 secondi di pubblicità…

 

Mentre noi ci dobbiamo sorbire ogni quarto d’ora il poco dietetico “Carbonara per tutti” di Claudia Gerini negli spot di Ozpetek per la pasta De Cecco. O il martellamento su Sky degli inesorabili spot per il lacrimoso “Lei mi parla ancora” di Pupi Avati, che esce oggi.

il ricco, il povero e il maggiordomo 1

 

E non abbiamo nemmeno la giovane poetessa vestita Prada Amanda Gorman da presentare, e non oso pensare a chi potrebbe sostituirla… Leggo di Celentano o Benigni… Ma qualche ventenne, no? Di poeti non ne abbiamo?

 

Vi dico intanto i film di stasera. In prima serata di veramente emozionante c’è poco. Non era male “Il ricco, il povero e il maggiordomo” di Morgan Bertacca con Aldo, Giovanni e Giacomo, Cine 34 alle 21. Ci sono pure Francesca Neri e Giuliana Lojodice. 

 

sicilian ghost story

Comici più di corpo che di battuta, i tre qui si possono permettere di mettere in scena delle situazioni alla Buster Keaton, con Aldo che viene rincorso per le strade di Milano da qualsiasi donna che si senta rifiutata da lui, o di farci ridere o sorridere con delle gag da bambini, così “uno azero”, riferito a Aldo camuffato proprio da azero, può servire con la risposta pronta di Giacomo “Va di culo se pareggiamo”.

clint eastwood fuga da alcatraz 1

 

Battuta che non serve a farci ridere, ma a ben disporci per un tipo di comicità classica, quasi alla Gandusio o alla Besozzi o alla Tino Scotti. Anche la storia sembra riprese da qualche commedia italiana degli anni ’30, diciamo fra Camerini e Mattoli.

 

Anche se non è tra i tra i titoli più forti del trio e se la storia si perde dopo un po’ dovendo seguire troppo fili, è comunque uno spettacolo vedere i tre comici in scena muoversi come i grandi clown che sono. Anche se la regia non li segue sempre a dovere (datemi un Mattoli, please, anche un Neri Parenti!).

 

Aldo è il grande prototipo del personaggio di Checco Zalone, e fa ancora molto ridere solo correndo per la strada. Giovanni e Giacomo hanno tempi di commedia perfetti e coi loro personaggi sembrano ben incarnare la grande crisi che ha colpito Milano e il paese in questi anni.

 

 

l’amore oltre la guerra

E’ bellissimo, ma molto visto, “Fuga da Alcatraz” di Don Siegel con Clint Eastwood e Patrick McGoohan, La7 alle 21, 15, ricostruzione perfetta della celebre fuga dei primi anni’60. Iris presenta alle 21, 10 un bell’action con idee ambientato durante la guerra civile in Sierra Leone, “Blood Diamonds” di Edward Zwick con Leonardo Di Caprio, Djimon Hounsou, Jennifer Connelly.

 

il massacro di fort apache

Quanto al contorto romanzone storico “L’amore oltre la guerra” di David Leveaux con Jay Courtney, Lily James e l’appena scomparso Christopher Plummer nel ruolo del Kaiser Guglilemo II rifugiato in Olanda e ricercato dagli ufficiali tedeschi, Cielo alle 21, 15, leggo che Peter Bradshaw del “Guardian” lo bolla come “ridicolo”.

 

Peccato, ci sono anche Eddie Marsan come Himmler e Janet McTeer come principessa Hermine detta “Hermo”. Rai Movie si butta sul cineclub con i due maggiori western in bianco e nero di John Ford, alle 21 “Sfida infernale” con Henry Fonda come Wyatt Earp, Victor Mature come Doc Holliday e Walter Brennan come Old Clanton. La bella era Linda Darnell che venne poi scritturata in Italia da Peppino Amato  per “Donne proibite”. 

 

clint eastwood fuga da alcatraz

 

E alle 23 “Il massacro di Fort Apache” con John Wayne, Henry Fonda e Pedro Armendariz trombettiere doppiato da Alberto Sordi (indimenticabile il suo “Sì, sior comandante so’ Apaches Mescaleros…”). Li conosco a mente da quando ero ragazzino. Tarantino li odia, perché non rispettano gli indiani e puntano alla storia e non al cinema. Beh, non è proprio così…

 

the nest (il nido(

Su Rai 4 vedo che c’è un piccolo horror italiano, “The Nest (Il nido)” di Roberto De Feo con Francesca Cavallin. In seconda serata su Rai 5 alle 22, 45 passa una buona ricostruzione di un celebre delitto di mafia, “Sicilian Ghost Story” di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia.

 

Su Rai2 alle 22, 55 un mai sentito film su tre ragazzine “Dolcissime” di certo Francesco Ghiaccio. Penso sia preferibile “Trumbo” o “L’ultima parola. La vera storia di Dalton Trumbo” di Jay Roach con Bryan Cranston e un cast stellare che va da Helen Mirren a John Goodman, Iris alle 23, 55, storia del celebre sceneggiatore americano vittima del maccartismo e per questo blacklisted da Hollywood.

le conseguenze dell’amore 3

 

Vinse sotto falso nome due Oscar, per “Vacanze romane” e per “La più grande corrida”, e firmò poi dei capolavori come “Spartacus” di Stanley Kubrick e “Exodus” di Otto Preminger. Verso l'una di notte arrivano film interessanti, come sempre.

 

arakimentari 1

Cine 34 presenta addirittura “Le conseguenze dell’amore”, secondo film diretto da Paolo Sorrentino e primo a essere presentato a Cannes. Ottimo noir d’autore ambientato in Svizzera, dove vive il misterioso personaggio impersonato da Toni Servillo legato alla Mafia. Da rivedere.

 

 

sfida infernale

Diciamo che è un altro genere, l’ottimo western picaresco “Un treno per Durango” diretto da Mario Caiano previsto all’1,25 su Rai Movie. Protagonisti sono il brasiliano Anthony Steffen alias Antonio De Teffé, la bellissima Dominique Boschero (e non vi dico chi si dicevano fossero i suoi amanti…), l’americano Mark Damon e Enrico Maria Salerno. Era lo spaghetti preferito di Mario Caiano.

 

bryan cranston l’ultima parola. la vera storia di dalton trumbo 1

Fernando Di Leo sosteneva di averlo scritto interamente lui (“La sceneggiatura di Un treno per Durango la feci io senza che Duccio ci mettesse le mani, non l’ha neanche letta”), anche se sui titoli sono accreditati solo il regista e Tessari. Ma, a conferma dei titoli, Caiano ricorda che “tutte le riunioni di sceneggiatura le abbiamo fatte con Tessari a casa mia. Se poi lui adoperasse Di Leo per scrivere il copione a mia insaputa non posso giurarlo. Ma la storia l’abbiamo concordata insieme. A me però Di Leo non mi risulta”.

 

l’amore oltre la guerra 1

È possibile, comunque, che per velocizzare le cose Tessari passasse la storia abbozzata con il regista a Di Leo e al suo socio Augusto Caminito, veri esperti di copioni da scrivere velocemente. Caminito, infatti, sostiene che “il film era un disastro e fummo noi a salvarlo. Venimmo chiamati apposta da Tessari”. Caiano ricordava bene anche il produttore italiano, Bianco Manini, “già fabbricante di tortellini, di quelli con la segretaria amante sempre vicina, aveva appena prodotto Quien sabe? per la regia di Damiani, ma in Spagna non conosceva nessuno”.

 

le amanti del mostro

 Tutta la lunga e bellissima sequenza iniziale, quasi un film a parte, si svolge infatti sul treno di Quien Sabe?, dove si imbarcano i due avventurieri, El Gringo e Lucas, un americano e un messicano, cioè Anthony Steffen (doppiato da Pino Locchi), a suo agio, e Enrico Maria Salerno, formidabile quasi a livello di Milian.

 

Nella notte più fondo vedo che arrivano “Arakimentari”, documentario di Travis Klose sul celebre scandaloso fotografo giapponese, Cielo 1,45, ma anche, Rete 4 alle 2, 10, un'interessante versione televisiva del 2015 della commedia di Ronald Harwood “Il servo di scena”, diretta da Richard Eyre con la coppia strepitosa Anthony Hopkins e Ian McKellen, Rete 3 alle 2, 10.

 

klaus kinski le amanti del mostro

 

Con loro anche le giovani Emily Watson e Vanessa Kirby e un'apparizione di Edward Fox, che lo interpretò insieme a Tom Courtenay nella celebre versione cinematografica del 1983 con la regia di Peter Yates. Lo seguirà su Rete 4 alle 4 in totale disarmonia l’horror stracult di Sergio Garrone “Le amanti del mostro”, con Klaus Kinski medico impotente ma gelosissimo della moglie Katia Christine, che, la notte, diventa un mostro e uccide tutti quelli che hanno avuto contatti con lei. Uccide anche un cane…

 

fur un ritratto immaginario di diane arbus 2

Girato in Turchia da Garrone insieme a un altro horror, “La mano che nutre la morte”. Effetti di Carlo Rambaldi super splatter. Su Iris alle 4, 15 passa il disastroso e stracultissimo “Fur-Un ritratto immaginario di Diane Arbus” diretto da Steven Shainberg, dove si immagina una Diane Arbus interpretata da Nicole Kidman pazza dell’uomo-peloso Robert Downey jr che fotografa senza pietà. Quando si toglie tutto il pelo dalla faccia vediamo che è Robert Downey jr e finisce il film. Se volete Robert Downey jr ritorna alle 5 su Rai Movie nel biopic di Richard Attenborough “Charlot”. Non fu un successo.

sfida infernale 1arakimentariun treno per durangoil ricco, il povero e il maggiordomobryan cranston l’ultima parola. la vera storia di dalton trumboun treno per durango 1fur un ritratto immaginario di diane arbus IL RICCO, IL POVERO E IL MAGGIORDOMOfur un ritratto immaginario di diane arbusle conseguenze dell’amorele conseguenze dell’amore 1le conseguenze dell’amore 2le amanti del mostro 1

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…