dario argento francoise lebrun - vortex

IL CINEMA DEI GIUSTI - “VORTEX” DI GASPAR NOÉ È UN FILM BELLISSIMO MA INSOSTENIBILE DA SEGUIRE FINO ALLA FINE. INTERAMENTE DEDICATO AL CORPO E ALLA MENTE DI DARIO ARGENTO, FILMATO NUDO CHE SI FA LA DOCCIA, MENTRE GUARDA “VAMPYR” DI DREYER, SCRIVE, PARLA, RAGIONA - MAGARI POSSIAMO DISCUTERE DELLA COMPLESSA COSTRUZIONE NARRATIVA, POSSIAMO AVER QUALCOSA DA DIRE RIGUARDO AL PARAGONE CHE CERCA DI FARE TRA VECCHIAIA E DIPENDENZA DALL’EROINA, MA IL FINALE CON LA MUSICA DI MORRICONE CHE UNISCE LA PERA DEL FIGLIO TOSSICO E DARIO IN OSPEDALE È UN MOMENTO INCREDIBILE - VIDEO

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

vortex di gaspar noe

Magari possiamo discutere sulla complessa costruzione narrativa, la vecchiaia fino alla fine della vita di due vecchi signori nella loro casa piena di libri e medicine in un quartiere altrettanto pieno di libri e di qualsiasi cosa ripresi costantemente su due schermi, quasi uno per lui e uno per lei.

 

Affascinante quando al cercare di scrivere di lui, vecchio critico cinematografico che prepara un libro su cinema e sogno non marzulliano, corrisponde il perdersi in azione che non portano a nulla di lei, ma anche faticoso per lo spettatore che non riesce a entrare in sintonia con questa narrazione doppia.

vortex 1

 

Magari possiamo aver qualcosa da dire riguardo al paragone che questo “Vortex” di Gaspar Noè, cerca di fare tra vecchiaia e dipendenza dall’eroina, del figlio della coppia, come viaggi verso la fine di tutto, anche se è un paragone acido molto coraggioso che apre prospettive inaspettate.

 

dario argento francoise lebrun vortex

Magari non tutti gli spettatori sono disposti a soffrire questo grido disperato per oltre due ore che filma Gaspar Noè, sempre pronto a metterci a dura prova sulla poltrona del cinema. Ma, certo, la presenza di una protagonista forte come Françoise Lebrun, già musa di Paul Vecchiali e Marguerite Duras, nel ruolo della moglie che sta perdendo il cervello prima del cuore, e, ancor di più, l’esordio da attore di Dario Argento come il vecchio critico che cerca di salvare il salvabile, i suoi scritti, il suo amore, un altro amore che sta svanendo, il rapporto col figlio tossico, ma soprattutto la sua memoria, i suoi libri, la sua casa, sono elementi assolutamente straordinari di vita e di cuore ancor più che di cinema.

 

vortex di gaspar noe

Noè, che già nel suo capolavoro, “Climax”, aveva dato vita a una sua personale rilettura di “Suspiria” omaggiando il maestro dell’horror, dedica qui un intero film al corpo e alla mente di Dario, filmandolo nudo che si fa la doccia, mentre guarda “Vampyr” di Dreyer, mentre scrive, parla, ragiona.

 

Come la Lebrun è la musa di Vecchiali, Dario è una sorta di star del rock internazionale che recita il ruolo di un vecchio malato di cuore che cerca di aggrapparsi alla memoria, cerca di non perdere se stesso andando inevitabilmente sempre più giù. A differenza di “L’amour” di Michael Hanecke, che descriveva, con due grandi attori come Jean-Louis Trintignant e Emmanuelle Riva, la fine di una coppia con la malattia della moglie e la cura che se ne prende fino alla fine il marito in un film bellissimo ma insostenibile da seguire fino alla fine, qui Noè gioca cambia le regole del gioco splittando in due lo schermo, come se anche lo spettatore dovesse scegliere tra mente e cuore chi seguire e come ricostruire la coppia.

vortex di gaspar noe

 

Mentre la presenza di Dario Argento che vede come un incubo la sua situazione, che studia il grande cinema del passato, che ragiona sulla debolezza tossica del figlio rende il tutto ancora più impossibile da seguire, ma anche affascinante e imperdibile. Può non piacere, ripeto, ma il finale con la musica di Morricone che unisce la pera del figlio tossico e Dario in ospedale è un momento incredibile. Come lo sono le ultime scene con la casa che viene svuotata dai libri fino a apparire nuda. Senza memoria. In sala.

dario argento francoise lebrun vortexdario argento francoise lebrun vortex vortexdario argento gaspar noe vortex al cinema troisi gaspar noe al cinema troisi gaspar noe'vortex gaspar noe gaspar noe al cinema troisi gaspar noe cinema troisi valerio carocci dario argento gaspar noe dario argento gaspar noe vortex al cinema troisi cinema troisi sold out per vortex di gaspar noe valerio carocci dario argento gaspar noe gaspar noe cinema troisi cinema troisi sold out per vortex di gaspar noe

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!