GLI ITALIANI PREFERISCONO D'ALEMA AGLI ESTERI O ALL'ESTERO?

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Caro Dago, secondo te gli italiani preferiscono D'Alema agli Esteri o all'estero...?
Pietro@ereticodarogo

Lettera 2
Dago darling, dopo la tanto decantata sobrietà del governo Monti, parrebbe che ora stia diventando di gran moda il minimalismo. Un Papa così minimalista che tra poco sembrerà uno dei tanti poveri curati di campagna d'un tempo, i milioni di monologhi minimalisti via Twitter che permettono a porci e cani di sentirsi dei "nouveaux philosophes", un candidato Premier così minimalista (seppur targato Bilderberg!) che va alla reggia del Quirinale guidando la sua utlitaria (ma con le telecamere TV al seguito!), il maggior partito italiano (PD) ridotto ai minimi termini di credibilità a forza di lotte intestine (ovviamente per colpa del Gran Turco dell'harem di Arcore, qualcuno mormora già)... "and more". Non é che a forza di minimalismi, finiremo tutti in cenere prima ancora che per ognuno di noi - tanto per dirla hemingwaymente - suoni la sua campana?
Natalie Paav

Lettera 3
Caro Dago,
pensa che bel confronto in streaming si è svolto: la laureata in legge che non sa che per diventare presidenti della repubblica occorrono almeno 50 anni compiuti di fronte a chi dice che Dio è risorto dopo 3 giorni! Ma non era Gesù???
Sembrava proprio una puntata del Grande fratello. Alfredo

Lettera 4
caro dago dite al sig. flores darcais che la guerra e finita 68 anni fa. se non fosse stato per le truppe angloamericane lui non starebbe oggi a dire tante menate
dante antonio

Lettera 5
Dago, parafrasando Nanni Moretti, mi si nota di più se voto Rodota' o se acclamo Prodi e poi glielo metto in saccoccia nel segreto dell'urna? E ancora, mi si nota di piu‘ se voto contro o se esco dall'aula rischiando l'espulsione?
Un abbraccio bombo.
Lo scrondo

Lettera 6
Dago poche settimane fa è morta una grande attrice, Regina Bianchi, che non essendo una cantante strappona nè una vip senza talento, non ha avuto neanche l'onore di un titoletto nei tg rai; oggi un'altra grande attrice se ne è andata, Anna Proclemer, e anche per lei titoletti ben nascosti sulle homepages dei quotidiani, e poco o nulla nei tg; alla Melato è andata meglio, ma solo perché più giovane (che per i media è un altro requisito per una degna attenzione), ma io me le ricordo, e spero lo faranno in tanti!
Anne

Lettera 7
Mandarli a casa e' l'unica scelta che il Presidente della Repubblica deve fare perche' e' l'unica cosa che puo' far rinsavire anche i 'piu' virtuosi' perche' tocca gli affaracci loro. Mandarli e non pensare di andarci Lui che, con buona pace dei mezzi di informazione,e' l'unico punto di riferimento per i Capite sine censo aleas Cape i zi vicienz come me. Sergio Mustilli Roma

Lettera 8
Andrea Marcenaro marito di Franca Fossati (giornalista di Ferrara quando faceva ottoemezzo con Ritanna Armeni) anche lui come Lerner e Manconi esce da lotta continua ma da molto è tra le braccia di Giuliano Ferrara tra Adriano Sofri e Lanfranco Pace.... E magari va a Capalbio. TELLA


Lettera 9
Caro Dago,
Dopo avere constatato che Travaglio ama i cadaveri ancor più delle adorate manette ( ecco cosa accade frequentando Vauro) il settimanale Io Donna, ha deciso di sottoporlo al Mini Questionario di Proust. Te ne anticipo qualche stralcio. Domanda : Attrice Preferita : Risposta : Salma Hayek. Scrittore ? Salman Rushdie. Pietanza ? Salmone ai ferri.Libro : I Sepolcri. Film : Morte a Venezia; Opera lirica : il Requiem di Verdi; Proverbio : "La salma e la virtù dei morti" e via di questo passo, anzi, trapasso.
Ciao, Natalino Russo Seminara

Lettera 10
Caro Dago, non sono d'accordo con il dagoreport odierno nel punto in cui si dà la colpa a Grillo della situazione attuale. Se anche i 5stelle avessero votato Prodi che Governo pensi sarebbe nato? I 101 franchi tiratori di Prodi sarebbero rimasti in parlamento a silurare un eventuale, improbabile, governo pd, sel, m5s. Il problema, ormai è evidente è, all'interno del pd, Grillo è stato piuttosto coerente con le promesse fatte in campagna elettorale: mai accordi con questi partiti. Del resto se il PD non ha voluto votare Rodotà perchè il m5s avrebbe dovuto votare Prodi?

Lettera 11
Caro Dago,
543 voti per l'elezione di Napolitano nel 2006.
498 (451 PD e 47 SEL) + 163 (M5S) = 661 voti che avrebbe potuto prendere nel 2013 Rodotà. A me sembrano di più di quelli di Napolitano del 2006... e anche se fossero perdurati i 100 franchi tiratori del PD, si arrivava a 561, sempre più di quelli di Napolitano del 2006... E allora ditela tutta, per favore: il PD non voleva alternative all'inciucio con Berlusconi, il quale ha una ricchissima quinta colonna all'interno di questo Partito. Sono i fatti che parlano chiaro, il resto sono solo chiacchiere.
Non fa ridere, ma è così...
Recondite Armonie

Lettera 12
Caro Dago,
in tanti, te compreso, accusano Vendola di essere ingrato verso Bersani che l'ha portato in parlamento. In pochi fanno notare che, senza i voti di Sel, Bersani non avrebbe superato la coalizione di Berlusconi e dunque non avrebbe il premio di maggioranza alla Camera. Se qualcuno ci ha guadagnato dall'alleanza Pd-Sel quello è solo il Pd: Vendola, se non avesse fatto l'errore di allearsi con un partito vergognosamente appiattito sull'agenda Monti, avrebbe potuto prendere il doppio dei voti. Saluti, RP

Lettera 13
La signora Serracchiani, appena eletta ho subito posto delle domande di grande interesse storico: "perchè non è stato votato Marini? Perchè non è stato votato Prodi? Vorrei saperlo per spiegarlo alla gente". Cara Debora, sei entrata a far parte della Casta da tre anni e hai già imparato tutto e di più.

Alla gente non interessa nulla dei voti mancati a Marini e Prodi, dei maneggi incrociati dei partiti, delle correnti, del sottobosco politico.
Le risposte che la gente (onesta) pretende sono altre. Perchè i gruppi parlamentari sia a livello nazionale che locale possono godere di enorme quantità di denaro della "gente" (cara Serracchiani) con il quale acquistano di tutto (evito liste imbarazzanti)?

Perchè i partiti si affidano a "tesorieri" spericolati che si impossessano di decine di milioni di euro dormienti, acquistano diamanti, auto e barche per i figli dei capi? Perchè i capigruppo possono utilizzare milioni di euro, nella più assoluta indifferenza di tutti i gruppi politici, per acquistare ville, casali, fuoristrada?
Cara Debora, a meno che tu non sia già entrata nel giro, poni con sempre maggiore insistenza queste domande e lascia stare Marini, Prodi ecc.
FB

Lettera 14
Gentile redazione di Dagospia,
Tra i tanti problemi che affliggono l'Italia ne esamino due:
1) l'attuale situazione in cui versa il sistema bancario;
2) l'attuale legge elettorale.

Primo punto: fino al 1992, la legge prevedeva che le banche potessero erogare finanziamenti a lungo termine solo tramite speciali sezioni che erano, di fatto, istituti di credito a loro stanti.

Tale legge risaliva al 1939 ed era stata emanata per evitare che la crisi economica di allora, mettendo in difficoltà le aziende, potesse travolgere anche le banche.
E' un fatto evidente che quella legge si rivelo' efficace. Carlo Azeglio Ciampi, da governatore di Bankitalia prima e da ministro dell'economia poi, fu tra i più convinti sostenitori di un radicale cambiamento.

La legge attualmente vigente, infatti, ha introdotto la cosiddetta: "banca universale".
Le banche (che raccolgono il risparmio delle famiglie, l'unica ricchezza rimasta in Italia) sono diventate prima creditrici e poi, quando la crisi è arrivata, socie delle aziende in difficoltà.

Secondo punto: durante la Presidenza Ciampi, furono i tecnici del Quirinale a far sì che i criteri di assegnazione del premio di maggioranza fossero diversi (su base nazionale per la Camera, su base regionale per il Senato) ponendo le premesse per l'attuale stallo.
Domanda: quando chiederemo conto, politicamente, di questi due errori/orrori al senatore a vita (con grembiulino), Ciampi?
Condoglianze all'Italia.
Il samurai.

Lettera 15
Signori di Dagospia, ho letto l'intervista della signora Boldrini a Donna con tanto di copertina patinata in cui appare come una attrice che cerca pubblicità. Ovvio che un giornale del genere, imbevuto del più becero femminismo, sia andato letteralmente a nozze nel presentare questa signora come una specie di messia al femminile. O

ra domando: è mai possibile che l'ideologia possa compiere simili misfatti e iniquità tanto da far apparire una normale cinquantenne come l'unta del Signore, quando la sua nomina in realtà è frutto amaro di una scelta demagogica, partitica, di pura convenienza, di sottogoverno (accordo tra il gay Vendola e Bersani per dare un segnale pro grillini..) e che poi alla luce dei fatti ha segnato la fine del Bersani stesso e del loro accordo scritto sulla sabbia.

Su queste positive macerie rimane però in poltrona - e chi la schioda più - la signora Boldrini che di politica non ha avuto alcuna esperienza , che ha soprattutto viaggiato in lungo e in largo per il mondo lasciando la figlia alla nonna e viene fatta apparire ora come salvatrice dei poveri (come se le decine di missionari non esistessero) e ogni cosa che dice e fa la incensano pure.

Del resto, come avete riportato voi, la sola cosa che ha fatto, degna di nota, è stato il rafforzamento abnorme del suo ufficio stampa e la difesa della sua privacy: come mai? cosa dovrà mai comunicare? Dovrebbe parlare il meno possibile, invece. E' vera deriva femminista questo scrivere ossessivamente di lei: e non si venga pure a proclamare credente, cattolica ma non praticante, perchè è un non senso: come dire che è scesa in politica senza averla mai frequentata! Poteva continuare a lavorare per l'ONU. Dio ce ne scampi!
Luciano.

 

MASSIMO DALEMA CON IL GABIBBO roberta lombardi in versione signorina rottermeiergrillo su rodota e bersani BEPPE SOTTILE ANDREA MARCENARO Marco Travaglio GRILLO LOMBARDI CRIMI GIORGIO NAPOLITANO vendola bersani vignetta serracchiani default MARINICARLO AZEGLIO CIAMPI E GIOVANNI BAZOLILAURA BOLDRINI SU "D" REPUBBLICALaura Boldrini comunica a Giorgio Napolitano

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…