GRUPPO TOTO: “I DEBITI DI AIR ONE VERSO INTESA ERANO DI 27 MLN €: POCO PER DIRE CHE LA FUSIONE CON ALITALIA FU ORCHESTRATA PER I DEBITI”

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Caro Dagospia,
sabato 19 ottobre il vostro sito, sempre molto attento e informato, ha commentato un articolo de "La Stampa" sui contratti di leasing APFLeet (Gruppo Toto) per la fornitura di aerei ad Alitalia. Al riguardo vorremmo fare le seguenti precisazioni:

1. E' il Gruppo Toto - non l'Alitalia - che ha dovuto pagare milioni di euro di penali all'Airbus per la mancata consegna di aerei già ordinati (5 A-330) e che la compagnia di bandiera non ha più voluto.
2. I contratti di leasing di APFL (del Gruppo Toto) con l'Alitalia sono in totale per 14 Airbus (otto A-320 e sei A-319, tutti già consegnati), che costituiscono solo 1/10 della flotta Alitalia.
3. Il contratto di leasing per questi aerei è stato stipulato nel 2009 ad un costo definito in base alla media dei listini ufficiali "Ascend", la più autorevole agenzia internazionale di rating aeronautico: complessivamente si tratta di 35 milioni di Euro l'anno (pari a 50 milioni di dollari) per tutti i 14 velivoli.

In tutto questo non c'è trucco e non c'è inganno. E soprattutto non c'è alcun "bidone" rifilato ai contribuenti italiani.
A proposito: la lettera dell'ufficio stampa di Banca Intesa al Fatto Quotidiano di alcuni giorni fa e l'intervista di Passera al Messaggero di venerdì 18 ottobre hanno finalmente chiarito che quando fu fatta la fusione con Alitalia, l'esposizione debitoria di Toto e di Air One verso l'istituto bancario era di 27 milioni di Euro. Assai poco per sostenere che tutta l'operazione CAI sia stata orchestrata per presunti debiti di AirOne e del gruppo Toto.
Grazie per l'attenzione
Sergio Bruno
Responsabile relazioni esterne e comunicazione Gruppo Toto

Lettera 2
Caro Dago,
ho letto il titolo che hai messo riportando la mia intervista all'ottimo Marco Castoro per La Notizia. Cosentimi una precisazione: come, credo, si evince dal testo io non mi sono assolutamente dissociato né da Brunetta né dagli altri che chiedono la piena trasparenza nei compensi Rai . Anzi. So bene (anche per aver lavorato tutta la vita nel settore comunque pubblico) che se direttamente o indirettamente percepisci denaro che viene dal " pubblico" la trasparenza è un dovere.

Anche per questo però penso che il sistema pubblico-privato che caratterizza il modello Rai dagli anni 50 sia giunto al termine; nelle circostanze attuali ( crisi economica, rivoluzione della Rete, multimedialià e multicanaltà, etc) o fai "servizio pubblico" con tutto quello che ne consegue o stai sul mercato con tutto quello che ne consegue. Nel mio piccolo ho cercato di stimolare questo dibattito che ritengo fondamentale non solo per la Rai ma per l'intero sistema
Grazie di cuore.
Mauro Masi

Lettera 3
PM di Napoli: Berlusconi pagò De Gregorio tre milioni di euro. Beh certo, se uno paga i fagiolini ottanta euro al chilo...
Tiziano Longhi

Lettera 4
Caro DAGO, le spiegazioni del segretario statunitense Kerry, che mi pare il cugino
americano di Nino Benvenuti, lasciano intuire che l'Italia non è stata così poi
ascoltata come è accaduto con la Francia. Gli italiani sono "diversamente uditi", ma ugualmente presi per la cornetta del telefono.
Saluti, Labond

Lettera 5
Gentil Dago,
Temendo che le sue dimissioni da Presidente di "Scelta Cinica" venissero accolte, "Crisantemo" Monti, più veloce della Ferrari di Montizemolo, le ha ritirate. Con dignità, invece, il cagnolino Empy ha confermato le sue dimissioni, dopo le ingenerose critiche mossegli in tv dal padrone.
Ossequi.
Pietro Mancini

Lettera 6
Mitico Dago,
Alfano dice che fara' da sentinella contro le tasse di Letta. A me pare che piu' che la sentinella stia facendo il palo!
Stefano55

Lettera 7
Caro Dago,
il banana fa scuola... anche il bis-nonno adotta la sua tattica: noi "normali" cittadini non abbiamo capito ciò che dice, e se per caso l'ha detto non era da intendersi in quel modo...
No, caro bis-nonno, stai tranquillo che invece abbiamo capito benissimo !!!
Recondite Armonie

Lettera 8
Caro Dago,
E' sicuramente un mio limite, ma non capisco perché tanto stupore per gli americani che avrebbero spiato le telefonate della Culona Inchiavabile: qui da noi la magistratura per anni ha spiato impunemente il capo del Governo Silvio B., senza che ciò destasse scandalo per i giornaloni. E poi, a dirla tutta, l'opinione pubblica di sinistra, guidata dalla "Repubblica", non ha forse sempre detto "Intercettateci tutti, perché tanto non abbiamo niente da nascondere"?
Con i migliori saluti
ALESSANDRO SPANU

Lettera 9
Mitico Dago,
ora li voglio proprio vedere i "Democrats" de noantri ad indignarsi perché l'abbronzato intercettava Berlusconi!
Stefano55

Lettera 10
Caro DAGO, gli americani hanno ascoltato le conversazioni della Merkel. Hanno anche udito come e quanto tromba? Oppure anche il loro dossier titola: Impenetrable.
Saluti, Paolo Lelli

Lettera 11
Caro Dago,
si segnala che lo Scarparo da Vespa ieri sera, nella puntata dedicato ad Adriano Olivetti...è stato fatto passare anche per "imprenditore illuminato", uno della "razza" degli Olivetti...con la differenza che uno si circondava dei designer e architetti più bravi al mondo, l'altro manco li conosce...(ma che coraggio!)...
Alessandro

Lettera 12
Dago darling, urge un tuo DagoReport (super partes, come al solito) sullo stato della città eterna, che ospita ben due eminentissimi capi di stato (Quirinale e Vaticano). Ma é proprio vero, come scrive "Il Messaggero", che "Roma [non era] mai [stata] ridotta in questo stato". Stato di degrado, ovviamente. Non ci ricamo su, ma vien da chiedersi di chi é la colpa, se colpa c'é.
Natalie Paav

Lettera 13
Caro Dago,
In pillole :
1) Ottima scelta con la Bindi a Presidente della Commissione anti mafia. Solo a guardarla, infatti, la Rosi fa paura.
2) Gubitosi è assai più furbo di Masi : ha capito che per sopravvivere e galleggiare bisogna tenersi buoni i Sinistrones.
3) La Casta ( Fabio Fazio docet) continua a mangiare a quattro ganasce, mentre aumentano quelli che da mangiare hanno solo il loro fegato.
4) La Littizzetto è brutta quanto Brunetta è basso, ma nessuno gliene fa una colpa.
5) La donna del Berlusca è lesbica ? E, allora, essere lesbiche tornerà a essere una cosa riprovevole. Stesso discorso se si scoprisse che il Cavaliere è gay e al diavolo Nichi Vendola.
6) Se una Resistibile Armata, nella fattispecie la gioiosa macchina de guerra sinistrata, ha tra i suoi strateghi gente come Odifreddi, Flores D'arcais, Asor Rosa e Gad Lerner non si deve poi lamentare se risulta antipatica e odiosa.
Salve
Natalino Russo Seminara

Lettera 14
Signori di Dagospia, potete chiamarvi "piccoli Obama" perchè anche voi nel vostro piccolo censurate quello che non vi piace e pubblicate quello che vi piace alla faccia dell libertà di espressione e della trasparenza. Insomma siete registi occulti. Se Obama spia, voi cestinate. Comunque, volevo solo dire che fa ridere, o meglio piangere, sentire gli alti lai della varie casalinghe mancate come Merkel, Hollande e altri "europeisti del trivellino" che si accorgono solo adesso che essere alleati degli USA vuol dire essere dei lacchè.

Dell'Italia non parlo perchè non fa neanche testo: è inesistente. Però la cosa bella è un'altra: in realtà anche gli USA sono spiati da chi veramente dà le carte, ossia Israele e compagni di merende! Non ci credete? Tempo al tempo che è galantuomo e che forse, con l'aiuto della Provvidenza, magari tra qualche generazione lo mostrerà.
Occhio agli spioni.
Luciano.

Lettera 15
Caro Dago, Ti ringrazio perché oggi grazie al tuo sito ho imparato 4 cose: 1) che ci sia una legge in Italia (e sono già curioso di informarmi degli altri Stati) che normi il "premio" da riconoscere al ritrovatore di danaro e/o cose 2) che il candidato segretario del Pd di Roma, tale Tobia Zevi, critichi il gesto dell'ex tennista (per altro obbligatorio per legge...!!!) secondo cui il 10% è troppo poco... 3) che alle sciocchezze, siano esse scritte per legge, che uscite dalla bocca di un nostro aspirante governante, non c'è mai fine! 4) questa a dir la verità non l'ho scoperta... ma ho trovato conferma di un vetusto proverbio che fa più o meno così (e mi perdonino le signore lettrici): "sono tutti froci con il culo degli altri. PS: mi unisco al Sig. Millo chiedendo ai "criticoni" di pubblicare la propria dichiarazione dei redditi degli ultimi anni e magari stando a sentire quanto sarebbe stato il giusto "premio" per il trovatore. Con immutata stima. Massimo

Lettera 16
Ciao Dago, leggo che una giornalista francese scrive, oggi che è morto da due anni (orrendamente macellato quasi in diretta TV e sepolto non si sa dove), un libro sulle abitudini sessuali di Gheddafi, dove si dipinge il pur dittatore libico, come il peggiore dei maniaci sessuali, stupratore e carnefice di centinaia, se non migliaia di donne del suo paese e non solo.

Ora, Gheddafi non era certamente uno stinco di santo. Però gatta ci cova: che questo libro abbia niente a che fare con la cattiva coscienza dei francesi nella fretta che ebbero a trascinare le altre nazioni europee e, particolarmente una imbelle Italia, nella "guerra di Liberazione" della Libia di due anni fa? E che abbia niente a che fare con le accuse a Sarkozy di avere ricevuto dal "Puzzone di Tripoli" un finanziamento milionario per la sua campagna elettorale di qualche anno prima?

Secondo me (mutatis mutandis, ma non troppo), se non siamo dalle parti dell'Hotel Sofitel di New York e del massacro mediatico del pur sessualmente "disinvolto" Strauss-Kahn, poco ci manca.
Cordialmente.
Ezzelino da Romano

 

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