zoro

ZORO SCATENATO: "AL POTERE UN GOVERNO DI ESTREMA DESTRA CHE PRODURRA’ DANNI INCALCOLABILI" - E POI SALVINI “CONSEGUENZIALE A MINNITI”, LE COLPE DELLA SINISTRA, LA RAGGI (“GOVERNARE ROMA È DIFFICILE, MA A LEI DI FARE IL SINDACO NON GLIEL'HA ORDINATO IL MEDICO”) E MATTARELLA CHE GLI HA SCRITTO UNA LETTERA… - VIDEO

zoro

 

Concetto Vecchio per la Repubblica

 

«Ho osato l' inosabile: chiedere un' intervista a Sergio Mattarella.

La sua risposta è un riconoscimento al lavoro fatto quest' anno. Meno male che c' è lui al Colle». Venerdì era l' ultima puntata di "Propaganda Live" su La7 e Diego Bianchi ha chiuso la stagione con un doppio colpo: la lettura in diretta della lettera del presidente della Repubblica, che si è detto un divertito estimatore della trasmissione, e i dati Auditel che lo hanno ancora una volta premiato con uno share del 6,6 per cento.

«Ottavia Piccolo ci ha fatto un grande complimento: "Voi siete un' ancora a cui aggrapparsi"», racconta Bianchi.

 

Che governo è?

«Fieramente di destra, anzi di estrema destra. C' è voluto poco per capirlo, sin dalle prime parole, dai gesti. La propaganda si è fatta azione di governo, con un doppio paradosso: il partito uscito più debole dalle urne detta la linea, con un premier che si fatica a trovare nei titoli dei giornali».

Proprio Conte ha detto che le ideologie sono morte. L' M5S ha ancora un' anima di sinistra?

«Quando vai al governo con Salvini la verginità l' hai persa: il velo cade. La destra esiste ancora, c' è in tutto il mondo. In Italia è forte come non mai».

zoro mattarella

 

Cosa la colpisce di più in Salvini?

«La sua spregiudicatezza. Questo uso ripetuto degli slogan per fare colpo sui social. Pensi all' uso delle parole: pacchia, crociera. Sono termini che fanno accapponare la pelle. Su temi così delicati vige un' ignoranza diffusa. Anche l' M5S non è innocente. Hanno parlato loro per primi dei taxi del mare: sull' immigrazione hanno la stessa linea. I danni che questa propaganda produce alla lunga sono incalcolabili».

 

Non era meglio il centrosinistra?

«Io penso che Salvini sia conseguenziale a Minniti. Non si può fondare una politica sull' immigrazione facendo nei fatti accordi con i trafficanti, e poi esultare per l' entità del calo degli arrivi. Tutta la campagna sull' immigrazione in questi anni è stata impostata sulla percezione. Non c' è alcuna invasione, eppure vi si insiste senza soste».

 

zoro

Che colpe ha la sinistra?

«Di aver rinunciato a svolgere la propria funzione. Prenda l' esempio dello Ius soli. Il Pd decise di non insistere anche per non scontentare un certo tipo di elettorato, seguendo la linea di Alfano. Solo che alla fine la gente preferisce votare sempre per l' originale, questo dovrebbe essere ormai chiaro. Ma se la sinistra non conduce fino in fondo le sue battaglie che ci sta a fare?».

 

Ma la sinistra c' è ancora?

«Nella società sì, il problema è organizzarla, ricostruirla. Questa è la grande sfida che l' attende. Ho riscontrato tra i sindacalisti degli immigrati che si ribellano alla schiavitù nei campi del Sud una voglia di cambiare le cose, una capacità di resistenza, che andrebbe presa ad esempio».

 

Cosa pensa del caso Aquarius?

«Un esempio di celodurismo spregiudicato, fatto con totale disprezzo della logica. Ora i migranti sono stati condotti in Spagna da due navi della Guardia costiera e della Marina militare; secondo la loro morale si usano in questo modo "i soldi degli italiani", mentre si attaccano le ong che operano invece con i soldi dei donatori. Si ripete ossessivamente che l' Europa "ci ha lasciati soli", salvo poi tifare per chi non li accoglie, come i Paesi di Visegrad. Se si mettono in fila questi ragionamenti viene fuori un cumulo di incoerenze, falsità, bugie spacciate però come verità assolute».

zoro

 

Che fare?

«I punti di riferimento purtroppo sono sempre di meno. L' aggressione verbale di cui è stato vittima Mattarella mi ha colpito moltissimo: ho però molto apprezzato il fatto che non sia sceso al loro livello».

 

Da romanista cosa pensa dello scandalo stadio?

«Che a Roma oggi i corruttori e i palazzinari sono molto più preparati della classe dirigente che governa la città. Avevano detto no alle Olimpiadi, per paura degli scandali, e puntualmente è successo con lo stadio. Mi piacerebbe che ci fosse prima o poi una classe politica con la schiena dritta, capace di gestire anche appalti complessi, che fanno avanzare la città».

 

La Raggi però dice di non c' entrare.

amendola zoro

«Non concordo con chi afferma che deve dimettersi, ma non accorgersi mai di quel che le succede attorno alla lunga non può essere un' esimente. Vorrei qui ricordare che Ignazio Marino è stato mandato via, non perché la gente era scontenta, ma perché il suo partito l' aveva sfiduciato in un modo autolesionistico: quella defenestrazione resta, a distanza di tempo, inspiegabile. Governare Roma è difficile, ma a Virginia Raggi di fare il sindaco non gliel' ha ordinato certo il medico».

makkox zoro andrea salernoandrea salerno zoro diego bianchi makkox urbano cairoZOROZORO PROPAGANDA LIVE 4zoroZORO PROPAGANDA LIVEzoro mastandreaandrea salerno marco damilano diego bianchi zoro

Ultimi Dagoreport

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO

giorgia meloni daria perrotta giancarlo giorgetti

FLASH – GIORGIA MELONI HA DETTO A BRUTTO MUSO AL RAGIONERE GENERALE DELLO STATO, DARIA PERROTTA: “QUESTO È UN ESECUTIVO POLITICO E NON TECNICO”. IL CENTRODESTRA HA GIÀ SILURATO IL DG DEL TESORO, ALESSANDRO RIVERA, HA LIQUIDATO L’EX RAGIONIERE BIAGIO MAZZOTTA E HA ACCOMPAGNATO ALL’USCITA IL DIRETTORE DELLE PARTECIPATE, MARCELLO SALA. ORA SE LA PRENDE ANCHE CON LA FEDELISSIMA DI GIANCARLO GIORGETTI, CHE NON È CERTO UNA PERICOLOSA COMUNISTA, NÉ UNA OSTILE “MANDARINA” IN QUOTA “DEEP STATE”. A DESTRA COSA PRETENDONO DA MEF E RAGIONERIA? CHE SIANO USI A OBBEDIR TACENDO? DAVANTI AI TRISTI NUMERI, NON CI SONO IDEOLOGIE O OPINIONI…

donald trump volodymyr zelensky donald trump nobel pace

DAGOREPORT – DONALD TRUMP È OSSESSIONATO DAL NOBEL PER LA PACE: LE BOMBE DI NETANYAHU SU GAZA E I MISSILI DI PUTIN SULL’UCRAINA SONO GLI UNICI OSTACOLI CHE HA DI FRONTE – CON “BIBI” È STATO CHIARO: LA PAZIENZA STA FINENDO, LA TREGUA NON SI PUÒ ROMPERE E NON CI SONO PIANI B, COME HA RICORDATO AL PREMIER ISRAELIANO MARCO RUBIO (IN GRANDE ASCESA ALLA CASA BIANCA A DANNO DI VANCE) – DOMANI L’ACCORDO CON XI JINPING SU DAZI, TIKTOK, SOIA E NVIDIA (E STI CAZZI DI TAIWAN). IL PRESIDENTE CINESE SI CONVINCERÀ ANCHE A FARE PRESSIONE SUL SUO BURATTINO PUTIN? SE NON LO FARÀ LUI, CI PENSERÀ L’ECONOMIA RUSSA AL COLLASSO…

sangiuliano gasdia venezi giuli

SULLA SPOLITICA CULTURALE DELLA “DESTRA MALDESTRA” – ALBERTO MATTIOLI: “CI RENDEMMO SUBITO CONTO CHE DA SANGIULIANO C’ERA NULLA DA ASPETTARSI, A PARTE QUALCHE RISATA: E COSÌ È STATO. GIULI AVEVA COMINCIATO BENE, MOSTRANDO UNA CERTA APERTURA E RIVENDICANDO UN PO’ DI AUTONOMIA, MA MI SEMBRA SIA STATO RAPIDAMENTE RICHIAMATO ALL’ORDINE - CHE LA DESTRA ABBIA PIÙ POLTRONE DA DISTRIBUIRE CHE SEDERI PRESENTABILI DA METTERCI SOPRA, È PERÒ UN FATTO, E PER LA VERITÀ NON LIMITATO AL MONDO CULTURALE - IL PROBLEMA NON È TANTO DI DESTRA O SINISTRA, MA DI COMPETENZA. CHE BEATRICE VENEZI NON ABBIA IL CURRICULUM PER POTER FARE IL DIRETTORE MUSICALE DELLA FENICE È PALESE A CHIUNQUE SIA ENTRATO IN QUALSIASI TEATRO D’OPERA - (PERCHE' SULL’ARENA DI VERONA SOVRINTENDE - BENISSIMO - CECILIA GASDIA, DONNA E DI DESTRA, SENZA CHE NESSUNO FACCIA UN PLISSÉ?)’’

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA")