1. ‘’ALL’EPOCA IN CUI CI STAVO IO ERA BRUTTA E SCONOSCIUTA. NON SI ERA ANCORA RIFATTA” 2. ‘’GENE DICHIARA CHE PRIMA DI LUI MI ABBIA PRECEDUTO ADDIRITTURA LA PRIMAVERA DELLA FIORENTINA. TUTTO CIÒ È RIDICOLO, OLTRE CHE INFAMANTE. IO SONO STATA CON LA PRIMA SQUADRA, MASSAGGIATORE E FISIOTERAPISTA COMPRESI, CON LA QUALE, LO AMMETTO, HO SPERIMENTATO AZIONI INDIVIDUALI E COMBINATE, MA CON LA PRIMAVERA MAI” 3. PER GIORNI, DUE PAGINATE SU “LIBERO” HANNO GLORIFICATO IL SEX-APPEAL DI SELVAGGIA LUCARELLI, ATTRAVERSO UNA POSTA DEL CUORE ACCESA DALLA SUA RICERCA DI UN “VERO AMORE”. POI, ALL’INDOMANI DI UN’INTERVISTA MARAMALDA DI GENE GNOCCHI, LA BELLA BLOGGER HA ABBASSATO LA SARACINESCA: ‘’BASTA, NON GIOCO PIÙ. IN QUESTO PAESE MALATO, BASTA CANDIDARSI A QUALCOSA - CHE SIA A SEGRETARIO DEL PD O AD ASPIRANTE FIDANZATA - CHE PARTE INARRESTABILE LA MACCHINA DEL FANGO’’

1. DAGOREPORT
Per giorni e giorni, due paginate quotidiane su "Libero" hanno glorificato l'appeal di Selvaggia Lucarelli, attraverso una posto del cuore accesa dalla sue richiesta di un "vero amore". Poi, di colpo, la bella Selvaggia ha abbassato la saracinesca: basta, il corpo è mio, non gioco più.

E' successo all'indomani di un'intervista maramalda che Gene Gnocchi ha concesso proprio a "Libero". Tra una battuta e un paradosso, il comico lombardo si è tolto qual "sessolino" dal mocassino. Magari, la formosa blogger l'avrà scaricato davanti a qualche circolo bocciofilo, oppure non avrà accettato dopo la breve relazione di partecipare a qualche sua trasmissione, forse mettendo insieme le due ipotesi troviamo la ragione dello scambio di bordate. Quello che è certo è che per il lettore il duello è tutto da gustare.

2. GNOCCHI: COSÌ HO CONQUISTATO LA LUCARELLI
Antonella Luppoli per "Libero"

Nessun giornale scandalistico è riuscito ad avere questo scoop, nessun paparazzo a fotografarli insieme, noi di Libero invece siamo gli unici a poter dare la notizia bomba. Nella primavera di qualche anno fa si era formata una coppia eterogenea e divertente, lui volto noto del panorama televisivo italiano, lei «brutta e sconosciuta», così almeno la definisce il suo ex uomo.

Stiamo parlando di Gene Gnocchi e proprio di lei, la nostra Selvaggia Lucarelli. Ebbene sì, avete capito bene. Come facciamo a sapere ciò che nessun altro sa? Gene Gnocchi ci ha fornito una confessione in piena regola che riportiamo di seguito.

Come fa Gene Gnocchi a conquistare una donna?
«Posso fare una premessa?».

Certo. Prego.
«Io sono stato fidanzato con Selvaggia Lucarelli dalle ore 14 del 21 maggio del 2005 alle ore 18.30 del 26 maggio del 2005».

Questa è una notizia. Ci racconti per favore.
«All'epoca sono diventato stagista del fidanzato della Lucarelli, perché forse lei non lo sa ma per diventare il compagno di Selvaggia occorre fare uno stage con chi ti precede, cosicché lui possa insegnarti cosa fare e come farlo. È un ruolo di spessore».

Chi l'aveva preceduta?
«La primavera della Fiorentina».

Come si fa a iniziare questo stage?
«Bisogna sottoscrivere un protocollo d'intesa, occorre fare un questionario con una serie di domande...».

Delle domande che c'erano all'interno del quizzone quale l'ha colpita maggiormente?
«Quella che ricordo con maggiore simpatia è: "Conosci più di cento blogger?"».

Una domanda di spessore.
«Scherza? Se ne conosci meno sei fuori a priori».

Quindi dicevamo c'è questa prova scritta da sostenere. Mentre l'orale?
«Si fa un colloquio con lei, e solo a questo punto dell'iter la si incontra, lei bellissima ti dà le istruzioni, quelle per diventare l'uomo della sua vita».

Insomma, inutile chiederle a questo punto se corteggerebbe mai Selvaggia Lucarelli.
«Io l'ho già corteggiata e sono già stato il suo fidanzato, quindi chiunque arriverà adesso sarà comunque dopo di me». Perché vi siete lasciati? «Perché lei non era né bella né famosa».

Quindi lei ha conosciuto Selvaggia senza il neo della notorietà. Un pregio e un difetto.
«Il pregio è che si poteva scherzare, lei è una donna molto ironica e io lo apprezzo,questo lato simpatico delle donne. Il difetto è che era contemporaneamente fidanzata con un altro centinaio di persone».

Sta insinuando che Selvaggia non è stata fedele?
«No, per carità».

E lei le è stato fedele?
«Sì decisamente. Io avevo occhi solo per lei è il mio tempo era per lei».

Senta, ma quindi anche lei ha avuto uno stagista?
«Sì, Laerte Pappalardo».

E quale lezione ha impartito a questo giovane dalle belle speranze?
«Me lo chiede? Gli ho insegnato come si fa a procreare e infatti è stato l'unico che è riuscito a fare un figlio con la Lucarelli».

In generale quali sono le qualità che apprezza in una donna?
«La forma del naso»

E quello della Lucarelli com'era?
«All'epoca in cui ci stavo io non tanto bello, gliel'ho detto che era il periodo in cui era ancora brutta e sconosciuta. Non si era ancora rifatta».

Poi cosa guarda ancora in una donna?
«Il dietro delle ginocchia».

Come ha conquistatola Lucarelli?
«Le ho promesso che l'avrei aiutata a scrivere i pezzi che di solito scrive, io ci avrei messo la vena ironica cosicché lei potesse risultare simpatica ai lettori di Libero».

Quindi lei utilizza anche la sua ironia come tecnica di seduzione per conquistare una donna?
«Certo. È una delle mie poche doti, non è che ne abbia molte da mettere in campo».

Ma preferisce essere preda o cacciatore?
«Cacciatore. Non sono mai stato preda».

Un uomo d'altri tempi.
«O forse l'unica strada che posso battere, perché se aspetto che una donna mi noti...


3. IL VERDETTO DI SELVAGGIA - IL FIDANZATO PUÃ’ ASPETTARE, MA UNA CENA ELEGANTE CON SALLUSTINO
Selvaggia Lucarelli per "Libero"

Miei cari amici, corteggiatori, pretendenti, aspiranti amanti, mariti e zerbini, intanto grazie per le centinaia di mail che mi avete mandato. Credo che neanche Fabrizio Corona in carcere abbia ricevuto così tanta posta. Sarei andata avanti ancora a lungo in questa stimolante scrematura del maschio italico, ma l'intervista rilasciata ieri da Gene Gnocchi in cui rivelava tutti i particolari più scabrosi della nostra relazione passata, mi costringe a fermarmi qui.

Come in questo paese malato, basta candidarsi a qualcosa - che sia a segretario del Pd o ad aspirante fidanzata - che parte inarrestabile la macchina del fango. Per esempio. Gene dichiara che io abbia avuto molti amori. Che prima di lui mi abbia preceduto addirittura la primavera della Fiorentina. Tutto ciò è ridicolo, oltre che infamante.

Chiunque mi conosca un minimo sa che non potrei mai prendere in considerazione la primavera della Fiorentina. Io sono stata con la prima squadra, massaggiatore e fisioterapista compresi, con la quale, lo ammetto, ho sperimentato azioni individuali e combinate, ma con la primavera mai. Non scherziamo, anche perché io amo gli uomini più agé, quelli come Gene, che possono raccontarmi storie affascinanti sullo sbarco degli americani ad Anzio e che dicono ancora «testé » e «codesto».

Trovo poi poco simpatico il riferimento di Gene alla mia scarsa avvenenza. D'accordo, non ho avuto la fortuna di nascere alta, longilinea, sinuosa e torbidamente sensuale come lui, ma non è bello fare leva sui limiti estetici altrui per gettare fango sugli ex. Tra l'altro, Gene tace subdolamente la vera ragione per cui la nostra storia naufragò: lui chiedeva un contratto prematrimoniale rigidissimo in cui io gli avrei garantito una penale se avessi fatto naufragare il matrimonio entro mezz'ora dal sì e non me la sono sentita.

Inoltre, vista la sua ossessione calcistica causata dalla sua mancata carriera da calciatore nelle file del Parma, pretendeva che adempissi al mio dovere coniugale con i commenti a bordo campo di Angelo Mangiante. Mi è parso davvero troppo. Anche perché abbiamo anche provato, ma spesso finiva che Gene aveva da ridire sul commento di Mangiante, che nel bel mezzo dell'accoppiamento continuava a commentare «Gene se continui così l'anno prossimo è retrocessione» e quindi finivano a baccagliare mentre io cucinavo una pasta al pesto per tutti e tre.

Morale: il fidanzato non l'ho trovato. Però ho deciso che concederò una cena elegante a Giovanni Sallusti, autore di una lettera degna di nota. Sono certa che tra di noi sarà Attrazione fatale. No, tranquillo Giovanni, niente stalking, niente vene tagliate, niente telefonate minatorie nel cuore della notte. L'unico rischio che corri è che ti faccia trovare lo zio che bolle in pentola, anziché il coniglio, ma sono certa che ti sentirai più leggero anche tu. E ora scusate, ma quello che accadrà tra me e lui a cena, non potrete più leggerlo sulle pagine di Libero. Mica per discrezione, sia chiaro. È che per l'esterna, ci ha già prenotati la De Filippi.

 

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