fazio caschetto

MAI DIRE RAI! I SUPER-STIPENDI GETTANO IL CDA NEL CAOS. IL GRILLINO AIROLA DIFENDE IL TETTO: E ORA CHI LO DICE A FRECCERO, CHE DALLE COLONNE DEL ‘FATTO’ HA PARLATO DI "DANNO ALL'AZIENDA"? - IL RENZIANO ANZALDI PROVOCA MAGGIONI E CDA: "VOLETE RIDURRE LO STRAPOTERE DEGLI AGENTI? VOTATE LO STOP A QUALSIASI TRATTATIVA COI VARI CASCHETTO’’

airola contro barani rissa senatoairola contro barani rissa senato

 

1. RAI: M5S, MAGGIONI NON E' ALL'ALTEZZA DEL RUOLO DI PRESIDENTE

(ANSA) - "Le parole della presidente della Rai Monica Maggioni dimostrano che non e' all'altezza del ruolo che le hanno affidato Pd e Forza Italia, ovvero quello di presiedere l'azienda del servizio pubblico radiotelevisivo. Se crede di non poter lavorare in un'azienda dove c'e' un tetto agli stipendi di 240 mila euro si dimetta, nessuno sentira' la sua mancanza, a parte i vari Lotti, Renzi, Romani e Gasparri che hanno deciso di darle quella poltrona".

 

Alberto Airola
Alberto Airola

Cosi' il capogruppo M5s in commissione di Vigilanza Alberto Airola risponde alla lettera della presidente Maggioni pubblicata oggi dal Corriere della Sera. "Compito del presidente Rai - afferma Airola in una nota - non e' quello di fare le leggi, ma di far funzionare l'azienda, senza fantasticare tesi politiche o propagandistiche. Quello del tetto agli stipendi e' un'opportunita' che ha il servizio pubblico, va presa come tale. Le retorica politicante di Monica Maggioni fra populismo e post-verita' e' sinceramente imbarazzante. Evidentemente la presidente ha l'obiettivo di gettarsi nell'agone politico una volta concluso il suo percorso in Rai". (ANSA).

Airola Grillo Airola Grillo

 

 

RAI, SCOPPIA IL CASO DEGLI AGENTI DELLE STAR: "HANNO TROPPO POTERE"

Da "Today.it"

 

"La presidente Maggioni si accorge solo ora che si poteva fare di più, che questi vertici Rai per un anno non hanno fatto nulla sui mega stipendi, per questo si è arrivati all'intervento del parlamento. Solo ora Maggioni dice che bisogna pensare a una serie di meccanismi per l'immissione di nuovi talenti che sfuggano al potere degli agenti.

 

Bene, la presidente e il Cda assumano subito un impegno concreto: decidano con un voto che da oggi in poi la Rai si rifiuta di trattare con gli agenti, di riconoscere maxi parcelle ed egemonie su intere reti a questi intermediari che hanno contribuito a dopare il mercato". Risponde così il deputato Pd Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai, alla richiesta di un commento sulla lettera della presidente del Cda Rai, Monica Maggioni, al Corriere della Sera.

 

ANZALDIANZALDI

LO STRAPOTERE DEGLI AGENTI ESTERNI - "Sullo strapotere degli agenti esterni - prosegue Anzaldi - ho presentato un'interrogazione alla Rai in Vigilanza. Nella risposta, mi auguro che il servizio pubblico tenga conto di questo nuovo orientamento espresso dalla presidente e spero che finalmente possa arrivare qualche impegno concreto.

 

Ricordo un caso: mentre La7 di Cairo rinunciava alle richieste evidentemente troppo esose di Crozza e del suo agente, la Rai gli regalava con tanto di cachet il palco di Sanremo per lanciare la sua nuova trasmissione su una rete concorrente. Ecco, su questioni come queste l'attuale dirigenza non soltanto non ha dato risposte ai problemi che c'erano, ma li ha addirittura aggravati".

niente tv beppe caschetto 1niente tv beppe caschetto 1

 

I PARAGONI TRA RAI E BBC - "E ancora, i paragoni tra la Rai e altre realtà internazionali come la Bbc - prosegue Anzaldi - sembrano decisamente impropri. Basta ricordare una ricerca de Lavoce.info, secondo cui la Bbc pur avendo quasi il doppio dei dipendenti della Rai ha meno dirigenti, che guadagnano di meno, e non sembra per questo meno efficiente.

 

A proposito del valore commerciale della Rai e di quanto possano contribuire star e mega stipendi, secondo una ricerca più recente dell'Istituto Bruno Leoni, dal 2005 al 2014 la Rai ha perso 467 milioni di euro, la Bbc guadagnato 1.879 milioni di sterline, la Rai ha perso il 17% dei ricavi complessivi (canone e introiti commerciali), la Bbc li ha aumentati del 32%".

 

MAGGIONI: "TETTO DEI COMPENSI FOLLIA POPULISTA" - Ma, nella lettera scritta al Corriere della Sera, la presidente della Rai, Monica Maggioni, non ci sta: "Il dibattito sulla Rai e sul tetto ai compensi degli artisti mi sembra inserirsi perfettamente nell'epoca della post verità. E' stato detto di tutto e c'è stato persino qualche ardimentoso che si è spinto a sostenere che il Cda ha 'scelto' di applicare il suddetto tetto".

 

"La realtà è che invece in tutti questi mesi il Cda ha detto che una applicazione lineare di un tetto, imposto per legge, avrebbe comportato un indubbio danno all'azienda escludendola da qualsiasi dinamica di mercato, intaccandone la centralità rispetto al sistema dei media e proiettandola verso la marginalità".

MAGGIONI DALL ORTOMAGGIONI DALL ORTO

 

IL CASO DELLA BBC - "Stiamo assistendo a un dibattito che sconta una evidente deriva populista che rischia di minare il valore del Servizio pubblico" sottolinea la presidente della Rai. "Quando si deve criticare la Rai ci si rifà spesso alla Bbc. Ebbene, nel Regno Unito non si è mai nemmeno ipotizzato di stabilire un tetto agli stipendi dei talenti artistici. Il facile messaggio 'li abbiamo puniti' forse porta qualche manciata di voti (ed è tutto da dimostrare), ma lascia solo macerie" osserva. "Più difficile ma sensato è invece stabilire le regole del gioco di un Servizio pubblico che non sprechi risorse ma possa stare sul mercato. Eppure la politica migliore deve riprendersi in mano una dimensione progettuale, anche sulla Rai".

Ultimi Dagoreport

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VANCANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIN, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, MEZZI SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO